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Valutazione stress
- Re: Valutazione stress
- (23/12/2008 16:21)
Buon giorno a tutti.
Sono uno psicologo che si occupa di consulenza aziendale.
Sto seguendo con molto interesse i retroscena dell'art. 28 nella parte che riguarda lo stress lavoro correlato, e dal mio piccolo posso dire che la confusione che si odora nell'aria è più che legittima.
Analizzare lo stress organizzativo non è una passeggiata. Al di la della semplice somministrazione degli strumenti, la parte più complessa è sicuramente l'analisi degli stessi e le eventuali misure di prevenzione da attuare. Inoltre, gli strumenti che si possono trovare nel mercato non sono nati per valutare lo stress lavoro correlato così come viene definito dall'accordo europeo. La valutazione contempla svariati aspetti, per cui l'ideale sarebbe l'utilizzo di più strumenti psicometrici.
Non dimentichiamo inoltre che ritengo assolutamente indispensabile che gli strumenti utilizzati abbiano una garanzia di efficacia. Una garanzia che permette di salvagardare la propria attività, che immagino possa essere già sovraccarica di responsabilità.
Cmq se vi posso essere d'aiuto per ogni chiarimento, sono a vostra disposizione.
Alex
- Re: Valutazione stress
- (23/12/2008 18:35)
Ma perchè ci si arrovella su quali batterie di test usare, quale illustre cervellone consultare e quali altre figure professionali tirare in ballo ....! Ma secondo voi che senso ha valutare lo stress in una metalmeccanica, in una fonderia, in una società di servizi del terziario avanzato??!! IMMAGINATE UN PO' QUALE SARA' LA RISPOSTA!!?? Secondo voi qualche operaio, qualche impiegato, qualche interinale va al lavoro fischiettando allegramente come S.Francesco???!!! O sono forse un pochettino pochettino stressati tutti!!?? E quando abbiamo capito che i lavoratori sono tutti iperstressati: COSA FACCIAMO!!!!! CREIAMO QUALCHE PERIODO DI FERIE IN PIU'!!??
La verità è che purtroppo questa, come altre assurdità previste dal D.Lgs. 81/08, è obbligatoria e quindi andrà fatta; ma viene da incazzarsi a pensare alle morti in continuo aumento per infortuni (omicidi bianchi del Datore di Lavoro), e noi qui a farci inutili pippe mentali sui quiz da somministrare!!!!!! MA LO SANNO TUTTI IN CHE CONDIZIONI SI LAVORA, e che non sarà una valutazione sul "work related distress" a migliorare la qualità della salute nelle aziende!!!
A mio avviso è inutile creare protocolli ingegnosi di test di compliance lavorativa, consultare psicologi o fare sessioni interdisciplinari. Una buona visita del Medico Competente può chiarire molte cose. E poi, scusate, mi pare che abbiamo sostenuto "in itinere" durante la specializzazione un esame di Psicologia del Lavoro, o no??!!
Cordiali saluti!!
Fabio.
P.S. Genna' ma li fanno a casa tua quei meravigliosi struffoli??!!
fai bene e scorda, e se fai male ... pensaci ...
- Re: Valutazione stress
- (23/12/2008 19:40)
Ciao Fabio e Auguri....
Gli struffoli?...quelli che prepara mia sorella sono più ........
...Gustosi, Belli, Biondi, Variopinti, Croccanti, Appiccicosi.
Che spettacolo !
Gennaro Bilancio
- Re: Valutazione stress
- (25/12/2008 21:50)
[cite]fbruz il 23/12/2008 06:35 ha scritto:
E quando abbiamo capito che i lavoratori sono tutti iperstressati: COSA FACCIAMO!!!!! CREIAMO QUALCHE PERIODO DI FERIE IN PIU'!!??
Caro fbruz, attenzione ai luoghi comuni; molti datori di lavoro e M.C. pensano che siamo tutti stressati. Prova a valutare i tuoi lavoratori con un test specifico e ti renderai conto di quanto sia variegato l'universo stress. Se poi si utilizzano anche degli strumenti clinici per valutare gli effetti sanitari dello stress (ansia, depressione, malattie psicosomatiche, ecc.) ci si rende conto che i lavoratori realmente stressati sono pochi (almeno secondo la mia esperienza) e hanno terribilmente bisogno di "buoni" medici competenti, innanzitutto per essere ascoltati e orientati e mi sembra già tanto...
- Re: Valutazione stress
- (25/12/2008 22:07)
Dimenticavo.. non mi piace l'idea che datori di lavoro e psicologi valutini aspetti assolutamente "privati" del lavoratore (anche la percezione dello stress, i meccanismi di coping e i disturbi da disadattamento lavorativo mi pare che debbano essere coperti da segreto professionale). Lavoro bene con psichiatri e psicologi ma in un contesto giuridico e professionale di sorveglianza sanitaria. Ho letto anche su questo forum approcci psicologici al problema stress che non mi sembrano rispettosi della privacy del lavoratore: ricordiamoci che non è il lavoratore che sceglie noi ma un altro soggetto e tale situazione pone precisi limiti giuridici e deontologici.
- Re: Valutazione stress
- (13/01/2009 16:55)
Cari colleghi, ho accolto la proposta di Quadrini e vi propongo un modello che ho elaborato in collaborazione con una società che si occupa di sicurezza sul lavoro. Il nostro metodo prende forte spunto da un lavoro che mi ha piacevolmente colpito, un lavoro che è stato presentato al convegno SIMLI a Roma nel dicembre 2007 e che è pubblicato sul GIMLE (Buselli R, Galli G, Cristaudo A, et al: Metodologia di valutazione dei rischi psicosociali in ambiente di lavoro: un progetto toscano di area vasta. G Ital Med Lav Ergon 2007; 29: 765-767).
Il modello come potrete vedere è abbastanza semplice ed intuitivo... spero pertanto di avere consigli e suggerimenti per poterlo implementare.
Gian Luca Rosso
PS: il documento è dentro area risorse – documentazione - modulistica
- Re: Valutazione stress
- (13/01/2009 17:26)
G R A Z I E 1 0 0 0 !
Gennaro Bilancio