sportgooffy il 02/12/2009 10:45 ha scritto:
che le VM preassuntive siano lecite (ossia consentite dalla legge) non era stato da parte mia messo in alcun modo in dubbio... nè nel caso discusso ho sostenuto che si dovesse esprimere una idoneità... ma che "la visita preassuntiva è .... opportuna, e qui lo è stata in modo particolare" è una tua affermazione dalla quale mi permetto di dissentire.
Questa è una questione vecchia, sui cui si è discusso, in passato, e sulla quale i pareri sono spesso stati discordi. Se l'uomo fosse stato assunto prima e dichiarato "non idoneo" poi, a quel punto che ne sarebbe risultato?
Scusate se mi intrometto ma la legge è chiara. Le visite mediche preventive in fase preassuntiva sono lecite in quanto discendono da un articolo di legge (che piaccia o no). E noi siamo tenuti a rispettare la legge. Sono altri (sindacati, singoli ecc. ) a doversi rivolgere nelle sedi opportune per far sollevare dubbi di legittimità. A mio modesto parere un paziente in queste condizioni dovrebbe prima farsi curare e poi cercare un posto di lavoro, nel suo interesse innanzitutto. Chi potrebbe giudicare idoneo alla mansione (qualsivoglia) un paziente (perchè stiamo parlando di un paziente vero e proprio) come questo? In caso di infortunio, anche severo, favorito dallo stato di ebbrezza o dalla confusione mentale non credete che l'MC non sarebbe chiamato in causa per imperizia (gli esami sono chiari e il quadro clinico anche), imprudenza e inosservanza di leggi, regolamenti e discipline?
dellarossa il 03/12/2009 08:14 ha scritto:
Questa è una questione vecchia, sui cui si è discusso, in passato, e sulla quale i pareri sono spesso stati discordi. Se l'uomo fosse stato assunto prima e dichiarato "non idoneo" poi, a quel punto che ne sarebbe risultato?
La possibilità di accedere alle cure di cui aveva bisogno, avendo ANCHE una realtà lavorativa in cui inserirsi terminato l'iter terapeutico... questo è lapalissiano, ma forse non un parere condiviso o condivisibile!
sportgooffy il 03/12/2009 06:11 ha scritto:
La possibilità di accedere alle cure di cui aveva bisogno, avendo ANCHE una realtà lavorativa in cui inserirsi terminato l'iter terapeutico... questo è lapalissiano, ma forse non un parere condiviso o condivisibile!
Caro sportgooffy, senza alcun intento polemico, e avendo ben presenti le diversità di vedute, ritengo che il caso specifico sia più di competenza dei servizi sociali. Vi è inoltre anche un'altra questione: sono state considerate le procedure dell'invalidità civile e quella dell'invalidità al lavoro?
dellarossa il 04/12/2009 07:46 ha scritto:
Caro sportgooffy, senza alcun intento polemico, e avendo ben presenti le diversità di vedute, ritengo che il caso specifico sia più di competenza dei servizi sociali. Vi è inoltre anche un'altra questione: sono state considerate le procedure dell'invalidità civile e quella dell'invalidità al lavoro?
caro collega, senza alcun intento polemico, e consapevole della evidente distanza "politica" delle nostre posizioni, ti chiedo: devo forse pensare che (a dispetto delle norme tuttora vigenti ditutela delle condizioni di TD ed alcooldipendenza) non sia possibile un recupero sociale di chi sviluppi una dipendenza? Perchè, soprattutto a rileggere in questa luce le novità introdotte dal TU e succ. mod. credo che ci sia poco da stare allegri... l'invalidità civile (che in casi analoghi io consiglio) non è nè un procedimento che avvia il medico competente (ed infatti la pratica è avviata dal MMG) nè riguarda il giudizio sull'idoneità specifica (come già emerso in altre discussioni).
saluti.
