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• Re: Visita rientro malattia/infortunio
• (01/10/2015 15:24)

In relazione alle osservazioni di nofertiri9:

1)i dati sensibili devono essere tutelati anche in occasione delle visite preventive e periodiche e il DL riceve sempre e comunque il solo giudizio d'idoneità. Non può e non deve entrare nel merito dell'atto medico.
2)La visita al rientro da malattia porrà dubbi sull'idoneità del soggetto in funzione della mansione svolta e anche sulla base del tipo di malattia intercorsa. Per quella che è la mia esperienza sui videoterminalisti posso affermare che, solo in casi eccezionali, la vista si è rivelata davvero utile (semplificando, in caso di gravi patologie oculo-visive di nuova diagnosi o per significativi deficit funzionali agli arti superiori). Nella grandissima parte dei casi i vidoeterminalisti rientrano dopo patologie più o meno gravi che, tuttavia, non implicano alcuna controindicazione alla ripresa del servizio (dall'alluce valgo, alla depressione, fino all'infarto o alle neoplasie...).
3)E' chiaro che se la patologia che ha condizionato l'assenza dal servizio attiene, per esempio, all'apparto osteomuscolotendineo, il MC può valutare l'opportunità di fare un sopralluogo, ma nello stesso tempo può ritenere perfettamente inutile l'esame integrativo alla visita previsto dal protocollo (l'esame visivo). Bisogna anche considerare che la visita al rientro da malattia potrebbe seguire dopo breve tempo la visita periodica, in occasione della quale saranno già stati eseguiti gli esami di protocollo.
In sostanza, pur non ritenendo l'81 un'accozzaglia di carte, anche se qualche volta ho avuto la tentazione di farlo, credo che prima di essere un esecutore materiale di una legge (assai perfettibile), prima di essere un medico competente, sono soprattutto un medico, con un bagaglio culturale anch'esso certamente perfettibile ma pur sempre in grado di valutare, sulla base della patologia in atto o pregressa, la reale utilità/necessità di un esame diagnostico integrativo alla visita; in questo senso ritengo proprio di agire in coerenza con lo spirito della norma, ovvero la tutela della salute e della sicurezza del lavoratore rispetto ai rischi professionali.