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Rifiuto del lavoratore di rispondere all'anamnesi

Questo argomento ha avuto 20 risposte ed è stato letto 5932 volte.

FRANCO CANGIANI

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  • Re: Rifiuto del lavoratore di rispondere all'anamnesi
  • (06/09/2010 18:08)

serenix il 06/09/2010 02:02 ha scritto:
A parte il fatto che sono sicura che Selena riuscirà a far capire l'importanza dell'anamnesi al lavoratore risolvendo il tutto, non concordo sul fatto che se l'obiettività clinica, compreso il profilo psicologico (reattività, lucidità...) i dati della storia lavorativa (infortuni, assenze, errori etc...) ed i test sono negativi debba farlo non idoneo. Il lavoratore/lavoratori non rifiuta/no il test... mi sembra di capire che temono di dichiarare fatti della vita privata probabilmente risalenti a periodi molto anteriori..Il problema è solo di comunicazione. Mi sembra un fatto di principio motivato da qualche timore...Probabilmente se il lavoratore all'anamnesi avesse mentito tacendo dei fatti...nessuno avrebbe avuto nulla da ridire. Se avesse dichiarato l'uso occasionale di cannabis da adolescente e tutto il resto fosse negativo io avrei dato comunque l'idoneità. Altrimenti se uno viene riscontrato positivo, dopo la riabilitazione non dovrebbe più lavorare...invece il reiserimento è previsto. Inviato al Sert per ulteriori accertamenti per un test di 2° livello...che si potrebbe forse proporre.. penso risulterebbe negativo, di qui poi l'idoneità. Se fossi il medico che lavora in uno SPSAL ad un ricorso avverso con queste premesse darei l'idoneità ....e se il lavoratore poi reclama un danno all'immagine o altro senza sostanziale motivo chi risponde? Qui poi più che una NON idoneità sarebbe un NON giudizio....In concreto renderlo inidoneo non porterebbe nessun vantaggio, anzi incrementerebbe il senso di sfiducia, facendo mettere il/i lavoratore/i sulla difensiva....mentre un buona formazione, eventualmente chiedere una riunione periodica con gli RLS per discuterne porterebbe molti risultati anche indiretti. Sono del parere che bisogna essere elastici e far prevalere il buon senso, che poi vuol dire fare quello che serve....per rendere tutti più sani ed evitare infortuni...

Ma se il lavoratore mi tace di crisi epilettiche e va a lavorare in altezza? Il non giudizio che cos' è scusa? E' previsto per legge?

serenix

serenix
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  • Re: Rifiuto del lavoratore di rispondere all'anamnesi
  • (06/09/2010 18:36)

Se il lavoratore tace qualsiasi cosa, poichè non abbiamo la sfera di cristallo, nè lo possiamo collegare alla macchina della verità, ci atteniamo agli elementi che abbiamo, ovvero ciò che vediamo e sentiamo. Se lo informiamo e visitiamo secondo tutti i crismi e lui ci sottoscrive l'anamnesi (veritiera, omissiva, falsata ....), siamo a posto non solo legalmente, ma anche eticamente. Non potremmo fare di più. L'idoneità è vincolata a tutto quello che emerge dalla visita in relazione ai rischi specifici. Noi dobbiamo fare il meglio che possiamo, ma poi un errore potrebbe essere possibile. In questo caso (omissione volontaria) il responsabile penso sia il lavoratore. Non dico che è semplice, tutt'altro....Questo forum lo trovo utilissimo proprio perchè ci possiamo confrontare, ragionare e trovare insieme qualche soluzione...

p.nacci

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  • Re: Rifiuto del lavoratore di rispondere all'anamnesi
  • (06/09/2010 18:49)

[cite]selenasaracino il 06/09/2010 05:41 ha scritto:
Il fatto è che la nostra legge regionale dice che il test di screening va fatto se NON si rilevano elementi indicativi di uso di sostanze: ma se un lavoratore non risponde all'anamnesi, mi mancano alcune informazioni per decidere...
cite]


non conosco normativa della tua regione (Marche ?), se non ho capito male è obbligatorio screening solo in ASSENZA di elementi indicativi di assunzione sostanze stupefacenti.

