perchè le porcate che fanno gli ospedali, le case di cura o i poliambulatori sono meno, per l'appunto, porcate di quelle che fanno alcune società di servizi.
al prossimo intervento di faccio qualche esempio carino di come viene calpestata la dignità del medico e del paziente (ei caro parlo di pazienti non di lavoratori).Parlo per esperienza personale.
sosi il 16/02/2013 11:00 ha scritto:
perchè le porcate che fanno gli ospedali, le case di cura o i poliambulatori sono meno, per l'appunto, porcate di quelle che fanno alcune società di servizi.
al prossimo intervento di faccio qualche esempio carino di come viene calpestata la dignità del medico e del paziente (ei caro parlo di pazienti non di lavoratori).Parlo per esperienza pedsonale.
Sono consapevole di quanto dici e lo ho gia' detto a voce alta e scritto. Una delle mie caratteristiche e' difendere i pazienti cosa che penso sia nostro dovere. Per quel che riguarda noi, idnvece, e' nostra responsabile colpa aver permesso la svalutazione della nostra professione. Non ritengo ci sia .giustificazione alcuna in nessun caso! Svendere la dignita' credo sia l'atto di sottomissione peggiore, ragion per cui, se gli Ordini impongono regole,.nessuno si app ellerebbe a codici altrui
theoniagi il 15/02/2013 07:23 ha scritto:
Peccato, avevo sperato proprio che ci rimanesse un po' di dignita'. Questo fa capire molte cose, speravo non fosse vero! Una risposta a dir poco strana venendo da un medico. Come si fa ad assimilare un ospedale con una Societa' di servizi? Diamo i numeri o pensiamo che i colleghi siano babbei?
Scusa Collega, mi spieghi tu la differenza in termini concettuali, per un Medico che ci lavori come dipendente o Collaboratore, tra una Casa di Cura, un Poliambulatorio Polispecialistico, un Ambulatorio Monospecialistiico di Cardiologia, di Ginecologia, di Medicina Interna, o di Medicina del Lavoro? Perché io sinceramente non ne vedo alcuna.
bernardo il 18/02/2013 11:47 ha scritto:
Scusa Collega, mi spieghi tu la differenza in termini concettuali, per un Medico che ci lavori come dipendente o Collaboratore, tra una Casa di Cura, un Poliambulatorio Polispecialistico, un Ambulatorio Monospecialistiico di Cardiologia, di Ginecologia, di Medicina Interna, o di Medicina del Lavoro? Perché io sinceramente non ne vedo alcuna.
Nessuna differenza tra ospedali, case di cura e societa' di servizi per la medicina del lavoro, queste ultime spesso gestite dal primo che si alza la mattina? capisco che difendi la tua creatura, ma forse per vedere le differenze dovresti togliere gli occhiali da sole. In ogni caso non c'e' bisogno alcuno che giuridicamente, scientificamente o anche a livello di chiacchiere di cortile debba qui riassumere quali sono queste differenze: i lettori del forum ( e anche il lettore della gazzetta dello sport) li sanno bene! Per concludere sorridendo, sembra la barzelletta del maresciallo dei carabinieri che, intervistato da un giornalista, alla domanda di cosa avrebbe fatto se avesse vinto tanti soldi alla lotteria, rispose che il suo sogno era di aprire .. UNA CASERMA IN PROPRIO!
guido_rossi il 19/02/2013 07:14 ha scritto:
Nessuna differenza tra ospedali, case di cura e societa' di servizi per la medicina del lavoro, queste ultime spesso gestite dal primo che si alza la mattina? capisco che difendi la tua creatura, ma forse per vedere le differenze dovresti togliere gli occhiali da sole. In ogni caso non c'e' bisogno alcuno che giuridicamente, scientificamente o anche a livello di chiacchiere di cortile debba qui riassumere quali sono queste differenze: i lettori del forum ( e anche il lettore della gazzetta dello sport) li sanno bene! Per concludere sorridendo, sembra la barzelletta del maresciallo dei carabinieri che, intervistato da un giornalista, alla domanda di cosa avrebbe fatto se avesse vinto tanti soldi alla lotteria, rispose che il suo sogno era di aprire .. UNA CASERMA IN PROPRIO!
