Errata corrige:
Mantova:
datisanitari.art40dlgs81@aslmn.it
con il punto e non il trattino!
Dalle ultime telefonate:
Trento:
UOPSAL@apss.tn.it
Bolzano:
medlav.ispettorato@asbz.it
(N.B. in realtà a Bolzano non interessa che si rispetti la scadenza del 31 marzo: mi riferiscono sia abitudine inviare la relazione sanitaria ogniqualvolta si è terminata l'attività annuale di sorveglianza sanitaria per ciascuna azienda!!! Nessuna griglia predisposta...)
Firenze:
pisll.fi@ass.toscana.it
Un po' di Piemonte:
Alessandria e Tortona:
spresal@aslal.it
Torino asl1:
vigilavoro@aslto1.it
Vercelli:
inviodatispresal@aslvc.piemonte.it
N.B. La Regione Piemonte ovviamente non si accontenta mai e richiede la compilazione di un applicativo in ACCESS scaricabile dal sito della Regione: cliccare su sanità-sicuri di essere sicuri-applicativo...
scusate la volgarità ma che la regione piemonte vada a cagare ... sabaudi che non son altro ...annetteli alla francia
Piccolofalco il 24/03/2009 10:37 ha scritto:
scusate la volgarità ma che la regione piemonte vada a cagare ... sabaudi che non son altro ...annetteli alla francia
E quanto vogliamo scommettere che questi illuminati signori saranno tra i primi a comminare ai nostri colleghi le meragliose sanzioni previste per mancato invio.Siamo proprio in balia di poltici ed amministratori molto intelligenti e perspicaci nonchè molto attenti alla sicurezza dei lavoratori!
Una domanda: qualcuno si è interessato di inviare/ricevere codici di criptazione per l'invio telematico dei dati? Perché, mi si corregga se sbaglio, l'invio di dati sensibili per via telematica "pretende" l'invio criptato ed i codici di decriptazione devono viaggiare separati. (A proposito, la violazione della privacy "viaggia" su sanzioni da 30.000 €.). Buona giornata per chi riesce a gustarsela...
Per i colleghi che devono inviare l'allegato 3b alla ex ASL NAPOLI3, è disponibile al seguente indirizzo https://www.aslnapoli3.it/medlav un programma in formato database che il medico competente può scaricare e riempire i campi con comodità in modalità offline.
Oltre al programma tra qualche ora è disponibile anche la guida.
Inoltre è stato inserito il numero di telefono del tecnico creatore del programma a cui è possibile rivolgersi per eventuali problemi. Alla home page è presente anche l'indirizzo di posta elettronica certificata.
Gennaro Bilancio
PIACENZA allegato3b@ausl.pc.it
PARMA medlav@ausl.pr.it auslpr@cert.legalmail.it
REGGIO EMILIA info.spsal@ausl.re.it
MODENA dsp@pec.ausl.mo.it
BOLOGNA relazione.sanitaria@ausl.bo.it
IMOLA articolo40@ausl.imola.bo.it
FERRARA spsal.ferrara@ausl.fe.it
RAVENNA ra.amb3spsal@ausl.ra.it
FORLI’ medlavor@ausl.fo.it
CESENA cbissi@ausl-cesena.emr.it
RIMINI medicina lavoro@auslrn.net
riporto quanto scritto dalla regione E-R
(Sent: Wednesday, March 25, 2009 8:35 AM)
Subject: URGENTE Indicazioni per raccolta dati ex art. 40 d.lgs. 81/08
Gentilissimi direttori,
Vi invio la nota allegata firmata dal "COORDINAMENTO COMMISSIONE SALUTE"
relativa agli adempimenti ex articolo 40 decreto legislativo 81/08. Vi
invito alla scrupolosa osservanza di quanto indicato. Non si
comprenderebbero atteggiamenti o posizioni diverse da quelli previsti nella nota allegata.
Qualsiasi diversa posizione fino ad oggi assunta dovrà essere odificata con effetto immediato.
Vi allego, altresì, gli indirizzi di posta elettronica cui i medici
competenti dovranno inviare quanto previsto dall'articolo in parola. Attendo entro la prossima ora la conferma dell'esatezza di tali indirizzi, affinchè in giornata li possa trasmettere alle Associazioni sindacali e datoriali della Regione.
Vi richiamo ad una attenta lettura della nota interregionale e al pronto
riscontro di quanto vi ho richiesto
Cordialità
Giuseppe Monterastelli
Alle Regioni e P.A.
Oggetto: indicazioni sull’utilizzo dello schema predisposto dal Coordinamento tecnico interregionale PISLL per la raccolta dei dati ex art. 40 Del D.Lgs. 81/08
Come è noto, l’art. 40 del D. Lgs. 81/08 prevede che entro il primo trimestre del 2009 il medico competente debba trasmettere, esclusivamente per via telematica, ai Servizi competenti per territorio le informazioni, elaborate evidenziando le differenze di genere, relative ai dati aggregati sanitari e di rischio dei lavoratori sottoposti a sorveglianza sanitaria, secondo il modello in allegato 3B. Le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano, a loro volta, sono tenute a trasmettere all'ISPESL le informazioni aggregate dalle Aziende Sanitarie locali.
