MedicoCompetente.it

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• Re: ecm - formazione continua
• (02/07/2002 16:25)

Mi sembra che ,informarsi sui corsi che danno crediti formativi,sia doveroso per chi vuole operare con qualità e non quantità o peggio ancoroa con superficialità. Il nostro portale deve essere un luogo in cui tutti possono confrontarsi su qualsiasi problema, senza temere di innescare polemiche gratuite ed inopportune. La legislazione in vigore richiede che il medico competente acquisisca dei crediti formativi ( paragoniamoli pure alle figurine Panini o ai punti dei supermercati), sta di fatto che entro una certa data dobbiamo avere questi crediti.Coloro che vogliono fare polemiche sterili su questo argomento argomento, farebbero meglio a rispettare le idee di coloro che vogliono facilitare i colleghi che ritengono la formazione continua un momento di aggiornamento importante e non un momento di svago.

bordini

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• Re: ecm - formazione continua
• (02/07/2002 17:38)

anche la mia risposta non era rivolta a chi utilizza il portale per legittime domande o per creare dibattiti utili a tutti ma piuttosto a chi trasforma il sito in una bacheca di annunci!

"L’oro non è tutto. Ci sono anche i diamanti". (Paperon De’ Paperoni)

bordini

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• Re: ecm - formazione continua
• (02/07/2002 21:43)

Caro Collega, come vedi non sono il solo ad aver notato certe "anomalie" nelle risposte postate. Non credo in ogni caso che la differenza tra medico del lavoro (o competente 277/91??) e medico in formazione sia tale da giustificare la "lezioncina" su come ci si comporta. Rileggi bene anche tu non solo il Giuramento antico ma anche quello definito "moderno"....ci sono regole sempre valide anche per i medici piu ' "navigati" o dotati del dono dell 'ubiquita ' (Roma, Bologna e Milano). Non rispondero ' piu ' ad altri messaggi su questo argomento per rispetto alla Redazione a agli altri Colleghi.

"L’oro non è tutto. Ci sono anche i diamanti". (Paperon De’ Paperoni)

La Redazione

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• Re: ecm - formazione continua
• (03/07/2002 07:39)

Scusate Colleghi ma veramente la Redazione non ha colto i motivi reconditi di questa polemica.

Anche per chiarezza verso chi legge si potrebbe essere più chiari?

Comunque, a nostro modesto parere, ci sono molti argomenti che dovrebbero preoccuparci molto in questo momento: fra questi sicuramente la qualità del nostro lavoro ( e quindi anche l 'ECM, ma non solo). Per dare un po di argomenti su cui si può sviluppare una discussione accenniamo ai seguenti: chi può organizzare ECM per i medici competenti? E, per essere chiari fino in fondo, è corretto che Strutture di Medicina del Lavoro od Organizzazioni scientifiche o professionali di mdl organizzino Corsi (con ECM o meno) a cui possano partecipare specialisti di altre discipline abilitate a svolgere l 'attività di medico competente?

Siamo tutti d 'accordo sulla proposta fatta di Master triennale (a cui possano partecipare i mdl, igienisti e m.legali) per la formazione del Medico competente?

Sulla eventuale possibilità di far iscrivere gli specialisti in m.legale e igiene al terzo anno della scuola in mdl?

Stiamo parlando della nostra professione e del nostro lavoro. Riflettete, gente, riflettete.....

La redazione di MedicoCompetente.it

nofertiri9

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• Re: ecm - formazione continua
• (26/07/2002 17:27)

Sono Nofer... scusatemi sempre il non esser medico ma, come sapete, nessuno è perfetto...

Ho seguito, sia pur con qualche giorno di ritardo, questa strana diatriba sugli ECM. Anche il mio augusto ordine organizza corsi e convegni con punteggi ECM, e giustappunto il 13 di luglio ho presenziato ad uno di essi, dove ho avuto il piacere, a dire il vero del tutto inatteso, di ascoltare l 'on.Rosa Russo Iervolino in un preambolo di saluto a realmente alto contenuto foremativo. Naturalmente, spero tanto che quelli relativi alla medicina del lavoro prevedano contenuti di approfondimento ed aggiornamento scientifico un po ' più specifici di quelli cui ho avuto modo di assistere in quell 'occasione. Ma non è questo il punto che intendo focalizzare, bensì il seguente: premesso che nella MdL ogni settimana se non ogni giorno ci sono "advanced", che il DOVUTO aggiornamento professionale -che ogni Medico degno di tal nome pratica senza che nessuno glielo chieda ma per puro amore della disciplina che ha scelto-deve essere documentato in modo non autocertificativo, che non tutti i convegni hanno lo stesso contenuto, come e chi decide quanti punti vale cosa?

Quattro ore ben fatte possono dare a chi ha sete di sapere molto più di due giorni in riva al mare... così come mi rendo conto non siano purtroppo documentabili le tante ore serali che molti di voi trascorrono -libri e riviste in mano- ad incuriosirsi di cosa e come fanno altri, colleghi e non.

Il livello scientifico di taluni sedicenti convegni è sovente inversamente proporzionale alla smania di protagonismo degli organizzatori e, in campo sanitario, direttamente proporzionale all 'acquisito potere degli sponsor. Ma com 'è che siamo arrivati a dover produrre pezzi di carta che attestino "coram populi" che siamo capaci di fare il mestiere che per legge dobbiamo fare??? Ma non dovrebbero essere gli Ordini Professionali a buttar fuori gli imperiti, i disattenti, i maneggioni? Ma la scrematura di chi può fare cosa non dovrebbe essere fatta già a livello universitario? Ma le Scuole e gli Istituti di specializzazione delle varie Facoltà non potrebberointeressarsi un po ' di più di chi sfornano e come? Seguirli anche dopo il famigerato pezzo di carta?

E se applicassimo l 'art. 18 anche alla libera professione??? immaginate: "Chiunque, nell 'esercizio della propria professione, cagioni danno materiale, morale o economico al proprio cliente (=datore di lavoro), può essere sanzionato con....; al terzo episodio provato di reiterazione del medesimo tipo di danno, si dispone l 'esclusione dall 'ulteriore esercizio della professione". Da far valere anche per gli avvocati (alcuni perdono TUTTE le cause in primo grado, ma riescono a vincerne alcune in appello...), per gli ingegneri ( ce n 'è di quelli che non sanno neppure interpretare un progetto esecutivo), per i Farmacisti (quanti di loro lasciano soli al banco gli impiegati commerciali?), gli architetti ( mai visti progetti di opifici con requisiti di luce, altezze, ricambi d 'aria in violazione delle norme di legge?), per i commercialisti (scagli la prima pietra chi non si è mai trovato una multa per qualcosa di cui non aveva proprio cognizione!) e chi più ne ha, più ne metta.

Insomma: la formazione continua non deve essere "documentata", deve essere attuata.

eh, perdonate lo sfogo, ma qua si fa un gran parlare di qualità, mentre a me sembra che la dignità del lavoro stia scomparendo dietro un fitto velo di apparenze!

Nofer
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Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.