remix il 24/01/2009 09:35 ha scritto:
non mi sembra così “salutare” doversi attrezzare da schermitori per disputare duelli (dall’esito incerto), quando sarebbe più giusto e auspicabile, dover “semplicemente” (come se già questo non fosse di per sé complesso) applicare il diritto (certo e) vigente.
Circa l'obbligo di firma del DL, osservo che sarebbe ben strano attribuire al MC l'obbligo di far firmare a qualcun altro un documento: se il DL avesse tale obbligo, sarebbe riportato all'art. 18, e lo stesso vale anche per il lavoratore: non c'è un solo articolo che stabilisca l'obbligo della firma del DL o del lavoratore sulla cartella o su altro documento. Dove è richiesta la firma di qualcuno è esplicitamente previsto (art. 133, art. 142). Che poi possa essere utile o opportuno far firmare (al lavoratore) cartella e, ad esempio, giudizio di idoneità (c'è l'obbligo di comunicazione scritta, non quello di far firmare) è un altro discorso. Ma se non firma il giudizio è valido lo stesso, e idem per la cartella.
Sui temi generali anche a me, naturalmente, piacerebbe che le cose fossero semplici e lineari, e condivido la necessità di operare affinché ciò sia (e, per quanto mi è possibile, cerco di farlo tutti i giorni). Nel frattempo però ritengo che si debba lavorare con quello che c'è. Personalmente (ma, appunto, è un "modus operandi" personale) non ho mai applicato la tattica dell' "aspettiamo che le cose si chiariscano" ma ho sempre cercato di attivarmi comunque, nell'ambito quadro normativo e tecnico presente "hic et nunc", pronto naturalmente ad adottare diverse metodologie una volta ufficialmente emanate o chiarite.
bernardo il 24/01/2009 03:28 ha scritto:
Sui temi generali anche a me, naturalmente, piacerebbe che le cose fossero semplici e lineari, e condivido la necessità di operare affinché ciò sia (e, per quanto mi è possibile, cerco di farlo tutti i giorni). Nel frattempo però ritengo che si debba lavorare con quello che c'è. Personalmente (ma, appunto, è un "modus operandi" personale) non ho mai applicato la tattica dell' "aspettiamo che le cose si chiariscano" ma ho sempre cercato di attivarmi comunque, nell'ambito quadro normativo e tecnico presente "hic et nunc", pronto naturalmente ad adottare diverse metodologie una volta ufficialmente emanate o chiarite.
Non ho mai messo in dubbio quanto da te precisato; ti dirò, peraltro, che non solo condivido in linea teorica che, “nell’attesa di” e “favorendo” tempi migliori, si debba tentare di operare al meglio, in base a quanto prospetta ed impone il presente, ma che anche per quanto mi riguarda questo è il principio ispiratore del mio agire quotidiano.
Ciò chiarito, e partendo col favore di una condivisione di intenti e di criteri di azione, concorderai che il problema è però poter sostenere le proprie scelte, e non sempre il diritto vigente consente di giustificare quelle che si farebbero in base al buon senso ed alle competenze professionali, perché, piuttosto, ne impone di diverse e di difficili da gestire ed accettare…salvo a sottrarvisi, porgendo il fianco a “rischi professione-correlati”…ed allora diventa maggiormente impellente la necessità di attivarsi per modificare lo status quo.
remix il 24/01/2009 06:24 ha scritto:
concorderai che il problema è però poter sostenere le proprie scelte, e non sempre il diritto vigente consente di giustificare quelle che si farebbero in base al buon senso ed alle competenze professionali, perché, piuttosto, ne impone di diverse e di difficili da gestire ed accettare…salvo a sottrarvisi, porgendo il fianco a “rischi professione-correlati”…ed allora diventa maggiormente impellente la necessità di attivarsi per modificare lo status quo.
Sottoscrivo in pieno. Nel frattempo segnalo un altro svarione (non mi sembra già segnalato, ma potrei sbagliare): art. 31 comma 7, parola errata "presente" da correggere in "precedente" (infatti si riferisce chiaramente alle esclusioni di cui al comma 6).
Saludos.
Caccia all'errore al ... quadrato! Dov'è l'errore in "art. 31 comma 7, parola errata "presente" da correggere in "precedente" " ?.
francosic il 26/01/2009 10:46 ha scritto:
Caccia all'errore al ... quadrato! Dov'è l'errore in "art. 31 comma 7, parola errata "presente" da correggere in "precedente" " ?.
Hai ragione, non c'è: l'hanno già corretto rispetto al testo originale.
Sorry!
G.
Caccia all'errore2 (23/01/2009 00:21)
Partendo da una idea interessante di Bernardo (cui non voglio togliere la paternità)ripropongo organizzata la lista di errori, norme attinenti la medicina del lavoro ed emanande che vi invito a incrementare.
Perchè abbia senso pero vi chiedo di fare un COPIA-INCOLLA dell'ultima versione postata e aggiungere le vostre in modo da avere la tutta situazione sempre aggiornata sott'occhio. Buona notte...
SCADENZE PER L’EMANAZIONE DI DECRETI, LINEE GUIDA ECC.
15-8-2008 art3 comma 13DM per emanare disposizioni che semplificano adempimenti di formazione informazione e sorveglianza sanitaria pper le PMI agricole (lo avete visto?)
15-5-2009 Art. 3 comma2 DM individuazioni particolari esigenze di polizia Forze armate ecc…
15-5-2009come sopra per la Marina
15-5-2009 art. 6 comma 8 lett g :emanazione DPR per la definizione dei criteri qualificazione delle imprese (?) da parte della CCPSSL
31-12-2010 art 6 c. 8 lett.f :procedure standardizzate per la valutazione rischio ai sensi art.29
15-11-08 art.8.com.4 : definizione regole tecniche per ….(qualcuno le ha viste?)
