Sul tema specifico "DVR e Medico Competente" propio su questo sito è comparso un articolo (Articolo del mese Aprile 2008) interessante subito dopo l'emanzione del D.Lgs 81/08che già affrontva questa tematica
http://www.medicocompetente.it/me...-E-SORVEGLIANZA-SANITARIA-NEL.htm non sembra che ci sia nulla di nuovo.
Indipendente
carlpam il 01/09/2009 03:56 ha scritto:
Che ci sia dell'equivoco pare evidente ed almeno nelle coscienze di chi non considera un obbligo del medico competente la valutazione dei rischi : in realtà la normativa non giustifica il dubbio
Riporto quanto indicato da altri interventi (doc)
Quindi, a seguito di una lettura combinata dei due citati articoli 25 e 18 del Testo Unico e di una interpretazione logica, si è del parere che la frase “ai fini della programmazione, ove necessario, della sorveglianza sanitaria” che compare al comma 1 lettera a) dell’art. 25 debba essere letta ed interpretata nel senso di “ai fini della programmazione della sorveglianza sanitaria, ove necessaria” il che corrisponderebbe all’obbligo, come già indicato nel quesito, della individuazione di un medico competente anche nei casi in cui non sia prevista la sorveglianza sanitaria.Osserviamo comunque che se questa era la volontà del legislatore il Testo Unico sarebbe dovuto essere stato più chiaro sull’argomento indicando ad esempio esplicitamente nel testo della lettera a) del comma 1 dell’art. 18 che il datore di lavoro ed i dirigenti devono nominare il medico competente “per l’effettuazione della sorveglianza sanitaria (nonché dei compiti) previsti dal presente decreto legislativo”.
se l'equivoco è viene perpetuato ingiustamente E' SOLO PER FAVORIRE DIRETTAMENTE (O INDIRETTAMENTE ) I TANTI STUDI COMMERCIALISTI, CONSULENTI DEL LAVORO CHE HANNO UNA PRESA DIRETTA SUL MERCATO "626 ORA 81" CHE POI APPALTANO LE VISITE (CHE EVIDENTEMENTE NON POSSONO FARE ) CON GUADAGNO NON INDIFFERENTE . Se il DdL avesse chiaro che per DVR deve ricevere la collaborazione del MC salterebbe per praticità e risparmio il consulente e cercherebbe un MC (il mercato sarebbe ribaltato e magari avremmo noi da cercare qualche qualcuno che ci prepari le bozze di un DVR che poi qualifichiamo nel quale valutare i danni per la salute e la sicurezza. Già perchè, che i movimenti ripetitivi siano dannosi alla salute della spalla non dobbiamo sentircelo dire da ingegneri od architetti ( architetti?) o altri se dicenti tecnici (con un corso.....radio elettra .... se qualcuno ricorda !) ma neppure sulla sicurezza elettrica di cui conosciamo il danno e la cui prevenzione non può essere lasciata all'elettricista
riprendo un altro intervento
A mio avviso, pur anticipando un eventuale futuro atto normativo, si dovrebbe iniziare o meglio intensificare la nostra partecipazione concreta e obiettivabile (es. co-firmando il DVR redatto o citando la fattiva collaborazione nell'ambito della stessa) al processo di valutazione dei rischi per la "salute" e sicurezza. Senza nulla togliere ai tecnici puri, penso che i medici del lavoro oltre che medici siano dei tecnici esperti in ambito di salute e sicurezza sul lavoro.
Qua vorrei solo aggiungere che personalmente non mi accontento di co-firmare DVR ma pretendo di averne una copia e correggere tutte le castronerie in un lessico pseudo-medico che tocca di vedere e in concreto comincio a vederne i risultati perchè mi viene richiesto di predisporre i dvr in prima persona
Concordo.
Io sto cercando, anche se a modo mio e in piccola scala, di fare un salto in avanti, sperando che non sia dentro un fosso.
Cioè quello di provvedere a compilare in prima persona il DVR con il contributo degli altri tecnici.
Vi farò sapere come procede.
Argeo Maviglia
Mi cascano le braccia !
Ma a questo punto ne ho perso così tante di braccia che nemmeno un polpo potrebbe aiutarmi ....
Partecipare al DVR = qualificare il nostro ruolo ???
Suona una bella cosa !!!