Guido, ognuno ovviamente difende le cose in cui crede, comprese le proprie creature, se ci crede e se lavora da mattina a sera cercando di renderle sempre migliori. Però non mi hai spiegato la differenza, hai solo sostenuto (come altri) che tutti la sanno, ma nessuno (finora) me l'ha spiegata in termini seri, organizzativi, legali, concettuali ecc. ecc. E attenzione, non parlo di "chi si alza la mattina" ne' per Ospedali, Case di Cura, Ambulatori, Centri di Medicina del Lavoro o anche singoli liberi professionisti. Sto parlando, se vuoi di me e di qualche altro, che fanno da sempre i Medici del Lavoro e che hanno scelto (peraltro come avviene nella maggior parte dei Paese Europei) di non lavorare da soli ma di fondare Strutture organizzate. Il giudizio va dato sulla qualità del lavoro e sulla organizzazione (incluse tariffe e modalità operative) delle singole strutture e dei singoli liberi professionisti, perché sul piano concettuale e legale sono tutti uguali (che si occupino di Medicina del Lavoro o di qualsiasi altra specializzazione).
Bernardo, non ho il piacere di conoscerti direttamente, ma solo tramite forum, dove leggo sempre volentieri, fra l'altro, i tuoi interventi. Perchè, anche se alcune volte non li condivido, ritengo che provengano da fonte "autorevole" (ripeto, mia personale idea, senza alcuna conoscenza diretta). Insomma, ti uso per approfondire argomenti e dubbi, più di altri che intervengono nelle stesse discussioni. Ma, senza alcun giudizio sulla tua struttura, che non conosco, sarebbe ridicolo e ipocrita sostenere che i centri di MDL sono la panacea e la salvezza degli specialisti e dei lavoratori. Perchè per la maggior parte sono solo macchine da soldi, a discapito di tutto il resto. Insomma, l'unico a guadagnarci davvero è il titolare e qualche accolito, gli altri lavorano a cottimo e producono a basso livello qualitativo. Questa è la differenza che vedo io e credo chiunque di noi abbia più di 2/10. E andava così quando l'economia era ricca e la scelta ampia, figuriamoci adesso... Metto però anche una pulce nell'orecchio: la colpa è solo dei centri che fanno ribassi vergognosi o anche delle aziende che scelgono solo in base ai soldi? Noi purtroppo siamo visti come una tassa, nella maggior parte dei casi, non come un valore aggiunto in azienda: quindi, se proprio devo pagare, meglio cercare di pagare meno possibile!
Andrea, grazie innanzitutto per gli apprezzamenti personali. Per il resto, io non ho mai detto che le strutture organizzate (che, non perché, vengono comunemente chiamati "centri") siano la panacea di tutti i mail: sono semplicemente una modalità organizzativa, al pari di altre forme, per esercitare la professione. Non so se c'è chi lo sostenga, certo non io. Personalmente, e' naturale (se no avrei fatto altre scelte) ritengo che il futuro della Medicina del Lavoro (con la M e la L maiuscole) sia nella organizzazione e non nel lavoro solitario, certo degno del massimo rispetto per i tantissimi che lo svolgono in modo eccellente. E' una opinione, ai posteri l'aria sentenza. Macchine per far soldi? Certo nessuno di noi, libero professionista, dirigenti, imprenditore, lavora solo per la gloria, l'importante e cercare di lavorare a buoni livelli e con modalità, anche rispetto al coinvolgimento dei collaboratori, che consentano a tutti, in base alle proprie scelte di vita, di lavorare seriamente, serenamente e dignitosamente. Circa i ribassi vergognosi, ti assicuro che negli ultimi anni soprattutto noi abbiamo perso gare anche importanti per ribassi incredibili fatti non da strutture nostre concorrenti, ma da singoli liberi professionisti. Questo per dire che generalizzare e' sempre sbagliato, che nessuna categoria e' vergine!