NORME NON “UNIFICATE”
Legge 292/63: vaccinazione antitetanica
- DLgs 151/01: gravidanza
- Legge 977/77 protezione minori
- dpr 1124/65: silicosi
- regi decreti 147/27 e 773/31: pat. gas tossici
- dlgs 66/03: lavoro notturno
- dpr 465/01 vaccino antitubercolare
ERRORI, CONTRADDIZIONI, RIPETIZIONE ECC.
- Art. 5 comma 1: manca il verbo
- art. 25, comma 1, lettera c): istituisce, ANCHE TRAMITE L'ACCESSO: cosa vuol mai dire?
- art.28 comma1: se dobbiamo occuparci della salute di terzi ( droghe e alcol) perchè non esplicitaro?
art. 45: mettiamolo d'accordo con il punto 5 dell'allegato IV
- art. 63 comma 6:"... sono specificati nel punto 6 (e non : 7 che fra l'altro non esiste) dell'allegato IV"
- art. 71, comma 8, 2): sostituire i numeri 1. e 2., con le lettere a) e b)
- art. 105 comma 1. "Le norme ... si applicano ai lavori in quota ... e ad IN OGNI(di troppo!) altra attività lavorativa". E comunque se si applica in "ogni", si applica anche "in quota".
- art. 121: è diverso, solo in parte, dall'art. 66; vanno resi omogenei.
- art. 214: al posto del"quadratino" utilizzare "n" (come nanometri)
- -errore..misterioso: art. 232 comma 4 ultima frase, in cui "scaduto inultilmente il termine....la valutazione del rischio moderato..." anziché "basso per la sicurezza e irrilevante per la salute".
art. 262: il comma 1 dell'art. 223 è sanzionato sia alla lettera a) che alla b)
- errore logico: l'art. 243 comma 4 obbliga il datore di lavoro in caso di cessazione del rapporto di lavoro ad inviare all'ISPESL la cartella sanitaria, mentre l'art. 25 comma 1 lettera f pone lo stesso obbligo in capo al medico competente;
art. 288 comma 1: manca la parte finale della definizione di "atm esplosiva"
- allegato II: nel titolo è citato l'art. 10, che invece è l'art. 34. Nel punto 2. c'è una nota (2) che non esiste
- all. IV punto 1.6.3 : al posto del comma 2, mettere punto1.6.2; al punto 1.6.3.4 al posto della lettera C), mettere punto 1.6.3.3
- - all. IIIA non coordinato conart41 comma 6
- all. IV punto 2.1.1: il RD ha il n.° 147 e non 157!
- all. VI : i punti 1.8.2 e 1.8.3 sono identici ai punti 7.1 e 7.2
- all. IX: nella tab. 1, la "Distanza minima consentita" deve essere espressa in "m" e non in "M"
- all. XXVI, punto 5.: non stà in piedi!
- all. XXXIII ultima riga: mettere art. 168 al posto di 152
- all. XXXIX punto 2.: sostituire "milligrammi" con "microgrammi"errore materiale: art. 46 comma 7, "le maggiori risorse...sono rassegnate" (anziché "riassegnate");
Buona fortuna Abordiga!
Tcam
Medici indolenti & Aziende Netgroup
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Salute a tutti
Mi sbaglio se affermo che l'istituzione del registro degli esposti ad agenti cancerogeni non risulta sanzionabile?
Infatti all'articolo 262 CAPO IV è stabilito una sanzione per la violazione dell'articolo 243 comma 3,4,5,6 e 8 a carico del datore di lavoro, ma manca il comma 1 cioè l'istituzione del registro.
O si deve applicare un combinato disposto che mi sfugge?
Grazie e saluti a tutti
Gennaro Bilancio
temo che tu abbia ragione.
Tesi confermata dal fatto che non è sanzionata nemmeno la mancata istituzione del registro per gli esposti ad amianto, art. 260 c.1.
Splendido esempio di prevenzione: non sanzioniamo il DdL che si gratta accuratamente anzichè appuntarsi in un quaderno per lo meno i nomi di quelli a "rischio vita", però al MC che non fa le battaglie navali con le assenze gli facciamo rimpiangere di non aver limitato i suoi studi alle scuole superiori...
Gennà, credimi mi sto sfiacchendo: più lo leggo, e più storture trovo, e più mi fa schifo!
Nofer
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Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.
nofertiri9 il 03/03/2009 02:53 ha scritto:
temo che tu abbia ragione.
Tesi confermata dal fatto che non è sanzionata nemmeno la mancata istituzione del registro per gli esposti ad amianto, art. 260 c.1.
Splendido esempio di prevenzione: non sanzioniamo il DdL che si gratta accuratamente anzichè appuntarsi in un quaderno per lo meno i nomi di quelli a "rischio vita", però al MC che non fa le battaglie navali con le assenze gli facciamo rimpiangere di non aver limitato i suoi studi alle scuole superiori...
Gennà, credimi mi sto sfiacchendo: più lo leggo, e più storture trovo, e più mi fa schifo!
La cosa più assurda è che il datore di lavoro è sanzionato se non invia il registro degli esposti all'ASL, Ispesl se non informa il lavoratore sulle annotazioni individuali eccc.
Allora la domanda nasce spontanea, come si fà a sanzionare il datore di lavoro sulle inadempienze che ho scritto precedentemente se il datore di lavoro non istituisce il regiutro?...Quindi SALTANO TUTTE LE PRESCRIZIONI.
Saluti
Gennaro Bilancio
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