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Non sono così convinto che si debba cantar vittoria

Questo argomento ha avuto 25 risposte ed è stato letto 4070 volte.

brunofarruggia

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  • Re: Non sono così convinto che si debba cantar vittoria
  • (02/04/2009 12:15)

Perchè? non capisco la differenza

pipius

pipius
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  • Re: Non sono così convinto che si debba cantar vittoria
  • (02/04/2009 12:53)

brunofarruggia il 02/04/2009 12:15 ha scritto:
Perchè? non capisco la differenza

Credo che la sorveglianza sanitaria per le sostanze stupefacenti sia resa obbligatoria esplicitamente dalla normativa recente (es. CU 30 ottobre 2007), mentre per l'alcol tale obbligo non è (per ora) mai esplicitato.

Quasi tutti i desideri del povero sono puniti con la prigione (Celine)

La Redazione

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  • Re: Non sono così convinto che si debba cantar vittoria
  • (02/04/2009 13:20)

Per il consumo di droghe è prevista l'espressione di un giudizio di idoneità mentre per l'alcol no.

La redazione di MedicoCompetente.it

Giannini

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  • Re: Non sono così convinto che si debba cantar vittoria
  • (02/04/2009 15:30)

Come ben sottolineato dalla Redazione è più volte ribadito da numerosi colleghi me incluso, l'obiettivo che ci si deve prefiggere è proprio quello di superare la logica del visitificio/esamificio stile supermercato. Tutte le parti sociali, in primis datori di lavoro, devono ficcarsi bene in testa l'idea del medico competente come consulente super partes cui rivolgersi sempre e comunque per problematiche inerenti la sicurezza sul lavoro. Credo che per molto tempo, per i motivi più svariati, abbiamo lasciato che da più parti il nostro intervento professionale fosse depauperato di contenuti fondamentali, demandandoli a terzi, senza accorgerci di menarci da soli la zappa sui piedi. Probabilmente è anche per questo se allo stato attuale ci troviamo dinanzi a costrizioni che ci limitano pesantemente. Probabilmente è anche a causa del nostro atteggiamento stile "Ponzio Pilato" se ora dobbiamo confrontarci con un impianto legislativo quanto meno invadente e realizzare che la nostra figura professionale tarda ancora ad assumere connotati netti e ben definiti. Sicuramente questi fattori non contribuiscono all'instaurarsi di una vera cultura della prevenzione. D'altronde non vedo come si possa pretendere di trasmettere ad altri qualcosa se prima non la si è metabolizzata e compresa per bene.
Quindi avanti con le idee da parte di tutti gli addetti ai lavori: è la nostra professione e sicuramente dobbiamo sentirci chiamati in causa, altrimenti qualcuno con minore cognizione di causa provvederà a colmare i numerosi vuoti.
Personalmente per esempio vedo male il precludere l'attività di medico competente ai colleghi che effettuano la vigilanza, per numerosi motivi. Ovviamente con le debite limitazioni territoriali, onde evitare palesi conflitti d'interesse.
Apro in merito

"Felicius curari a medico popularem gentem quam nobiles et principes viros."

antonio-manuppelli

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  • Re: Non sono così convinto che si debba cantar vittoria
  • (02/04/2009 23:18)

complimenti, finalmente una discussione sulla qualità del nostro lavoro....
quanto detto da tutti è corretto, abbiamo lasciato a società di servizi e medici poco competenti, per pigrizia, disorganizzazione dei singoli e ignoranza, campo aperto per fare 50 visite al giorno magari a 10 euro a visita.... in questi casi, il tempo, gli obiettivi e la qualità del lavoro non potevano che portare ad uno scadimento del nostro status professionale e spesso veniamo visti come il medico che ti dice tutto bene, a ok allora ciao ci vediamo l'anno prossimo... mentre invece abbiamo un ruolo delicato nella prevenzione, informazione e formazione dei lavoratori e soprattutto dei datori di lavoro che magari parlano di sicurezza sul lavoro solo con noi e non con "il consulente" della sicurezza che si fa pagare 5 volte quello che viene corrisposto a noi... (parlo delle piccole aziende)infatti è fondamentale capire che bisogna passare tanto tempo in ogni azienda e far capire cosa fare in pratica, quali sono i rischi per la salute, gli obblghi di legge etc etc...
soprattutto dico ai giovani colleghi di lasciarsi del tempo libero dai centri per farsi un proprio giro per lavorare senza intermediari, perchè se qualcuno vuole guadagnare sul tuo lavoro e sulla tua responsabilità, dovrai per forza scendere a compromessi sulla qualità e, deontologia professionale a parte, viste le responsabilità che abbiamo, lo sconsiglio vivamente
cordialmente

dorianocastellano

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  • Re: Non sono così convinto che si debba cantar vittoria
  • (02/04/2009 23:34)

