Il registro lo conservo io, (procedura adottata dal SERT), segno luogo, data e ora del prelievo, nome e cognome del lavoratore, ID utente (che sarà il medesimo che verrà inserito nello strumento, quindi non ci possono essere dubbi sulla corrispondenza) e firma del lavoratore. L'esito lo pinzo su un mio prestampato dove viene riportato il luogo, data e ora del prelievo, ID utente, mansione, quantità dell'urina prelevata, eventuali farmaci assunti nella settimana precedente firma del MC, dell'IP e del lavoratore. Non dimenticare di far firmare il consenso informato per effettuare i test.
Mi fà piacere leggege che finalmente, dopo tante lamentele sull'argomento in oggetto (molte giustificate), un collega si sia attrezzato bene e sia operativo.
Ho qualche domanda da farti perchè qualcosa di quanto hai scritto non ho capito:
Il regisrtro lo conservi tu?, il risultato del test lo inserisci nella cartella?
Grazie:)[/cite]
Per gli accertamenti di II livello ti devi per obbligo di legge appoggiare ad un laboratorio certificato. Personalmente mi sono convenzionata con il Lab. antidoping di Orbassano che è molto ben organizzato sia per la metodica che per la procedura.
La metodica immunochimica è di per se imprecisa e rappresenta uno screening ci sono poi la GasC e la SP di massa del secondo e terzo campione ad avvalorare una positività...[/cite]
Leggi la GU. 236 dell'8 ottobre 2008
Gennaro il 03/12/2008 12:28 ha scritto:
Ho un dubbio sulle Procedure per gli accertamenti sanitari di assenza di tossicodipendenza o di assunzione di sostanze stupefacenti o psicotrope.......
Nel PROVVEDIMENTO 18 settembre 2008 è scritto quanto segue:
Accertamento di follow up (MONITORAGGIO CAUTELATIVO): il
lavoratore, prima del suo rientro nella mansione a rischio, D O V R A'
comunque essere controllato ad intervalli regolari dopo la
sospensione per esito positivo per assunzione di sostanze
stupefacenti o psicotrope. Questo al fine di verificare nel tempo il
permanere dello stato di non assuntore (osservazione cautelativa).
Gli accertamenti andranno eseguiti con periodicita' almeno mensile.
La durata minima previstasara' di almeno 6 mesi
SUCCESSIVAMENTE IN UN'ALTRO PUNTO DEL PROVVEDIMENTO è SCRITTO: Monitoraggio cautelativo: il soggetto per il quale sia stata
certificata l'assenza di tossicodipendenza allo stato attuale da
parte della struttura sanitaria competente (SERT) ma risultato
positivo agli accertamenti di primo livello, prima di essere
riammesso a svolgere la mansione a rischio precedentemente sospesa,
P O T R A ' essere sottoposto a monitoraggio cautelativo da parte del medico competente per almeno 6 mesi riportando risultaticompletamente e costantemente negativi.
.... Il lavoratore quando è risultato positivo al test di primo livello, è giudicato temporaneamente non idoneo e inviato al SERT per verificare l'eventuale stato di tossicodipendenza, ora se la Struttra Sanitaria certifica l'assenza di tossicodipendenza, in base a quanto ho scritto precedentemente, IL MEDICO COMPETENTE DOVRA' O POTRA' SOTTOPORRE IL LAVORATORE AL MONITORAGGIO CAUTELATIVO?
raffaella74 il 03/12/2008 01:20 ha scritto:
Leggi la GU. 236 dell'8 ottobre 2008
Quello che ho scritto è un copia e incolla dalla gazzetta ufficiale!!
Negli ultimi due righi del mio messaggio ho scritto il dubbio personale interpretativo.
Ora chiedo come avete interpretato voi?
Gennaro Bilancio
raffaella74 il 03/12/2008 01:11 ha scritto:
Per la raccolta delle urine ho richiesto la collaborazione di un IP formato che visiona la minzione del lavoratore (prelievo a vista) al fine di evitare eventuali equivoci sulla modalità di prelievo e quindi di eventuali alterazioni del campione.
