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occhiali in uso come prescrizione

Questo argomento ha avuto 23 risposte ed è stato letto 5851 volte.

bernardo

bernardo
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  • Re: occhiali in uso come prescrizione
  • (05/04/2012 20:32)

Non esistono prescrizioni "universali": essendo la prescrizione in oggetto relativa ad un giudizio di idoneità, vale solo per il lavoratore per cui è stata espressa.

mc pol

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  • Re: occhiali in uso come prescrizione
  • (08/04/2012 21:58)

Condivido, sono consapevole che la prescrizione valga solo per il lavoratore in esame e non sia universale, quello che volevo dire è che, proprio in virtù di questo principio che infatti condivido pienamente, a mio modesto avviso non andrebbe automaticamente formulata la prescrizione di "uso di lenti al VDT (già in uso o non)" a tutti quelli che portano le lenti, solo per il fatto che portano le lenti, ma la prescrizione andrebbe giustificata sulla base di altri elementi tra cui ad es. il tipo di vizio di rifrazione (ad es. in caso di astigmatismo e/o di ipermetropia).
Anche perchè ad es. vediamo lievi miopie per le quali il lavoratore non utilizza costantemente proprie lenti al VDT, mentre magari le stesse lenti le utilizza sempre per altre attività extralavorative (come guardare la tv, guidare l'auto ecc...). Quindi in casi come questi non avrebbe senso, a mio avviso, prescrivere le lenti al VDT.
Invece nella pratica si assiste a prescrizioni massive di uso di lenti, a mio avviso immotivate, come anche detto da qualche collega prima di me.
Ciò proprio per ribadire che non esistono regole universali (anche se eventuali linee guida possono sempre essere utili)ma esistono casi da valutare di volta in volta.

GIOVANNI.DIPISA

GIOVANNI.DIPISA
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Sondrio
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Medico del Lavoro Competente
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  • Re: occhiali in uso come prescrizione
  • (12/04/2012 19:08)

Desidero un chiarimento a quanto e' stato detto: tutte le volte che si prescrivono lenti correttive già in uso nella vita extra professionale per il lavororo al VDT automaticamente scatta la periodicità a 2 anni per i minori di 50 anni? O non sarebbe più corretto lasciare questa dicitura sotto forma di commento a un giudizio di idoneità e riservare il giudizio con prescrizione ai soli casi con importanti disturbi rifrattivi (astigmatismo, ipermetropia....) o patologie oculari (ad es. Cheratocono...)?. Vi ringrazio.

Il vero somaro non è l'asino che sa di essere tale, ma quello che si crede un cavallo (o tenta di apparire).
(MdP)

mc pol

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Milano
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Medico del Lavoro Competente
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  • Re: occhiali in uso come prescrizione
  • (12/04/2012 20:34)

Tutti i casi in cui si prescrivono lenti (in uso o non) poichè è una prescrizione il giudizio dovrà essere biennale.
Nulla toglie, a tal proposito, di poter modificare a proprio piacimento la periodicità della visita medica a prescindere dall'eventuale prescrizione ed anche a prescindere dall'età: mi riferisco a patologie oculari progressive per le quali conviene ridurre la periodicità di visita medica.
A parte i consigli (condivido quanto suggerito da Bernardo in altro trhead dove consigliava di scrivere gli eventuali suggerimenti/consigli per il lavoratore in una lettera a parte e non nel giudizio di idoneità per non ingenerare confusione).
Inoltre ribadisco che a mio avviso la prescrizione di lenti andrebbe fatta in caso di situazioni visive particolari ad es. quando il lavoratore pur non utilizzando abitualmente le lenti in attività extralavorative è costretto ad usarle al VDT, in quanto il mancato utilizzo in ambito lavorativo potrebbe causare l'insorgenza dell' astenopia occupazionale (vedi ad es. astigmatismo, elevate ipermetropia, ecc..).
Io personalmente sarei per la prescrizione di pause agguntive, per la riduzione eventuale della periodicità di visita medica, per le limitazioni alla durata complessiva dell'esposizione al VDT nei casi gravi, ma la prescrizione di lenti la riserverei solo ai dispositivi speciali di correzione o a situazioni visivi particolari.
Altrimenti, considerata l'alta prevalenza di miopi e di deficit visivi nella popolazione generale, per 70-80 lavoratori su 100 servirebbe la prescrizione di "lenti" e l'automatica riduzione alla periodicità di visita medica biennale.
Questo naturalmente è il mio pensiero. Mi pare però che anche le linee guida SIMLII dicano in sostanza la stessa cosa.
Poi ognuno nella pratica meddica si regola come vuole: resta però che la prescrizione per legge comporta la visita biennale.

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