Chiaramente tutti i restanti adempimenti (data certa, valutazione stress lavoro-correlato, etc.) scadono il 16.05.09. Giusto?
Vediamola al contrario. Sono prorogati al 16 maggio:
-la valutazione dello stress lavoro-correlato
-la data certa del documento di VdR
-la comunicazione all'INAIL dei dati relativi agli infortuni sul lavoro che comportino un'assenza dal lavoro di almeno un giorno.
-il non poter effettuate visite mediche in fase preassuntiva.
Tutto il resto è in vigore.
Già, sembra configurarsi una condizione simile a quanto accaduto per l'art. 40, per la quale i medici competenti hanno dovuto adempiere a un obbligo che la proposta governativa vedeva abolito.
Comunque ancora è presto per capire cosa accadrà, ci vuole davvero la classica sfera di cristallo. Vedremo, strada facendo, come si svilupperà la discussione in sede istituzionale e con quale tempistica.
E' iniziato l'iter parlamentare per i previsti pareri alle modifiche proposte dal governo sul D.Lgs. 81/08. La "commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno degli infortuni sul lavoro con particolare riguardo alle cosiddette morti bianche", istituita presso il Senato della Repubblica e presieduta dal sen. O. Tofani, ha già tenuto due audizioni con il ministro del Welfare, on.le Sacconi, in data 21 e 28 Aprile. I resoconti sommari di queste sedute sono già disponibili sul sito ufficiale del Senato (link:
http://notes9.senato.it/W3/Lavori...Start=1&Count=30&Expand=1.1&Seq=2 ).
La Conferenza delle Regioni ha espresso un parere negativo sul decreto correttivo proposto dal governo al D.Lgs. 81/08. Tutte le regioni, a eccezione di Lombardia e Abruzzo, hanno manifestato le loro perplessità in merito alla formulazione del provvedimento, con particolare attenzione all'articolo 2-bis e 10-bis in relazione alla sovrapposizione fra stato e competenze regionali. Il ministro Sacconi ha comunque riaffermato la volontà di procedere, tenendo conto del giudizio espresso dalle Regioni.
Il testo deve ancora ricevere il parere da parte delle commissioni parlamentari competenti e il governo ha tempo per approvarlo, in via definitiva, fino al 16 Agosto 2009 (fonte notizia: http://rassegna.it/articoli/2009/...unico-le-regioni-bocciano-sacconi )
http://rassegna.it/articoli/2009/...unico-le-regioni-bocciano-sacconi
ramiste il 30/04/2009 08:48 ha scritto:
La Conferenza delle Regioni ha espresso un parere negativo sul decreto correttivo proposto dal governo al D.Lgs. 81/08. Tutte le regioni, a eccezione di Lombardia e Abruzzo, hanno manifestato le loro perplessità in merito alla formulazione del provvedimento, con particolare attenzione all'articolo 2-bis e 10-bis in relazione alla sovrapposizione fra stato e competenze regionali. Il ministro Sacconi ha comunque riaffermato la volontà di procedere, tenendo conto del giudizio espresso dalle Regioni.
Il testo deve ancora ricevere il parere da parte delle commissioni parlamentari competenti e il governo ha tempo per approvarlo, in via definitiva, fino al 16 Agosto 2009 (fonte notizia: http://rassegna.it/articoli/2009/...unico-le-regioni-bocciano-sacconi )
http://rassegna.it/articoli/2009/...unico-le-regioni-bocciano-sacconi
E da quanto vedo all'art.23 del nuovo testo ( già accolto dal Governo) le Regioni hanno reintrodotto il famigerato allegato 3b che va inviato con modalità e forme da definirsi entro il 31 dicembre. Quindi tutto il lavoro di richiesta di modifica fatto in questi mesi è stato del tutto inutile!
Ieri pomeriggio - mercoledì 20 Maggio - ha ufficialmente preso inizio in Parlamento, presso la Commissione Lavoro del Senato, l'esame delle modifiche proposte dal Governo al DL 81/08. Il resoconto sommario della seduta è già disponibile su Internet ( http://www.senato.it/japp/bgt/sho...tipodoc=SommComm&leg=16&id=423620 ). L'incarico di relatore è stato affidato al sen. Carmelo Morra. La seduta è stata comunque interlocutoria e l'esame approfondito del testo è stato rimandato ad altre riunioni.
In effetti il testo del governo è stato già oggetto nei giorni scorsi di approfondita discussione presso la Commissione parlamentare di inchiesta sugli infortuni sul lavoro del Senato, presieduta dal sen. Tofani.
Nei prossimi giorni il decreto governativo dovrebbe approdare anche alla Commissione Lavoro della Camera.
ditemi che non è vero ... ritorna il famigerato allegato ?
dai vi prego ditemi che non è vero ....
stavolta cambio mestiere sul serio .... non posso passare giorni e giorni a fare stronzate .... non ho studiato tanti anni per questo a favore di chi non vuole lavorare
Piccolofalco il 21/05/2009 09:39 ha scritto:
ditemi che non è vero ... ritorna il famigerato allegato ?
dai vi prego ditemi che non è vero ....
stavolta cambio mestiere sul serio .... non posso passare giorni e giorni a fare stronzate .... non ho studiato tanti anni per questo a favore di chi non vuole lavorare
Purtroppo è verissimo! E stavolta c'è anche il nome del "colpevole": le nostre amate Regioni! Molto interessate ai nostri dati epidemiologici (!?) tanto da ritenere importanti quegli allegati 3b che lo stesso
Ministero aveva definito inutili (vedere la conferenza di Sacconi). E' uno dei tanti effetti della cosidetta deregulation nei confronti del potere centrale.L'unica cosa da fare a questo punto è che sia il Parlamento prima che il Governo poi se ne "infischino" delle decisioni della Conferenza Stato Regioni e tirino dritto ripristinando l'abrogazione dell'art.40.Io però ci credo poco.
Il decreto correttivo proposto dal Governo sta seguendo l'iter previsto dalla legge, quindi è stato sottoposto al parere consultivo della Conferenza delle Regioni e trasmesso al Parlamento, in particolare alle Commissioni Lavoro di Senato e Camera e ad altre commissioni competenti (come la commissione senatoriale di inchiesta sulle "morti bianche"). A ogni passaggio istituzionale sul testo governativo saranno espressi i dovuti pareri, poi tutto tornerà al Governo che entro il 16 Agosto (pena la decadenza) dovrà approvare il testo che modificherà in via definitiva il decreto legislativo 81/2008.
Per il momento, quindi, è prematuro considerare eventuali proposte di modifica come già approvate, come quelle che riguardano l'ormai famigerato articolo 40 e il relativo allegato 3B. Naturalmente in tutto questo percorso, nei limiti del possibile, cercheremo di dire la nostra e di esprimere le posizioni e il parere espresso più volte dai medici competenti (augurandoci di essere ascoltati e presi in considerazione ...).
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