Cosa è accaduto nell’altra metà del mondo e particolarmente in Australia, paese “assimilabile” ai paesi europei?
Riflettiamo serenamente e ci avvicineremo all’inverno con meno ansia, per lo meno dal punto di vista scientifico.
Questo lontano paese è stato investito in pieno, nei mesi scorsi, dalla pandemia di Influenza A.
Premessa: In quel paese era inverno pieno e il vaccino non c’era a disposizione.
L’Australia non ha potuto usare il vaccino, ma certo hanno giocato a suo favore:
la poca densità della popolazione urbana,esclusi i maggiori centri,
le grandi distanze
strutture sanitarie di alto livello. ( non reputo noi essere da meno)
All’11 settembre 2009 i dati ufficiali parlano di un’incidenza minore a quella prevista dai modelli che stimavano si sarebbe ammalato circa il 20% della popolazione.
Il valore dell’incidenza si è invece attestato intorno al 15%, tale dato è del tutto sovrapponibile a quello della comune influenza stagionale tipica.
Comunque, anche i dati europei e italiani della scorsa settimana indicano un incremento stabile dell’influenza A(h1n1) pari a 0,95 casi ogni 1.000 cittadini.
..........DI CHE COSA VOGLIAMO SEGUITARE A PARLARE !!!!!!
Ciao
Mario
Scusa ma a me non torna quello che dici,
forse stai parlando della stagionale.
a me risulta che la cosiddetta pandemia sia cominciata in messico all'inizio dell'estate ed in australia e sud america non ha fatto a tempo ad arrivare in maniera consistente anche stante le misure rigorose che in quel periodo venivano prese in tutto il mondo.
Io non voglio essere allarmista. Mi baso sulle previsioni che fanno tutti gli enti più accreditati nazionali e mondiali pur con una dose di criticità e di vigile osservazione visto i precedenti (bluff della sars ad esempio)
Anche i dati di mortalità non tornano vedendo i dati europei siamo intorno allo 0,3 per mille quanto la influenza normale è intorno allo 0,1 per mille (quindi praticamente sovrapponibile)
se hai altri dati prontissimo a rivedere le mie idee
[cite]dr.alesiani il 07/10/2009 09:19 ha scritto:
Cosa è accaduto nell’altra metà del mondo e particolarmente in Australia, paese “assimilabile” ai paesi europei?
Riflettiamo serenamente e ci avvicineremo all’inverno con meno ansia, per lo meno dal punto di vista scientifico.
Questo lontano paese è stato investito in pieno, nei mesi scorsi, dalla pandemia di Influenza A.
Andrea Angelo Bordiga
No, infatti, il mio era un discorso più riferito alla influenza stagionale.
L'invocazione della legge 300/70 non la capisco visto che esistono i cosiddetti benefit aziendali e il lavoratore puo scelgliere senza obblighi se sottoporvisi. Riguardo alla produttività quello che dici è vero ma vaccinandosi anche il lavoratore evita di farsi una settimana a letto (ci guadagnano tutti e due) oltre al fatto di diminuire a livello globale la possibilità di fare circolare il virus(promozione elivello di popolazione della salute)
Per quanto riguarda la richiesta che ti hanno fatto (vaccinare per la H1N1) se ti sei sentito forzato in una delega a soggetto privato di funzione pubblica potevi benissimo rifiutarti (esistono tanti privati che avrebbero fatto il tuo lavoro)
un saluto
Rcorda il 30/09/2009 08:38 ha scritto:
Caro abordiga,
forse allo stato attuale tu non sei MC di aziende in cui viene richiesta la vaccinazione per necessità di garanzia del servizio.
Io sì ed in caso di una municipalizzata la ASL ha chiesto la collaborazione del MC per la somministrazione......ha chiesto ed io ho accordato (anche perchè sennò chi li vaccinava???).
Inoltre essendo stato in passato MC di Ospedali per diversi anni, so bene cosa vuol dire barcamenarsi tra tutela del lavoratore e necessità di garantire i servizi di base, però ho sempre avuto ben presente che il fine del mio lavoro era ed è in primis la tutela del lavoratore in relazione ai rischi specifici.
Ti faccio meditare sul fatto che tra tutela del servizio e tutela della produttività (e non del lavoratore) il passo è estremamente breve e pericoloso.
