Il portale del Medico del Lavoro Competente

Ricerca

Login

Informazioni

Permesso di lettura:
Tutti gli utenti
Permesso di scrittura:
Utenti registrati

Network

In tema di rischio chimico...

Questo argomento ha avuto 14 risposte ed è stato letto 3784 volte.

armando

Nessun avatar per questo utente
Provenienza
Perugia
Professione
Medico del Lavoro
Messaggi
236
  • Re: In tema di rischio chimico...
  • (20/05/2011 02:08)

nofertiri9 il 19/05/2011 07:28 ha scritto:

La SdS con nafta pesante è correttissimo che riporti la nuova sigla H350, che non è come R45 perchè significa "può essere cancerogeno",e non "provoca il cancro"

Ma il benzene nelle nafte non c'è: la caratteristica delle nafte è di essere con numeri di carboni >12, e fino a prova contraria il benzene ne ha solo 6.

Una volta tanto, e fidati di una che l'ha anche analizzata, sta bestia, se proprio non vuoi andare a riprenderti un vecchio testo di chimica delle superiori.

La sostanza in questione è NAFTA(PETROLIO), FRAZIONE PESANTE DI HYDROTREATING e più precisamente, come riportato dal sito dell'ISS sopra citato, che a sua volta è assolutamente conforme alle tabelle 3.1 e 3.2 dell'all.VI del CLP, come modificata dal reg.440/2009/CEE:
N. CAS 64742-48-9 N. CE 265-150-3 N. Indice 649-327-00-6

Prendiamo il vangelo del CLP, non i vecchi libri, perchè per i prossimi anni i MdL e tutti gli altri ad esso dovranno fare riferimento, in tutta Europa.

Al contrario di quanto sostieni, R45 e H350 hanno lo stesso identico significato, o meglio, sono identiche: Può provocare il cancro

Al contrario di quanto sostieni, la Nota P dell'allegato VI del CLP indica che nella sostanza in questione il benzene può esserci eccome ed è proprio la sua presenza > 0,1% a comportare la sua classificazione Carc. Cat. 2, R45 e Carc. 1B, H350. Niente benzene, niente R45 o H350.

Al contrario di quanto sostieni non abbiamo un numero di atomi di carbonio > 12, ma un numero compreso sopratutto fra 6 e 13; inoltre la temperatura di ebollizione non è maggiore di 130°C, ma compresa tra 65 e 230°C.
Testualmente: It consists of hydrocarbons having carbon numbers predominantly in the range of C6 through C13 and boiling in the range of approximately 65°C to 230°C (149°F to 446°F).

lorenzof

Nessun avatar per questo utente
Provenienza
Torino
Professione
Medico del Lavoro Competente
Messaggi
139
  • Re: In tema di rischio chimico...
  • (20/05/2011 07:02)

... dal vangelo secondo armando....

armando

Nessun avatar per questo utente
Provenienza
Perugia
Professione
Medico del Lavoro
Messaggi
236
  • Re: In tema di rischio chimico...
  • (20/05/2011 09:01)

Errata corrige: CLP come modificato dal regolamento 790/2009, non come avevo scritto 440/2009.

Ecco di nuovo il riferimento: http://www.iss.it/dbsp/reso_detl....13160-7AA0-4C32-9007-FA6A59CDCE40

nofertiri9

nofertiri9
Provenienza
Napoli
Professione
Laureato non medico
Messaggi
1256
  • Re: In tema di rischio chimico...
  • (20/05/2011 09:16)

armando il 20/05/2011 02:08 ha scritto:
Testualmente: It consists of hydrocarbons having carbon numbers predominantly in the range of C6 through C13 and boiling in the range of approximately 65°C to 230°C (149°F to 446°F).

Ok, e allora fallo presente anche all'APAT:
http://www.arpa.emr.it/schedesost...se/schedeattuali/icsc1380_ITA.htm
dove leggo nelle note:

Né la concentrazione di aromatici né quella di esano è maggiore dello 0.1 % del volume. Note P: la classificazione EU come carcinogeno (R45) non può essere applicata se viene dimostrato che il contenuto di benzene è minore dello 0.1% del volume. A seconda delle materie prime e dai processi di produzione, la composizione e le proprietà fisiche di questo solvente possono variare considerevolmente.

In ogni caso, caro armando, io non mi cimento a dare opinioni sulla clinica o sulla semeiotica perchè sono cosciente che la mia competenza nel merito è quella raffazzonabile a spizzichi e bocconi su qualche testo di medicina letto a pezzetti occasionali.
E ti posso assicurare che la classificazione anche commerciale degli idrocarburi di origine petrolifera è:
combustibili gassosi - Si trovano, cioè, a temperatura e pressione atmosferica ordinaria allo stato gassoso (per esempio: metano, butano, propano);

combustibili liquidi - Si trovano, cioè, a temperatura e pressione atmosferica ordinaria allo stato liquido.
I combustibili appartenenti a quest'ultima categoria tendono a volatilizzare. In base a tale proprietà possono essere suddivisi nei seguenti gruppi:
1)benzina;
2)kerosene;
3)combustibile per diesel (conosciuto anche come gasolio);
4)olio combustibile (conosciuto anche come nafta).

