Penso che la superficialità nei comportamenti di alcuni medici competenti sia la prima causa del decadimento della nostra professione , se basta mettere una firma perchè pagare molto delle visite mediche, segnalo che in un articolo del corriere della sera viene citato un medico di napoli per gli appalti del G8 che realizza visite via fax.Imprenditori molto soddisfatti del servizio penso indipendentemente dal prezzo.
Si supera il prestanoimismo con il
FAX.
s.bonomo il 16/03/2010 08:09 ha scritto:
Penso che la superficialità nei comportamenti di alcuni medici competenti sia la prima causa del decadimento della nostra professione , se basta mettere una firma perchè pagare molto delle visite mediche, segnalo che in un articolo del corriere della sera viene citato un medico di napoli per gli appalti del G8 che realizza visite via fax.Imprenditori molto soddisfatti del servizio penso indipendentemente dal prezzo.
Si supera il prestanoimismo con il
FAX.
Infatti, ma non mettiamo limiti alla provvidenza e alle capacità di costoro. Le nuove tecnologie vengono in loro soccorso.
Non mi meraviglierei se qualcuno usasse la Web cam per effettuare le visite mediche.
Argeo Maviglia
Mi sia consentito, pur da nuovo iscritto, di esprimere ai colleghi il mio disappunto per una situazione che ci sta, ormai, del tutto subissando, oltre che di incombenze, di amarezze per il comportamento di molti che oserei non più chiamare colleghi. Oltretutto, l'atavica ignavia di molti, che personalmente tenderei ad identificare con complicità o correità della situazione attuale, peggiora le cose. Un intervento sarebbe auspicabile, ma, sinceramente, vedo un panorama desolante. Tuttavia, girando in rete (ma anche sulle pagine di questo sito), ho trovato traccia di un gruppo di colleghi che sembrerebbero interessati alle orti della nostra disciplina. Tale associazione, il coordinament nazionale dei medici competenti, sembrerebbe interessata (almeno da ciò che pare) ad attività in favore della categoria. Mi chiedo perchè non provare... Lorenzo
lorenzof il 16/03/2010 10:32 ha scritto:
Mi sia consentito, pur da nuovo iscritto, di esprimere ai colleghi il mio disappunto per una situazione che ci sta, ormai, del tutto subissando, oltre che di incombenze, di amarezze per il comportamento di molti che oserei non più chiamare colleghi. Oltretutto, l'atavica ignavia di molti, che personalmente tenderei ad identificare con complicità o correità della situazione attuale, peggiora le cose. Un intervento sarebbe auspicabile, ma, sinceramente, vedo un panorama desolante. Tuttavia, girando in rete (ma anche sulle pagine di questo sito), ho trovato traccia di un gruppo di colleghi che sembrerebbero interessati alle orti della nostra disciplina. Tale associazione, il coordinament nazionale dei medici competenti, sembrerebbe interessata (almeno da ciò che pare) ad attività in favore della categoria. Mi chiedo perchè non provare... Lorenzo
bisogna sempre provarci non si sa mai
s.bonomo il 16/03/2010 07:18 ha scritto:
bisogna sempre provarci non si sa mai
Sì, sono d'accordo, ma per provarci occorre avere voglia, interesse reale a risolvere i problemi e, soprattutto, una organizzazione, una struttura, o altro, che abbia potere reale per poter incidere su questi fenomeni. Se pochi disgraziati come me decidono di attivarsi non si arriva a nulla.
Inoltre per poter risolvere questi ed altri mali della nostra professione bisogna per prima cosa conoscerne le cause reali.
Se non si fa una diagnosi corretta è difficile che la terapia possa essere risolutiva.
Noi siamo proprio sicuri di conoscere le cause reali ed effettive che hanno portato a questa situazione? e se anche fosse, siamo certi che i tentativi di intervento potrebbero sortire effetti positivi?
Mi spiego meglio, serve a qualcosa introdurre disposizioni normative, regolamenti amministrativi, codici deontologici ulteriori, se tutto è invece dovuto al comportamento umano avvezzo a non tener conto di questo e a perseguire un solo fine: il ritorno economico?
Per citare un conterraneo del grande Ernesto R., Tomasi di Lampedusa: "bisogna che tutto cambi perchè tutto rimanga come prima", oppure, per citare un mio conterraneo, ma solo di adozione, si rischia di ottenere lo stesso effetto che le grida manzoniane avevano sui bravi, "che più prevedevano pene severe, più non venivano nè rispettate, nè applicate".