Per quanto riguarda la health promotion secondo i principi di responsabilità sociale.....sarei ben contento di farla, ma a 2 condizioni: 1) non violare la 300/70, 2) essere libero di agire da medico, svincolato dagli orpelli meramente burocratici e dalle brillanti deleghe a soggetto privato di funzione pubblica (vedi tossicodipendenze prima e vaccinazione ora).
Per quanto riguarda la pandemia e i morti (?????).....spero d non sbagliarmi, ma a pensare male si fa peccato ma spesso ci si azzecca!!!
Ciao, RCorda.
Andrea Angelo Bordiga
Mi riferivo alle voci per quanto riguarda l'influenza A(H1N1) !!!!!!
Invece per quanto riguarda l'influenza stagionale , io ormai da una decina di anni vaccino tutte quelle persone che vogliono usufruire del "benefit" aziendale e la cosa è stata sempre ben gradita ed andata a buon fine ( l'ho sempre ritenuto un ulteriore compito del MC dell'azienda già in tempi non sospetti quando non c'era l'81 a dirmi che mi dovevo occupare del benessere psico-fisico del lavoratore e non solo della mera SS = sono sempre stato medico = e lo seguito a fare anche se non sono un capoccione luminare e certamente non avevo bisogno dell'81 per ricordarlo!)
La confusione può essere stata ingenerata dalla parola PANDEMIA , usata a sproposito.... ma xché gli altri anni non c'è stata l'influenza?
Ciao ragazzi
abordiga il 13/10/2009 11:39 ha scritto:
Scusa ma a me non torna quello che dici,
forse stai parlando della stagionale.
a me risulta che la cosiddetta pandemia sia cominciata in messico all'inizio dell'estate ed in australia e sud america non ha fatto a tempo ad arrivare in maniera consistente anche stante le misure rigorose che in quel periodo venivano prese in tutto il mondo.
Io non voglio essere allarmista. Mi baso sulle previsioni che fanno tutti gli enti più accreditati nazionali e mondiali pur con una dose di criticità e di vigile osservazione visto i precedenti (bluff della sars ad esempio)
Anche i dati di mortalità non tornano vedendo i dati europei siamo intorno allo 0,3 per mille quanto la influenza normale è intorno allo 0,1 per mille (quindi praticamente sovrapponibile)
se hai altri dati prontissimo a rivedere le mie idee
[cite]dr.alesiani il 07/10/2009 09:19 ha scritto:
Cosa è accaduto nell’altra metà del mondo e particolarmente in Australia, paese “assimilabile” ai paesi europei?
Riflettiamo serenamente e ci avvicineremo all’inverno con meno ansia, per lo meno dal punto di vista scientifico.
Questo lontano paese è stato investito in pieno, nei mesi scorsi, dalla pandemia di Influenza A.
Mario
Credo anche io che il termine pandemia abbia contribuito non solo ad ingenerare confusione, ma anche a creare allarmismo.
Cito:
Una pandemia (dal greco pan-demos, "tutto il popolo") è una epidemia la cui diffusione interessa più aree geografiche del mondo, con un alto numero di casi gravi ed una mortalità elevata. Nella storia si sono verificate numerose pandemie, fra le più recenti si ricordano l'"influenza spagnola" nel 1918, l'"influenza asiatica" nel 1957, l'"influenza di Hong Kong" nel 1968, l'HIV dal 1969, l'A/H1N1 del 2009 ancora in corso.
Ora che l'influenza A/H1N1 nel corso del 2009 abbia avuto una mortalità sovrapponibile alle vere pandemie nell'elenco sopra citato qualcuno lo dovrebbe spiegare ed argomentare con dati certi e non per sentito dire o solo per distinguere le due forme di influenza, come mi ha risposto un collega di una struttura pubblica.
Allora, io gli ho chiesto, perchè non l'avete chiamata "pestilenziale"?
Faccio l'esempio di una struttura che seguo, a proposito del benessere dei lavoratori, che anche a mio parere non va trascurato, soprattutto quando ne ricorrono le condizioni:
ogni anno ricevevo circa 60 prenotazioni di vaccino influenzale "stagionale";
quest'anno oltre al consueto numero per il vaccino dell'influenza "stagionale", mi sono arrivate richieste di 110 lavoratori per il vaccino dell'influenza "pandemica".
