Ingegnere, ascolti il mio consiglio. continuo ad occuparsi
di progettazione archittetonica e strutturale. Il ramo di lavoro prevalente è quello privato, nel pubblico abbiamo eseguito i lavori per la realizzazione di un centro di accumulo provvisorio di materiali differenziati,
lasciando
adeguamento alle norme di sicurezza di ...., adeguamento/ampliamento del....
ad altri.
Altro che "collaborazione", dovremmo farli noi certi documenti; sarebbero di sicuro più ben fatti.
Perchè nella mercificazione della MdL ci sta anche il fatto (oltre ad aver aperto le porte ad un mare di non specialisti) di tutti coloro che si sono inventati tecnici, e che ci creano problemi coi Ddl perchè si offrono a 4 soldi, poi il MC deve litigare perchè il DVR fa schifo ( e non sempre ottiene qualcosa)
Vorrei dire che nessuno , dico nessuno , ci vieta di fare i VDR e lo faccio, inoltre mi faccio dare la copia quando mi chiedono di firmarla con la frase " non è serio ch'io firmi senza averlo letto, non crede?" aggiungerò poi le mie osservazioni e aggiungerò una voce alla fattura inoltre se trovo uno mal fatto lo faccio notare senza mezzi termini ....
lorenzof il 30/08/2012 12:08 ha scritto:
Ingegnere, ascolti il mio consiglio. continuo ad occuparsi
lasciando
ad altri.
L'umiltà è una dote e non la si può acquistare alle bancarelle.
Se avesse letto con più attenzione il CV avrebbe notato che gli aspetti legati alla sicurezza sono di carattere progettuale e non di MdL, argomenti che capisco bene a lei non sono familiari.
Per il resto ho formulato dei quesiti per i quali avrei gradito una risposta anche "lite", cosa ne nessuno, eccetto il primo, è stato in grado di dare. Considero questa una sua limitazione, per la quale ho avuto riscontro leggendo altre vostre risposte "acide" in questo forum.
Vede, i forum sono nati per scambiarsi informazioni tecniche e professionali dove ognuno velatamente ammette una ignoranza su uno o più argomenti ed al contrario dimostra competenze in altri, e non certo per sfoggiare un repertorio di insulti chiedendo alla fine pure l'aiuto ai moderatori.
Buona giornata.
ingale70 il 31/08/2012 09:20 ha scritto:
L'umiltà è una dote e non la si può acquistare alle bancarelle... Per il resto ho formulato dei quesiti per i quali avrei gradito una risposta anche "lite", cosa ne nessuno, eccetto il primo, è stato in grado di dare...
Come il cervello comprende il sarcasmo
La mente deve saper collocare le parole nel giusto contesto
La capacità di COMPRENDERE IL SARCASMO dipende da una sequenza orchestrata con cura di abilità cognitive legate a specifiche parti del cervello. Una ricerca pubblicata sul numero di maggio della rivista "Neuropsychology" descrive in dettaglio come la mente colloca nel contesto giusto le parole "pungenti".
Gli psicologi israeliani che hanno condotto lo studio spiegano che, affinché il sarcasmo vada a segno, gli ascoltatori devono comprendere le intenzioni di chi parla nel contesto della situazione. Per far ciò è necessario un tipo di pensiero sociale sofisticato, ovvero la comprensione del fatto che persone diverse pensano in modo diverso. Un esempio di assenza o limitazione di questo processo è fornito dai problemi dei bambini autistici nell'interpretare l'ironia, la categoria più generale di comunicazione sociale nella quale ricade il sarcasmo.
Simone Shamay-Tsoory e colleghi del Rambam Medical Center e dell'Università di Haifa hanno studiato 25 soggetti con lesioni al lobo prefrontale, 16 soggetti con lesioni al lobo posteriore, e 17 soggetti di controllo sani. Tutti i partecipanti hanno ascoltato brevi storie registrate su nastro, alcune sarcastiche e altre neutre. Ecco un esempio di sarcasmo: Joe va al lavoro e, invece di cominciare a lavorare, si mette a riposare. Il capo nota il suo comportamento e gli dice "Joe, non lavorare troppo!". Ecco invece un esempio neutro: Joe va al lavoro e subito comincia a lavorare. Il capo nota il suo comportamento e gli dice "Joe, non lavorare troppo!".
I partecipanti con danni al lobo prefrontale non erano in grado di comprendere il sarcasmo, mentre i membri degli altri due gruppi non avevano problemi. All'interno del primo gruppo, le persone con danni nell'area ventromediale destra (la parte posteriore della corteccia prefrontale) erano quelli con maggiori difficoltà a comprendere il sarcasmo. I risultati sono in accordo con quello che già si sa sull'anatomia del cervello: la corteccia prefrontale è infatti coinvolta nei processi del linguaggio pragmatico e nella cognizione sociale complessa, mentre l'area ventromediale è legata alla personalità e al comportamento sociale. "Comprendere il sarcasmo - scrivono gli autori - richiede sia la capacità di capire gli intenti di chi parla, sia quella di identificare le emozioni".
ingale70 il 31/08/2012 09:20 ha scritto:
Per il resto ho formulato dei quesiti per i quali avrei gradito una risposta anche "lite", cosa ne nessuno, eccetto il primo, è stato in grado di dare. Considero questa una sua limitazione, per la quale ho avuto riscontro leggendo altre vostre risposte "acide" in questo forum.
Vede, i forum sono nati per scambiarsi informazioni tecniche e professionali dove ognuno velatamente ammette una ignoranza su uno o più argomenti ed al contrario dimostra competenze in altri, e non certo per sfoggiare un repertorio di insulti chiedendo alla fine pure l'aiuto ai moderatori.
Buona giornata.
Egr. Ing.
ho disegnato e redatto io personalmente un progetto per una costruzione REGOLARMENTE abusiva! Devo presentarla agli uffici competenti:umilmente non posso farlo io, lei me la puo' firmare? Anche on line per posta certificata
Grato per l'attenzione, resto in attesa di un Suo riscontro.
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