Essendo un ottimista di natura ho visto il bicchiere mezzo pieno, ma è chiaro che posso sbagliarmi.....
In più di una risposta si evince che deve essere effttuata la valutazione del rischio in quanto il collega della continuità assistenziale è un lavoratore subordinato, qualcuno ha indicato anche diversi rischi.
Sicuramente non ci saranno tutti qui rischi insieme, , ma almeno un rischio biologico seppur basso esiste così come potrebbe esserci il lavoro notturno, inoltre il direttore generale, o chi per esso se ha la delega come datore di lavoro deve fornire ai colleghi un luogo di lavoro con tutte le misure preventive e protettive atte ad evitare infortuni.
Buona notte
Gennaro Bilancio
Ho fatto il lavoro in questioni per ben quattro lunghi anni; il raporto di lavoro, sia per i tiolari che non, è di tipo libero professionale in base a convenzione; sostanzialmente per lavorare non si firma un contratto di lavoro ma una convenzione; è necessaria la partita iva e l'usl ti remunera operando il sostituto d'imposta.
Credo che equipare i medici di guardia medica ai lavoratori subbordinati o parasubbordinati sia un pò una forzatura..
diotallevi il 11/11/2008 12:33 ha scritto:
Ho fatto il lavoro in questioni per ben quattro lunghi anni; il raporto di lavoro, sia per i tiolari che non, è di tipo libero professionale in base a convenzione; sostanzialmente per lavorare non si firma un contratto di lavoro ma una convenzione; è necessaria la partita iva e l'usl ti remunera operando il sostituto d'imposta.
Credo che equipare i medici di guardia medica ai lavoratori subbordinati o parasubbordinati sia un pò una forzatura..
.. e quindi?
billi
e quindi.... i medici di guardia medica possono non avere alcuna tutela..?
E quindi paradossalmente se i criteri di inclusione in sorveglianza sanotaria valgono per i medici di continuità assistenziale valgono anche per i medici competenti liberi professionisti... in altre parole il datore di lavoro per cui opero come medico competente dovrebbe nominarne un altro per visitare il sottoscritto...ovviamente non finirebbe qui perchè io a mia volta dovrei sorvegliare il medico competente che vigila su di me..insomma una mezza follia..
Ovviamente sono opinioni personali..
billi
Il paragone non funziona: come medico competente tu operi, come i medici di GM, in strutture di proprieta' del DdL, con apparecchiature messe a disposizione del DdL, a favore della collettivita' come i medici di GM? Non credo proprio. Ed in ogni caso, Sorveglianza Sanitaria a parte, credo che l'obbligo di Valutazione esista sicuramente e che tale documento debba essere portato a conoscenza dell'unica figura che opera in quei locali, cioe' il medico in turno. Tra l'altro, per far osservare il divieto di fumo nei locali, sapete chi e' stato individuato come controllore? Proprio il medico in turno. Quindi che si mettano d'accordo: libero professionista o professionista semi libero, quasi dipendente?
billi
Dimenticavo:
in ogni caso sono consapevole, come si puo' evincere dal messaggio di apertura del 3d, che il medico di GM e' una figura anomala, non ben normata e sicuramente siamo davanti ad un convenzionato esterno che opera in condizioni particolari ( non si puo' paragonare al medico di medicina generale che opera nel suo studio). Ma se' e' un libero professionista, chi sono i destinatari del Ordini di Servizio indirizzati proprio ai medici di guardia medica dal capo dipartimento, dal direttore generale, ecc.? Come medico competente non ho mai ricevuto ordini di servizio dal DdL dell'azienda dove opero (qualcuno sarebbe ben felice di farlo).
Ricordiamoci che una delle più grandi innovazioni del D.Lgs 81 è stata quella di estendere il concetto di tutela da "lavoratore subordinato" a "lavoratore". In questo modo si ricomprendono tutte le tipologie contrattuali, compresi i parasubordinati e quelle a partita IVA, probabilmente quindi anche i convenzionati che svolgono la loro attività in azienda.
Art. 2
«lavoratore»: persona che, indipendentemente dalla tipologia
contrattuale, svolge un'attivita' lavorativa nell'ambito
dell'organizzazione di un datore di lavoro pubblico o privato, con o
senza retribuzione, anche al solo fine di apprendere un mestiere,
un'arte o una professione, esclusi gli addetti ai servizi domestici e
familiari.
La redazione di MedicoCompetente.it
Concordo in pieno con l'intervento della redazione.
Essendo MC di una società cooperativa che riunisce infermiere ed amministrative che operano presso vari centri/ambulatori di medici di medicina generale, sono riuscito (a fatica) ad introdurre il concetto dell'obbligatorietà della sorveglianza sanitaria anche alle infermiere libero professionali. Non sono ancora riuscito ad affrontare il discorso dei soci operativi (medici di base) e di specialisti che operano presso le varie strutture ambulatoriali, anche visto la complessità di definire ciò che attiene o non attiene alla cooperativa stessa. Tornerò alla carica in sede di riunione annuale.
In ospedale invece ormai equipariamo appieno liberi professionisti, specializzandi, tirocinanti, etc. ai dipendenti, in quanto operano all'interno dell'organizzazione di un DdL (coso81).
billi
Grazie agli ultimi due interventi sono riuscito finalmente ad avere un quadro normativo piu' completo e preciso che mi permettera' di discutere con dati di fatto.
NB: ho sempre sostenuto che il forum di medicocompetente.it vale piu' di mille corsi o convegni
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