Ma quando a non praticare la vaccinazione sono tutti i dipendenti dell'azienda che non hanno il tempo materiale di recarsi all'Asl e il datore di lavoro soldi non ne vuole spendere cosa si fa?
serena.lav il 28/06/2009 10:07 ha scritto:
Ma quando a non praticare la vaccinazione sono tutti i dipendenti dell'azienda che non hanno il tempo materiale di recarsi all'Asl e il datore di lavoro soldi non ne vuole spendere cosa si fa?
In occasione della visita periodica e/o preventiva La potresti fare, previo consenso, direttamente all'INTERESSATO SPIEGANDOGLI CHE è LA CONDIZIONE SENZA LA QUALE non puoi farlo idoneo alla mansione.
In questa maniera avrai sempre circa il 99% dei lavoratori per i quali vige l'obbligo di vaccinazione, protetti contro il tetano.
I Costi deve sempre sostenerli interamente il datore di lavoro e non come fa qualcuno che li divide 50% al lavoratore e 50% al Datore di lavoro facendo il ragionamento che lui la sfrutta anche per la sua vita privata.
La vaccinazione nei confronti di agenti biologici ai quali i lavoratori sono esposti (vedi DVR - e se non emerge se ne chiede la valutazione) è regolamentata senza alcun dubbio dal D. Lgs 81/08 Titolo X - Capo III - art. 279 - comma 2 - lettera a. Inoltre l'allegato XLVI da anche indicazioni in merito alla presenza di vaccino efficace disponibile.
Buona domenica
Michele
Personalmente per le categorie interessate (vedi edili e metalmeccanici) faccio fare esami ogni 3 aa completi di dosaggio delle IgG antitetano (gli italiani sono quasi sempre coperti, gli extracomunitari un po' meno..), nel dubbio (vedi lavoratori che non hanno obbligo di esami e non ricordano quando hanno fatto l'ultimo vaccino) effettuo sempre un richiamo perchè ho visto che comunque un minimo di titolo anticorpale è presente in tutti i lavoratori e così sono abbastanza sicuro di proteggerli contro la tossina tetanica.
Io faccio molto attenzione quanto meno a vaccinare tutti i miei lavoratori che non hanno certezza di aver fatto un richiamo negli ultimi 10 aa.Da un punto di vista medico legale la dizione idoneo con prescrizione non ha senso, infatti noi abbiamo l'obbligo di vaccinare, e se il lavoratore non è vaccinato o non vuole vaccinarsi per me non è idoneo, inoltre, da un punto di vista etico-deontologico, è una dgli atti più importanti della nostra professione
cordialmente
Nella legge 292/1963,l'elenco della vaccinazione antitetanica obbligatoria per categorie mi sembra di difficile inquadramento per alcuni settori come i lavoratori del legno o i metalmeccanici,poichè se si considerano in modo " estensivo" diventano molto numerosi,oppure ritenete utile far riferimento alle mansioni lavorative dell'INAIL,oppure è meglio considerare la forma contrattuale,o ancora valutare nel DVR il rischio biologico tetano per ogni singolo lavoratore o reparto lavorativo?
Linee guida SIMLII rischio biologico:
"4.2.2.5 Rifiuto di sottoporsi a vaccinazione
Il D. Lgs. 626/94 non consente al lavoratore di rinunciare alle misure di protezione, ma al
contrario gli impone di adempiere agli “obblighi imposti dall’autorità competente o comunque
necessari per tutelare la sicurezza e la salute…durante il lavoro” (art. 5), sanzionando
specificamente le inosservanze (art. 93).
Il consenso all’atto medico rappresenta una condizione opportuna anche nella pratica della
Medicina del Lavoro e, anche in questo contesto, l’ottenimento del consenso è subordinato ad
una adeguata informazione sugli obiettivi, sui metodi e sui benefici che si intendono
raggiungere.
Se il lavoratore, una volta correttamente informato su tali aspetti, insiste nel proprio rifiuto, che
comunque dovrà essere inserito in forma sottoscritta nel suo documento sanitario personale, il
MC in sede di formulazione del giudizio di idoneità potrà a seconda dei casi:
a) stabilire che il lavoratore può continuare comunque a svolgere le medesime mansioni, nel
caso in cui il rischio di contagio con l’agente biologico nei cui confronti è suscettibile sia
considerato nell’attuale inserimento lavorativo concretamente trascurabile (Giudizio di
idoneità alle mansioni specifiche)
b) stabilire che il lavoratore può continuare a svolgere le medesime mansioni con la
prescrizione di effettuare la vaccinazione necessaria (Giudizio di idoneità con prescrizione)".
Non capisco perchè non vada bene la prescrizione (anche se per la SIMLII sembrerebbe la strada da seguire) e alcuni colleghi indicano sempre la non idoneità. Di fatti, quando si indica una prescrizione si dice:"puoi svolgere la mansione solo (ripeto) solo se rispetti la prescrizione". Il non ottemperare alla prescrizione porta automaticamente alla non idoneità alla mansione.