Ovviamente c'è chi non ha mai chiesto la vaccinazione "stagionale" e continuando a non chiederla, ha richiesto il vaccino per la forma "pandemica" e quando gli ho chiesto il motivo mi rispondevano tutti "questa è più grave". A nulla è servito dare loro le informazioni precise.
Preferisco non commentare.
Argeo Maviglia
Mi trovi d'accordo, in effetti attualmente la nuova H1N1 non ha queste caratteristiche. Se guardiamo i dati ministeriali ( http://www.ministerosalute.it/det...enzaA¶metro=3&area=influenzaA) attualmente nel mondo la pandemica è pargonabile come mortalità alla stagionale. Il problema è che (almeno all'inizio) la diffusione è stata particolarmente veloce per cui si ipotizza una maggior contagiosità della stagionale.Ciò significa , anche supponendo lo stesso indice di mortalità, un maggior numero di contagiati e quindi un maggior numero assoluto di morti. Secondo me quindi non bisogna essere allarmisti ma attenti agli sviluppi anche perchè potrebbero insorgere ulteriori mutazioni che rendono più aggrassivo il virus
doc. il 14/10/2009 08:43 ha scritto:
Credo anche io che il termine pandemia abbia contribuito non solo ad ingenerare confusione, ma anche a creare allarmismo.
Cito:
Una pandemia (dal greco pan-demos, "tutto il popolo") è una epidemia la cui diffusione interessa più aree geografiche del mondo, con un alto numero di casi gravi ed una mortalità elevata. Nella storia si sono verificate numerose pandemie, fra le più recenti si ricordano l'"influenza spagnola" nel 1918, l'"influenza asiatica" nel 1957, l'"influenza di Hong Kong" nel 1968, l'HIV dal 1969, l'A/H1N1 del 2009 ancora in corso.
Ora che l'influenza A/H1N1 nel corso del 2009 abbia avuto una mortalità sovrapponibile alle vere pandemie nell'elenco sopra citato qualcuno lo dovrebbe spiegare ed argomentare con dati certi e non per sentito dire o solo per distinguere le due forme di influenza, come mi ha risposto un collega di una struttura pubblica.
Allora, io gli ho chiesto, perchè non l'avete chiamata "pestilenziale"?
Faccio l'esempio di una struttura che seguo, a proposito del benessere dei lavoratori, che anche a mio parere non va trascurato, soprattutto quando ne ricorrono le condizioni:
ogni anno ricevevo circa 60 prenotazioni di vaccino influenzale "stagionale";
quest'anno oltre al consueto numero per il vaccino dell'influenza "stagionale", mi sono arrivate richieste di 110 lavoratori per il vaccino dell'influenza "pandemica".
Ovviamente c'è chi non ha mai chiesto la vaccinazione "stagionale" e continuando a non chiederla, ha richiesto il vaccino per la forma "pandemica" e quando gli ho chiesto il motivo mi rispondevano tutti "questa è più grave". A nulla è servito dare loro le informazioni precise.
Preferisco non commentare.
Andrea Angelo Bordiga
Circolare del ministero c del 14/10/09 che individua i servizi essenziali:
http://www.normativasanitaria.it/normsan-pdf/0000/30534_1.pdf
Io avevo sempre criticato la definizione di pandemia, ma quando vedi queste cose ti cadono le braccia.
Siccome non è una pandemia rispetto alla definizione classica l'OMS che ti fa? Ti cambia la definizione di pandemia in modo che vi possa rientrare il caso dell'influenza A/N1H1.
E' come se la ASL trova tracce di un inquinante nell'acqua potabile che la rende non idonea e per risolvere il problema innalza il livello ammesso dell'inquinante!!!!!
Qui siamo alla frutta e anche all'amaro.
Poi ci si lamenta se le banche falsificano i bilanci?
http://it.notizie.yahoo.com/25/20...nfluenza-a-e-solo-un-bd646f4.html
Faccio anche notare il riferimento al "problema" economico legato a questa "pandemia" (io l'ho sempre pensato dall'inizio della vicenda).
Argeo Maviglia
Qualcuno ha già iniziato a somministrare il vaccino per la H1N1? e contemporaneamente propone anche quello stagionale?
L'argomento non gode di troppa attenzione ahimè...possibile che nessuno debba somministrare sti vaccini?
Come vi comportate nei confronti della eventuale duplice somministrazione del vaccino per la H1N1 e per l'influenza stagionale?
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