Sarebbero sante parole ... dipende dal colore del cristallo ...blablabla
Io al DVR, in certo modo, ho sempre partecipato in maniera indiretta; accetto un incarico dopo aver preso visione del DVR e, se lo ritengo necessario, faccio le mie considerazioni sugli argomenti di mia competenza e l'allego in fondo.
Dove è rimasto il filo di Arianna? In quale strada di questo lungo percorso mi sono persa ?
Adesso vado al dunque:
L'RSPP di una "mia" azienda mi ha inviato in mattinata una mail per "invitarmi", all'aggiornamneto del DVR perchè hanno comprato nuove teglie da forno e quindi verrà il loro consulente esterno per fare la valutazione (indici NIOSH)
L'appuntamento?
Lunedì prossimo (cioè tra 2 giorni) alle ore 6:00 del mattino ... vorrebbero farmi vedere come infornano i prodotti sulle nuove teglie !!!!
Quì mi fermo, mi sento già meglio ... mi sono levata un peso a reccontarvi il tutto ... o forse ho solo perso un'altro braccio !!!
Buon weekend a tutti
PS. Qualcuno di voi è interssato a partecipare alla valutazione?
DR. AMY
"Un giorno senza sorriso è un giorno perso".
Charlie Chaplin
Dr.Amy il 04/09/2009 05:49 ha scritto:
Mi cascano le braccia !
Ma a questo punto ne ho perso così tante di braccia che nemmeno un polpo potrebbe aiutarmi ....
Partecipare al DVR = qualificare il nostro ruolo ???
Suona una bella cosa !!!
Sarebbero sante parole ... dipende dal colore del cristallo ...blablabla
Io al DVR, in certo modo, ho sempre partecipato in maniera indiretta; accetto un incarico dopo aver preso visione del DVR e, se lo ritengo necessario, faccio le mie considerazioni sugli argomenti di mia competenza e l'allego in fondo.
Dove è rimasto il filo di Arianna? In quale strada di questo lungo percorso mi sono persa ?
Adesso vado al dunque:
L'RSPP di una "mia" azienda mi ha inviato in mattinata una mail per "invitarmi", all'aggiornamneto del DVR perchè hanno comprato nuove teglie da forno e quindi verrà il loro consulente esterno per fare la valutazione (indici NIOSH)
L'appuntamento?
Lunedì prossimo (cioè tra 2 giorni) alle ore 6:00 del mattino ... vorrebbero farmi vedere come infornano i prodotti sulle nuove teglie !!!!
Quì mi fermo, mi sento già meglio ... mi sono levata un peso a reccontarvi il tutto ... o forse ho solo perso un'altro braccio !!!
Buon weekend a tutti
PS. Qualcuno di voi è interssato a partecipare alla valutazione?
Beh, se nelle teglie cucinano qualcosa di buono io posso venire.
Comunque non disperare, c'è sempre di peggio.
A me un pò di tempo fa durante un sopralluogo di un'azienda un lavoratore mi chiese se potevo interessarmi per far sostituire gli spazzoloni, o scopini come si chiamano commercialmente, dei W.C. perchè erano logori!!!
Argeo Maviglia
Verrei anch'io ... ma mi sembra che la compagnia sia già fin troppo abbondante!
Da rspp mi chiedo: a cosa serve il consulente esterno per calcolare l'indice NIOSH? Ma l'RSPP interno ha fatto i corsi (modulo A, B, C)? E non sa calcolare il NIOSH di una teglia? E perchè occorre il MC? Solo perchè si movimentano carichi? Non è che occorra invece preoccuparsi di cosa "cuoce" nelle teglie?
Onestamente sono un poco frastornato dai toni che ha assunto questa discussione, dalla quale peraltro sono emersi spunti interessanti.
Che il processo di valutazione del rischio in azienda debba essere un lavoro di equipe condotto da soggetti che hanno competenze differenziate è fuori discussione, almeno nella mia esperienza, dal tempo che fu: i tuttologi NON esistono.
Capisco anche, pur senza condividerlo, il parere di chi, scrivendo qui, vuole tutelare la propria figura di MC proponendosi quale soggetto deputato alla stesura del DVR o quantomeno ala sua correzione ultima.
