Credo che la denuncia di malattia professionale sia il meno: il medico competente che in quel momento effettua la visita e gli accertamenti per la definizione dell'idoneità alla mansione, venendo a conoscenza o quanto meno sospettando l'origine professionale di una patologia, provvederà senza dubbio alcuno - ope legis- a segnalarla/denunciarla nelle sedi opportune.
"Felicius curari a medico popularem gentem quam nobiles et principes viros."
Quello che "pensano" gli organi di vigilanza e' irrilevante: gli organi di vigilanza devono, appunto, vigilare sulla applicazione della legge e sanzionare chi non lo fa. Non devono esprimere opinioni sulla "bontà" della legge o addirittura "inventarsela" ma vigliare sulla sua applicazione. In merito alle responsabilta' in materia penale non si distribuiscono, si assommano (concetto di concorso di colpa). Circa cio' che si può fare o meno, quello che distingue uno stato di diritto da uno stato totalitario e' appunto il fatto che nel primo caso si può fare tutto cio' che non e' vietato, mente nel secondo e' vietato tutto ciò che non e' espressamente consentito. E la nostra costituzione dice chiaramente che si può' essere puntit solo per reati espressamente previsti dalla legge.
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