Grazie Cardenal, su questi punti con Rolando e Anna abbiamo discusso a lungo sia pubblicamente che privatamente, anche di recente. E, sopratutto con Rolando, che conosce benissimo come la penso, (Anna è più soft..) ho chiarito che a mio modesto parere lui è in errore. Il concetto è sempre quello: ubi lex voluit dixit, ubi tacuit noluit (me lo hanno insegnato loro, ma poi ogni tanto no vi si attengono...un po' come i preti..tu che sei cardinale ne sai qualcosa!): se la legge avesse voluto attivare subito la sorveglianza sanitaria avrebbe detto semplicemente "per le mansioni di cui all'allegato I del Provvedimento del 16 Marzo 2006 della Conferenza ....ecc.ecc....è obbligatoria la sorveglianza sanitaria per l'alcoldipendenza". Punto. Non avendolo detto, la cosa semplicemente non esiste. Vedi il difetto di taluni peraltro a volte eminenti (seriamente,come nel caso di Anna e Rolando) amici e colleghi, è di....pensare di poter riempire reali o supposti vuoti legislativi inventandosi le leggi con creative interpretazioni di quelle esistenti. Io invece mi attendo al testo. E, in generale, applico questo principio: ciò che è obbligatorio (in forza non di una interpretazione, ma di un esplicito obbligo senza riserve o rimandi ad ulteriori emanande norme) lo faccio, ciò che è vietato non lo faccio, per tutto il resto faccio come ne ho voglia io.
Rispetto il tuo pensiero,
anche se credo che sia più che legittimo che un Giurista interpreti le leggi come un Medico interpreti le patologie.
Dubium sapientiae initium.
Il dubbio è l’inizio della sapienza.
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