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MODIFICHIAMO la lettera "a" comma 2 art. 39

Questo argomento ha avuto 62 risposte ed è stato letto 3624 volte.
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FRANCO CANGIANI

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  • Re: MODIFICHIAMO la lettera "a" comma 2 art. 39
  • (22/01/2011 00:14)

andrea b il 21/01/2011 07:25 ha scritto:
Curiosità: perchè quei pochi medici presenti da liberi professionisti o pubblici dipendenti non sarebbero in grado di seguire questi milioni di lavoratori, mentre lavorando per un centro riuscirebbero a farlo senza problemi? non mi sembra cambi nulla, o sbaglio? Sul discorso qualitativo sono d'accordo, si trova ovunque il professionista capace e la bestia e in genere alla lunga il primo dovrebbe resistere e il secondo sparire, ma chissà perchè in Italia non è così. Anzi, magari succede il contrario perchè "quello bravo" passa per rompipalle e piantagrane, l'altro, magari anche più malleabile, è sicuramente meno fastidioso per il DDL che vuole essere a posto con le carte e basta. magari costa anche meno, quindi è perfetto. Salvo che entri un'ASL in azienda, e allora il DDL capisce che forse se si teneva il primo, ci guadagnava. Per come la vedo io (utopia) i centri non dovrebbero fornire un servizio all'azienda, ma al MC: hanno le aziende clienti, le propongono al MC che fa il suo preventivo e paga al centro il servizio di segreteria, lo svolgimento delle noie burocratiche delegabili, ecc. Ad esempio io se posso evito di fare i prelievi, così come all'azienda dico sempre che gli strumentali se vogliono posso farglieli io, altrimenti se li possono fare da un'altra parte se sono più comodi: potrebbe essere una fonte di reddito per il famoso centro. Purchè non siano fatti un tanto al kilo, come spesso avviene, o peggio refertati un tanto al kilo, che poi a me tocca o rirefertarli (eh si, mi vanto di saper leggere un'audiometria o una spirometria e saperla interpretare) o rifarli perchè inutili. Chi fa gli strumentali, dovrebbe essere formato, cioè essere in grado, potenzialmente, di refertarli, così da capire se va rifatto o va bene così. Ma spesso non accade, fa le audiometrie nello spogliatoio a fianco dell'officina in funzione e se fa notare che servono a poco, gli viene detto "alza di 10": mi spieghi che cavolo vuol dire? E ti assicuro che non è fantascienza, è realtà di tutti i giorni. Per concludere: se lavori a poco, per guadagnare devi fare i numeri, cioè metterci poco, cioè lavorare in maniera superficiale, cioè male, cioè il tuo lavoro è inutile per il lavoratore, per il DDL, per te perchè non ti soddisfa. Forse è utile solo a chi fattura all'azienda? Torno a ripetere, per non sembrare troppo accanito, che ci sono anche liberi professionisti che lavorano così, non solo tramite centri, ma la realtà attuale che ho visto io, che dai centri ci sono passato e con qualcuno meno peggio ancora sporadicamente collaboro, cercando di dettare le regole, è questa.

Ma fatemi capire, senza polemiche,si parla di quello bravo e quelli somari o bestie, ma da dove vengono? Non ci sono scuole di specializzazione e fior di professori alle spalle che li dovrebbero aver formati entrambi allo stesso modo?

Fragar

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  • Re: MODIFICHIAMO la lettera "a" comma 2 art. 39
  • (22/01/2011 17:55)

