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Circa il contratto del medico competente

Questo argomento ha avuto 25 risposte ed è stato letto 6348 volte.

gianfrancoricci

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  • Re: Circa il contratto del medico competente
  • (30/10/2008 22:18)

nofertiri9 il 30/10/2008 07:31 ha scritto:
ASSOLUTAMENTE NO!
le prestazioni sanitarie diagnostiche sono esenti iva chiunque le fatturi a chiunque altro, non vi fate turlupinare!
Io ho avuto a che fare più di una volta con l'Ufficio IVA, negli anni, e vi assicuro che se ne sono sempre andati facendo i complimenti al mio commercialista (e quindi a me che l'ho scelto) per la correttezza di gestione. Il medico DEVE fatturare in esenzione per art. 10, e la società di servizi pure, non c'è santi.

Chiedere l'IVA su prestazioni diagnostiche, e quindi anche sulla SS, mette chi fattura a rischio di denuncia (penale) per illecito arricchimento, anche se regolarmente poi versata a tremonti.

Ci scommetto di tutto.

Che le prestazioni mediche siano tutte esenti Iva è assodato.
Se il medico fattura ad una azienda l'importo va decurtato della ritenuta di acconto ,se invece fattura la società non penso che vada decurtata la ritenuta d'acconto.
Rimango sempre perplesso che le società,ad esempio una sas o una snc possano fatturare prestazioni mediche.
Io stesso ho una società di servizi costituita da mia moglie e dai miei figli,chiaramente per diminuire l'imponibile a mio carico e quando devo fatturare ad una azienda,cosi' come suggeritomi da piu' commercialisti divido l'importo in due fatture:in genere il 30% lo fatturo io come medico che ha effettuato la prestazione professionale decurtando l'importo del 20% della R.A. ed il restante 70% lo fattura la società di servizio con l'IVA (attività di supporto per il medico).
Io stesso recentemente mi sono sottoposto ad una prestazione presso una clinica privata e mi sono state fatte piu' di una fattura dai medici che avevano effettuato le prestazioni(chirurgo , anestesista),mentre la clinica ha fornito fattura per la sala operatoria,la camera di degenza ,il materiale di consumo etcc.
Cara Norfer puoi ben intuire come sarei ben felice di poter fatturare senza Iva con la società: diminuirei di molto il "salasso" delle tasse a cui non possiamo sfuggire.
Se hai qualche riferimento legislativo o qualche interpello dell'agenzia delle entrate che conferma la tua ipotesi ti sarei grato e debitore.
Oltretutto mi potrei giustamente inc.......con imiei consulenti

nofertiri9

nofertiri9
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  • Re: Circa il contratto del medico competente
  • (30/10/2008 23:10)

:) amichetti miei, voi sareste la manna dei Commercialisti Incompetenti!
Adesso, vi faccio un ECM di diritto tributario a volo a volo. Seduti, e comodi.
L'art. 10 punto 18 del DPR 633/1972 -che ha istituito l'IVA- esentava non "tutte" le prestazioni mediche, bensì le prestazioni mediche a carattere diagnostico. Erano soggette IVA quelle curative, o periziali, le consulenze, i consulti (non diagnostici) etc., tipo l'otturazione del molare, una stima medico legale di un danno residuale, la marconiterapia e la paracentesi (sempre non diagnostica).
Poi, c'è stata la L. 133/1999 che all'art. 6 punto 10 ha specificato che tutto ciò che era "626" fosse esente IVA. Poi, infine, c'è stato un DM 17 maggio 2002 (seguito a uno dei solenni, periodici cazziatoni europei) che ha recepito i criterio comunitari dell'esenzione da IVA "di tutte le prestazioni di diagnosi, cura e riabilitazione rese allapersona, oltre che dagli esercenti una professione sanitaria o un’arte delle professioni sanitarie indicate dall’art.99 del cd. TULS, anche dagli operatori abilitati all’esercizio delle professioni elencate nel decreto ministeriale 29 marzo 2001 che eseguono una prestazione sanitaria prevista dai decreti ministeriali di individuazione dei rispettivi profili", con salti di gioia di fisioterapisti, tecnici parasanitari vari e assimilati.
E visto che non mi credete sulla parola, vi copioincollo a grande richiesta la Risoluzione n. 183/E/2003 dell'Agenzia delle Entrate. A voi. E visto che ci siete, stampate e portate ai vostri commercialisti, che si vede che non ci hanno gli ECM, loro. Io, me la sono studiata perchè fino a che si tratta di Leggi me le so leggere anche da sola, ed essendo amministratore della mia società se sbaglio (con il rischio di pagare) voglio farlo con le mie mani e la mia testa.

