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FALEGNAME RIFIUTA ANTITETANICA
- Re: FALEGNAME RIFIUTA ANTITETANICA
- (15/05/2012 19:54)
Immagino il caso: sei subentrato come MC in una ditta in cui il precedente MC non aveva mai sollevato il problema. Ora tu lo stai facendo, però ti tocca scontrarti con questioni molto delicate (il lavoratore ormai lavora lì da tempo, l'hanno sempre giudicato idoneo, gli hanno sempre detto che poteva rifiutarsi, gli hanno sempre detto che la cartuscella del proprio medico curante bastava per provare un'ipotetica allergia e che tanto nessuno mai gli avrebbe contestato altro ... Il tutto fomentato anche da qualche sindacalista poco informato).
Poi dobbiamo vedere su che scorta il MMG ha certificato questa allergia: io mi farei mostrare i documenti comprovanti quanto certificato ... e se poi si scopre essere un certificato in cui si è dichiarato il falso? Ci sarebbe da ridere, ma questa è un'altra storia.
A pensar male si fa peccato ma ci s'azzecca!
- Re: FALEGNAME RIFIUTA ANTITETANICA
- (15/05/2012 21:57)
faggiano.danilo il 15/05/2012 05:56 ha scritto:
Se proprio vuoi andarci affondo, fai fare una bella consulenza dall'allergologo che dovrebbe darti un parere inparziale (il MMG spesso scrive quello che il paziente gli chiede o ciò che gli pare perchè tanto sa che, pur scrivento scempiaggini, nessuno mai gli farà pagare nulla).
Ad ogni modo, qualunque sia il motivo per cui il lavoratore non fa la vaccinazione (allergie o rifiuto dell'interessato), il risultato sarà NON idoneo alla mansione specifica.
Ma di questo abbiamo parlato varie volte in questo sito e le opinioni sono molto contrastanti.
Saluti
Infatti io, ad esempio, non sono d'accordo: con lo stesso ragionamento dovresti fare non idoneo un lavoratore che non indossa i DPI, ad esempi le cuffie per il rumore. E attenzione: è assai più probabile che un falegname che non indossa le cuffie perda l'udito (più che probabile è praticamente certo) piuttosto che lo stesso falegname si ammali di tetano non vaccinandosi (anzi, è praticamente una eventualità più che remotissima). Inoltre la norma attuale (81/08, successivo alla legge del '62) dice che il datore di lavoro deve mettere a disposizone i vaccini, e il medico competente deve rendere edotto il lavoratore dei vantaggi e dei rischi della vaccinazione e della non vaccinazione. L'equazione "rifiuto della vaccinazione = non idoneità" non sta scritta da nessuna parte (normativamente parlando) ed è pertanto del tutto arbitraria. Io personalmente se uno rifiuta la vaccinazione, dopo aver spiegato le ragioni per le quali secondo me è bene vaccinarsi, ed avere valutato le ragioni del lavoratore, se non ci sono altre controindicaizoni registro la faccenda, emetto un giudizio di idoenità e buon lavoro!
- Re: FALEGNAME RIFIUTA ANTITETANICA
- (17/05/2012 00:26)
Curiosamente tutti questi rifiuti di sottoporsi alla vaccinazione antitetanica si modificano d'incanto quando per entrare in un cantiere il sovrintendente ai lavori chiede alle Ditte di mostrare d'obbligo il certificato di avvenuta vaccinazione antitetanica dei dipendenti pena esclusione dei lavoratori dal cantiere stesso! E' questo il momentoin cui spariscono tutte le allergie, come per miracolo!
- Re: FALEGNAME RIFIUTA ANTITETANICA
- (17/05/2012 05:28)
robaud il 17/05/2012 12:26 ha scritto:
Curiosamente tutti questi rifiuti di sottoporsi alla vaccinazione antitetanica si modificano d'incanto quando per entrare in un cantiere il sovrintendente ai lavori chiede alle Ditte di mostrare d'obbligo il certificato di avvenuta vaccinazione antitetanica dei dipendenti pena esclusione dei lavoratori dal cantiere stesso! E' questo il momentoin cui spariscono tutte le allergie, come per miracolo!
Anche questo è un classico :-)
Un'altra questione simile è dell'aspirante operaio edile che in visita preassuntiva rappresenta fantomatiche allergie e presenta tanto di certificato del MMG (sulla scorta di esperienze precedenti).
Quando gli si prospetta la non idoneità e, dunque, la impossibilità a lavorare, come per miracolo ritorna con il certificato di vaccinazione dell'ASL in cui, peraltro, si vede che era già stato vaccinato alla nascita (tutto ok) e poi non aveva più fatto richiami. :-)
A pensar male si fa peccato ma ci s'azzecca!
- Re: FALEGNAME RIFIUTA ANTITETANICA
- (17/05/2012 21:59)
robaud il 17/05/2012 12:26 ha scritto:
Curiosamente tutti questi rifiuti di sottoporsi alla vaccinazione antitetanica si modificano d'incanto quando per entrare in un cantiere il sovrintendente ai lavori chiede alle Ditte di mostrare d'obbligo il certificato di avvenuta vaccinazione antitetanica dei dipendenti pena esclusione dei lavoratori dal cantiere stesso! E' questo il momentoin cui spariscono tutte le allergie, come per miracolo!
