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Sorveglianza sanitaria e livelli espositivi a cancerogeni

Questo argomento ha avuto 31 risposte ed è stato letto 4126 volte.

Gennaro

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  • Re: Sorveglianza sanitaria e livelli espositivi a cancerogeni
  • (04/04/2011 08:16)

armando il 03/04/2011 09:33 ha scritto:

Riporto testualmente da pag del documento http://www.inail.it/cms/Medicina_...ti_V_Convegno/Intervento_Pira.doc :

"Per attivare e graduare la sorveglianza sanitaria, si propone arbitrariamente di considerare i lavoratori
• non esposti, se l’esposizione è contenuta nei limiti previsti per la popolazione generale, ove definiti;
• esposti a concentrazioni moderate, se rilevate concentrazioni comprese entro il 50% del valore limite;
• esposti a concentrazioni elevate, se rilevate superiori al 50% del valore limite."


Salve:)
Evinco sempre la stessa cosa: se l'esposizione dell'agente cancerogeno è uguale a quella della popolazione generale non c'è esposizione e quindi nessun obbligo si Sorveglianza sanitaria.
Questo concetto mi sembra anche giusto!.
Saluti:)
se poi vogliamo discutere sulle probabilità e sulla classificazione in moderato e alto questo è un altro discorso

Gennaro Bilancio

armando

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  • Re: Sorveglianza sanitaria e livelli espositivi a cancerogeni
  • (04/04/2011 08:24)

Gennaro il 04/04/2011 08:16 ha scritto:


Salve:)
Evinco sempre la stessa cosa: se l'esposizione dell'agente cancerogeno è uguale a quella della popolazione generale non c'è esposizione e quindi nessun obbligo si Sorveglianza sanitaria.
Questo concetto mi sembra anche giusto!.
Saluti:)
se poi vogliamo discutere sulle probabilità e sulla classificazione in moderato e alto questo è un altro discorso

E' esattamente quello che secondo me è opportuno; dire che un'esposizione al di sotto del 50% del TLV è moderata è asserzione assolutamente fuorviante e foriera, sul campo, di una sottovalutazione del rischio cancerogeno, come avviene per i benzinai, alla faccia del principio, astrattamente giusto, del riferimento alla popolazione generale.
Che se poi andiamo a ben vedere, è una popolazione che non rappresenta un gruppo omogeneo.
Saluti

nofertiri9

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  • Re: Sorveglianza sanitaria e livelli espositivi a cancerogeni
  • (04/04/2011 09:37)

Enrico Pira, che a parte tutto è anche :-) un gran bell'uomo, è persona estremamente seria, ed infatti lui stesso alla modulazione che propone premette "ARBITRARIAMENTE".
e, come notava gennaro, il tutto finalizzato all'attivazione di adempimenti normativi ben prima che alla tutela oggettiva dei lavoratori.
Quanto all'aggettivo "moderato", dovrebbe essere noto a tanti da molti anni che è un'espressione che mi irrita in maniera sovrumana, per cui ho deciso di considerarlo equivalente all'espressione "non troppo elevato", se riferito ad un rischio professionale. Facendo salvi i concetti peraltro ancor vaghi di "elevato", che comunque sarebbe al di sotto del TLV, ed "eccessivo", francamente > TLV.

Nofer
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Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.

armando

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  • Re: Sorveglianza sanitaria e livelli espositivi a cancerogeni
  • (04/04/2011 10:45)

nofertiri9 il 04/04/2011 09:37 ha scritto:
Enrico Pira, che a parte tutto è anche :-) un gran bell'uomo, è persona estremamente seria, ed infatti lui stesso alla modulazione che propone premette "ARBITRARIAMENTE".
e, come notava gennaro, il tutto finalizzato all'attivazione di adempimenti normativi ben prima che alla tutela oggettiva dei lavoratori.
Quanto all'aggettivo "moderato", dovrebbe essere noto a tanti da molti anni che è un'espressione che mi irrita in maniera sovrumana, per cui ho deciso di considerarlo equivalente all'espressione "non troppo elevato", se riferito ad un rischio professionale. Facendo salvi i concetti peraltro ancor vaghi di "elevato", che comunque sarebbe al di sotto del TLV, ed "eccessivo", francamente > TLV.