Con istanza di interpello, un Ministero richiedeva all’Agenzia delle Entrate di esprimersi sulla riconducibilità – o meno – delle prestazioni di medicina del lavoro, acquisite da una società di servizi, nell’ambito delle prestazioni sanitarie esenti ex art.10, primo comma, n.18 del D.P.R. n.633/1972.
L’Agenzia delle Entrate, con la risoluzione in esame, dopo aver ricordato il disposto normativo, evidenzia come il legislatore abbia fornito dello stesso un’interpretazione autentica, ricomprendendo nella fattispecie delle "prestazioni sanitarie di diagnosi, cura e riabilitazione rese alla persona nell’esercizio delle professioni e arti sanitarie oggetto di vigilanza" anche le prestazioni mediche rese dal medico competente, nel contesto della sua attività di sorveglianza sanitaria sui luoghi di lavoro.
Secondo l’Agenzia, la norma ha carattere oggettivo, con la conseguenza che le prestazioni in esame sono da ricondurre nell’alveo di quelle esenti, indipendentemente dalla natura giuridica del soggetto prestatore. Ne consegue che risultano esenti anche le prestazioni rese da società di servizi che si avvalgano della collaborazione di medici abilitati."

Peraltro, per il carattere oggettivo delle prestazioni "de quo" si è anche espressa, con sentenza n.C-141/00 del 10.9.2002, la Corte di Giustizia europea.
Caro gianfranco, se io fossi il tuo commercialista ti direi di fare non certo una s.n.c. con moglie e figli, che le società di persone rispondono con tutti gli averi di ciascuno dei soci, bensì di farti una bella s.r.l. unipersonale con il minimo possibile di capitale sociale (mi pare siano adesso 10.330 eurini) e tu amministratore, tutto il solido intestato a moglie e figli di cui tu ti riservi se lo ritieni opportuno (di solito lo è, sai mai la vita) solo l'usufrutto, così qualunque cosa accada tu risponderai solo per quei 10.330 euro di capitale, e ti salvi tutto quello che finora sei riuscito a metter da parte per la tua famiglia. Certo, di tutto ciò che acquisti ti potrai scaricare l'IVA solo in proporzione a quanto fatturato con IVA c'hai rispetto al totale, ma già comincia che se ti prendi una macchina-furgone (la citroen fa persino la C3 furgone!) intestata alla società ti scarichi tutto il 100% delle spese della macchina, il cellulare lo fai aziendale, ti fitti una stanza di casa a te stesso (se non hai lo studio) e passi il fitto alla proprietà dell'immobile e detrai come spesa, l'assicurazione professionale la estendi alla società e con una spesa acettabile avrai un massimale ben più alto di quello che puoi avere come privato, etc. etc. etc.
poi, ti mando la mia parcella di consulenza sulla mail!


:D parappappero-parappappà :D, ve l'ho sempre detto: non scommettete con me quando mi vedete così testarda!

Nofer
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  • Re: Circa il contratto del medico competente
  • (31/10/2008 16:18)

:(

...ho causato una strage, temo! mannaggia a me, che non mi faccio gli affari miei...

Nofer
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  • Re: Circa il contratto del medico competente
  • (31/10/2008 16:19)

nofertiri9 il 31/10/2008 04:18 ha scritto:
:(

...ho causato una strage, temo! mannaggia a me, che non mi faccio gli affari miei...

....ehm, il click alle faccine me lo scordo sempre...