La nafta ottenuta per cracking in atmosfera di idrogeno (Hydrotreating) è una miscela di idrocarburi più leggeri della nafta "tal quale" ottenuti per cracking catalitico dalla Nafta; e, giusto per dirlo, il cracking è un "processo di rottura delle grandi molecole di petrolio al fine di ridurle in piccole".
Si chiama Nafta leggera la frazione più leggera ottenuta con questo processo, e può contenere aromatici e quindi anche benzene che come sai è il più leggero degli aromatici, e Nafta pesante quella, appunto, più pesante che tanto difficilmente ne contiene da essere talvolta chiamata "dearomatizzata".
QUESTO, COME FATTO CHIMICO.
Che poi i prodotti commerciali "nafta pesante", cui si riferisce il numero CAS che peraltro non è corrispondente ad una precisa e puntuale composizione chimica, per potersi fregiare della frase di rischio o meno possano contenere anche una frazione aromatica più o meno bassa è altro discors;: ed è esattamente quello che ha richiesto la nota P: se fossero tutte "con" benzene non c'era bisogno alcuno di specificare che bisognava dosarne il tenore in benzene.
L'ISS infatti, a volerne capire le note ed il senso e non solo a prenderne i sommi capi, ha più di una volta chiaramente specificato che la eventuale classificabilità come cancerogeni persino dei rifiuti nonchè delle sostanze contaminate da prodotti petroliferi (compresi acqua e suoli) è legata alla presenza ed alla concentrazione in peso di sostanze, come il benzene ma anche il benzo(a)pirene, il benzo(j)fluorantene, il benzo(k)fluorantene, di dibenzo(a,h)antracene etc. Che poi è il criterio per cui il bitume non è R45 mentre il catrame di carbone sì.

Allora, se è vero che voi MC dovrete confrontarvi con il CLP e le su classificazioni, ti vorrei far presente che invece professionalità come la mia sono quelle che alla compilazione di quelle benedette SdS devono partecipare.
Se poi ritieni che in quanto medici solo voi potete decidere se o quando una cosa abbia una certa caratteristica di pericolosità, dimmelo subito che risparmio tempo, dita e tastiera.
Cosa che, di nuovo, rimpiango di non aver fatto.
Tornando infine alla SdS per cui tcam ci ha postato i quesito, faccio presente che nella sezione 2 sono riportate le frasi rischio "accademiche" dei componenti del prodotto cui la SdS si riferisce, e che le frasi di rischio del prodotto commercializzato sono quelle della sezione 16. Questa cosa non è ben chiara a tutti, a volte nemmeno a chi quete SdS le predispone, e quindi ci tengo a ribadirla. La novità del REACH rispetto alla preesistente normativa è proprio la classificazione e registrazione armonizzata per tutta l'UE delle sostanze chimiche, in modo che una certa etichettatura tedesca sia perfettamente sovrapponibile a quella francese o italiana. L'etichettatura si basa sul catalogo GHS CLP (Globally Harmonized Sistem of Classification/Labelling/Packaging).
Una maniera per fare a capirsi, insomma, che dovrebbe essere estesa a parecchio altro.

Nofer
--------------------------------------------------------------------
Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.

armando

Nessun avatar per questo utente
Provenienza
Perugia
Professione
Medico del Lavoro
Messaggi
236
  • Re: In tema di rischio chimico...
  • (20/05/2011 12:25)

nofertiri9 il 20/05/2011 09:16 ha scritto:
....
Se poi ritieni che in quanto medici solo voi potete decidere se o quando una cosa abbia una certa caratteristica di pericolosità, dimmelo subito che risparmio tempo, dita e tastiera.
......

Mai detto questo: in quanto medici, biologi, chimici etc. che si occupano di prevenzione luoghi lavoro noi tutti dobbiamo solo rispettare la norma.
Allora andiamo sul sito ufficiale
http://www.iss.it/binary/cnsc/cont/Regol_790_2009.pdf e vediamo cosa dice la norma europea a pag. 105 e pag.332 rispetto alla sostanza che camerotto ha psoto alla nsotra attenzione: Naphtha (petroleum), hydrotreated heavy.
Ci sono esattamente le cose che ho sopra riportato, rispetto a frasi di rischio, cancerogenicità benzene correlata come da nota P, numero atomi carbonio, range di temperatura di ebollizione.
Mi sembra che ci sia poco da discutere, basta solo leggere bene.

MedicoCompetente.it - Copyright 2001-2024 Tutti i diritti riservati - Partita IVA IT01138680507

Privacy | Contatti