Con piacere.
Detto ciò concorderai che poche rondini non fanno primavera..
E di corvi ed avvoltoi è infestato l'ambiente.
La Redazione il 19/03/2009 02:20 ha scritto:
Vedi, da anni facciamo presente su questo sito che esiste un problema economico legato alle tariffe dei medici competenti che è, a sua volta, legato strettamente alla "qualità" del lavoro e dei risultati del lavoro del medico competente.
Il problema che metti in evidenza è quindi noto ma sottaciuto per molti motivi. Alcuni colleghi, per esempio, preferiscono (o sanno solo) dare prestazioni scarse e ricevere compensi molto ridotti. In altri casi sono le società di servizi che impongono questa politica o comunque tariffe bassissime per i medici competenti.
Ricordiamo un passo del Documento prodotto dal Coordinamento del Medici del Lavoro Competenti della SIMLII alcuni anni fà, ma ancora attuale:
"Alcuni “punti fermi”, indispensabili per il mantenimento di una dignitosa pratica professionale dei medici del lavoro competenti, possono essere individuati come segue:
a)necessità di preservare il rapporto di titolarità fra medico del lavoro competente e azienda. Il MeLC dovrebbe poter dialogare direttamente con il Datore di Lavoro e con i soggetti istituzionali (RSPP e RLS) senza intermediazione alcuna;
b)necessità di svolgimento di tutti i ruoli previsti dalla normativa a carico del MeLC, non solo delle visite mediche;
c)piena tutela della dignità professionale, anche attraverso il rispetto di retribuzioni adeguate e di tariffe di riferimento.
Tali punti, da considerare quali vere e proprie norme etiche di comportamento per i Medici del lavoro Competenti, devono essere ritenute cogenti per tutti gli specialisti in Medicina del Lavoro e, in particolare, per tutti i soci della SIMLII.
Inoltre, alla luce di criticabili attività, eccessivamente commerciali, effettuate da alcune delle società di servizi che operano sul territorio nazionale, sarebbe auspicabile la promozione di una sorta di certificazione delle società stesse ed eventualmente la conseguente iscrizione ad un Albo Nazionale. In tal modo si potrebbe garantire, una volta per tutte, il rispetto di un “tariffario di riferimento“ delle prestazioni del medico competente. Per l’ammissione all’Albo non si potrà prescindere dalla presenza di un MeLC in qualità di “coordinatore” o “direttore sanitario” e da una certificazione di qualità reale, verificata periodicamente da organi regionali e/o nazionali.
4. Tariffe di riferimento e concorrenza sleale
Il problema già accennato, relativamente ai rapporti con i datori di lavoro o con le società di servizi, è talora aggravato da una offerta professionale a prezzi ridotti che alcuni medici competenti avanzano, singolarmente o per il tramite degli stessi centri servizi. Questo fenomeno è stato accentuato dal recente ingresso sul mercato di medici competenti non specialisti in medicina del lavoro, come consentito dall’art. 1/bis del decreto 402/01 sopra richiamato.
Si può sostenere, in linea generale, che l’esigenza di mantenere tariffe di riferimento per le prestazioni professionali mediche è un atto di tutela della qualità delle prestazioni dello stesso medico nonché la garanzia per il mantenimento di un livello professionale qualitativamente adeguato".
Su questa risposta , che apprezzo, vorrei fare qualche riflessione (concisa) collegandomi anche a quella del collega c.dinunzio (belluno) su certi soprusi (sospensione della libera professione ..... detto fra parentesi la libera professione deve rimanere ai medici specialistici dell'ospedale e che diamine ...sennò come fanno poverini a guadagnarsi da vivere con solo quattro paghe per il lesso se non fanno anche 200 euro a visita ? )
agli igienisti e ai medici del lavoro devono sottostare a ricatti di cifre da miseria così sono più docili e se sono dipendenti usl, beh ci pensano certi politici o certi personaggi che dovrebbero essere tecnici ma sono solo intrallazzati coi politici per imporre le scelte tecniche nella prevenzione di nessun impatto ( ma talvolta pure negativo od infausto) per la salute della popolazione. ma nel caso del medico competente perlo più un libero professionista NESSUNO RICORDA CHE le attività che vengono citate come truffaldine ( corsi fantasma, haccp, valutazioni di rischio sono ATTIVITà MEDICHE - igienistiche - tanto che vi è il tariffario dei medici riconosciuto con legge dello stato/ 94 che cita nel dettaglio le prestazioni di valutazione "degli opifici in genere" o circa il "controllo di processi produttivi degli alimenti" leggi haccp) sono fuorilegge tutti i commercalisti, gli rspp che fanno DVR sia che li vendano su internet sia che li smercino direttamente e pagati bene alle aziende .
c'e del marcio ( in Danimarca ovvio!) che finche non si denuncerà qualcuno continueranno le barruffe chiozzotte tra medici competenti del lavoro o igienisti. e io che non volevo più scrivere su questo blog!
Ho visto il video al link ke anzopao ha indicato...impressione ?
VERGOGNOSO
VERGOGNOSO
VERGOGNOSO
Non pensavo si potesse arrivare così in basso. Credo che le ns società/associazioni debbano intervenire con proposte di censura e/o addirittura coinvolgere la magistratura.
Uno spettacolo indegno.
Ama l'amore ma non amare la donna o cadrai sotto il suo possesso
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