Lo stesso discorso tuttavia si può fare anche per le altre figure che partecipano la processo di valutazione: anche l'RSPP che elabora (nella maggioranza dei casi) il documento sentiti i pareri del pool di cervelli che lo dovrebbe coaudiuvare può dire la stessa cosa, cosi' come il chimico che magari ha eseguito la valutazione del rischio derivante dall'esposizione a sostanze pericolose avrebbe da dire la stessa cosa per le parti di sua competenza o l'ingegnere che ha valutato la sicurezza delle strutture metalliche o delle protezioni collocate su delle macchine utensili.
Se ragionaniamo così, non ne usciamo. Il problema vero è che le aziende dovrebbero designare una figura di raccordo e coordinamento che sia capace di mettere attorno ad un tavolo il MC, il chimico, l'ingegnere, il tecnico della prevenzione, l' RLS per oerare ASSIEME per la stesura del DVR e l'analisi del rischio. Questa figura dovrebbe essere l'RSPP.
Se non si opera in questo modo (il che implica certamente anche fare sopralluoghi molto scomodi in modo congiunto), gli strumenti dell'orchestra rischiano seriamente di suonare ognuno per i fatti propri, con conseguenze facilmente immaginabili.
I documenti pososno variare: se il MC (o chiunque altro) rileva che la loro stesura in sua assenza porta ad errori reali, ci si confronta e si modificano ove necssario, senza per questo che chi propone la variazione debba sentirti investito della suprema verità....
Abbati il 06/09/2009 10:59 ha scritto:
Il problema vero è che le aziende dovrebbero designare una figura di raccordo e coordinamento che sia capace di mettere attorno ad un tavolo il MC, il chimico, l'ingegnere, il tecnico della prevenzione, l' RLS per oerare ASSIEME per la stesura del DVR e l'analisi del rischio. Questa figura dovrebbe essere l'RSPP.
I documenti pososno variare: se il MC (o chiunque altro) rileva che la loro stesura in sua assenza porta ad errori reali, ci si confronta e si modificano ove necssario, senza per questo che chi propone la variazione debba sentirti investito della suprema verità....
parzialmente daccordo, ecco i perchè:
- RSPP già adesso è un tuttologo soprattutto nelle piccole medie aziende dove redige TUTTO (non solo DVR ma anche i fattori di rischio per la salute evidenziati con magnifiche TABELLE a numeri 1,2,3, 4 ecc). Forse non lo fa neanche in malafede, ma perchè incontra DATORE di Lavoro che vuole pagare solo un consulente (appunto RSPP) e quel rompi del MC lo cerchiamo dopo !!!
- per fortuna in aziende un pò più importanti il tuo discorso è parzialmente vero (consulente chimico, ing., medico competente): alla fine bei discorsi con invadenza di pareri anche in campo sanitario
- infine i documenti certo che variano, soprattutto a fronte di MC rigidi e con due attributi così (vale anche per le colleghe !!), o di interventi ispettivi di ASL o, pensa un pò, se l'RLS di turno o il sindacalista illuminato intervengono in aziende su aspetti sanitari lasciando perdere un attimo i discorsi puramente retributivi (che difficoltò in questi tempi, no ???)
p.nacci il 06/09/2009 12:28 ha scritto:
parzialmente daccordo, ecco i perchè:
- RSPP già adesso è un tuttologo soprattutto nelle piccole medie aziende dove redige TUTTO (non solo DVR ma anche i fattori di rischio per la salute evidenziati con magnifiche TABELLE a numeri 1,2,3, 4 ecc). Forse non lo fa neanche in malafede, ma perchè incontra DATORE di Lavoro che vuole pagare solo un consulente (appunto RSPP) e quel rompi del MC lo cerchiamo dopo !!!
- per fortuna in aziende un pò più importanti il tuo discorso è parzialmente vero (consulente chimico, ing., medico competente): alla fine bei discorsi con invadenza di pareri anche in campo sanitario
- infine i documenti certo che variano, soprattutto a fronte di MC rigidi e con due attributi così (vale anche per le colleghe !!), o di interventi ispettivi di ASL o, pensa un pò, se l'RLS di turno o il sindacalista illuminato intervengono in aziende su aspetti sanitari lasciando perdere un attimo i discorsi puramente retributivi (che difficoltò in questi tempi, no ???)
Concordo su tutto. Queste parole sono di chi vive una realtà molto simile alla mia.