Un saluto
Pennacchio il 01/07/2009 12:08 ha scritto:
Linee guida SIMLII rischio biologico:
"4.2.2.5 Rifiuto di sottoporsi a vaccinazione
Il D. Lgs. 626/94 non consente al lavoratore di rinunciare alle misure di protezione, ma al
contrario gli impone di adempiere agli “obblighi imposti dall’autorità competente o comunque
necessari per tutelare la sicurezza e la salute…durante il lavoro” (art. 5), sanzionando
specificamente le inosservanze (art. 93).
Il consenso all’atto medico rappresenta una condizione opportuna anche nella pratica della
Medicina del Lavoro e, anche in questo contesto, l’ottenimento del consenso è subordinato ad
una adeguata informazione sugli obiettivi, sui metodi e sui benefici che si intendono
raggiungere.
Se il lavoratore, una volta correttamente informato su tali aspetti, insiste nel proprio rifiuto, che
comunque dovrà essere inserito in forma sottoscritta nel suo documento sanitario personale, il
MC in sede di formulazione del giudizio di idoneità potrà a seconda dei casi:
a) stabilire che il lavoratore può continuare comunque a svolgere le medesime mansioni, nel
caso in cui il rischio di contagio con l’agente biologico nei cui confronti è suscettibile sia
considerato nell’attuale inserimento lavorativo concretamente trascurabile (Giudizio di
idoneità alle mansioni specifiche)
b) stabilire che il lavoratore può continuare a svolgere le medesime mansioni con la
prescrizione di effettuare la vaccinazione necessaria (Giudizio di idoneità con prescrizione)".
Non capisco perchè non vada bene la prescrizione (anche se per la SIMLII sembrerebbe la strada da seguire) e alcuni colleghi indicano sempre la non idoneità. Di fatti, quando si indica una prescrizione si dice:"puoi svolgere la mansione solo (ripeto) solo se rispetti la prescrizione". Il non ottemperare alla prescrizione porta automaticamente alla non idoneità alla mansione.
Un saluto
Sono d'accordo sull'aspetto teorico, per niente su quello pratico.
Prescrivere di fare una vaccinazione vuol dire fingere di non sapere che nessun lavoratore andrà mai a farla (immaginiamo in edilizia...).
Se ci interessa solo la responsabilità sul piano legale può andar bene, se vogliamo far prevenzione per niente.
Quindi la scelta è come sempre la stessa in medicina del lavoro:
1) Produrre ottima carta che ci salvi di fronte al magistrato
2) Cercare di fare più medici e meno i "notai" e magari fare noi le vaccinazioni che nessun altro farà più.
Di fronte ad un rifuto immotivato ed ingiustificato per me è preferibile la strada della non idoneità e rimettere tutto nelle mani dell'Organo di Vigilanza.
Personalmente non trovo più difficoltà nelle mie aziende a procedere nell'ultima direzione, dal momento che ho dedicato MOLTO tempo a spiegare ai datori di lavoro e lavoratori l'importanza della prevenzione.
Stamane mi sono recato in un azienda metalmeccanica per fare prelievo e vaccinazione antitetanica.
Ho spiegato più volte al datore di lavoro ai sindacati agli operai l'utilità di praticare la vaccinazione antitetanica e gli obblighi di legge relativi.....
Risultato 10 operai............tutti rifiutano di effettuare la vaccinazione.... e adesso?
Idoneità con prescrizione?
Non idoneità? (significherebbe perdere la nomina)
dusky il 01/07/2009 01:17 ha scritto:
Stamane mi sono recato in un azienda metalmeccanica per fare prelievo e vaccinazione antitetanica.
Ho spiegato più volte al datore di lavoro ai sindacati agli operai l'utilità di praticare la vaccinazione antitetanica e gli obblighi di legge relativi.....
Risultato 10 operai............tutti rifiutano di effettuare la vaccinazione.... e adesso?
Idoneità con prescrizione?
Non idoneità? (significherebbe perdere la nomina)
per prima cosa puoi fare il dosaggio delle immunoglobuline (per me fa parte degli esami standard) ed in seconda battuta farei i lavoratori non idonei perchè il responsabile sei tu e da un punto di vista legale e deontologico sei nel giusto, se poi questo vuol dire perdere l'azienda... tanto meglio, la selezione naturale è il modo di migliorare la specie...
cordialmente
am
Per i colleghi piu' idealisti,tendo a precisare che seguo un'azienda nel settore legno(circa 400 dipendenti)e la realtà è molto diversa dalla teoria.Bene,almeno l'80% dei lavoratori non è in regola con la vaccinazione antitetanica.Ho provveduto a spiegare personalmente uno ad uno cosa sia il tetano,come si prende,i sintomi e la profilassi.A tutti metto "idoneo con prescrizione".Molti non saranno d'accordo,allora spiegatemi come faccio a non fare idonee 300 persone o rimandare il tutto al giudizio dell'ASL.L'unico modo che ho,avendo eseguito solo una visita periodica per singolo lavoratore è aspettare la prossima visita dopo avergli fatto firmare il consenso informato.Se il lavoratore non sarà in regola allora forse optero' per farli io stesso i vaccini,visto che il Datore preferisce demandare tutto ai lavoratori nella speranza che tutti si vaccinino per conto proprio....
MedicoCompetente.it - Copyright 2001-2024 Tutti i diritti riservati - Partita IVA IT01138680507
Privacy | Contatti