Cari colleghi, una ditta italiana con sede legale qui nel veneto di cui sono il medico competente ha vari cantieri in zona e, da poco, anche un cantiere in francia. Ora vogliono assumere un lavoratore francese che lavorerà in questo cantiere.
Come comportartsi per la sorveglianza sanitaria? Farlo venire a Padova per fargli la visita lo escluderei, pensavo alla nomina di un altro medico competente per questo lavoratore ed eventuali altri lavoratori di quel cantiere (escludendo quelli già visitati da me in quanto presenti anche nei cantierei italiani), ma siamo fuori dall'Italia e sinceramente non conosco la "81" francese: cosa fareste voi?
Grazie
Marco F.
Penso che, in quanto lavoro svolto in Francia, debba essere sottoposto a sorveglianza sanitaria secondo il "code du travail". Direi che la società dovrebbe organizzarsi contattando un service médical inter entreprises della zona.
furnom il 04/05/2010 09:51 ha scritto:
"escludendo quelli già visitati da me in quanto presenti anche nei cantierei italiani"
Quoto per intero il post di lombait, ma aggiungo qualche perplessità sulla validità del giudizio di idoneità espresso in Italia in un cantiere francese... ho il sospetto che tutti i lavoratori di quel dato cantiere vadano visitati da un service du travail enterenterprises.
Ma allora, ragionando in questo modo, qualsiasi lavoratore di una ditta italiana che lavora in un cantiere all'estero dovrebbe essere visitato da un medico di lavoro del posto!
Il caso da me presentato riguarda una ditta che ha lavoratori italiani che lavorano in Italia e, adesso, anche in questo cantiere dove si faranno aiutare da un lavoratore del posto.
Non ritengo utile far rivisitare questi lavoratori anche da un collega francese, però ammetto di non conoscere la normativa francese e non so se magari sia più corretto il pensiero del collega sportgooffy...
sportgooffy il 06/05/2010 07:56 ha scritto:
Quoto per intero il post di lombait, ma aggiungo qualche perplessità sulla validità del giudizio di idoneità espresso in Italia in un cantiere francese... ho il sospetto che tutti i lavoratori di quel dato cantiere vadano visitati da un service du travail enterenterprises.
furnom il 06/05/2010 01:44 ha scritto:
Ma allora, ragionando in questo modo, qualsiasi lavoratore di una ditta italiana che lavora in un cantiere all'estero dovrebbe essere visitato da un medico di lavoro del posto!
Il caso da me presentato riguarda una ditta che ha lavoratori italiani che lavorano in Italia e, adesso, anche in questo cantiere dove si faranno aiutare da un lavoratore del posto.
Non ritengo utile far rivisitare questi lavoratori anche da un collega francese, però ammetto di non conoscere la normativa francese e non so se magari sia più corretto il pensiero del collega sportgooffy...
allora, non so se il tuo livello di conoscenza del francese sia sufficientemente buono da permetterti di seguire i seguenti articoli del code du travail...
Section 5 : Santé au travail
Article R1262-10
Le salarié détaché bénéficie des prestations d'un service de santé au travail, sauf si l'employeur, établi dans un Etat membre de l'Union européenne, partie à l'accord sur l'Espace économique européen ou dans la Confédération helvétique, prouve que ce salarié est soumis à une surveillance équivalente dans son pays d'origine.
Article R1262-11
Dans les cas prévus aux 1° et 2° de l'article L. 1262-1 et à l'article L. 1262-2, l'entreprise utilisatrice ou le donneur d'ordre prend en charge l'organisation matérielle des obligations relatives à la santé au
travail du salarié dans le cadre de son service de santé au travail.
Article R1262-12
Dans le cas prévu au 3° de l'article L. 1262-1 et lorsque l'entreprise étrangère intervient pour le compte d'un particulier, celle-ci adhère au service de santé au travail interentreprises territorialement et professionnellement compétent.
Article R1262-13
Le premier examen médical périodique a lieu avant la prise de poste. Sont considérés comme examens périodiques, y compris le premier, les examens équivalents pratiqués dans un Etat membre de l'Union européenne, partie à l'accord sur l'Espace économique européen ou dans la Confédération helvétique.
Article R1262-14
L'entreprise étrangère bénéficie de l'action du médecin du travail sur le milieu de travail. Dans le cas prévu au 3° de l'article L. 1262-1 et lorsque l'entreprise intervient pour le compte d'un particulier, cette action n'a lieu que sur demande de l'entreprise étrangère.
Quindi effettivamente non sembrerebbe che i lavoratori di un paese europeo (previa esibizione di adeguata documentazione) necessitino di un nuovo giudizio di idoneità... resta diverso ovviamente il caso del lavoratore francese neoassunto!
Ragionando sull'argomento ho pensato: e se la situazione fosse ribaltata, in Italia avrebbe valore un certificato rilasciato secondo dettami delle leggi Francesi da un medico fancese?
Da un punto di vista sostanziale la risposta è ovviamente si, però credo che da un punto di vista formale probabilmente l'utilizzo della certificazione francese sarebbe contestabile.
Alla stessa maniera, come spotgoofy, credo che sarebbe preferibile avere una certificazione da una struttura francese conforme alle leggi francesi.
Dopo l’istante magico in cui i miei occhi si sono aperti nel mare,
non mi è stato più possibile vedere, pensare, vivere come prima.
(Jacques-Yves Cousteau)
alessandrociberti il 06/05/2010 04:53 ha scritto:
Ragionando sull'argomento ho pensato: e se la situazione fosse ribaltata, in Italia avrebbe valore un certificato rilasciato secondo dettami delle leggi Francesi da un medico fancese?
Da un punto di vista sostanziale la risposta è ovviamente si, però credo che da un punto di vista formale probabilmente l'utilizzo della certificazione francese sarebbe contestabile.
Alla stessa maniera, come spotgoofy, credo che sarebbe preferibile avere una certificazione da una struttura francese conforme alle leggi francesi.
No, in Francia il caso é stato previsto, e le disposizioni regolamentari del code du travail da me citate dispongono appunto la validità di certificazioni "equivalenti" alle francesi (d'altronde é inutile esprimere un doppione e sprecare risorse per una visita ed una tutela già espresse, no? Ed in Francia l alogica é evidentemente molto amata... in Italia, invece... ed infatti il lavoratore a rigore dovrebbe essere sottoposto ad accertamenti ex 81/08!).
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