Argeo Maviglia
Tornando al nocciolo della questione (Valutazione dei rischi e Medico Competente),
preso atto che il Dlgs 106/09 (correttivo e integrativo del dlgs 81/08) ha introdotto una nuova sanzione per il medico competente e in particolare circa la mancata “collaborazione” alla valutazione dei rischi,
considerato lo scenario attuale nel quale si opera (corse al risparmio in materia di sicurezza sul lavoro, armate di consulenti del “copia e incolla”, datori di lavoro frastornati, lavoratori e lavoratrici preoccupati,
considerato altresì che in alcuni territori l’organo di vigilanza ha già sanzionato alcuni medici competenti,
tenuto conto della centralità e delicatezza del ruolo del medico competente,
ravvisata la necessità e urgenza di approfondire l’argomento e contestualmente predisporre prime indicazioni operative/linee guida che declinino in modo chiaro e dettagliato le azioni formali e sostanziali che ogni medico competente potrebbe e dovrebbe mettere in campo,
PROPONGO (auspico in questo l’intervento autorevole della Redazione)
- di istituire un gruppo di lavoro o più gruppi di lavoro (magari su base regionale) che lavorino alla stesura di linee guida/indicazioni operative
- di organizzare nel brevissimo termine simposi di approfondimento, inizialmente su base territoriale (Provincia-Area-Regione) e poi in sede Nazionale, magari già a Firenze in occasione del Congresso SIMLII.
Certo dell’interessamento di tutti, disponibile per quanto riguarda i gruppi di lavoro e/o seminari-riunioni, con l’occasione porgo a tutti affettuosi saluti.
Ama l'amore ma non amare la donna o cadrai sotto il suo possesso
carlitos way il 19/09/2009 12:01 ha scritto:
Tornando al nocciolo della questione (Valutazione dei rischi e Medico Competente),
preso atto che il Dlgs 106/09 (correttivo e integrativo del dlgs 81/08) ha introdotto una nuova sanzione per il medico competente e in particolare circa la mancata “collaborazione” alla valutazione dei rischi,
considerato lo scenario attuale nel quale si opera (corse al risparmio in materia di sicurezza sul lavoro, armate di consulenti del “copia e incolla”, datori di lavoro frastornati, lavoratori e lavoratrici preoccupati,
considerato altresì che in alcuni territori l’organo di vigilanza ha già sanzionato alcuni medici competenti,
tenuto conto della centralità e delicatezza del ruolo del medico competente,
ravvisata la necessità e urgenza di approfondire l’argomento e contestualmente predisporre prime indicazioni operative/linee guida che declinino in modo chiaro e dettagliato le azioni formali e sostanziali che ogni medico competente potrebbe e dovrebbe mettere in campo,
PROPONGO (auspico in questo l’intervento autorevole della Redazione)
- di istituire un gruppo di lavoro o più gruppi di lavoro (magari su base regionale) che lavorino alla stesura di linee guida/indicazioni operative
- di organizzare nel brevissimo termine simposi di approfondimento, inizialmente su base territoriale (Provincia-Area-Regione) e poi in sede Nazionale, magari già a Firenze in occasione del Congresso SIMLII.
Certo dell’interessamento di tutti, disponibile per quanto riguarda i gruppi di lavoro e/o seminari-riunioni, con l’occasione porgo a tutti affettuosi saluti.
L'intervento di Carlitos-Gaetano è come al solito pertinente e interessante.
L'obiettivo di accrescere le competenze dei medici del lavoro approfondendo in particolare l'aspetto relativo alla valutazione del rischio è centrale e crediamo sentito da tutti.
Certo non partiamo da zero. Molte esperienze sono state fatte in questi anni e molti contributi sono giunti da colleghi esperti e che sono stati messi in condizioni di operare serenamente nelle aziende.
Ci sono inoltre contributi scientifici molto importanti che debbono essere recuperati e utilizzati (ricordo solo le Linee Guida per la valutazione del rischio della SIMLII).
Se si riesce a coinvolgere tali esperienze potrebbe essere utile organizzare una (o più)iniziative, a partire dalla metà del 2010. Tali iniziative potrebbe essere predisposte da un gruppo di lavoro di colleghi esperti che invitiamo da subito a candidarsi. Potrebbero essere discusse durante il Congresso Nazionale SIMLII di Firenze, coinvolgendo i responsabili della LG e il GdL Melc.
La redazione di MedicoCompetente.it
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