nell'accogliere con sollievo la comunanza di lettura del principio legislativo generale, vorrei aggiungere qualche ulteriore riflessione suggeritami dagli esempi di tcam, ahimè non isolati.
1) l' Italia, rispetto ad altri paesi "occidentali" paga la sua carenza storica di percorsi formativi scolastico-universitari sulle buone tecniche di tutela della salute e sicurezza con circa 1 milione di infortuni/anno di cui oltre 1300 mortali. Ma ho come l'idea che le attuali tendenze generali in campo scolastico-universitario non siano suscettibili di produrre miglioramenti nel merito
2) la predetta carenza formativa ha provocato la fioritura di efflorescenze semi-micetiche da parte di improvvisati che continuano a confondere la compilazione di check-list con la valutazione dei rischi aziendali, e dunque a vendere le prime al posto di queste ultime: è come se al ristorante ordinando spaghetti a vongole il cameriere presentasse al commensale 80 gr di spaghetti crudi, un paio di cucchiai d'olio, 10 vongole, mezzo spicchio d'aglio e qualche foglia di prezzemolo accuratamente allineati in un piatto
3) si continua a vedere, ed anzi si sta intensificando dopo l'emanazione di coso 81, la commercializzazione di presunti software per la redazione dei DVR, o dei POS/PSS/PSC etc. favorendo la fallace convinzione che si tratti di admpimenti squisitamente burocratici / cartacei che qualunque processo informatico -e come tale non pensante- possa risolvere
4) se il legislatore continua ad emanare disposizioni che gratificano di qualifiche professionali spendibili sul mercato con la fruizione di sole 120 ore di "formazione" (vedasi i corsi per diventare RSPP) è normale, logico e conseguenziale che ci sia chi crede che in 120 ore si impari a fare prevenzione e protezione, senza avere neppure coscienza della possibilità che 120 ore siano un numero infimo persino per la sola conoscenza normativa
5) se gli stessi "controllori" non vengono dalla stessa Organizzazione Statuale messi in condizioni di conoscere il lavoro per cui sono pagati (poco, ma comunque pagati) e quindi non eliminano per selezione naturale i consulenti incompetenti, non saranno certo delle giornate ECM a qualificare queste figure professionali.
Ok, io me ne vado a lavoro, buona gionata a tutti!
Nofer
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Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.
In effetti non mi pare che la questione sia così lineare (altrimenti non saremmo a discuterne e le risposte delle “autorità” consultate contraddittorie, come citato da Centro Prev. ecc.). Come giustamente dice Raspanti, uno spostamento (anche occasionale) di 25 Kg in soggetti predisposti può causare un'ernia discale. Ma anche un'impiegata senza VDT potrebbe trovarsi nelle stesse condizioni per raccogliere un banale faldone in ufficio... Dove poniamo la linea di demarcazione? (Domanda volutamente provocatoria). Mi ricordo che all'epoca dell'applicazione dell'allora neonata 626, per rispondere in modo appropriato ad una domanda sull'opportunità di sottoporre a SS le addette alle camere di un albergo, la ribaltai ad un Ispettore dello SPRESAL. La prima reazione fu quasi sdegnata: mi meraviglio di una simile domanda... adesso ci mettiamo a visitare anche le cameriere... Poi, mentre parlava, ragionando sul nuovo rischio “movimentazione carichi” aggiunse: certo che se mentre sposta un materasso la Dipendente si causa un'ernia discale, sanzionerò la mancanza di SS. Certo è che in questo caso specifico si torna alla necessità di essere adeguati al Documento di VR, dell'estensione del quale il MC deve essere collaboratore. Dopodiche, scripta manent.
Sembrerà una battuta scema, ma non lo è.
Per riprendere quello che in modo velatamente malizioso ha scritto Npfer, a me un presunto consulente per la sicurezza chiese a proposito delle macchine per movimentazione merci: " e la carriola ?", che in effetti è a modo suo una "macchina" per movimentare merci.
Non penso fosse una battuta di spirito.
E se cominciassimo a sanzionare queste figure (estendendo il principio per cui ai consulenti si può chiedere qualsiasi cosa essendo per esempio medici competenti a 90°.. oppardon, scusate, a 360°) ?
Comunque anche a me un UPG propose di scrivere tutta una serie di fesserie su un certificato, ma quando gli dissi di scriverle lui su carta intestata ASL non erano più così necessarie.
Mah !!!
Se i Giusti non si oppongono sono già colpevoli ("Gracchus" Babeuf)
ramses il 31/10/2008 02:39 ha scritto:
E se cominciassimo a sanzionare queste figure (estendendo il principio per cui ai consulenti si può chiedere qualsiasi cosa essendo per esempio medici competenti a 90°.. oppardon, scusate, a 360°) ?
Mah !!!
Concordo con ramses sul fatto che siamo medici competenti a 90°, anzi direi, rifacendomi al tuo attuale avatar, anche seduti sul coccodrillo!
Che fine ha fatto il "centro prevenzione e protezione" (sic!) che ha iniziato questo thread?
Buon tutto a tutti, Gab
"Studia prima la scienza, e poi seguita la pratica, nata da essa scienza. Quelli che s'innamoran di pratica senza scienza son come 'l nocchier ch'entra in navilio senza timone o bussola, che mai ha certezza dove si vada"
LEONARDO DA VINCI
in effetti la questione non è priva di paradossi: il coso super 81 ( sai che novità!)stampa a fuoco la obbligatorietà da parte del mc di vigilare non solo sul lavoratore ma anche sul dvr in quanto correo ( a priori per l'UPG) in caso di presunte o reali dimenticanze... ritengo quindi che se il MC valutando in scienza e coscienza rilevi il sia pur minimo rischio quale potrebbe essere la postura così come l'effettuazione di movimenti ripetitivi con gli arti superiori ( una potatrice non mi sembra che non ne abbia...) deve se già nominato in sede aziendale pretendere l'inserimento sul dvr del rischio prima inesistente e quanto meno registragli una cacchio di indagine pur se settoriale! per concludere cito il caso di due negozi di abbigliamento adiacenti con commesse dipendenti. Il primo negozio ha richiesto la Vigilanza Sanitaria su pressioni del tecnico ( che non conosco!) in quanto rilevava il rischio postura, il secondo da me contattato in quanto conosciuto mi ha confermato che sul suo dvr ( se mai lo fosse!) la mansione di commessa è equiparata a quella amena della raccoglitrice occasionale di violette... delle due l'una... o il primo è molto affollato e le poverine sono costrette a stare in posizione eretta 12 ore giornaliere oppure nel secondo le signorine ti accolgono sedute in poltrona....
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