Qualche tempo fa ho visto un film in cui un medico (un buono e bravo medico) visitava una donna mussulmuna attraverso un buco ottenuto in un lenzuolo: è una delle immagini più belle che abbia visto attinenti il rispetto e l'accettazione del paziente. In una società multirazziale le regole cambiano e dovrebbero cambiare anche i medici , innanzitutto provando a dialogare e cercando di ottenere il consenso non attraverso l'imposizione del ruolo ma attraverso la fiducia e il rispetto reciproco.
annuscor il 22/04/2009 09:22 ha scritto:
Qualche tempo fa ho visto un film in cui un medico (un buono e bravo medico) visitava una donna mussulmuna attraverso un buco ottenuto in un lenzuolo: è una delle immagini più belle che abbia visto attinenti il rispetto e l'accettazione del paziente. In una società multirazziale le regole cambiano e dovrebbero cambiare anche i medici , innanzitutto provando a dialogare e cercando di ottenere il consenso non attraverso l'imposizione del ruolo ma attraverso la fiducia e il rispetto reciproco.
Questa poi....
annuscor il 22/04/2009 09:22 ha scritto:
Qualche tempo fa ho visto un film in cui un medico (un buono e bravo medico) visitava una donna mussulmuna attraverso un buco ottenuto in un lenzuolo: è una delle immagini più belle che abbia visto attinenti il rispetto e l'accettazione del paziente. In una società multirazziale le regole cambiano e dovrebbero cambiare anche i medici , innanzitutto provando a dialogare e cercando di ottenere il consenso non attraverso l'imposizione del ruolo ma attraverso la fiducia e il rispetto reciproco.
annuscor il 22/04/2009 09:22 ha scritto:
Qualche tempo fa ho visto un film in cui un medico (un buono e bravo medico) visitava una donna mussulmuna attraverso un buco ottenuto in un lenzuolo: è una delle immagini più belle che abbia visto attinenti il rispetto e l'accettazione del paziente. In una società multirazziale le regole cambiano e dovrebbero cambiare anche i medici , innanzitutto provando a dialogare e cercando di ottenere il consenso non attraverso l'imposizione del ruolo ma attraverso la fiducia e il rispetto reciproco.
Chissà che meraviglioso esame obiettivo cutaneo avrà fatto...
Hai ragione, ci adegueremo.
Guido Marchionni
alebat il 22/04/2009 10:24 ha scritto:
Questa poi....
Il medico non deve per quanto mi riguarda imporre alcun ruolo nè non dialogare a prescindere che viva e quindi presti la sua opera in società multirazziale o meno: certo che deve dialogare e cercare il più possibile e nel miglior modo possibile di operare da "medico" con la M maiuscola ma non in contrasto con la norma ed in modo il più possibile comprensibile per ogni paziente.
Ovviamente Ti ringrazio per ogni complimento.
Dott.Andrea Capri
Specialista in Medicina del Lavoro
La visita medica serve per valutare se la persona ha le "caratteristiche" fisiche e mentali per svolgere l sua mansione in modo sicuro per se e per terzi (ipotesi: se ha problemi neurologici e finisce dentro ad un macchinario e qualcuno per salvarla ci lascia le penne?), quindi: non idonea alla mansione specifica
non ho dubbi, rispetto sempre, ritorno a divieti nel lavoro scientifico mai . O dovremmo poi attenderci il divieto di autopsia, di trasfusione (già avviene! se c'è un rifiuto senza alternative meglio avvertire il magistrato) ci chiederanno di non lavorare anche il venerdì poichè al sabato già lo facciamo....
a parte le facezie oscurantismo e irrazionalismo mai!
comunicazione al DDL e se una lavoratrice rifiuta la visita se ne assumerà la responsabilità e le conseguenze ( vedi 81 obblighi del lavoratore)
Supponiamo, per un istante, che la Lavoratrice Mussulmana sia una biologa che sta completando una ricerca da quasi Premio Nobel. Cosa fate? La mandate a fare fotocopie perchè per la sua religione non vuole fare la ss con un medico uomo? O non vi date da fare per trovare una soluzione?
Proporrei di dichiararla non idonea, di organizzarle un incontro con l'organo di vigilanza in base al comma 9 dell'art. 41, di farla quindi visitare da un medico donna che le revochi il giudizio di non idoneità.
Il film, bellissimo, citato da annuscor, penso sia "Viaggio a Kandahar".
francosic il 23/04/2009 02:52 ha scritto:
.
Il film, bellissimo, citato da annuscor, penso sia "Viaggio a Kandahar".
anche a me ha fatto venire in mente "viaggio a Kandahar"....però lì il medico era un marine americano rimasto intrappolato in Afghanistan e che svolgeva funzioni di medico per la popolazione in quanto, come spiegava alla protagonista, per salvare delle vite in Afghanistan, basta la conoscenza media di igiene di un occidentale.....e il resto dei danni alla salute è da attribuirsi alla sottoalimentazione.....
e allora, per questi motivi, va bene anche la visita attraverso un buco della tenda!
Fatto e fatto bene.
La lavoratrice messa di fronte alla possibilità che il DDL non disponendo di mansioni alternative potesse risolvere il rapporto di lavoro, ha ottenuto il permesso dal marito di farsi visitare.
La visita è stata peraltro utile in quanto la giovane lavoratrice è affetta da ipertensione grave (170-110) ad alta prevalenza famigliare con più decessi precoci per patologia cerebrovascolare, tra cui una sorella di 30 anni, ma non assumeva farmaci nè faceva alcun tipo di prevenzione nè era conscia dei propri valori pressori.
Nota a margine: pur di sesso femminile, il medico della continuità assistenziale non l'aveva mai visitata.
Morale: la norma anche se non condivisa o condivisibile deve essere praticata purtroppo rigidamente. Mi convinco che in tal modo (ma non solo ovviamente) si tutelino tutti gli attori, lavoratore in primis.
Accondiscendendo alle pressioni o ai ricatti dell'uno o dell'atro, in fondo, oltrechè rendere la nostra figura professionale inaffidabile, facciamo in fondo il male di coloro che ci convinciamo di favorire.
Tcam
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