Nofer
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ramiste

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  • Re: Circa il contratto del medico competente
  • (31/10/2008 18:27)

Certo che Nofer non finisce mai di stupirci, le sue competenze sono veramente enciclopediche ..... davvero incredibile.
Allora mi permetto di approfittarne; nel discorso sulla società di capitali, una cosa non mi è ben chiara: chi paga la ritenuta di acconto ? E quando ? Rammento di situazioni personali di qualche anno addietro, quando si correva il rischio paradossale di pagarla due volte (la prima volta con la fattura della società, la seconda con la fattura del professionista alla società medesima).
Consulenti / fiscalisti poco aggiornati ?

nofertiri9

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  • Re: Circa il contratto del medico competente
  • (31/10/2008 21:08)

Ramy (alla littizzetto)... meno male che fai il medico! :D
Nofer non è enciclopedica, è solo una che paga tutto ma per favore una volta sola, che per i regali abbiamo già dato.
Non esiste ritenuta di acconto verso le società di capitali, per essere precisi non esiste ritenuta d'acconto tra persone giuridiche. Una società è una persona giuridica (ha un suo CF che nel caso di società di capitale è anch la P.IVA se no è il CF dell'amministratore), un medico è una persona fisica (ma anche un biologo eh, mica credete!). Se la persona fisica fattura alla società, la società funge da sostituto d'imposta, il che significa che gli trattiene e poi versa in suo nome e per conto al tremonti di turno il 20% a titolo di "intanto mi prendo questi, poi vediamo quanto altro mi devi dare". Ma le società che si fatturano fra di loro non si "ritengono" in acconto una ceppa. Diciamo che la persona fisica viene considerata di défault un evasore, infatti a tutti i singoli le società, ma anche i DdL, trattengono qualcosa per principio, mentre le Società sembrerebbero santini fiscali, visto che ciò non accade. Peccato che gli Amministratori ed i Presidenti siano persone fisiche, alla fine... In compenso, un Professionista può non versare l'IVA fino a che non lo pagano perchè per le persone fisiche vige il principio di cassa (quello me li dà e io ti dò il 20%), invece una società oltre ad anticipare spese varie anticipa anche il 20% di una fattura che non si sa se incasserà MAI. Oh, però c'è un vantaggio: se dopo 5 anni ancora non ti hanno pagato, ti puoi portare l'IVA che hai versato ma non incassato "in sofferenza", ossia su quel 20% che ci hai rimesso del tuo non ci paghi le tasse: un vero affare!
Dice il mio commercialista che io sono forse il solo Amministratore Unico che fa personalmente la relazione al Bilancio: e ciò accade perchè si depositano in Tribunale, ed io non mi perdo l'occasione per chiosare in un Atto Pubblico ciò che penso nel merito, sia delle nostre forme di contribuzione che dei perchè e per come i mercati nel nostro campo funzionano in questo modo semi-ignobile.
A puro titolo informativo: noferpargola minor ha un negozio, e compra parecchio all'estero. Cominciamo che nel resto dell'europa le merci viaggiano contro pagamento a vista, al massimo proprio se sei clientissimo storico e fidato a 30 gg. Poi, l'Iva è del 4% in Gemania, del 6 in Inghilterra, e siamo su questi livelli. In iuessèi il concetto di ritenuta d'acconto verrebbe considerato immorale, ed offensivo per il Cittadino: come ti permetti di pensare che non pagherò le tasse?
Ciò che forse ramiste ricorda, ma a questo punto direi non propriamente, è il fatto che gli utili, che le società tranne quelle per Azioni calcolano al netto delle imposte, cioè dopo aver pagato sia l'IRES (equivalente dell'IRPEF per le società) che gli altri balzelli e balzellini, quando vengono immessi nella dichiarazione dei redditi di chi ne fruisce ci si ripaga le tasse di nuovo. Vi faccio un esempio facile: la società X ha un utile lordo di 100.000 euro, ci paga le tasse IRES, IRAP e quante altre ci sono e gliene restano circa 50.000 (se va bene...); questi 50.000 vengono suddivisi ad esempio tra 4 soci, i quali dichiarano quindi redditi da partecipazioni pari a 12.500 euro, la cui percentuale di tassazione è funzione del reddito rimanente. Ora, mi sono recentemente un po' persa le aliquote, ma diciamo che un bel 33% non ce lo leva nessuno, e il 33% di 12.500 fino a prova contraria dovrebbe essere 4.166. Che moltiplicati per i 4 soci ed aggiungendo ai 50.000 già pagati dalla società dice alla fine che di un utile di 100 Mamma Stato si pappa più del 70%. Cioè, vorrei dire, persino la camorra chiede meno, da quel che si sente in TV!
Per par condicio, questo non sta accendo da aprile 2008, come coso 81, ma da molto prima. Direi da quasi sempre almeno negli ultimi 20 anni.
In compenso, chi ha titoli azionari di S.p.A.,oppure BOT o CCT o fondi mobiliari, se la cava con un 30% secco alla fonte,cioè paga solo la società, e può non dichiararli nemmeno... Infatti, non li dichiarano.

