Buongiorno.... ho letto e riletto le vostre discussioni al riguardo ma mi sono persa.Qualche giorno fa (insegno in una scuola privata internazionale inglese) ci è stato comunicato che avremmo dovuto sottoporci a un prelievo ematico organizzato all'interno della scuola per rilevare un'eventuale dipendenza da abuso di alcol. Abbiamo chiesto ulteriori chiarimenti e siamo stati informati dal consulente del lavoro che :
1.si tratta di un accertamento obbligatorio in vigore dal 2001, regolato nel 2006 e diventato routinario nel 2011
2.il risultato darà origine a una idoneità alla mansione senza la quale in Italia non è possibile lavorare
3.se rifiutiamo il primo controllo avremmo solo una seconda possibilità alla terza saremmo passibili di denuncia penale e possibile reclusione
4.la procedura corretta sarebbe stata quella di non essere avvertiti
5.la scuola rischia multe salatissime, e che le ASL romane da quest'anno controllano e multano i trasgressori
Vi prego, se potete, di rispondermi nel modo più semplice possibile. Chiedo ancora scusa, so che ne avete parlato a lungo, ma le opinioni sono troppe e non riesco a districarmi.
Grazie
Paola
Il Persnale insegnante rientra fra quelli per i quali vige il divieto di consumo di alcol durante il lavoro. In questi casi il Medico Competente, o i medici dell'ASAL, possono effettuare controlli alcolimetrici, ai quali il personale non può sottrarsi, obbligo che è sanzionato in caso di rifiuto.
Però attenzione: non c'entra nulla l'alcoldipendenza ( e non c'è nessun esame che riveli un o stato di alcoldipendenza), si tratta solo del controllo del rispetto del divieto di bere dutante il lavoro.
Non c'entra nulla nemmeno al sorvelgianza sanitaria, e un evntuale presenza di alcol nel sangue (ma di solito si fa il "palloncino" e il limite è zero) non ha nulla a che vedere con l'idoneità alla mansionem, ma significa "solo" che l'insegnante ha violato il divieto di assumere alcol duirante il lavoro.
A tutt'oggi non esiste, nell'ordinamento italiano, un elenco di mansioni per cui vige l'obbligo di sorveglianza sanitaria per l'accertamento dell'alcoldipendenza: c'è una bozza di accordoi Stato Regioni, non ancora approvato e pubblicato, che peraltro esclude proprio il personale insegnante dall'elenco delle mansioni per cui si farà la sorveglianza sanitaria.
Ma, ripeto, ad oggi ciòò che si può controllare è solo il rispetto del divieto di assumere alcol dureante il lavoro.
Nello specifico rispetto a quanto sarebbe stato detto sal consulente:
1) Non è vero che è obbligatorio, la legge die che il Medico Competente e i Medici dell'ASL "possono" non "devono" fare i controlli. E vero che se il Medico Competente o i Medici dell'ASL decidono di farlo, i lavoratori (insegnanti) sono obbligati a sottoporsi.
2) Nel 2011 non è diventato rutinario un bel nulla: i controlli si possono fare dal 2001, c'è chi li fa e chi non li fa.
3) Il risultato non c'entra nulla con l'idoneità alla mansione: dice solo che hai violato il divieto di bere; la presenza di alcol in circolo non autorizza di per sè nessuno nessuno ad esprimere un giudizio di inidoneità, perché quel controllo non ha nulla a che vedere con la sorveglianza sanitaria di cui all'art. 41 del D.Lgs.81/08. Avere dell'alcol nel sangue non significa essere alcoldipendente, significa solo che hai bevuto poco prima; non avere alcol nel sangue non esclude l'alcoldipendenza, significa solo che non hai bevuto poco prima.
4) Se rifiuti il controllo non c'è nessuna seconda o terza possibilità: sei sanzionabile in base alla legge e anche disciplinarmente dalla tua azienda;
5) Ovviamente i controlli sono "a sorpresa"
6) Non c'è nessuna multa per la Scuola che non fa i controlli. Le multe sono per i lavoratori che non si sottopongono ai controlli se vengono effettuati dal Medico Competente o dai Medici dell'ASL, e per il datore di lavoro che somministra alcolici (ad esempio nelle mense o nei distributori automatici).
La ringrazio per essere stato così esauriente.
Mi permetto di porle un altro quesito.