Così seguitiamo a girare attorno al problema: smettiamola di usare questi termini ambigui e fuorvianti oppure connotiamoli in termini quantitativi.
Che vuol dire esposizione moderata = probabilità di contrarre una neoplasia inferiore a 1/1000, 1/10.000, 1/100.000?
Questo è l'unico sistema anche eticamente corretto, perche darebbe modo a tutti i soggetti interessati di dire la loro, compresi magari i lavoratori, che invece, quando si sentono dire che l'esposizione è moderata, irrilvenate, non troppo elevato si tranquillizzano.
E purtroppo si sono tranquillizzati pure i tecnici.
Saluti

nofertiri9

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  • Re: Sorveglianza sanitaria e livelli espositivi a cancerogeni
  • (04/04/2011 11:51)

armando il 04/04/2011 10:45 ha scritto:


Che vuol dire esposizione moderata = probabilità di contrarre una neoplasia inferiore a 1/1000, 1/10.000, 1/100.000?

E ma carissimo, tu puoi avere tutte le ragioni di questo mondo, e io credo di avertele anche riconosciute già quando ho scritto che è un ragionamento che non fa una grinza dal punto di vista logico.
Tu mi ribatti che non è solo logico ma pratico. OK,e io posso pure essere d'accordo con te: ma FATTI UNA RAGIONE CHE QUESTA TUA PUR CONDIVISIBILISSIMA TESI TEORICA NON HA ALCUN RISCONTRO NORMATIVO.
Ecco perchè l'ho definita autoreferenziata al pari della tesi di Pira.

Non dovrei essere io "cittadina vulgaris" a ricordare a te "Inspector Maximus" che nessuna prestazione personale o patrimoniale è dovuta se non in forza della Legge (art. 23 Costituzione della Repubblica Italiana): e la Legge dice di valutare, di spiegare in base a quali principi si è valutato e che conclusioni se ne sono tratte, no dice mica " però tenete presente cosa ne pensa armando". Non sei ancora a livelli tali da poterti permettere delle leggi così ad personam :-) !

Nofer
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armando

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  • Re: Sorveglianza sanitaria e livelli espositivi a cancerogeni
  • (04/04/2011 13:41)

nofertiri9 il 04/04/2011 11:51 ha scritto:

E ma carissimo, tu puoi avere tutte le ragioni di questo mondo, e io credo di avertele anche riconosciute già quando ho scritto che è un ragionamento che non fa una grinza dal punto di vista logico.
Tu mi ribatti che non è solo logico ma pratico. OK,e io posso pure essere d'accordo con te: ma FATTI UNA RAGIONE CHE QUESTA TUA PUR CONDIVISIBILISSIMA TESI TEORICA NON HA ALCUN RISCONTRO NORMATIVO.
Ecco perchè l'ho definita autoreferenziata al pari della tesi di Pira.

Non dovrei essere io "cittadina vulgaris" a ricordare a te "Inspector Maximus" che nessuna prestazione personale o patrimoniale è dovuta se non in forza della Legge (art. 23 Costituzione della Repubblica Italiana): e la Legge dice di valutare, di spiegare in base a quali principi si è valutato e che conclusioni se ne sono tratte, no dice mica " però tenete presente cosa ne pensa armando". Non sei ancora a livelli tali da poterti permettere delle leggi così ad personam :-) !

Eh no , cara Nofer, lascia stare la legge; dire che l'esposizione al di sotto del 50% del TLV di un cancerogeno è moderata, è scientificamente sbagliato.
Ma non solo perchè il 50% è troppo elevato, è che non si può proprio fare riferimento al TLV in questo modo ed in questo contesto.

nofertiri9

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  • Re: Sorveglianza sanitaria e livelli espositivi a cancerogeni
  • (04/04/2011 13:59)

Io non posso "lasciar stare la legge".
Nessuno di noi può, tu meno ancora di altri "cives vulgares" come me.
Cominciamo ad osservarle, le leggi: può darsi che se ci accorgiamo che sono scritte con i piedi magari ci diamo da fare a farle riscrivere con un senso logico.
Io, per esempio, trovo altamente illogico dover versare l'IVA di fatture che non mi sono state pagate e peggio ancora pagarci sopra anche l'IRES come se le avessi avute. Ma se non le pago poi mi ci appioppano un altro 30% di maggiorazione a titolo di sanzione, e poi mi ci applicano gli interessi legali a partire dal giorno in cui non l'ho versata "secondo loro": anche se di quei soldini io non ho avvertito neppure l'ectoplasma.
Mi piacerebbe assai lasciar stare almeno questa legge, ma proprio non posso. Quindi, se le devo osservare tutte io anche quando non sono d'accordo e quando le trovo ingiuste addirittura nei miei personali confronti, lo stesso dovete fare tutti voi. E senza discutere.

