c.sbordone il 18/02/2010 05:29 ha scritto:
Scusate per tutti coloro che si sentono offesi: il ruolo del medico competente mi sembra veramente miserevole, non perchè c'è qualcuno che lo dice, ma semplicemente sguardando in faccia la realtà dei fatti.
Il medico competente è morto?
Viva la MEDICINA DEL LAVORO!
scusa fai la domanda e non la risposta ???
...per l'insistenza delle tue personalissime opinioni suffragate da ipotesi soggettive non è meglio organizzare convegno nazionale magari all'interno dell'attività di SIMLII, ANMA, CONAMECO, in modo che possa essere analizzato anche dal mondo scientifico/culturale tutto quello che scrivi da giorni su questo sito (medicoompetente.it)!!!
per il resto le tue argomentazioni, ormai stranote, potrebbero anche non essere sempre ribattute...
cordialmente
medico del lavoro
e medico competente
paolo
Più ci penso e più non mi sembra mica una balzana idea questa dell’Ergoiatria.
Ma nel mondo qualcuno mi sta obiettando:
“Che bisogno c’è di una nuova disciplina, l’Ergoiatria, la Medicina per le persone in età lavorativa, quando già abbiamo la Medicina di base con formazione triennale? Il Medico di Medicina generale non copre già tale fascia di età?”
E questo che vuol dire: lo stesso vale per bambini ed anziani, mica per queste fasce di età diciamo che le specializzazioni di Pediatria e di Geriatria sono inutili! Il medico di medicina generale non può già adeguatamente essere il medico di base di tutte le fasce di età? Mi sembra un ragionamento impeccabile e giusto, che troverà certamente il sostegno incondizionato dei MMG.
Pertanto, i casi sono due:
1. Non serve la Ergoiatria, perché c’è la Medicina generalistica: allora non serve neanche Geriatria e Pediatria, per lo stesso motivo: perché c’è già la Medicina generalistica.
2. La Pediatria e la Geriatria servono, nonostante ci sia la Medicina generalistica: allora serve anche l’Ergoiatra, nonostante ci sia la Medicina generalistica.
Per opportunità e, quieto vivere, preferisco la seconda opzione, perché credo che scegliere la prima soluzione non conviene a nessuno, in quanto farebbe inutilmente arrabbiare molti colleghi specialisti pediatri e geriatri di base, ospedalieri e un numero non precisato di accademici.
Quale sollievo aver raggiunto almeno un punto di chiarimento logico del tormentone Ergoiatria sì, Ergoiatria no!
In attesa di un’accoglienza calorosa da parte del mondo medico ed accademico della proposta di novella disciplina, accoglienza che potrebbe far diventare l’Ergoiatria disciplina di pari dignità e veste giuridica delle altre discipline specialistiche conseguite in 5 lunghi anni di corso di specializzazione, o almeno di pari dignità e veste giuridica della Medicina di base con formazione triennale, vi propongo un
Master di II livello di ERGOIATRIA
Obiettivi
Il Master offre l’acquisizione di una conoscenza specialistica ed approfondita della medicina rivolta alle persone in età lavorativa, in particolare della diagnosi, terapia e riabilitazione delle principali malattie fisiche e psichiche delle persone in età lavorativa coniugate o meno con le condizioni di vita ambientali e lavorative. Tratta dei risvolti delle malattie individuali non correlate al lavoro sull'attività lavorativa e delle malattie occupazionali o correlate al lavoro sul contesto di vita della persona.
Il Master si prefigura di formare medici esperti in progettazione e gestione di piani di promozione della salute negli ambienti di vita e di lavoro per la prevenzione, diagnosi precoce e riabilitazione delle principali malattie delle persone in età lavorativa.
Crediti formativi (CFU)
Il Master prevede il conseguimento di 60 crediti formativi universitari.
Titoli di studio richiesti per l'accesso
L'accesso al Master è consentito ai laureati magistrali, specialistici o di precedenti ordinamenti didattici in Medicina e Chirurgia.
Piano didattico
L’Ergoiatria: tra Medicina Clinica di base e Medicina del Lavoro.
La salute e gli stile di vita delle persone in età lavorativa.
Le più frequenti malattie delle persone in età lavorativa: diagnosi, terapia e riabilitazione.
L’anamnesi lavorativa.
Il danno per la salute da infortunio e le principali malattie da lavoro: diagnosi, terapia e riabilitazione.
Le principali malattie correlate al lavoro: diagnosi, terapia e riabilitazione.
Normativa di tutela della salute nei luoghi di lavoro e obblighi di denuncia.
Igiene e Medicina del Lavoro: ruolo per la prevenzione del rischio di danno alla salute dei lavoratori.
L’idoneità al lavoro. Principali malattie che possono determinare inidoneità lavorativa.
