la firma sul certificato non rappresenta un problema se hai, all'atto della visita, tutti gli accertamenti complementari fatti. In caso contrario, se ad esempio non hai il referto degli esami ematici perchè si fa il prelievo in simultanea con la visita, non puoi certificare li per li e ti rimane il problema di rivederlo per farti firmare il certificato. Questo è un grosso problema perchè se il certificato non è firmato si avrà contestazione da parte dell'organo di vigilanza. Circa l'obbligo che già esisteva ne sono ovviamente al corrente. Ma per adempiere c'erano vari modi, adesso c'é nè uno solo.
Personalmente stò provando ad usare questo nuovo tipo di certificato da quando è stata disponibile la bozza dell'accordo, e vi dico che è tutt'altro che facile avere indietro tutti i certificati firmarti dai lavoratori, se devi certificare a posteriori e non all'atto della visita.
Provare per credere
ciao a tutti, rocco
Per rispondere a max-imo: peraltro i contenuti minimi della cartella sanitaria richiesti da questo decreto non prevedono più, fortunatamente, alcune assurdità:
- nominativo, indirizzo e telefono del medico curante;
- il telefono del lavoratore.
Sotto la locuzione "Ragione sociale dell'azienda" non credo vada incluso anche il codice Ateco.
Rimane invece la necessità di inserire il codice fiscale del lavoratore.
Io nel caso da te descritto pensavo di mandare i gioudizi di idoneità al datore di lavoro il quale li consegna e li fa firmare al lavoratore, poi il datore di lavoro mi trasmetterà i giudizi di idoneità firmati come file pdf o spedendomi direttamente il cartaceo: che ne pensi?
lucchetti il 03/08/2012 09:58 ha scritto:
la firma sul certificato non rappresenta un problema se hai, all'atto della visita, tutti gli accertamenti complementari fatti. In caso contrario, se ad esempio non hai il referto degli esami ematici perchè si fa il prelievo in simultanea con la visita, non puoi certificare li per li e ti rimane il problema di rivederlo per farti firmare il certificato. Questo è un grosso problema perchè se il certificato non è firmato si avrà contestazione da parte dell'organo di vigilanza. Circa l'obbligo che già esisteva ne sono ovviamente al corrente. Ma per adempiere c'erano vari modi, adesso c'é nè uno solo.
Personalmente stò provando ad usare questo nuovo tipo di certificato da quando è stata disponibile la bozza dell'accordo, e vi dico che è tutt'altro che facile avere indietro tutti i certificati firmarti dai lavoratori, se devi certificare a posteriori e non all'atto della visita.
Provare per credere
ciao a tutti, rocco
pietro verni il 22/08/2012 03:54 ha scritto:
Per rispondere a max-imo: peraltro i contenuti minimi della cartella sanitaria richiesti da questo decreto non prevedono più, fortunatamente, alcune assurdità:
- nominativo, indirizzo e telefono del medico curante;
- il telefono del lavoratore.
Sotto la locuzione "Ragione sociale dell'azienda" non credo vada incluso anche il codice Ateco.
Rimane invece la necessità di inserire il codice fiscale del lavoratore.
Il decreto va letto bene...infatti, se leggi il rimando (1) che sta in apice a "Domicilio", si legge chiaramente che è richiesto il..."recapito telefonico". Ciao
pietro verni il 22/08/2012 03:54 ha scritto:
Per rispondere a max-imo: peraltro i contenuti minimi della cartella sanitaria richiesti da questo decreto non prevedono più, fortunatamente, alcune assurdità:
- nominativo, indirizzo e telefono del medico curante;
- il telefono del lavoratore.
Sotto la locuzione "Ragione sociale dell'azienda" non credo vada incluso anche il codice Ateco.
Rimane invece la necessità di inserire il codice fiscale del lavoratore.
Confermi quanto ho scritto: trattasi di assurdità!!!
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