... altro? Però, ricordiamoci che non è il Forum dei Ragionieri Competenti :)

Nofer
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  • Re: Circa il contratto del medico competente
  • (31/10/2008 22:52)

Thank you very much ...... si sente l'accento statunitense, eh :)
Adesso ho capito anche io (però, non sarebbe male un bel forum dei Ragionieri Competenti ..... magari lo suggeriamo alla Redazione, non sia mai).

gianfrancoricci

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  • Re: Circa il contratto del medico competente
  • (01/11/2008 12:50)

nofertiri9 il 30/10/2008 11:10 ha scritto:
:) amichetti miei, voi sareste la manna dei Commercialisti Incompetenti!
Adesso, vi faccio un ECM di diritto tributario a volo a volo. Seduti, e comodi.
L'art. 10 punto 18 del DPR 633/1972 -che ha istituito l'IVA- esentava non "tutte" le prestazioni mediche, bensì le prestazioni mediche a carattere diagnostico. Erano soggette IVA quelle curative, o periziali, le consulenze, i consulti (non diagnostici) etc., tipo l'otturazione del molare, una stima medico legale di un danno residuale, la marconiterapia e la paracentesi (sempre non diagnostica).
Poi, c'è stata la L. 133/1999 che all'art. 6 punto 10 ha specificato che tutto ciò che era "626" fosse esente IVA. Poi, infine, c'è stato un DM 17 maggio 2002 (seguito a uno dei solenni, periodici cazziatoni europei) che ha recepito i criterio comunitari dell'esenzione da IVA "di tutte le prestazioni di diagnosi, cura e riabilitazione rese allapersona, oltre che dagli esercenti una professione sanitaria o un’arte delle professioni sanitarie indicate dall’art.99 del cd. TULS, anche dagli operatori abilitati all’esercizio delle professioni elencate nel decreto ministeriale 29 marzo 2001 che eseguono una prestazione sanitaria prevista dai decreti ministeriali di individuazione dei rispettivi profili", con salti di gioia di fisioterapisti, tecnici parasanitari vari e assimilati.
E visto che non mi credete sulla parola, vi copioincollo a grande richiesta la Risoluzione n. 183/E/2003 dell'Agenzia delle Entrate. A voi. E visto che ci siete, stampate e portate ai vostri commercialisti, che si vede che non ci hanno gli ECM, loro. Io, me la sono studiata perchè fino a che si tratta di Leggi me le so leggere anche da sola, ed essendo amministratore della mia società se sbaglio (con il rischio di pagare) voglio farlo con le mie mani e la mia testa.