Come è corretto, secondo lei, che si comporti un insegnante della scuola dove il "Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione" (è un chimico) che effettua corsi ani-incendio ecc. nella scuola sostiene i punti di cui sotto, insistendo che siamo tutti obbligati a sottoporci al prelievo ematico per l'alcoldipendenza "di sorpresa" (organizzato da lui all'interno della scuola e non nella ASL) che la scuola rischia severi sanzioni? la Preside, che ha fede nell'"esperto", e teme rogne, ci dice di andare a parlargli, farci spiegare la situazione, e ci implora di capire che è nel nostro interesse ?
Alcuni di noi hanno provato a controbattere, ma lui ha quasi convinto tutti che così facendo si tutela la scuola.La maggioranza del personale è inglese.Siamo solo in tre o quattro ad aver capito che costui lucra sul substrato di paura e di ignoranza.
La ringrazio.
Il RSPP non può imporre ne' organizzare un bel nulla che riguardi gli accertamenti sull'assunzione di alcol o sull'alcodipendenza. L'unico soggetto che può farlo, se c'è, è il medico competente. Se non c'è, e la valutazione dei rischi rivela l'obbligo di sorveglianza sanitaria, il Dirigenti Scolastico lo nomina e poi sarà il Medico Competente a decidere quali accertamenti effettuare.
Io consiglio di rivolgersi direttamente all'ASL, che chiarirà la questione facendo rientrare nei ranghi chi di dovere, cioè il RSPP che, stando a quello che riporta, non è esperto proprio di un bel nulla.
La ringrazio ancora moltissimo..... ho però un timore : se vado alla Asl (immagino servizio Spresal)per chiarimenti e espongo quello che sta succedendo costoro potrebbero fare d'ufficio un'ispezione della scuola ? Non intendo per ora fare una denuncia circostanziata né far correre dei rischi a nessuno, ma ho bisogno di rendere edotta la Dirigente e i miei colleghi con il maggior numero di informazioni possibile su come procedere correttamente ( anche nei confronti del RSPP) .
Solo una precisazione:
" A tutt'oggi non esiste, nell'ordinamento italiano, un elenco di mansioni per cui vige l'obbligo di sorveglianza sanitaria per l'accertamento dell'alcoldipendenza: c'è una bozza di accordoi Stato Regioni, non ancora approvato e pubblicato, che peraltro esclude proprio il personale insegnante dall'elenco delle mansioni per cui si farà la sorveglianza sanitaria."
Chiedo a Bernardo, per quanto riguarda questa bozza (che ancora non è stata pubblicata e quindi al momento non ha alcun valore) intendevi dire che il personale insegnante sarebbe escluso, in questa bozza, dalle mansioni per cui bisognerebbe verificare l'eventuale alcoldipendenza in corso di sorveglianza sanitaria e non che tale bozza escluderebbe questa mansione dalla sorveglianza sanitaria in generale (che dipende dalla valutazione dei rischi, come ben dicevi non esiste un elenco di mansioni per cui è obbligatoria o non obbligatoria la sorveglianza sanitaria...). Corretto?
Cmq le ASL romane stanno chiedendo (è un protocollo che loro esigono e che una di loro ha anche pubblicato in un testo sulla sorveglianza sanitaria) test cage, audit, ematochimici con CDT per l'alcoldipendenza che correlano (tra mille polemiche, ma chi vuole si adegua!) alle mansioni per cui vi è certamente il divieto di assumere alcolici (e quindi per tutti gli insegnanti di ogni ordine e grado).
Fino a quando questa bozza non uscirà...poi vedremo!
Se le ASL Romane fanno questo fanno una cosa assolutamente illegittima: non spetta alle ASL fare leggi o regolamenti, ma controllare l'applicazione della legislazione (Organo di Vigilanza, mica organo legislativo!). Ne' possono fare in proposito una disposizione, perché la disposizione riguarda materie non coperte dalla legge, e questa invece è coperta. Appena l'accordo in questione uscirà (se uscirrà, perché lo sta tenendo fermo la lobby dei vinificatori...non è una battuta, e veramente così) si farà quello che l'accordo prevede. Che io sappia, se veramente le asl di Roma fanno ciò, solo le uniche in Italia a farlo! In ogni modo se in una a Azienda da me seguita l'ASL imponesse di fare questo ci vedremmo in tribunale, poi qualcuno andrà a spiegare al suo direttore generale perché l'ASL deve spendere soldi in avvocati e spese legali per le farneticazioni di qualche operatore ASL creativo.
Circa la bozza, effettivamente nella bozza circolante (per chi ha i canali giusti..) la lista delle mansioni per cui dovrebbe essere obbligatoria la sorveglianza sanitaria è più o meno quella per cui vige il divieto, con alcune esclusioni e, tra queste, appunto il personale insegnante.