A parte il fatto che il committente non ha alcun diritto di chiedere "certificati di vaccinazione" , ma si deve "accontentare" di una dichiarazione dei datore di lavoro che i lavoratori sono stati sottoposti a sorveglianza sanitaria e dichiarati idonei...tutto vero: non in tutti i casi, ma in molti si, le allergie guariscono...d'altra parte per un credente i miracoli sono possibili. Ma, ripeto, secondo me l'assioma "non vaccinazione = non idoneità" è arbitrario e forse anche illegittimo, e questo sia che la non vaccinazione sia dovuta ad un rifiuto, sia che sia correlata ad una reale (o presunta) allergia.
- Re: FALEGNAME RIFIUTA ANTITETANICA
- (19/05/2012 17:19)
vorrei capire : siete sicuri che non ri-vaccinazione sia sinonimo di non protezione immunitaria? ( se uno è vaccinato nell'infanzia =3 dosi + richiamo a 4 anni + vaccinazione a 14 anni ( dopo 10 anni e non 5)
l'evidenza sembra essere che tale modalità vaccinale e in presenza di caduta del rischio per diminuzione della diffusione dei cavalli e pecore, comporti una protezione dal rischio per il resto della vita.
se è così ( e lo è) il non vaccinare i falegnami o i metalmeccanici è falso problema ( tanto di meno dichiararli non idonei): perchè vaccinare un soggetto protetto? l'obbligo per i metalmeccanici è la protezione (con norma del 1956) non la vaccinazione inutile ( qualora inutile perchè vaccinato nell'infanzia)
infine il tasso anticorpale basso o non rilevabile non è sinonimo di non mantenimento di memoria immunitaria
- Re: FALEGNAME RIFIUTA ANTITETANICA
- (19/05/2012 18:30)
carlpam il 19/05/2012 05:19 ha scritto:
infine il tasso anticorpale basso o non rilevabile non è sinonimo di non mantenimento di memoria immunitaria
Comunque esiste anche il dosaggio delle IG antitetano !!!!!
....e da documentazione ultimamente letta si presume immune anche colui che avesse un titolo < di 0,5 ui ma che avesse fatto in precedenza (infanzia) il ciclo vaccinale completo.
Mario
- Re: FALEGNAME RIFIUTA ANTITETANICA
- (20/05/2012 08:19)
La schedula vaccinale dell'antitetanica è normata dalla Circolare 16 del 1996 del ministero della sanità di allora.
In questa circolare si specifica come deve essere fatto un ciclo primario e con che periodicità i richiami. Inoltre, dice come trattare un paziente con ferita a rischio tetano in realazione al suo stato vaccinale (nella proatica ho visto ignorare del tutto queste indicazioni).
Eventuali deviazioni sono del tutto arbitrarie. Certo che uno può fare il titolo anticorpale, è una cosa che ho sentito/visto fare varie volte. Il problema di questa condotta è che ogni santo anno dovresti fare il titolo al lavoratore per capire se è ancora protetto o meno. In caso non lo sia, siamo al punto di partenza. Come ci si regolerebbe poi? Intendo dire: lo vacciniamo? E se rifiuta?
Diverso è per l'epatite B, per la quale il Ministero della Salute, con una circolare del 2000 (mi pare quello l'anno, ma sto andando a memoria), ha scritto nero su bianco che i "responders" non devono più fare richiami periodici dopo il ciclo primario (è chiaro che per giudicare uno "responder" vuol dire che gli hai fatto un titolo post-vaccinale). Questo non è stato ancora normato per il tetano.
Saluti
A pensar male si fa peccato ma ci s'azzecca!
- Re: FALEGNAME RIFIUTA ANTITETANICA
- (20/05/2012 09:23)
Quanto detto da Carlpam ci deve far riflettere e riportare in tutti noi un sano senso critico ed il relativo buon senso. Troppo spesso nei protocolli sanitari ed in tutta la gestione della sorveglianza sanitaria (sia ad opera dei medici competenti, che degli organismi di vigilanza) ci si affida ad abitudini stereotipate che non hanno nessun reale fondamento di essere. Le stesse linee guida, per non parlare delle criticità normative esistenti, sono spesso inadeguate ed indietro rispetto alle conoscenze scientifiche e alle evidenze di efficacia disponibili. Se ci impegnassimo tutti ad operare in modo da ridurre tutto ciò che è purtroppo talora solo inutile impegno formale, se passassimo da un'ottica difensiva (con relativo seguito di corollari e tavole rotonde senza fine) ad una più dignitosa e sintetica prospettiva preventiva, non solo avremmo tutti meno dubbi, non solo risparmieremmo energie e tempo prezioso, non solo acquisiremmo più credibilità....ma soprattutto saremmo più contenti e soddisfatti della nostra professione...
- Re: FALEGNAME RIFIUTA ANTITETANICA
- (20/05/2012 18:11)
dr.alesiani il 19/05/2012 06:30 ha scritto:
Comunque esiste anche il dosaggio delle IG antitetano !!!!!
....e da documentazione ultimamente letta si presume immune anche colui che avesse un titolo < di 0,5 ui ma che avesse fatto in precedenza (infanzia) il ciclo vaccinale completo.
ESATTO