Peraltro, per il carattere oggettivo delle prestazioni "de quo" si è anche espressa, con sentenza n.C-141/00 del 10.9.2002, la Corte di Giustizia europea.
Caro gianfranco, se io fossi il tuo commercialista ti direi di fare non certo una s.n.c. con moglie e figli, che le società di persone rispondono con tutti gli averi di ciascuno dei soci, bensì di farti una bella s.r.l. unipersonale con il minimo possibile di capitale sociale (mi pare siano adesso 10.330 eurini) e tu amministratore, tutto il solido intestato a moglie e figli di cui tu ti riservi se lo ritieni opportuno (di solito lo è, sai mai la vita) solo l'usufrutto, così qualunque cosa accada tu risponderai solo per quei 10.330 euro di capitale, e ti salvi tutto quello che finora sei riuscito a metter da parte per la tua famiglia. Certo, di tutto ciò che acquisti ti potrai scaricare l'IVA solo in proporzione a quanto fatturato con IVA c'hai rispetto al totale, ma già comincia che se ti prendi una macchina-furgone (la citroen fa persino la C3 furgone!) intestata alla società ti scarichi tutto il 100% delle spese della macchina, il cellulare lo fai aziendale, ti fitti una stanza di casa a te stesso (se non hai lo studio) e passi il fitto alla proprietà dell'immobile e detrai come spesa, l'assicurazione professionale la estendi alla società e con una spesa acettabile avrai un massimale ben più alto di quello che puoi avere come privato, etc. etc. etc.
poi, ti mando la mia parcella di consulenza sulla mail!


:D parappappero-parappappà :D, ve l'ho sempre detto: non scommettete con me quando mi vedete così testarda!

Grazie per le piu' che esaurienti delucidazioni e complimenti per le tue competenze e consigli.
Provvedero' subito a contattare il mio commercialista e fargli un bel ca...atone!!!!

sermed

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  • Re: Circa il contratto del medico competente
  • (02/11/2008 09:54)

Purtroppo la categoria degli “sprovveduti” è molto vasta. (Meglio sarebbe definirli “malconsigliati”) Circa 12 anni fa un luminare della scienza tributaria (e continuo a considerarlo tale) mi disse: “La normativa sull'IVA è molto controversa. Ma, in queste condizioni, se tu paghi, fai pagare e versi un'IVA non dovuta nessuno verrà a sanzionarti, anche se alla fine ne trarrai un vantaggio.” E così, giù di SRL per recuperare il 20% delle spese comunque fatte e che, a mio avviso ingiustamente, costano al Medico più che agli altri contribuenti. Poi sono arrivate le “circolari esplicative” e le risposte agli interpelli brillantemente citati da Nofer... Resta comunque un piccolo vantaggio: non essendo soggetta a ritenuta d'acconto, una SRL si risparmia la caccia alla certificazione al momento della denuncia dei redditi. Ovviamente questo è un problema che riguarda solo chi segue un numero rilevante di piccole-piccolissime imprese. Saluti a tutti.

ramses

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  • Re: Circa il contratto del medico competente
  • (02/11/2008 14:02)

sermed il 02/11/2008 09:54 ha scritto:
Purtroppo la categoria degli “sprovveduti” è molto vasta. (Meglio sarebbe definirli “malconsigliati”) Circa 12 anni fa un luminare della scienza tributaria (e continuo a considerarlo tale) mi disse: “La normativa sull'IVA è molto controversa. Ma, in queste condizioni, se tu paghi, fai pagare e versi un'IVA non dovuta nessuno verrà a sanzionarti, anche se alla fine ne trarrai un vantaggio.” E così, giù di SRL per recuperare il 20% delle spese comunque fatte e che, a mio avviso ingiustamente, costano al Medico più che agli altri contribuenti. Poi sono arrivate le “circolari esplicative” e le risposte agli interpelli brillantemente citati da Nofer... Resta comunque un piccolo vantaggio: non essendo soggetta a ritenuta d'acconto, una SRL si risparmia la caccia alla certificazione al momento della denuncia dei redditi. Ovviamente questo è un problema che riguarda solo chi segue un numero rilevante di piccole-piccolissime imprese. Saluti a tutti.

Più che un problema lo definirei una dramma, una "never ending story".
Anche se personalmente io mi sbatto a chiedere le certificazioni, ma alla fine inserisco nellamia documentazione fiscale la raccomandata/fax con cui ho richiesto la documentazione in oggetto e tanti saluti.
Se la GdF ha qualcosa da eccepire, andrà dalla ditta, perchè io comunque qule 20% non l'ho percepito, e per me è atutti gli effetti pagato.

Se i Giusti non si oppongono sono già colpevoli ("Gracchus" Babeuf)

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