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la sorveglianza sanitaria serve a tanti, ma non ai lavoratori
- Re: la sorveglianza sanitaria serve a tanti, ma non ai lavoratori
- (10/11/2011 17:38)
sono d'accordo con molti interventi pur con varie sfumature.
1) no ai visitifici e alla intermediazione (società di servizi) si opera come solo professionisti puri senza rapporti di dipendenza o convenzione
2) no alla convenzione ( dalla padella alla brace :non si potrebbe neppure disdire il contratto come con le società che non ci vanno bene)
3) sì alla associazione di medici competenti per svolgere incarichi vs ditte )
4)sì alla semplificazione amministrativa ( certella su tessera magnetica /cip)
- Re: la sorveglianza sanitaria serve a tanti, ma non ai lavoratori
- (11/11/2011 00:25)
rosina afferma
"Fino a quando il governo non costituirà una sorveglianza sanitaria ed una prevenzione gestita dalle asl tramite un gruppo di medici del lavoro affiancati da sanitari specialisti nella prevenzione (laurea triennale attualmente a numero chiusi ridicolo) le cose andranno sempre peggio"
non sono d'accordo: lo dimostra la storia della riforma sanitaria nell'80-85 i servizi di prevenzione avevano competenza(in senso "legale" non necessariamente e non sempre in senso "proprio" ) su igiene degli alimenti ambiente medicina legale e del lavoro compresa la sorveglianza sanitaria ma l'egemonia delle strutture ospedaliere di diagnosi e cura nella gestione della Asl ha favorito - riducendo le risorse dei servizi di prevenzione - la separazione dei servizi territoriali (distrettuali) per ricavarsi uno spazio controllato nei distretti. Così l'ambiente e finito agli Arpa (ex laboratori di Igiene e Profilassi) degli alimenti se ne occupano (senza SPECIFICA competenza i veterinari - il ripieno del tortellino sarà pure di origine animale ma vi è pur qualche differenza tra il tortellino e il bue - e la (lo dico col massimo rispetto per l'arma) guardia forestale -per l'origine vegetale. In medicina del lavoro nelle Asl si passati da un ruolo più sanitario e preventivo ad uno più burocratico che medico-preventivo tanto che le ispezioni sono fatte da vigili ( pardon "ispettori") sanitari. mentre si è lasciato proliferare società di servizi (ambulatori, poliambulatori e società sempre più grosse ed organizzate che sono cresciute vendendo visite per le aziende, fisioterapia e medicina sportiva per i clubs. Senza queste attività avrebbero vivacchiato coprendo la libera professione ospedaliera.
si lasciato proliferare RSPP multiaziendali scarsamente preparati ( lasciando che il DdL possa dire che lui deve badare al successo dell'azienda e non alle scartoffie della sicurezza.
oggi proporre la convenzione ( oltre operativamente difficile e antistorica )significa porre l'attività di sorveglianza sanitaria sotto il diretto controllo delle Asl : pensate veramente l'industria sia d'accordo ad avere non un consulente -d'accordo solo nei migliori dei casi-ma la longa manus degli organi di vigilanza (come se le banche dessero il portierato alla guardia di finanza )
trascuriamo l'aggravio di burocrazia ....moduli cervellotici e ingestibili ed incompilabili ( vedi il questionario Spisal di Vicenza -CONAMECO docet)
soluzione :
RAPPORTO DIRETTO AZIENDA MEDICO COMPETENTE (non dipendenza ne convenzione con società (art.38 comma 2 lett. a = DA ABROGARE !!! )
SVILUPPO ASSOCIAZIONE FRA MEDICI COMPETENTI
AUTOMATIZZAZIONE DEGLI ADEMPIMENTI (CARTELLA SAN SU TESSERA magnetica )