In caso invece di PRESENZA di elementi indicativi, si manda subito lavoratore al SERT ??

te lo chiedo perchè è molto diverso da realtà di Lombardia/Piemonte !

nel tuo caso, comunque, io sono del parere che non puoi esprimere giudizio di idoneità.

come fai ad avere elementi indicativi se il lavoratore, manco vuole dare notizie in anamnesi ??

io darei un buon giudizio di temporanea non idoneità (lascerei un pò di tempo perchè l'interessato ci pensi !!) con nota scritta per SPSAL territoriale sull'errata collaborazione del lavoratore alla visita medica, vedi mai che lo chiamano direttamente i medici dello SPSAL (per me equivale a lavoratore che non si sottopone agli accertamenti art. 20, comma i)...ovviamente se ritorna sempre non collaborante è NON IDONEO.

Sono certo che il delegato sindacale conosce "benissimo" gli obblighi dei lavoratori.

paraquat

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  • Re: Rifiuto del lavoratore di rispondere all'anamnesi
  • (06/09/2010 19:23)

A me sorge un dubbio: l'accertamento di primo livello comprende la visita medica (anamnesi ed esame obiettivo) e test di screening; se il soggetto non risponde all'anamnesi "tossicologica" oppure mente e il test è negativo come vi comportate?
Se invece vi dichiara che ha fatto uso di eroina nel 1984 sino al 1986 voi lo mandate al SERT senza il test di screening?
Da quanto ho letto nelle risposte una domanda mi viene in mente: ma allora il test di screening a cosa serve?
Se poi si considera il rifiuto a rispondere all'anamnesi equivalente ad un rifiuto del test, non si dovrebbe dire che si è impossibilitati ad esprimere il giudizio d'idoneità?
Se un lavoratore non si presenta alla visita voi lo fate non idoneo?

giancarlo

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  • Re: Rifiuto del lavoratore di rispondere all'anamnesi
  • (06/09/2010 20:50)

Non ho ben capito la procedura della Regione Marche ..ma comunque , poichè l'anamnesi solitamente è il primo passaggio della visita e della sorveglianza sanitaria , se il lavoratore mi rifiuta l'anamnesi per me rifiuta la visita , avvertirei il datore che provvederà , anche facendo
presente la situazione all'organo di vigilanza per l'art.20.
Se invece mi fornisce notiziw non vere nn posso certo sottoporlo al test della verità!
Una considerazione un po' provocatoria:ma dove erano i sindacati quando Giovanardi ha emanato la legge?????

selenasaracino

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  • Re: Rifiuto del lavoratore di rispondere all'anamnesi
  • (07/09/2010 07:25)

non conosco normativa della tua regione (Marche ?), se non ho capito male è obbligatorio screening solo in ASSENZA di elementi indicativi di assunzione sostanze stupefacenti.