Argeo Maviglia
sergiomarcellini@libero.it il 14/03/2010 03:48 ha scritto:
lasciami un fax
Fax ricevuto, grazie
Guido
Ringrazio i Colleghi che hanno voluto partecipare alla discussione, che credevo sarebbe stata più nutrita di interventi, a dire la verità.
Ringrazio anche il CO.NA.ME.CO. che è l'unica associazione di categoria che abbia voluto dimostrare un interessamento al problema sollevato.
Spero solo che il silenzio delle altre associazioni, che tutti conosciamo, non sia un silenzio imbarazzato
sarebbe ineressante continuare la discussione cercando di quantificare il fenomeno.
chi ne sa qualcosa di più potrebbe raccontarci .....
personalmente penso che fare emergere questo "malcostume" senza la collaborazione di chi sta dentro l'azienda (sindacato, rls, lavoratori ed al limite il DL che peraltro potrebbe essere sanzionato per questo) anche solo "stoppando" sul nascere il fenomeno, non sarà molto facile .......
certo bisognerebbe forse prima informare tutte queste figure che il caporalato anche fra medici, oltre che per raccogliere i pomodori, è vietato.
anch'io mi sono imbattuto nel problema, volevano che facessi non le visite bensì le audiometrie e le spirometrie ( il visitificio in questione un poliambulatorio di Vicenza ( polimedico) aveva l'appalto da un collega della stessa provincia per il quale l'attività di MC era il secondo lavoro (solo una delle famose quattro paghe per il lesso). Ho il sospetto che non visitasse neppure e che le spirometrie ed audiometrie fossero l'unico intervento che mascherava la mancanza della visita. il polli-medico non solo mascherava questo ma accoglieva e per quanto ne so accoglie medici in "libera professione" intra/extra moenia o chissà cos'altro
(scuserete se non faccio nomi ma c'è una causa in atto ) io non ho accettato - perdipiù il "polli" di cui sopra voleva pagarmi 3 (tre) euro a spiro e 3(tre) ad audio
ma mi sono ritrovato senza incarichi e un credito per prestazioni non pagate.
PER RIASSUMERE:
1)I VISITIFICI non dovrebbero poter appaltare visite /quindi rapporto diretto azienda- medico (art 39/81 2°comma lett a) dunque da abolire "dipendente o collaboratore di una struttura esterna pubblica o privata, convenzionata con l’imprenditore"
2)La libera professione medica se non abolita (la R. Bindi ci provò ma fu coperta di insulti e contumelie tanto che successivamente fu la L.Turco a reggere il ministero dopo la parentesi di Sirchia) almeno non dovrebbe essere extramoenia che è la madre di tante porcherie in sanità.
3) occorre individuare un canale diverso per il contatto azienda -medico che non passi attraverso il DVR fatto a copia-incolla non dal servizio di prevenzione e protezione con la collaborazione del MC ( rivedendo in senso restrittivo art 31-35) cui comunque compete ma senza "collaboratori non qualificati, sedicenti esperti e comunque non responsabili "
Ogni attività di denuncia dovrebbe essere sostenuta da associazioni o in azioni collettive (che credo siano quanto meno impantanate come sempre per impedire agli onesti azioni forti contro i corrotti.....)
il resto sono chiacchere o no?
L'ho sempre pensata in questo modo, in particolare sulla modifica dell'articolo 39, ma quando l'ho scritto io qualche mese fa, sono stato contattato privatamente da un paio di titolari di centri di medicina del lavoro, che, seppur con garbo, si erano risentiti, affermando che vi sono molti centri che lavorano onestamente e correttamente.
Io non lo metto in dubbio, ma per prima cosa se posto su un forum vorrei essere contraddetto sulle stesse pagine e non tramite il mio indirizzo di posta elettronica, secondo, la mia esperienza sui centri, ma anche quella di molti colleghi, è di tutt'altra natura e credo di avere il diritto di riportarla, seppur con altrettanto garbo.
Io ho anche un'idea, seppur malsana, ma del resto come molte altre mie idee, per creare uno strumento finalizzato a rendere fiduciario e diretto il rapporto tra DL e MC: l'elenco nazionale dei medici competenti, che così com'è non serve a nulla.
Nell'elenco, per ogni MC, si potrebbero inserire queste informazioni: titolo o requisito che lo abilita come MC, decorrenza (o anzianità di servizio) come MC, città di residenza, data di nascita, recapito di posta elettronica, e si può pensare anche ad altri.
In questo modo il DL può scegliersi il MC in base alle sue preferenze: tipo di specialità, vicinanza o meno alla sua azienda, esperienza del medico ecc.
Argeo Maviglia
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