Le problematiche sanitarie delle persone in cerca di lavoro e delle nuove tipologie di lavoro a tempo non indeterminato.
Attività e metodologia didattica
La metodologia didattica del Master prevede lezioni frontali, esercitazioni, discussioni e lavori di gruppo L'obiettivo è quello di favorire l'apprendimento basato su tecniche di "problem solving", simulazioni e risoluzioni di questioni specifiche. Il corso si articola in attività didattiche pratiche e attività didattiche teoriche da svolgersi in strutture del servizio sanitario nazionale,presso uno studio di medicina generale e presso servizi pubblici e/o privati di sorveglianza sanitaria aziendale. La formazione prevede un totale di 1500 ore, di cui 2/3 rivolti all’attività formativa di natura pratica, e comporta la partecipazione personale del medico discente alla totalità delle attività mediche del servizio nel quale si effettua la formazione, all’attività professionale e l’assunzione delle responsabilità connesse all’attività svolta.
La confusione regna sovrana (principi e meglio ex-p che fanno i cantanti, cantanti che si credono principi, dame che fanno le .., e .... che fanno le dame) medici che fanno terapia e dicono di far prevenzione, ingegneri che si ingegnano a far i medici del lavoro igenisti -igiene ambientale - che non fanno più l'igiene tanto la fanno gli ingegneri ambientali,nè l'igiene alimentare, tanto la fanno i veterinari e i forestali il medico del lavoro che vuol fare il medico di famiglia o generalista delle persone in età di lavoro
"Offelè fa el to mestè" o se ci vien la vena classica "ne sutor ultra crepidam"
Nel nostro ambito con buona pace di coloro che sono intervenuti con notevoli esercitazioni retoriche, (eh..les italiens..!)vorrei limitarmi a dire alcune cose:
1) la medicina preventiva ha come scopo la prevenzione delle malattie in ambito lavorativo (oltre che nell'ambito famigliare, sociale, alimentare ecc)
2)la cultura di base deve essere medica dato che il fine è la salute umana e le metodiche quelle epidemiologiche, tossicologiche, di igiene degli ambienti confinati
3) la medicina preventiva del lavoro non può trascurare la sicurezza ambientale e sono ben d'accordo quando si afferma che le visite non sono il nucleo principale del nostro lavoro che è invece la valutazione del rischio ed è lì che si tutela di più la salute o pensate che lo possano fare, tutelando la salute, il ragioniere o il "tecnico" o il consulente del lavoro?
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/progra...3-46a8-a97d-798265c2cf7b.html?p=0
A ognuno trarne le debite considerazioni (in più sensi)
sportgooffy il 22/02/2010 01:03 ha scritto:
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/progra...3-46a8-a97d-798265c2cf7b.html?p=0
A ognuno trarne le debite considerazioni (in più sensi)
trovo un po' superficiale che nessuno abbia commentato il mio link all'assolutamente meritorio sito della RAI TV, dove è possibile (ri)vedere lo sceneggiato "La Cittadella", assolutamente in sintonia con il 3D trattato... perchè?
Perchè (e lo scrivo non conoscendo il collega Carmine che con le sue provocazioni tutte queste discussioni ha generato, nè tanto meno avendo capito la sua età e la sua professione - MC libero professionista? MC dipendente? UdPG per una ASL? Altro? -) la sua chiamiamola proposta a calarci nel ruolo di "ergoiatri" mi ha molto ricordato un discorso (questo sì tuttaltro che provocatorio!) che tempo fa (non troppo) ho udito fare da membri del più importante sindacato di MG... che il carrozzone del SSN (pardon, regionale, grazie alle riforme dei nostri illuminati legislatori-riformatori) sia ormai alla frutta è cosa non più condivisibile ma ampiamente acquisita, e visto che (come spero tutti noi sappiamo) la più gran parte delle risorse per il succitato carrozzone derivano dalle trattenute delle aziende produttive, sappiate che si va delineando una "santa alleanza" tra MMG ed industrie, per "innovare" (ma, dopo aver visto lo splendido Alberto Lupo, forse dovrei scrivere "restaurare") un modello in stile "mutualistico", con le aziende a garantire l'efficienza della spesa, il MMG mutuato a divenire ergoiatra... ed il MC? Boh?... Certo questo modello (che a me è stato presentato come una proposta sufficientemente concreta, se non anche imminente nel tempo) qualche brivido lungo la schiena me lo ha procurato...
A voi commenti, precisazioni o (in linguaggio condominiale) varie ed eventuali...
Evviva l'ergoiatra di base!
Potremo così proporre l'abolizione per legge del (quasi) inutile e costoso sistema del Medico di Medicina Generale (compreso la guardia medica).