Fragar il 19/01/2011 02:31 ha scritto:
D.Lgs 81/2008 e smi art. 39 comma 2 lettera "a" vigente:
"il medico competente svolge la propria opera in qualità di:
a) dipendente o collaboratore di una struttura esterna pubblica o privata, convenzionata con l'imprenditore"
PROPOSTA DI MODIFICA:
"il medico competente svolge la propria opera in qualità di:
a) dipendente o collaboratore di una struttura esterna pubblica, convenzionata con l'imprenditore"
TALE MODIFICA POTREBBE ABBATTERE IL "CAPORALATO" DEI MEDICI COMPETENTI DA PARTE DELLE C.D. SOCIETA' DI SERVIZI.
AVVIAMO LA PROPOSTA DI MODIFICA, RACCOGLIAMO LE FIRME E SCRIVIAMO A :
- PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
- GOVERNO-MINISTRI COMPETENTI
- PRESIDENTE CONFERENZA STATO-REGIONI
- ORGANIZZAIONI SINDACALI
- ALTRI CHE RITENIAMO OPPORTUNO INTERESSARE
SIAMO FUMO O ARROSTO..? DIMOSTRIAMOLO COSA SIAMO...FUORI LE P......

Il dibattito si fa interessante.
Nell'ambito della proposta di modifica ritengo opportuno proporre una seconda ipotesi di modifica, cioè:
da
"il medico competente svolge la propria opera in qualità di:
a) dipendente o collaboratore di una struttura esterna pubblica o privata, convenzionata con l'imprenditore"
a:
PROPOSTA DI MODIFICA:
"il medico competente svolge la propria opera in qualità di:
a) dipendente o collaboratore di una struttura esterna pubblica, convenzionata con l'imprenditore"
a)-bis dipendente di una struttura esterna privata, convenzionata con l'imprenditore".
Così la proposta è completa.
Difendiamo la professionalità del medico competente.
STOP AL CAPORALATO DEI MEDICI COMPETENTI
STOP AL CAPORALATO DEI MEDICI COMPETENTI
Basta difendere l'indifendibile. I centri privati, non tutti ma in larga parte, sfruttano i medici competenti con logiche di business.
In una delle risposte leggevo che un collega, in caso serva, suggerisce alla società di servizi alcuni dettagli in merito a preventivi relativi a protocolli sanitari. Mi chiedo: da quando in quà si stabilisce ex ante un protocollo sanitario? Si dovrebbe effettuare un sopralluogo in azienda, verificare e contribuire alla valutazione dei rischi ecc.. Qualcuno dice in questi casi "ma dove vivi...sai come và il mondo?..ma vuoi lavorare.. L'ambito della sicurezza sul lavoro và così, per non perdere i clienti...e cc ecc ecc.". Bsta con queste fandonie. La vera lobby non è quella dei medici competenti bensì quella che difende il mare magnum dei centri privati e quella dei consulenti del "copia e incolla". mi chiedo e Vi chiedo...se le cose stanno così, a cosa serve la medicina del lavoro ? Chi è veramente il medico competente? Quale il ruolo del medico competente nella tutela delle condizioni di lavoro?
STOP AL CAPORALATO DEI MEDICI COMPETENTI

andrea b

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  • Re: MODIFICHIAMO la lettera "a" comma 2 art. 39
  • (22/01/2011 22:31)

Guarda, non so a Napoli, ma in Lombardia ci sono centri dove le segretarie sono così preparate da proporre loro direttamente i protocolli sanitari alle aziende quando fanno i preventivi.
Quanto a Jamesbond: no, in effetti non si spiega bene, ma se inizia a scrivere in italiano, le assicuro che continuerò a leggere il resto della discussione, che sia d'accordo o meno con ciò che dice.

tcam

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  • Re: MODIFICHIAMO la lettera "a" comma 2 art. 39
  • (23/01/2011 02:34)