La mia ancor breve esperienza di medico competente mi potrà far trarre conclusioni affrettate...
Sono convinto che chi fa questo lavoro in modo serio, di fatto diventa all'interno dell'azienda una figura inserita perfettamente nella sicurezza ed un punto di riferimento soprattutto per i lavoratori (nostri pazienti).
Per dare risposte immediate e precise, per le relazioni, per i sopralluoghi, per la gestione dei casi particolari, inevitabilmente ci si sarà informatizzati...(non parlo di chissà cosa, ma di un semplice excel)
Tirar fuori i dati richiesti sarà stato dispendioso di sicuro per tutti noi, ma sempre meno di chi lavora male, di chi manda a visitare gente neanche specializzata, di chi firma cartelle di gente mai vista, il tutto fatto con voracità...volete che perda tempo a ordinare i dati???
Quando si lavora bene in azienda sei stimato e quando ottieni questo, chiedere un piccolo favore come i dati dell' all. 3b non è così complicato.
Nella mia esperienza vi dico che ho mandato semplici mail, sottolineando l'urgenza ed i dati che chiedevo...il più ritardatario me li ha spediti dopo 48 ore.
Se lavorassi male e non fossi stimato dove lavoro avrei di sicuro violato la norma o scritto più di una volta "dato non pervenuto".

Ribadisco che quest'allegato dalla indiscussa inutilità potrebbe rivelarsi il coperchio del vaso di Pandora per coloro che affrontano questo mestiere in modo "discutibile"

Doriano

La Redazione

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  • Re: Non sono così convinto che si debba cantar vittoria
  • (03/04/2009 08:51)

antonio-manuppelli il 02/04/2009 11:18 ha scritto:
complimenti, finalmente una discussione sulla qualità del nostro lavoro....
quanto detto da tutti è corretto, abbiamo lasciato a società di servizi e medici poco competenti, per pigrizia, disorganizzazione dei singoli e ignoranza, campo aperto per fare 50 visite al giorno magari a 10 euro a visita.... in questi casi, il tempo, gli obiettivi e la qualità del lavoro non potevano che portare ad uno scadimento del nostro status professionale e spesso veniamo visti come il medico che ti dice tutto bene, a ok allora ciao ci vediamo l'anno prossimo... mentre invece abbiamo un ruolo delicato nella prevenzione, informazione e formazione dei lavoratori e soprattutto dei datori di lavoro che magari parlano di sicurezza sul lavoro solo con noi e non con "il consulente" della sicurezza che si fa pagare 5 volte quello che viene corrisposto a noi... (parlo delle piccole aziende)infatti è fondamentale capire che bisogna passare tanto tempo in ogni azienda e far capire cosa fare in pratica, quali sono i rischi per la salute, gli obblghi di legge etc etc...

Perchè non partiamo da qui? Sentiamoli questi colleghi che lavorano nei centri servizi (specie in alcuni), facciamoci raccontare quello che succede. Cerchiamo di fare un'inchiesta su questo mondo. Probabilmente potremo cominciare a capire una parte dei tanti problemi dei mc.

La redazione di MedicoCompetente.it

Gennaro

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  • Re: Non sono così convinto che si debba cantar vittoria
  • (03/04/2009 09:01)

dorianocastellano il 02/04/2009 11:34 ha scritto:
La mia ancor breve esperienza di medico competente mi potrà far trarre conclusioni affrettate...
Sono convinto che chi fa questo lavoro in modo serio, di fatto diventa all'interno dell'azienda una figura inserita perfettamente nella sicurezza ed un punto di riferimento soprattutto per i lavoratori (nostri pazienti).
Per dare risposte immediate e precise, per le relazioni, per i sopralluoghi, per la gestione dei casi particolari, inevitabilmente ci si sarà informatizzati...(non parlo di chissà cosa, ma di un semplice excel)
Tirar fuori i dati richiesti sarà stato dispendioso di sicuro per tutti noi, ma sempre meno di chi lavora male, di chi manda a visitare gente neanche specializzata, di chi firma cartelle di gente mai vista, il tutto fatto con voracità...volete che perda tempo a ordinare i dati???
Quando si lavora bene in azienda sei stimato e quando ottieni questo, chiedere un piccolo favore come i dati dell' all. 3b non è così complicato.
Nella mia esperienza vi dico che ho mandato semplici mail, sottolineando l'urgenza ed i dati che chiedevo...il più ritardatario me li ha spediti dopo 48 ore.
Se lavorassi male e non fossi stimato dove lavoro avrei di sicuro violato la norma o scritto più di una volta "dato non pervenuto".