Per l'amico della scuola straniera: l'ASL tanto viene quanto vuole, comunque al DS occorre dire che solo il Medico Competente può effettuare i test, e quindi prima di tutto occorre nominare il Medico Competente, che poi deciderà il da farsi. In ogni caso su questo argomento, non essendo attinente alla valutazione dei rischi, il RSPP non ha alcuna voce in capitolo.
bernardo il 08/05/2012 07:30 ha scritto:
Se le ASL Romane fanno questo fanno una cosa assolutamente illegittima: non spetta alle ASL fare leggi o regolamenti, ma controllare l'applicazione della legislazione (Organo di Vigilanza, mica organo legislativo!). Ne' possono fare in proposito una disposizione, perché la disposizione riguarda materie non coperte dalla legge, e questa invece è coperta. Appena l'accordo in questione uscirà (se uscirrà, perché lo sta tenendo fermo la lobby dei vinificatori...non è una battuta, e veramente così) si farà quello che l'accordo prevede. Che io sappia, se veramente le asl di Roma fanno ciò, solo le uniche in Italia a farlo! In ogni modo se in una a Azienda da me seguita l'ASL imponesse di fare questo ci vedremmo in tribunale, poi qualcuno andrà a spiegare al suo direttore generale perché l'ASL deve spendere soldi in avvocati e spese legali per le farneticazioni di qualche operatore ASL creativo.
Circa la bozza, effettivamente nella bozza circolante (per chi ha i canali giusti..) la lista delle mansioni per cui dovrebbe essere obbligatoria la sorveglianza sanitaria è più o meno quella per cui vige il divieto, con alcune esclusioni e, tra queste, appunto il personale insegnante.
Per l'amico della scuola straniera: l'ASL tanto viene quanto vuole, comunque al DS occorre dire che solo il Medico Competente può effettuare i test, e quindi prima di tutto occorre nominare il Medico Competente, che poi deciderà il da farsi. In ogni caso su questo argomento, non essendo attinente alla valutazione dei rischi, il RSPP non ha alcuna voce in capitolo.
bernardo il 08/05/2012 07:30 ha scritto:
Se le ASL Romane fanno questo fanno una cosa assolutamente illegittima: non spetta alle ASL fare leggi o regolamenti, ma controllare l'applicazione della legislazione (Organo di Vigilanza, mica organo legislativo!). Ne' possono fare in proposito una disposizione, perché la disposizione riguarda materie non coperte dalla legge, e questa invece è coperta. Appena l'accordo in questione uscirà (se uscirrà, perché lo sta tenendo fermo la lobby dei vinificatori...non è una battuta, e veramente così) si farà quello che l'accordo prevede. Che io sappia, se veramente le asl di Roma fanno ciò, solo le uniche in Italia a farlo! In ogni modo se in una a Azienda da me seguita l'ASL imponesse di fare questo ci vedremmo in tribunale, poi qualcuno andrà a spiegare al suo direttore generale perché l'ASL deve spendere soldi in avvocati e spese legali per le farneticazioni di qualche operatore ASL creativo.
Circa la bozza, effettivamente nella bozza circolante (per chi ha i canali giusti..) la lista delle mansioni per cui dovrebbe essere obbligatoria la sorveglianza sanitaria è più o meno quella per cui vige il divieto, con alcune esclusioni e, tra queste, appunto il personale insegnante.
Per l'amico della scuola straniera: l'ASL tanto viene quanto vuole, comunque al DS occorre dire che solo il Medico Competente può effettuare i test, e quindi prima di tutto occorre nominare il Medico Competente, che poi deciderà il da farsi. In ogni caso su questo argomento, non essendo attinente alla valutazione dei rischi, il RSPP non ha alcuna voce in capitolo.
La ringrazio ancora.
Per caso Lei sa qualcosa dove posso avere accesso a una discussione sul fatto riportato dai giornali (Repubblica 20 Aprile, il Tempo ecc) sui prelievi ematici obbligatori per prof e bidelli alla scuola pubblica Fermi di Tivoli decisi dalla Preside ? Non riesco a capirlo, specialmente alla luce di queste risposte.
Pare che altre scuole internazionali qui a Roma si stiano "tutelando" effettuando prelievi di sangue a tappeto per tutti per escludere la dipendenza da alcol... ma se non è necessario, perché secondo lei assistiamo a questo ? Non riesco a capire.
Sono tutti consigliati male ? è solo un business che sfrutta le aziende straniere meno preparate, perché forse in quei paesi le leggi sono chiare e i cittadini ubbidiscono senza sospettare o cercare di capire perché ?
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