Avremo così un ottimale sistema di Medicina clinica rivolta alle persone in età da lavoro, quindi non solamente per lavoratori, con grande beneficio per la prevenzione secondaria.
Attivato un sufficiente numero di presidi convenzionati di Ergoiatria, potremo (finalmente) dedicarci alla Medicina del lavoro.
Caro collega, io sono un Medico del lavoro di età sufficiente per avere una storia alle mie spalle e sufficiente per sperare ancora in un futuro per la Medicina del lavoro.
c.sbordone il 24/02/2010 06:06 ha scritto:
Evviva l'ergoiatra di base!
Potremo così proporre l'abolizione per legge del (quasi) inutile e costoso sistema del Medico di Medicina Generale (compreso la guardia medica).
Avremo così un ottimale sistema di Medicina clinica rivolta alle persone in età da lavoro, quindi non solamente per lavoratori, con grande beneficio per la prevenzione secondaria.
Attivato un sufficiente numero di presidi convenzionati di Ergoiatria, potremo (finalmente) dedicarci alla Medicina del lavoro.
Caro collega, io sono un Medico del lavoro di età sufficiente per avere una storia alle mie spalle e sufficiente per sperare ancora in un futuro per la Medicina del lavoro.
ed io ho un'età sufficiente per avere troppa poca storia sulle spalle, MOOLTA voglia di fare, e ben poca speranza nel futuro di questo paese, almeno per "certi" trentenni, si parli di MG, MdL, etc. etc. (e mi aspetto che qualcuno commenti con un "Ah, les italiens!!!...")
c.sbordone il 24/02/2010 06:06 ha scritto:
Evviva l'ergoiatra di base!
Potremo così proporre l'abolizione per legge del (quasi) inutile e costoso sistema del Medico di Medicina Generale (compreso la guardia medica).
Avremo così un ottimale sistema di Medicina clinica rivolta alle persone in età da lavoro, quindi non solamente per lavoratori, con grande beneficio per la prevenzione secondaria.
La prevenzione secondaria non esiste (si chiama diagnosi precoce e fa parte non della prevenzione ma della terapia
altrimenti parlando di assistenza ai terminali di dovrebbe chiamarla "prevenzione quaternaria"! cito dal mio Maestro di allora )
Credo che lasciar correre la fantasia invece che la scienza generi mostri :nel pensare ad un sistema sanitario ottimale occorre tener conto di aspetti economici formativi organizzativi e sociali, il fatto che siano i politici a dettarne le regole modificandole a seconda di umori della gente e della "classe medica" non autorizza a fantasticare su abolizioni e trasformazioni di figure professionali che poi risultano inefficaci. Anche l'organizzazione dei servizi sanitari di base od ospedalieri sono discipline fondate su base scientifica ( mi perdoni c.sbordone) . La organizzione sanitaria dalle prime impostazioni di fine ottocento alla Riforma Sanitaria di SEPPILLI e GIOVANARDI è fondata su presupposti di equa distribuzione della assistenza sanitaria e sulla prevenzione
Pensare che specialisti di ogni specialità possano sostituire la medicina generale perlopiù soffocata già prepotentemente da una medicina ospedaliera (che s'è inventata perfino l'ospedalizzazione domiciliare e il passaggio in cura) è inseguire una utopia medicalizzante (I.ILLIC) Piuttosto la Medicina generale soffre come noi MC di scarsi mezzi diagnostici e col conseguente ricorso ad altri specialisti ben ansiosi di intervenire
Quanto viene pagato uno ospedaliero se viene a domicilio o in visita "privata" (30 euro? tariffa minima del MC secondo tariffario (pre-BERSANI)
in realtà malgrado la riforma l'ospedale ha soffocato la medicina generale per farne terra bruciate : il pricipale meccanismo che mantiene questa situazione distorta è di natura contrattuale ( a forfait per il MMG; a incentivazione il MO) inevitabile il flusso dalla MG alla MO ( con mantenimento della clientela verso l'ospedale / e la L.P extra/intramoenia ) le liste d'attesa con buona pace di chi blatera di ridurle SENZA DICHIARARE DI MODIFICARE I VINCOLI CONTRATTUALI CHE LE GENERANO sono il risultato che il cittadino qualunque considera scandaloso.
mi viene in mente una analogia tra il MC (MMG) e VISITIFICI (OSP/H )
l'INVITO A RIPRENDERSI LA PROPRIA PROFESSIONALITà (C'è voluta una legge per attivare una cartella"come-si-deve" ?) che si legge su queste pagine è la medesima che esponenti validissimi della MG rivolgono alla loro categoria.
IN ogni caso su organizzazione dei servizi in generale non si può da professionisti seri esprimersi così a casaggio!" grazie per l'attenzione
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