Buon Giorno a tutti
Premesso l'inutilità dell'allegato 3b così come è stato predisposto nel decreto 81, premesso che dobbiamo assolvere ad un obbligo, ho pensato ........
Devo trasmettere dati alla ASL per via telematica, l'ASL non si pronuncia cosa posso fare?
Innanzitutto, invio una lettera al Direttore Generale dell'ASL (nel decreto 81, c'è scritto di inviarlo all'ASL, non è specificato l'organo di vigilanza) oltre ai vari Spresal, Spissl o come altro si chiamano,e chiedo: visto l'obbligo dell'art. 40 a chi devo indirizzare la trasmissione dei dati e in che modo?.
A questo punto gli aslini devono rispondere, inoltre sarei tutelato se qualcuno mi contestasse il mancato invio dell'allegato 3B.
Comunque penso che i dati da inviare devono essere conformi a quelli dell'allegato 3b, che sono a libera interpretazione, quindi in base al tipo di formato che dovrei inviare secondo ciò che mi dicono dall'asl trasmetterei i seguenti dati:
Nominativo azienda: _____________________ Sede Operativa:__________________________
Indirizzo: ______________________________________________________________________
Telefono: ____________________
Dati identificativi Medico competente:
Cognome e Nome: _____________________ Telefono: _________________________________
Rischi cui sono esposti i lavoratori e protocolli di sorveglianza sanitaria
Mansione Rischi Protocollo Sorveglianza Sanitaria
Numero giorni di assenze:
Giorni di assenze per infortuni e/o malattie professionali: __________________________________
Giorni di assenza per altre cause (non ferie): ____________________________________________
Infortuni denunciati: _______________________________________________________________
Malattie professionali segnalate: _____________________________________________________
Tipologie di giudizi di idoneità:
Idonei
Idoneo con prescrizione
Idoneo con limitazione
Inidoneo temporaneamente
Inidoneo permanentemente
NATURALMENTE E' SALTATA LA FORMATTAZIONE, MANCANO I CONTORNI DELLE TABELLE.
Se qualcuno non vuole perdere tempo a scrivere l'allegato 3b gli invio il file, e lo cambia come vuole. Naturalmente
Saluti a Tutti
Gennaro Bilancio
Concordo pienamente con Gennaro.
Ho già rotto le scatole ad inizio anno alle aziende per richiedere i dati dei "requisiti" del 3B, ho già steso conformemente le rel sanitarie.....un mese prima della scadenza compaiono le griglie, che se proprio devo riempire, come già detto in altri interventi da colleghi, saranno piene di "non disponibile" per i dati che non sono espressamente rischiesti dal 3B!
Speriamo comunque nel rinvio.
RCorda.
Io ci penserei bene prima di spedire per email a qualcuno, non si sa a chi, i miei dati individuali completi, l'indirizzo delle ditte che seguo e il numero delle visite che faccio. Manca solo l'importo della visita, ed è più completo di una dichiarazione dei redditi. Per di più devo fornire notizie sul datore di lavoro, che potrebbe aversene a male, specie se a seguito di qualche mia inesattezza o "dato mancante" riceve un'ispezione. O sono garantito da un sistema telematico protetto ALMENO COME QUELLO DELLE IMPOSTE DIRETTE, o non se ne fa niente.
ipernic il 04/03/2009 10:25 ha scritto:
Io ci penserei bene prima di spedire per email a qualcuno, non si sa a chi, i miei dati individuali completi, l'indirizzo delle ditte che seguo e il numero delle visite che faccio. Manca solo l'importo della visita, ed è più completo di una dichiarazione dei redditi. Per di più devo fornire notizie sul datore di lavoro, che potrebbe aversene a male, specie se a seguito di qualche mia inesattezza o "dato mancante" riceve un'ispezione. O sono garantito da un sistema telematico protetto ALMENO COME QUELLO DELLE IMPOSTE DIRETTE, o non se ne fa niente.
in effetti inviare dati personali e di aziende che segui senza alcuna garanzia sulla destinazione, catalogazione e trattamento dei dati medesimi mi sembra contrario a tutti i principi del rapporto cittadino organo dello stato.....
la via telematica non è l'invio via mail, chiederò un parere ad uno studio legale di milano (circa 20 avvocati con il responsabile che è noto avvocato, politico esperto in diritto del lavoro) che posterò non appena ricevuto
cordialmente
am
Egregi colleghi
in merito all'invio dei dati sensibili le asl non dovrebbero indicarci il soggetto incaricato per la tutela della privacy (D.Lgs 196/03)?
Sempre l'asl e in tempo reale non dovrebbe reindirizzare al sottoscritto il documento firmato per ricevuta per eventuali contestazioni future?
Oppure per autotutela conviene inviare per conoscenza il coso 3B anche alla procura della Repubblica e all'ispettorato del Lavoro?
P.S. - follia pura.
Cordialità
Michele
avete ragione perfettamente anche se i dat inviati all'asl sono dati aggregati collettivi non nominativi, quindi la privacy tecnicamente non dovrebbe essere intaccata...che tarantella, speriamo bene!!!
avete ragione perfettamente anche se i dat inviati all'asl sono dati aggregati collettivi non nominativi, quindi la privacy tecnicamente non dovrebbe essere intaccata...che tarantella, speriamo bene!!!
guidi il 05/03/2009 05:25 ha scritto:
i dat inviati all'asl sono dati aggregati collettivi non nominativi, quindi la privacy tecnicamente non dovrebbe essere intaccata...
Osservazione n. 1:
il T.U. Privacy (D.Lgs. 165/2003) richiede adempimenti e formalità anche relativamente a dati "semplicemente personali" (in tal caso riguardanti le Aziende), non soltanto rispetto ai c.d. dati "sensibili".
Osservazione n. 2:
è pur vero che trattasi di dati "collettivi aggregati", ma in un'azienda dove, ad esempio, vi sia una sola lavoratrice su una popolazione a prevalenza maschile (e le "differenze per genere" vanno indicate per disposizione dell'art. 40!), o un numero limitatissimo di lavoratori, foss'anche tutti dello stesso sesso, ma adibiti ognuno a diverse mansioni, quindi esposto a differenti rischi, allora anche i dati "sensibili", pur non volendolo e pur se presentati come "collettivi aggregati", finiscono per essere riferibili matematicamente all'uno piuttosto che all'altro lavoratore.
guidi il 05/03/2009 05:25 ha scritto:
avete ragione perfettamente anche se i dat inviati all'asl sono dati aggregati collettivi non nominativi, quindi la privacy tecnicamente non dovrebbe essere intaccata...che tarantella, speriamo bene!!!
guidi il 05/03/2009 05:25 ha scritto:
avete ragione perfettamente anche se i dat inviati all'asl sono dati aggregati collettivi non nominativi, quindi la privacy tecnicamente non dovrebbe essere intaccata...che tarantella, speriamo bene!!!
oggi ho chiesto ad una azienda di darmi i dati il responsabile della privacy mi ha detto che non può dare l'ok perchè ci sono dei vincoli,
poi mi ha suggerito di aspettare a mandare i dati che io ho come medico perchè ci potrebbero essere dei problemi seri (visto che comunque erono dati che riguardavano l'azienda) e qundi doveva chiedere al legale.
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