sermed il 15/03/2009 11:13 ha scritto:
Questo argomento ha avuto 94 risposte ed è stato letto 1605 volte. Domenica 15-03-2009.
Trovo veramente assurdo che meno di 100 Colleghi abbiano comunicato la loro adesione.
I lettori possono essere Colleghi MC o Colleghi SPRESAL. Credo che tutti abbiano interesee ad un rinvio: i primi perchè o si inventano i dati o non hanno materialmente il tempo di fare un lavoro serio. I secondi, o accettano di ricevere qualunque "vaccata" da inserire nelle statistiche, o devono ragionevolmente riconoscere che i tempi sono letteralmente impossibili per inviare dati sensati. Voglio sperare che questa apparentemente scarsa adesione all'appello sia dovuta ad un "sommerso" almeno pari a quello dei redditi... D'altra parte, anche coloro che mirano all'abolizione dell'art.40 sono interessati ad un rinvio per avere le risposte richieste al Garante della Privacy, ottenere risposte dai Politici interessati all'argomento... ecc. ecc.
Spero anche che i promotori abbiano dati più completi sull'adesione. Buona domenica a tutti.
Email inviata da numerosi giorni, grazie a questa iniziativa.
Credo che moltissimi di noi non abbiano comunicato l'invio ma tutti, dico tutti i Colleghi che ho sentito in questo periodo mi hanno confermato adesione e relativo invio al Ministro Sacconi: sono sicurissimo che il numero è molto, ma molto più alto di soli 100 Colleghi.
Sarebbe utile sapere, se fosse possibile, se la Redazione ha cifre più "reali": in ogni caso Grazie ancora per averla proposta.
torretta il 15/03/2009 08:47 ha scritto:
Email inviata da numerosi giorni, grazie a questa iniziativa.
Credo che moltissimi di noi non abbiano comunicato l'invio ma tutti, dico tutti i Colleghi che ho sentito in questo periodo mi hanno confermato adesione e relativo invio al Ministro Sacconi: sono sicurissimo che il numero è molto, ma molto più alto di soli 100 Colleghi.
Sarebbe utile sapere, se fosse possibile, se la Redazione ha cifre più "reali": in ogni caso Grazie ancora per averla proposta.
Anche noi siamo convinti che siano molti di più i colleghi che hanno inviato l'appello di quelli che lo hanno confermato sul sito. Il Governo dovrebbe essere sensibile a questa richiesta (anche se non ha risposto ad una richiesta analoga da parte del Coordinamento delle Regioni) perchè vi sono davvero difficoltà tecniche oggettive notevoli da parte del medici competenti a rispettare questa norma (non ultima la mancanza di riferimenti certi dove inviare la relazione) . Speriamo che, se non ci fossero i tempi tecnici per una proroga entro il 31 marzo, almeno sia presente qualcosa nel decreto di correzione dell'81, attualmente in preparazione.
La redazione di MedicoCompetente.it
Comunico il testo di una mail che ho inviato al Ministro Sacconi e invito i colleghi che non l'avessero già fatto ad attivarsi in tal senso e in tutti i modi possibili, confidando che il prossimo Consiglio dei Ministri si tenga in data utile per l'eventuale proroga.
On.le Sen. Maurizio Sacconi
Ministro del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali
On.le Ministro,
il prossimo 31 Marzo rappresenta la scadenza ultima dell’adempimento previsto dall’art. 40 del D.Lgs. 81/2008, che obbliga i medici competenti a inviare alle AASSLL territorialmente competenti alcuni dati relativi alla loro attività professionale, puntualmente indicati nell’allegato 3B al citato decreto.
Sin dalla emanazione del decreto 81/08, tuttavia, tale adempimento aveva suscitato critiche e perplessità, ancora più di recente in sede di prima applicazione, sia per le concrete difficoltà applicative che per lo scarso impatto sulla reale prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali e sulla stessa raccolta di dati a scopi epidemiologici.
Molte associazioni di medici competenti e di esperti e operatori del settore, quali la Società Italiana di Medicina del Lavoro e Igiene Industriale (SIMLII), l’Associazione Nazionale Medici d’Azienda (ANMA), la stessa Società Nazionale degli operatori della Prevenzione (SNOP) e altre associazioni hanno fatto presente, in documenti ufficiali, le criticità relative all’adempimento ricordato.
Pertanto, in relazione quanto sopra, ancora una volta la comunità dei medici competenti fa appello affinché sia emanato al più presto un decreto che proroghi la scadenza citata, in attesa della revisione dei contenuti dello stesso articolo 40 prevista anche nell’atteso processo di rivisitazione del D.Lgs. 81/08.
Certi di una favorevole accoglienza del presente appello, si inviano i più distinti saluti
Aggiungerei che diverse aziende hanno già provveduto a diffidare il proprio medico competente dall'invio di informazioni che esulino dal minimo richiesto per legge e anche sull'invio dei contenuti minimi, in molti datori di lavoro hanno manifestato forti perplessità.
Questo atteggiamento è dettato evidentemente dalla totale inaffidabilità, sotto tutti gli aspetti, rappresentata dall'invio telematico così per come è stato inteso e predisposto, che è in netto contrasto con le norme sulla privacy, che verranno sicuramente violate. Nessuno può dire con certezza quale sia "la via esclusivamente telematica" da utilizzare, ed è palese la frustrante confusione in cui da più parti si annaspa da tempo.
L'art.40 è solo la punta di un iceberg.
Mi pare che un intervento deciso ed in tempi utili del governo sia l'unica soluzione ad una situazione di sfacelo scatenata da un decreto colabrodo (leggasi 81/08).
"Felicius curari a medico popularem gentem quam nobiles et principes viros."
aderito alla richiesta di abrogazione al ministro già una settimana fa ma avevo dimenticato di darne conferma sul sito!
Scusate.
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