Ribadisco che quest'allegato dalla indiscussa inutilità potrebbe rivelarsi il coperchio del vaso di Pandora per coloro che affrontano questo mestiere in modo "discutibile"

Premesso la burocraticità che il decreto 81 ci ha regalato, premesso i compiti non specifici piovuti sul medico competente al riguardo dell'alcolismo e l'accertamento per la tossicodipendenza, riaffermo quanto scrissi tempo fà, " ci sarà una selezione dei medici competenti", i più attivi, etici e professionali andranno avanti.
Il medico competente potrà così avere un ruolo essenziale e di primo attore nella prevenzione e protezione della salute be sicurezza dei lavoratori.
Certo molti articoli della normativa dovranno essere rimodellati e alcuni abrogati, ma siamo tuti sulla stessa barca.
Evitiamo di litigare , cerchiamo di essere tutti propositivi, focalizziamoci sulle soluzioni , evitiamo di sprecare energie inutili in sterili dibattiti.
Grazie Doriano per quello che hai scritto e per come lavori.

Gennaro Bilancio

dorianocastellano

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  • Re: Non sono così convinto che si debba cantar vittoria
  • (04/04/2009 11:07)

Gennaro il 03/04/2009 09:01 ha scritto:


Premesso la burocraticità che il decreto 81 ci ha regalato, premesso i compiti non specifici piovuti sul medico competente al riguardo dell'alcolismo e l'accertamento per la tossicodipendenza, riaffermo quanto scrissi tempo fà, " ci sarà una selezione dei medici competenti", i più attivi, etici e professionali andranno avanti.
Il medico competente potrà così avere un ruolo essenziale e di primo attore nella prevenzione e protezione della salute be sicurezza dei lavoratori.
Certo molti articoli della normativa dovranno essere rimodellati e alcuni abrogati, ma siamo tuti sulla stessa barca.
Evitiamo di litigare , cerchiamo di essere tutti propositivi, focalizziamoci sulle soluzioni , evitiamo di sprecare energie inutili in sterili dibattiti.
Grazie Doriano per quello che hai scritto e per come lavori.

Inutile dire che certi apprezzamenti sono linfa vitale per continuare a dare il massimo. Grazie

Doriano

petronio

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  • Re: Non sono così convinto che si debba cantar vittoria
  • (04/04/2009 13:06)

In risposta al quesito della redazione posso dire di aver lavorato per un breve periodo nelle famigerate società e posso documentare che il coinvolgimento del medico è scarsissimo e strettamente limitato all'aspetto "visite mediche"; talvolta è limitato anche in quello in quanto i protocolli sono già definiti in sede di accordo commerciale e quindi chiaramente non suscettibili di interpretazione. Credo però che sia possibile responsabilizzare ed educare anche loro..

La piaga del prestanomismo e dell'abusivismo è assai più estesa di quanto ci piacerebbe credere soprattutto in certe zone e per ho sentito per certo di colleghi che fanno visite collettive e firmano sotto compenso attestati di primo soccorso di corsi mai svolti anche per aziende altrui (la firma di attestati per corsi di qualsiasi genere mai svolti è fenomeno ahimè diffusissimo in tutto il settore della sicurezza sul lavoro poichè nasce dall'accordo "infame" tra il certificatore in cerca di profitto facile ed il DL non intenzionato a far perdere giornate di lavoro; tale fenomeno è inoltre assai difficile da contrastare perchè nessuna delle due parti ha interesse a farlo emergere). Sarebbe forse più ragionevole rivedere i tempi ed i contenuti minimi dei corsi di formazione obbligatori soprattuto nelle piccole imprese (12-16 ore di corso p.s. non sono troppe?).
Vero è che le società non lavorerebbero senza medici compiacenti ed i medici stessi sono spesso più tentati dal profitto che dalla qualità.
Chi di noi non ha mai messo quelle "due" visite di troppo nella giornata? Chi di noi non ha mai accorciato un corso di p.s.? Chi di noi ripete almeno tre volte una spirometria? Chi di noi ecc..ecc..?

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