Fragar il 19/01/2011 02:31 ha scritto:
D.Lgs 81/2008 e smi art. 39 comma 2 lettera "a" vigente:
"il medico competente svolge la propria opera in qualità di:
a) dipendente o collaboratore di una struttura esterna pubblica o privata, convenzionata con l'imprenditore"
PROPOSTA DI MODIFICA:
"il medico competente svolge la propria opera in qualità di:
a) dipendente o collaboratore di una struttura esterna pubblica, convenzionata con l'imprenditore"
TALE MODIFICA POTREBBE ABBATTERE IL "CAPORALATO" DEI MEDICI COMPETENTI DA PARTE DELLE C.D. SOCIETA' DI SERVIZI.
AVVIAMO LA PROPOSTA DI MODIFICA, RACCOGLIAMO LE FIRME E SCRIVIAMO A :
- PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
- GOVERNO-MINISTRI COMPETENTI
- PRESIDENTE CONFERENZA STATO-REGIONI
- ORGANIZZAIONI SINDACALI
- ALTRI CHE RITENIAMO OPPORTUNO INTERESSARE
SIAMO FUMO O ARROSTO..? DIMOSTRIAMOLO COSA SIAMO...FUORI LE P......

L'imprenditoria si contrasta con altra e più efficace capacità imprenditoriale, non con nuove leggi o variazioni normatve.
Ci sono specialisti di altri settori che accettano in cambio della quantità un basso livello remunerativo ma lo fanno, anche se ciò è inapparente, per precisa scelta professionale ed economica.
Le speranze di modifica di un decreto o di un articolo o di un comma non passano attraverso petizioni ma hanno la necessità di una forza e di una capacità politica che i mc liberi professionisti, lupi solitari come sono, non possono ambire di esprimere.
Accanirsi nell'identificare un aspetto dell'anomalia della medicina del lavoro nazionale, vuol dire confondere la parte con il tutto.
Dunque, forse, gioverebbe piuttosto capire se vi sia una capacità associativa e dunque in un certo senso imprenditoriale nell'estruso dei mc non titolari di un rapporto di lavoro dipendente (pubblico e privato) e, se mai vi fosse, avviarne una concretizzazione strutturandola; in alternativa di pari dignità può essere utile verificare la presenza di una effettiva capacità politica di categoria. Gridare "all'untore" serve a poco anche se è spettacolare e folkloristico.
Non è tuttavia una questione etica e chiamare in causa l'etica professionale vuol dire in fondo ancora una volta attribuire ai singoli responsabilità esclusive che probabilmente non hanno.

Tcam

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Piccolofalco

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  • Re: MODIFICHIAMO la lettera "a" comma 2 art. 39
  • (23/01/2011 12:36)

mi sta bene difendermi dalle società di servizi che speculano e forniscono un servizio non all'altezza, ma dire che da domani nessuno puo' svolgere la libera professione ... unica tra le branchie della medicina mi sembra una gran "coglionata" scusate il termine
chi lo propone per di piu' gestisce una società di servizi che sicuramente troverebbe modo di essere convenzionata e non avrebbe problemi di sorta !!! ma chi lavora da 20 anni come libero professionista facendo bene la sua parte improvvisamente dovrebbe mettersi a fare il dipendente perchè qualcuno vuole limitare il libero mercato e decidere come si deve gestire l'attività di sorveglianza del mondo del lavoro ??? una sola parola mi viene RIDICOLO
e da questo mi rendo conto che non andremo mai da nessuna parte e i MC avranno sempre da soffrire ... che pena
invece di dire regole giuste e corrette per tutti, con un tariffario da applicare che risponda a quanto la legge vuole in modo che non ci sia concorrenza sleale e far sì che le cose funzionino melgio e che per tutti ci sia uno spazio per lavorare mi trovo a leggere ancora parole che riempiono di tristezza l'animo il cuore e mi fanno capire che non facciamo parte di una elite professionale come succede per avvocati notai e altri settori dove fanno ben valere il loro lavoro, la loro professionalità e gli anni passati a studiare e ad acquisire le proprie competenze
seguo già poco perchè spesso leggo cose che non stanno nè in cielo nè in terra ma questa volta sono rimasto davvero "basito"
torno a coltivare il mio orticello sperando non cambi il vento e che ci sia sempre acqua per le mie piantine

bernardo

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  • Re: MODIFICHIAMO la lettera "a" comma 2 art. 39
  • (23/01/2011 15:38)