Il Coordinamento delle Regioni e P.A. in materia di prevenzione, igiene sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, preso atto del suddetto obbligo di legge, ha innanzitutto valutato l’utilità di questo flusso informativo per i servizi pubblici competenti in materia di salute e sicurezza sul lavoro ai fini della mappatura dei rischi occupazionali del territorio nonché dei danni da lavoro, in particolare relativamente alle malattie professionali e alle differenze di genere, considerando la collaborazione dei medici competenti con il SSN preziosa e indispensabile per il funzionamento di tutto il sistema.
Tra il novembre ed il dicembre 2008 ha altresì prospettato al Ministero del Lavoro, della Salute e delle P.S. l’opportunità di una proroga dei termini ex art. 40 alla luce delle oggettive difficoltà che i medici competenti e le strutture territoriali coinvolte avrebbero dovuto affrontare a causa della ristrettezza dei tempi, per di più in assenza di indicazioni operative da parte del suddetto Ministero.
Venuta meno l’aspettativa della proroga, il Coordinamento ha ritenuto importante, in questa prima fase di avvio e stante la genericità di alcune voci contenute nell’all. 3 B, fornire in via sperimentale uno strumento di acquisizione dei dati, unico per tutto il territorio nazionale, da mettere a disposizione dei medici competenti, che semplifichi sia la fase di raccolta, che la fase di aggregazione ed elaborazione dei dati da parte delle istituzioni pubbliche coinvolte (ASL, Regioni, ISPESL), rendendo allo stesso tempo tali percorsi informativi effettivamente funzionali agli obiettivi di conoscenza perseguiti.
Di contro, le innegabili e già ricordate difficoltà da parte dei medici competenti alla raccolta - per la prima volta – delle informazioni richieste, l’ulteriore criticità legata all’ottenimento di alcuni set di dati da parte dei datori di lavoro, nonché l’oggettivo ritardo nella diffusione del format, sono elementi che non possono essere ignorati, ancora una volta per il fatto che si è nella fase di avvio di un sistema informativo che richiede, anche e soprattutto da parte degli stessi medici competenti, una “taratura” non sempre agevolmente ottenibile in così breve tempo.
Sulla base di questi presupposti, si invitano le Regioni in indirizzo a trasmettere ai Servizi di Prevenzione delle ASL il format e le note esplicative allegati invitandoli a tener conto, nell’ambito dell’ordinaria attività di vigilanza, del contesto di riferimento sopra descritto, considerando assolto per l’anno 2009 l’obbligo di trasmissione di cui all’art. 40 del D. Lgs. 81/08 anche nel caso di comunicazioni incomplete dal punto di vista di alcune informazioni di dettaglio, purché comunque riportanti i contenuti minimi previsti dalla norma e dall’allegato 3B.
Allo stesso tempo, si sottolinea come il format approvato rappresenti, ad oggi, un forte riferimento tecnico da offrire ai professionisti interessati. Se ne raccomanda pertanto la diffusione e la promozione da parte degli organi di vigilanza nei confronti dei medici competenti, sottolineando l’importanza del suo utilizzo ai fini epidemiologici, in particolare in questa delicata fase di avvio del sistema.
Si raccomanda infine di indicare in tempi rapidi agli stessi medici competenti, utilizzando le modalità ritenute più opportune, i canali predisposti dalle Aziende Sanitarie per il ricevimento dei dati in questione.
Ricordiamo ancora ai colleghi che l'elenco aggiornato degli indirizzi e-mail delle ASL che siamo riusciti a procurare (grazie anche e soprattutto dei colleghi che hanno contribuito) è nel primo post di questo thread.
Si invitano nuovamente i colleghi a segnalare gli indirizzi mancanti.
La redazione di MedicoCompetente.it
Ho già esaminato alcune centinaia di e-mail contenenti files di allegati 3b:
1 - in parecchi casi mancano gli allegati: attenzione quindi quando si digita l'invio. Chiedere la conferma dell'arrivo degli allegati.
2 - da noi (parma) si accettano anche invii multipli: in questo caso è opportuno nella lettera d'invio riportare l'elenco delle ditte.
3 - alcuni MC inviano le informazioni in pdf: per il momento vengono accettate, ma si prevede (se l'articolo 40 avrà ancora vita), di richiedere al MC, in forza del trascurato art. 54 del testo unico, di fornire di nuovo le informazioni utilizzando il modello del coordinamento delle regioni.
4 - sono stati inviati e ricevuti files di fotocopie, peraltro sbiadite o eccessivamente annerite degli 8 dati previsti come contenuto minimo ex allegato 3b. Ovviamente in tal caso non si può sostenere di aver adempiuto al dettato di legge. Quando me ne sono accorto, ho cercato di avvisare il MC interessato.
5 - alcuni MC, evidentemente esperti di informatica, hanno modificato il file format ufficiale: in tal modo diviene estremamente difficile utilizzare i dati. Anche in questo caso provvederemo a chiedere un ulteriore invio.
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