E' semplice: anche i controlli per alcool e droga non vengono fatti nell'interesse del lavoratore ma dei terzi, eppure (strano ma vero) abiurando alla nostra mentalita' preventiva, non ho sentito eclatanti proteste( tranne rari casi) ed abbiamo integrato queste pratiche nella nella nostra attivita' quotidiana, rivestendoci di un ruolo spesso repressivo. Ma ci poniamo invece il problema se il medico competente deve o puo' agire nel caso di un l'operatore sanitario HBV positivo che potrebbe infettare i pazienti. Capisco che e' un problema di norme, ma fa a cazzotti con la logica: in quel caso (alcool e droga) i terzi si, nel secondo dove sarebbe piu' logico, i terzi no!
Un vaccino anche se raramente può avere degli effetti collaterali avversi anche gravi. Un test urine per verificare l'assunzione di sostanze stupefacenti, oppure una visita medica assolutamente no. Poichè il rapporto costo beneficio delle vaccinazioni consigliate depone a vantaggio del secondo si tende a proporle. La vaccinazione è un'ottima misura di prevenzione per tetano ed epatite, ma non può essere imposta e qualora essa non fosse possibile (cointroindicazione) o il lavoratore sia contrario, si può fare prevenzione agendo sulle procedure, sull'organizzazione del lavoro, suggerendo il doppio guanto o ponendo limitazioni allo svolgimento di manovre ad alto rischio.
serenix il 18/01/2011 03:19 ha scritto:
Un vaccino anche se raramente può avere degli effetti collaterali avversi anche gravi. Un test urine per verificare l'assunzione di sostanze stupefacenti, oppure una visita medica assolutamente no. Poichè il rapporto costo beneficio delle vaccinazioni consigliate depone a vantaggio del secondo si tende a proporle. La vaccinazione è un'ottima misura di prevenzione per tetano ed epatite, ma non può essere imposta e qualora essa non fosse possibile (cointroindicazione) o il lavoratore sia contrario, si può fare prevenzione agendo sulle procedure, sull'organizzazione del lavoro, suggerendo il doppio guanto o ponendo limitazioni allo svolgimento di manovre ad alto rischio.
Non mettendo in discussione il fatto che un vaccino possa aver effetti anche gravi, cosi' come puo' averli il risultato di una positivita' al test TD per aver fumato uno spinello dieci giorni prima, in questo caso viene messo in discussione il ruolo del medico competente nei confronti dei terzi: va tutelato nel caso dell'autista con patente superiore nei confronti dei terzi e non va tutelato nei confronti dei pazienti operati dal chirurgo HB positivo? Questa era la domanda.
Capisco che a qualcuno rimane antipatico ma non si può far finta che con il DL 81/08 si sia aperto uno " spiraglio " alla teoria che da qualche tempo portano avanti i colleghi del gruppo La.R.A.
( e l'acronimo dice tutto).Con le varie interpretazione su alcool e droghe lo " spiraglio " sta diventando una " porta aperta" .
Da alcune problematiche emerse in questo forum e da teorie avanzate da alcuni procuratori circa il nesso di causa tra violazione di normativa in materia di sicurezza e lesione colposa su pazienti ho l'impressione che la porta stia per essere abbattuta .
Sperando di aver capito bene la domanda, direi che la vaccinazione prevista in corso di ASPP, al pari di altre misure preventive (es. uso DPI), va effettuata per proteggere il lavoratore. La vaccinazione antitetanica protegge solo il lavoratore e non ha effetto su terzi. La vaccinazione per epatite B invece proteggendo il lavoratore, riduce come outcome secondario la prevalenza di positivi potenzialmente infettanti nella popolazione lavorativa e come outcome terziario riduce l'incidenza delle infezioni contratte in ambito ospedaliero dai pazienti. Ciò la dice lunga sull'efficacia delle vaccinazioni, ma a questo punto il problema che non è più del MC, ma della direzione sanitaria in nome del tanto decantato governo clinico fino a diventare un discorso di profilassi generale e di igiene pubblica. Non a caso nel calendario vaccinale previsto per la popolazione generale sono considerate come obbligatorie sia il tetano dal 1963 che l'epatite B dal 1991....ma anche in questo ambito i piani nazionali sono orientati a proporre un maggior numero di vaccinazioni presentate come raccomandate o fortemente consigliate. Il MC sollecita un richiamo per un'AT scaduta o l'effettuazione della vaccinazione per epatite B se necessario e non eseguita (i soggetti di età < di 48 aa verosimilmente saranno tutti vaccinati per il tetano, quelli con età < di 20 aa anche per l'epatite B), contribuendo a diffondere la copertura anticorpale nella popolazione generale ed interagendo efficacemente col SSN (più che, ironizziamo un pò, che con l'invio di una griglia tipo All.3B...).