Gianfranco
sportgooffy il 04/12/2009 09:41 ha scritto:
caro collega, senza alcun intento polemico, e consapevole della evidente distanza "politica" delle nostre posizioni, ti chiedo: devo forse pensare che (a dispetto delle norme tuttora vigenti ditutela delle condizioni di TD ed alcooldipendenza) non sia possibile un recupero sociale di chi sviluppi una dipendenza? Perchè, soprattutto a rileggere in questa luce le novità introdotte dal TU e succ. mod. credo che ci sia poco da stare allegri... l'invalidità civile (che in casi analoghi io consiglio) non è nè un procedimento che avvia il medico competente (ed infatti la pratica è avviata dal MMG) nè riguarda il giudizio sull'idoneità specifica (come già emerso in altre discussioni).
saluti.
Gianfranco
La risposta alla tua domanda è no. Il recupero è possibile ed auspicabile. Il riferimento alla invalidità civile (che compete al medico curante)e all'invalidità al lavoro (non alla "mansione")(che riguarda sempre il medico curante) per arrivare ad una pensione anticipate, riguardano il caso specifico descritto da ROBERTOanni (che ha descritto un quadro di grave compromissione psichica). Come già detto l'idoneità specifica, a mio avviso, non è possibile esprimerla per ora. Ciao
dellarossa il 04/12/2009 02:25 ha scritto:
La risposta alla tua domanda è no. Il recupero è possibile ed auspicabile. Il riferimento alla invalidità civile (che compete al medico curante)e all'invalidità al lavoro (non alla "mansione")(che riguarda sempre il medico curante) per arrivare ad una pensione anticipate, riguardano il caso specifico descritto da ROBERTOanni (che ha descritto un quadro di grave compromissione psichica). Come già detto l'idoneità specifica, a mio avviso, non è possibile esprimerla per ora. Ciao
Ma come è possibile non esprimere alcun giudizio al termine di una visita preassuntiva o di qualsiasi altro tipo? Forse si potrebbero chiedere ulteriori accertamenti (visita neurologica o psichiatrica o altro, ma alla fine un giudizio tra quelli previsti dalla normativa bisogna darlo.
Come mi capita ormai spesso , forse è l'età che incombe ,mi sento un po' Cassandra, infatti avevo parlato di possibile incostituzionalità del comma in oggetto appena è uscitala 81/08 rispetto alla legge 300.
Nel merito: perchè il collega ha sottoposto a quel tipo di analisi il lavoratore ? non mi sembra che la mansione sia ricompresa nella lista di quelli da controllare per l'alcooldipendenza!!
Mi è capitato ultimamente di leggere una circolare di una associazion di commercialisti riguardo all'argomento ch eha confermto i sospetti che avevo avuto e scritto in un forun precedente e cioè che con la visita preassuntiva , in caso di non idoneità il datore non ha il problema di cercare una mansione alternativa ,obbligo che invece avrebbe per non idoneità alla visita preventiva.
Non c'è dubbio che è stata una scelta di parte .
Mi sembrava di aver capito (ma invito il collega Roberto che ha aperto questo 3d a confermarlo) che l'alcooldipendenza dell'operaio visitato è emersa CLINICAMENTE nel corso della VM (con una conferma dai valori delle analisi ematochimiche, richieste per la mansione di operaio, e non necessariamente indirizzate a valutare l0 stato di eventuale alcooldipendenza).
Ad un operaio generico che protocollo suggerite? Personalmente posso considerare un po' eccessivo la punzecchiata (a meno che non sia previsto anche lavoro in altezza, per esempio), ma riconosco che molti colleghi le richiedono (anche legittimamente)... la questione resta invece, come ricordato nell'ultimo intervento, quella dell'eventuale incostituzionalità della norma, e perchè le VM preassuntive confliggono (apparentemente?) con lo statuto dei lavoratori, e perchè ledono i diritti di chi viene visitato in sede preassuntiva rispetto a quannti sono visitati dopo firma di regolare contratto
C'è qualcuno che mi spiega cosa significa lavoro in altezza e perchè c'è bisogno del prelievo del angue per l'idoneità alla mansione ??
Io credevo che chi lavora in altezza dovesse essere protetto dale opere provvisionali o simili !
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