Piccolofalco il 23/01/2011 12:36 ha scritto:

chi lo propone per di piu' gestisce una società di servizi che sicuramente troverebbe modo di essere convenzionata e non avrebbe problemi di sorta !!! ma chi lavora da 20 anni come libero professionista facendo bene la sua parte improvvisamente dovrebbe mettersi a fare il dipendente perchè qualcuno vuole limitare il libero mercato e decidere come si deve gestire l'attività di sorveglianza del mondo del lavoro ??? una sola parola mi viene RIDICOLO

Ma dai, Piccolo Falco! Ma veramente non hai colto? Il mio "rilancio" era chiaramente provocatorio! Ad una castroneria ho rilanciato con un'altra castroneria! Sono per la libertà d'impresa per tutti, Società e Liberi Professionisti. Mi inc....quando qualcuno pensa che i suoi diritti siano più legittimi di quelli degli altri. Ciao.

Fragar

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  • Re: MODIFICHIAMO la lettera "a" comma 2 art. 39
  • (27/01/2011 10:40)

allora... proposte pareri..non vi fate più sentire. Si vede che la situazione attuale va bene a tutti così come è. Allora vi prego, non lamentatevi più ok. Che pigrizia e lassismo. A volte mi chiedo ma i medici del lavoro hanno amore per il loro lavoro...cosa gli sta a cuore?
Che delusione. Se vi lamentate ancora siete solo dei piagnoni che vogliono la "pappa pronta" senza sacrifici e soprattutto senza proporre nulla. Diceva Tacito: nihil ex nilo nihil in nilum

maxmd

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  • Re: MODIFICHIAMO la lettera "a" comma 2 art. 39
  • (27/01/2011 10:58)

Se proprio vogliamo cambiare l'unica cosa da fare sarebbe assimilare i medici competenti ai medici di famiglia e creare un tetto massimo di 2500 sorvegliati. Lo stipendio del medico competente sarebbe proprozionale ai mutuati (si potrebbe decidere 60-80 euro/cadauno), i soldi verrebbero da un fondo istituito dai datori di lavoro con partecipazione statale ed il numero dei MC sarebbe, come adesso quello di MMG, deciso in base alle esigenze reginali e nazionali.
E' ovvio che con un massimale di 2500 sorvegliati tutti lavorerebbero bene e non ci sarebbero squali come quelli che ammorbanno la medicina del lavoro italiana.
E non ci sarebbe neanche il problema di società, asl, specializzandi etc etc.
E' l'uovo di colombo, ma siccome è una cosa giusta, sensata, regolare e che funzionerebbe bene non sarà mai possibile metterla in pratica...
...molto meglio il bunga-bunga che qualcuno fa a danni di poveri giovani colleghi che cercano di lavorare...
E comunque non preoccupiamoci, come sempre qui da Noi la situazione è grave ma non seria...
Cordialità, Massimiliano

armandomattioli

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  • Re: MODIFICHIAMO la lettera "a" comma 2 art. 39
  • (27/01/2011 11:53)

maxmd il 27/01/2011 10:58 ha scritto:
Se proprio vogliamo cambiare l'unica cosa da fare sarebbe assimilare i medici competenti ai medici di famiglia e creare un tetto massimo di 2500 sorvegliati. Lo stipendio del medico competente sarebbe proprozionale ai mutuati (si potrebbe decidere 60-80 euro/cadauno), i soldi verrebbero da un fondo istituito dai datori di lavoro con partecipazione statale ed il numero dei MC sarebbe, come adesso quello di MMG, deciso in base alle esigenze reginali e nazionali.
E' ovvio che con un massimale di 2500 sorvegliati tutti lavorerebbero bene e non ci sarebbero squali come quelli che ammorbanno la medicina del lavoro italiana.
E non ci sarebbe neanche il problema di società, asl, specializzandi etc etc.
E' l'uovo di colombo, ma siccome è una cosa giusta, sensata, regolare e che funzionerebbe bene non sarà mai possibile metterla in pratica...
...molto meglio il bunga-bunga che qualcuno fa a danni di poveri giovani colleghi che cercano di lavorare...
E comunque non preoccupiamoci, come sempre qui da Noi la situazione è grave ma non seria...
Cordialità, Massimiliano