Ora per proteggere invece i terzi dal rischio biologico, mi sembra più congruo fare degli screening per individuare eventuali soggetti positivi e come tali potenziale fonte di contagio. As es. per proteggere dall'epatite B pazienti da sottoporre ad intervento chirurgico, fare degli screening ematologici per la ricerca dei markers dell'epatite B ovvero HBsAg + e HBeAg +, nei chirurghi.... cosa che nei protocolli per operatori sanitari è previsto almeno in preventiva e poi dopo infortunio etc etc...
L'equivalente del drug test per proteggere i terzi dal rischio biologico (epatite B o TBC o altro....) per me è la ricerca/gestione di eventuali positivi (fonte di trasmissione) e non la vaccinazione misura di prevenzione dall'infezione per l'ospite esposto al rischio.
guido_rossi il 18/01/2011 12:59 ha scritto:
E' semplice: anche i controlli per alcool e droga non vengono fatti nell'interesse del lavoratore ma dei terzi, eppure (strano ma vero) abiurando alla nostra mentalita' preventiva, non ho sentito eclatanti proteste( tranne rari casi) ed abbiamo integrato queste pratiche nella nella nostra attivita' quotidiana, rivestendoci di un ruolo spesso repressivo. Ma ci poniamo invece il problema se il medico competente deve o puo' agire nel caso di un l'operatore sanitario HBV positivo che potrebbe infettare i pazienti. Capisco che e' un problema di norme, ma fa a cazzotti con la logica: in quel caso (alcool e droga) i terzi si, nel secondo dove sarebbe piu' logico, i terzi no!
Appunto, è un problema di leggi, che vanno rispettate.
Detto ciò, ben venga il confronto sulla loro giustezza, coerenza, efficacia etc. etc., che può portare anche a modifiche o innovazioni normative se giustamente incanalato.
Salve
ho letto e riporto di seguito una parte di un articolo presente nel volume XXXII del Giornale Italiano di Medicina del Lavoro ed Ergonomia consegnato ai partecipanti nell'ultimo Congresso SIMLII....
" Va aggiunto che " le norme di protezione e di sicurezza , poste a tutela della integrità fisica del lavoratore, devono essere attuate ANCHE CONTRO LA VOLONTA' DEL LAVORATORE STESSO"; sicchè risponde della loro violazione il datore di lavoro che non esplichi la necessaria sorveglianza alla rigorosa osservanza delle norme medesime". Autore R. Dubin, che poi riporta una sentenza della cassazione penale.
Come può essere interpretato quanto sopra scritto in merito alle vaccinazioni obbligatorie per legge e nei casi in cui la VDR riporta come misura protettiva l'effettuazione di un vaccino efficace in presenza di un lavoratore che rifiuta la vaccinazione?
Saluti
Gennaro Bilancio
Gennaro il 27/01/2011 11:59 ha scritto:
Salve
ho letto e riporto di seguito una parte di un articolo presente nel volume XXXII del Giornale Italiano di Medicina del Lavoro ed Ergonomia consegnato ai partecipanti nell'ultimo Congresso SIMLII....
" Va aggiunto che " le norme di protezione e di sicurezza , poste a tutela della integrità fisica del lavoratore, devono essere attuate ANCHE CONTRO LA VOLONTA' DEL LAVORATORE STESSO"; sicchè risponde della loro violazione il datore di lavoro che non esplichi la necessaria sorveglianza alla rigorosa osservanza delle norme medesime". Autore R. Dubin, che poi riporta una sentenza della cassazione penale.
Come può essere interpretato quanto sopra scritto in merito alle vaccinazioni obbligatorie per legge e nei casi in cui la VDR riporta come misura protettiva l'effettuazione di un vaccino efficace in presenza di un lavoratore che rifiuta la vaccinazione?
Saluti:)
Rolando Dubini, peraltro persona e avvocato competente e validissimo, su queste (e altre cose, tipo alcool) è un interventista. Ma si sbaglia. La legge parla chiaro: i vaccini devono esser messi a disposizione, non c'è alcun obbligo di somministrarli, ne' per il lavoratore di vaccinarsi.
bernardo il 28/01/2011 09:35 ha scritto:
Rolando Dubini, peraltro persona e avvocato competente e validissimo, su queste (e altre cose, tipo alcool) è un interventista. Ma si sbaglia. La legge parla chiaro: i vaccini devono esser messi a disposizione, non c'è alcun obbligo di somministrarli, ne' per il lavoratore di vaccinarsi.
Non per ripetersi ma, visto che si torna sul punto: il lavoratore non e' obbligato a vaccinarsi ma il mc non e' obbligato a dare l'idoneità piena!
La redazione di MedicoCompetente.it
La Redazione il 28/01/2011 10:48 ha scritto:
Non per ripetersi ma, visto che si torna sul punto: il lavoratore non e' obbligato a vaccinarsi ma il mc non e' obbligato a dare l'idoneità piena!
Concordo pienamente. Ma non è obbligato nemmeno a non darla!
Ciao.
MedicoCompetente.it - Copyright 2001-2024 Tutti i diritti riservati - Partita IVA IT01138680507
Privacy | Contatti