Nofer
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  • Re: Sorveglianza sanitaria e livelli espositivi a cancerogeni
  • (04/04/2011 14:09)

nofertiri9 il 04/04/2011 01:59 ha scritto:
Io non posso "lasciar stare la legge".
Nessuno di noi può, tu meno ancora di altri "cives vulgares" come me.
Cominciamo ad osservarle, le leggi: può darsi che se ci accorgiamo che sono scritte con i piedi magari ci diamo da fare a farle riscrivere con un senso logico.
Io, per esempio, trovo altamente illogico dover versare l'IVA di fatture che non mi sono state pagate e peggio ancora pagarci sopra anche l'IRES come se le avessi avute. Ma se non le pago poi mi ci appioppano un altro 30% di maggiorazione a titolo di sanzione, e poi mi ci applicano gli interessi legali a partire dal giorno in cui non l'ho versata "secondo loro": anche se di quei soldini io non ho avvertito neppure l'ectoplasma.
Mi piacerebbe assai lasciar stare almeno questa legge, ma proprio non posso. Quindi, se le devo osservare tutte io anche quando non sono d'accordo e quando le trovo ingiuste addirittura nei miei personali confronti, lo stesso dovete fare tutti voi. E senza discutere.

Scusa, Nofer, sbagli; nessuna legge stabilisce il criterio della SS tarata sul 50% del TLV.
Ed io sostengo che è un criterio scientificamente sbagliato: su questo punto verte la discussione.
E di questo deve farsi carico la comunità scientifica: troppo comodo dare sempre la responsabilità di ciò che non va ai politici.
Le ricadute di legge le potremo valutare in altro ambito, ad es. se sulla base di questo criterio qualche lavoratore subisce un danno.
Ma non esuliamo dall'aspetto scientifico: e su questo non puoi che concordare con me.

nofertiri9

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  • Re: Sorveglianza sanitaria e livelli espositivi a cancerogeni
  • (04/04/2011 14:48)

mi sembrava di aver detto da subito che il concetto di 50 %del TLV, per un cancerogeno o meno, a me sembra comunque un dato alto. Se trovo qualcosa con un'esposizione pari al 50% del TLV
Tu però avevi aggiunto

Ma non solo perchè il 50% è troppo elevato, è che non si può proprio fare riferimento al TLV in questo modo ed in questo contesto.

e a me è venuto in mente l'Allegato XLIII, con i suoi bravi TLV per benzene, che pare sia diventato più pericoloso di 3 volte dopo il 2001..., CVM e polveri di legni duri.
Io non posso "lasciar stare la legge", ti ripeto.
Anche se dice idiozie assolute.

Tu sostieni che la tua tesi è scientificamente più sensata di quella di Pira o di altri e magari che ci sono altre tesi scientificamente più sensate/calzanti delle tue.
Ok. Va bene. Hai ragione tu, per me nessun problema.

MA LA LEGGE NON PREVEDE NE' LE TUE IPOTESI NE' ALTRE, per adesso.
Dice che il DdL valuta se c'è un rischio professionale di esposizione a sostanze cancerogene, e se ritiene che questo rischio ci sia istituisce il Registro degli esposti e tutto l'ambaradan di conseguenza. Altrimenti non attiva un saciccio e però deve comunque dare evidenza di aver eseguito detta valutazione e che la stessa ha avuto esito negativo per la presenza di rischio professionale.
Dire che c'è un agente cancerogeno in un qualche nesso causale con l'attività lavorativa (o di vita) non significa sempre e per forza che l'agente possa costituire un effettivo rischio. Io ho capito perfettamente che ciò che tu auspichi è che a qualche anima pietosa venga l'uzzolo di dire "considerate che ci sia rischio professionale se l'entità dell'agente comporta un incremento di rischio potenziale pari a 1:100.000 in 40 anni ovvero anche 1:100 in 10 anni. Io invece spero proprio che ciò non accada, perchè potrebbero dare il secondo parametro o addirittura decidere "attivare il registro solo se il rischio incrementale è di 1:10 in 1 anno". Il che non mi starebbe per nulla bene: eppure sarebbe un ragionamento "scientifico" sulle basi che tu sostieni essere più uniformi che non il basarsi su un TLV.
Ecco tutto.

Sai, io ormai mi sono convinta che ciò che rende sempre più "conservatori" con il passare degli anni quelli come me, con solida fama di insofferenti, rumpac@@@o e ribelli, è che ogni cambiamento produce di fatto più danni di quelli che voleva ridurre. Come la vecchina che pregava per la lunga vita del tiranno di siracusa, io temo molto seriamente che il dopo sia peggio dell'adesso.

Nofer
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  • Re: Sorveglianza sanitaria e livelli espositivi a cancerogeni
  • (04/04/2011 14:53)

accc.. è saltato un pezzo:
Se trovo qualcosa con un'esposizione pari al 50% del TLV, per principio devo ripetere le analisi entro 16 settimane, mentre se è al di sotto di 1/2 posso ripeterle dopo 32 settimane, e questo per UNI 689.

Nofer
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