La nostra delibera regionale dice: "qualora il medico rilevi elementi clinico-anamnestici indicativi d'uso di sostanze rilascerà giudizio di temporanea inidoneità e invierà il lavoratore al STDP per ulteriori accertamenti. Qualora il medico NON rilevi i citati elementi procederà col test di screening".
Da voi è diverso?
Mi sono sempre ritenuta abbastanza flessibile ed elastica in questo lavoro che è un labirinto di norme e che ogni giorno mi fa interfacciare con figure (lavoratori, RSPP...) sempre più esigenti e a volte prevenute nei confronti di tutti.
Ma non trovo giusto che un lavoratore "onesto" che dichiara all'anamnesi di essere seguito dal Sert o di aver subìto un ritiro di patente per guida sotto effetto di sostanze etc debba essere dichiarato non idoneo e attendere le certificazioni e i percorsi previsti col Sert, mentre uno che si rifiuta di rispondere alle mie domande e viene negativo al test (magari perchè la sostanza non è più rilevabile, o perchè al Sert si sta disintossicando con farmaci diversi dal metadone) se ne possa andare in giro a guidare autoarticolati..
Non mi piace rilasciare inidoneità in casi come questo, ma non trovo corretto non sottoporsi all'anamnesi (se uno tace o mente pazienza! è una sua responsabilità punita dalla legge, DPR 445/2000, io non ci posso fare niente! ma se uno spudoratamente non vuole rispondere, mi viene il (ragionevole!?!) dubbio che abbia qualcosa da nascondere...
Vi ringrazio davvero tanto, i vostri commenti e suggerimenti sono sempre utilissimi.. Selena

serenix

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  • Re: Rifiuto del lavoratore di rispondere all'anamnesi
  • (07/09/2010 20:59)

Selena ma queste persone che mansione fanno? Perchè se sono autisti avranno regolare patente...quindi puoi escludere tutta una serie di possibili problematiche....se sono carrellisti si può aggirare l'ostacolo appellandosi alla procedura per rilascio patentino carrellisti...in cui uno deve dichiarare (portare in visione) la sua posizione in merito a patente di guida, incidenti etc...diversamente il lavoratore non potrà conseguire il patentito per carrellista...quindi sarà adibito ad altra mansione...ma sarà l'azienda a farlo....e tu lo visiterai per mansione non a rischio o in mancanza di mansioni alternative consegnerai copia della cartella per dimissione...una volta che uno ha fatto di tutto, mali estremi, estremi rimedi...

maxmd

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  • Re: Rifiuto del lavoratore di rispondere all'anamnesi
  • (09/09/2010 15:12)

selenasaracino il 07/09/2010 07:25 ha scritto:
non conosco normativa della tua regione (Marche ?), se non ho capito male è obbligatorio screening solo in ASSENZA di elementi indicativi di assunzione sostanze stupefacenti.

La nostra delibera regionale dice: "qualora il medico rilevi elementi clinico-anamnestici indicativi d'uso di sostanze rilascerà giudizio di temporanea inidoneità e invierà il lavoratore al STDP per ulteriori accertamenti. Qualora il medico NON rilevi i citati elementi procederà col test di screening".

Se il lavoratore non risponde all'ananmensi, ragion per cui tu non riesci a rilevare gli elementi anamnestici di cui parla la direttiva regionale,lo invii al SERT, senza fargli alcuno screening.
D'altronde se il lavoratore non risponde tu non puoi sapere quale siano le sue abitudini, nè alambiccarti il cervello per sapere se usava cannabis prima e ora no o se una volta 10 anni fa ha usato cocaina ma adesso ha cambiato idea.
In tale modo, tra l'altro, ti tuteli maggiormente, perchè ogni accertamento viene demandato al Servizio per le dipendenze.
A maggior ragione se hai un lavoratore al quale hanno ritirato la patente!!!
Cordialità, massimiliano

selenasaracino

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  • Re: Rifiuto del lavoratore di rispondere all'anamnesi
  • (14/09/2010 13:31)

Vi ringrazio tutti, e per chiudere la discussione (molto costruttiva), vorrei dirvi che ho parlato col Servizio Tossicodipendenze e il mio organo di vigilanza, che hanno definito il rifiuto a sottoporsi all'anamnesi inaccettabile.
Staremo a vedere la reazione del sindacato a questa presa di posizione! speriamo bene...! grazie e buon lavoro a tutti

paraquat

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  • Re: Rifiuto del lavoratore di rispondere all'anamnesi
  • (14/09/2010 15:40)

Ricordo che la procedura descritta è prevista dalle linee guida della regione Marche.

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