Come ti comporti per la raccolta delle urine?
[/cite]due domande: quanto è costato il tutto (misuratore + kit di trasporto)?
come risolvi il problema della compatibilità del sesso dell'infermiere con quello del lavoratore?
Andrea Angelo Bordiga
Gennaro il 03/12/2008 12:28 ha scritto:
Ho un dubbio sulle Procedure per gli accertamenti sanitari di assenza di tossicodipendenza o di assunzione di sostanze stupefacenti o psicotrope.......
Nel PROVVEDIMENTO 18 settembre 2008 è scritto quanto segue:
Accertamento di follow up (MONITORAGGIO CAUTELATIVO): il
lavoratore, prima del suo rientro nella mansione a rischio, D O V R A'
comunque essere controllato ad intervalli regolari dopo la
sospensione per esito positivo per assunzione di sostanze
stupefacenti o psicotrope. Questo al fine di verificare nel tempo il
permanere dello stato di non assuntore (osservazione cautelativa).
Gli accertamenti andranno eseguiti con periodicita' almeno mensile.
La durata minima previstasara' di almeno 6 mesi
SUCCESSIVAMENTE IN UN'ALTRO PUNTO DEL PROVVEDIMENTO è SCRITTO: Monitoraggio cautelativo: il soggetto per il quale sia stata
certificata l'assenza di tossicodipendenza allo stato attuale da
parte della struttura sanitaria competente (SERT) ma risultato
positivo agli accertamenti di primo livello, prima di essere
riammesso a svolgere la mansione a rischio precedentemente sospesa,
P O T R A ' essere sottoposto a monitoraggio cautelativo da parte del medico competente per almeno 6 mesi riportando risultaticompletamente e costantemente negativi.
.... Il lavoratore quando è risultato positivo al test di primo livello, è giudicato temporaneamente non idoneo e inviato al SERT per verificare l'eventuale stato di tossicodipendenza, ora se la Struttra Sanitaria certifica l'assenza di tossicodipendenza, in base a quanto ho scritto precedentemente, IL MEDICO COMPETENTE DOVRA' O POTRA' SOTTOPORRE IL LAVORATORE AL MONITORAGGIO CAUTELATIVO?
non ho riletto le linee guida ma forse uno si riferisce a un follow up dopo diagnosi di TD e l'altro dopo assunzione sporadica...
Andrea Angelo Bordiga
Non so se hai ragione, oltre ai due punti precedenti Il Provvedimento prevede anche.......
Accertamento al rientro al lavoro, nella mansione a rischio, dopo un periodo di sospensione dovuto a precedente esito positivo: il lavoratore dovrà essere sottoposto ad accertamento di idoneità alla mansione per garantire il suo stato di non assuntore, prima di riprendere a svolgere la mansione a rischio. Il medico competente, a scopo cautelativo, potrà decidere se applicare nei successivi ulteriori 6 mesi una osservazione con eventuali accertamenti con maggior frequenza rispetto a quelle ordinarie previste.
Gennaro Bilancio
Per i costi dello strumento e delle cards ti rimando alla BIOSITE srl di Scorzè (venezia)... sono molto disponibili e cortesi! Per il KIT di II livello ho sottoscritto una convenzione con il centro antidoping di Orbassano (Dr. Salomone) e quindi ti rimando a loro per le tariffe. In merito alla seconda domanda, ho scelto un IP maschio, in quanto la maggior parte dei lavoratori a rischio sono maschi, io sono una donna quindi le femmine le visiono personalmente.
due domande: quanto è costato il tutto (misuratore + kit di trasporto)?
come risolvi il problema della compatibilità del sesso dell'infermiere con quello del lavoratore?[/cite]
raffaella74 il 03/12/2008 03:36 ha scritto:
ho scelto un IP maschio, in quanto la maggior parte dei lavoratori a rischio sono maschi, io sono una donna quindi le femmine le visiono personalmente.
Auguri! Di cuore.
"La cosa più incomprensibile dell'universo è il fatto che l'universo sia comprensibile" A. Einstein
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