Quella di Massimiliano mi sembra una buona base di partenza per un confronto serio; peraltro ha anche il pregio di svincolare il MC da ogni indebita possibile pressione da parte dei propri "clienti", rendendolo effettivamente soggetto terzo tra DdL e lavoratore.
Saluti
a.m.

jamesbond

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  • Re: MODIFICHIAMO la lettera "a" comma 2 art. 39
  • (27/01/2011 12:01)

maxmd il 27/01/2011 10:58 ha scritto:
Se proprio vogliamo cambiare l'unica cosa da fare sarebbe assimilare i medici competenti ai medici di famiglia e creare un tetto massimo di 2500 sorvegliati. Lo stipendio del medico competente sarebbe proprozionale ai mutuati (si potrebbe decidere 60-80 euro/cadauno), i soldi verrebbero da un fondo istituito dai datori di lavoro con partecipazione statale ed il numero dei MC sarebbe, come adesso quello di MMG, deciso in base alle esigenze reginali e nazionali.
E' ovvio che con un massimale di 2500 sorvegliati tutti lavorerebbero bene e non ci sarebbero squali come quelli che ammorbanno la medicina del lavoro italiana.
E non ci sarebbe neanche il problema di società, asl, specializzandi etc etc.
E' l'uovo di colombo, ma siccome è una cosa giusta, sensata, regolare e che funzionerebbe bene non sarà mai possibile metterla in pratica...
...molto meglio il bunga-bunga che qualcuno fa a danni di poveri giovani colleghi che cercano di lavorare...
E comunque non preoccupiamoci, come sempre qui da Noi la situazione è grave ma non seria...
Cordialità, Massimiliano

Utopia pura!!!!
Allora facciamo sparire tutte le cliniche private, facciamo sparire i centri di fisioterapici (con all'interno medici fisiatri) facciamo sparire le societa' di audioprotesi (con all'interno tecnici e medici otorini). Facciamo sparire le societa' o cliniche o studi medici di ortopedia e rieducazione funzionale. Facciamo sparire le societa' o studi medico di odontoiatri. Ma il medico del lavoro e' uno specialista come gli altri o deve avere privilegi in piu'? Essendo una branca della medicina tutti i professionisti sanitari sono uguali (odontoiatri, medici del lavoro, fisiatri, ortopedici ecc...) quindi passare tutto sul pubblico addirittura come il MMG e' fantasia. Siamo in Europa con tutti i pro e contro basta guardare gli altri stati (io ci sono stato). La liberta' di scelta spetta al datore di lavoro. Far fare le visite come al MMG mi sembra di ritornare allo stato che controlla tutto e tutti, chiamato comunismo (premetto che non sono ne' di dx, ne' di sx ne' di centro ne' di grillo)e al voler il posto sicuro come stipendiato asl. Il mondo gira purtroppo all'opposto basta guardare i chiari bilanci regionali nella sanita' per rendersi conto fattivamente che non ci sono soldi e che le ditte fanno quello che credono e i soldi li destinano giustamente ad un servizio o medico da loro scelto e valutato. Non da un medico calato dall'alto o dall'asl perche' questo tocca. Fantasia e utopia. Parliamo di realta' attuale e di servizi per le aziende nella medicina del lavoro svolti con competenza e qualita' lì e' il punto non Medico e societa' siamo ancora nel medioevo quando nel 1968 il mitico Sordi fece il film "il medico della mutua" invito a guardarlo si capira' che i mali sono d'appertutto anche se non esistevano ancora le strutture sanitarie o societa' di servizi tanto dscritte come il "male", anzi era peggio (vedere il film, insegna). Saluti.

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