Mannaggia al l'ipad e alle correzioni automatiche....ardua sentenza, ecc. ecc.
bernardo il 19/02/2013 07:44 ha scritto:
(...)io non ho mai detto che le strutture organizzate (che, non perché, vengono comunemente chiamati "centri") siano la panacea di tutti i mail: sono semplicemente una modalità organizzativa, al pari di altre forme, per esercitare la professione. Non so se c'è chi lo sostenga, certo non io. Personalmente, e' naturale (se no avrei fatto altre scelte) ritengo che il futuro della Medicina del Lavoro (con la M e la L maiuscole) sia nella organizzazione e non nel lavoro solitario, certo degno del massimo rispetto per i tantissimi che lo svolgono in modo eccellente. (...) Macchine per far soldi? Certo nessuno di noi, libero professionista, dirigenti, imprenditore, lavora solo per la gloria, l'importante e cercare di lavorare a buoni livelli e con modalità, anche rispetto al coinvolgimento dei collaboratori, che consentano a tutti, in base alle proprie scelte di vita, di lavorare seriamente, serenamente e dignitosamente. Circa i ribassi vergognosi, ti assicuro che negli ultimi anni soprattutto noi abbiamo perso gare anche importanti per ribassi incredibili fatti non da strutture nostre concorrenti, ma da singoli liberi professionisti. Questo per dire che generalizzare e' sempre sbagliato, che nessuna categoria e' vergine!
Capisco che sia logico che chi ha dato vita ad una propria "creatura" la difenda, a maggior ragione se tale creatura risponde a certi requisiti che sono poi quelli che citi. Ci sta tutto.
Quello che non ci starebbe, e che tu stesso evidenzi, è affermare che siccome la tua struttura la giudichi di alto livello, allora non ci sia un problema di mercanti ai quali si è lasciato fare della Medicina del Lavoro un mercato del pesce, come se tutte fossero come tu vedi la tua (uso "tu vedi" perchè non desidero esprimere alcun apprezzamento, nè+ nè - su di essa, e non sarebbe in fondo importante).
E anche il discorso che porti delle gare perse per offerte basse, rifletti: il vertice della struttura (per non dire "centro" che mi pare ti disturbi) ha richiesto una cifra a cui tu non ritieni di poter accettare (sei stato più alto, magari di parecchio), ma chi realmente poi esegue l'attività professionale, e se ne assume tutti i rischi, ovviamente prenderà solo una parte di quel "poco" che è stato pattuito. E più bassa è la cifra dell'aggiudicazione, meno prenderà.
Chi stabilirà concretamente i protocolli sanitari, nel senso di aggiungere accertamenti che possono pure starci ma di cui si potrebbe fare tranquillamente a meno ? E il "collaboratore" come potrà dire "Non ci sto !" se non andandosene, e lasciando che quella struttura continui, con qualcun altro, ad operare sempre nello stesso modo e a fare di fatto dumping verso chi ritiene di dover avere una retribuzione adeguata del proprio lavoro?
Non parlo di favole, e credo tu lo sappia quanto me. Ovviamente, non possiamo fare , almeno qui, i nomi, ma li conosciamo entrambi.
Se i Giusti non si oppongono sono già colpevoli ("Gracchus" Babeuf)
Forse non ci siamo capiti ma se è vero che la nomina del mc da parte del ddl è delegabile ,la circolare FNOMECO parla infatti di carattere diretto tra AZIENDA ( e non ddl) e mc, non è altrettanto delegabile da parte del medico una nomina a suo nome, indipendentemente dal fatto che il mc possa essere collaboratore di una struttura pubblica o privata, dipendente, libero professionista ecc. Non sarebbe un po' "ingenuo" quel medico che conscio delle responsabilità penali che comunque su di lui ricadono delegasse ad altri nomine contratti ecc??
Nulla poi vieta la collaborazione professionale tra medici con società e la circolare a cui ho fatto riferimento voleva sottolineare l'aspetto di subalteranza del mc alle società e non collaborazione.
infatti si legge
bernardo il 14/02/2013 07:09 ha scritto:
Aggiungo che la posizione della FNOMECO, sul quel punto, e' contra legem perché, come ha ricordato Sosi, la legge prevede che ii MC sia (prima opzione, lettera a) dipendente o collaboratore di struttura convenzionata; seconda opzione (lettera b) libero professionista; terza opzione (lettera c) dipendente del datore di lavoro. Anche sulla nomina la FNOMECO e' fuori, perché la nomina del medico competente e' un obbligo delegabile, in quanto non compreso nelle fattispecie di cui all'art. 17. Nulla da dire sulla giusta protesta per gli appalti al massimo ribasso anziché aula offerta economica più vantaggiosa, ma sul resto quella nota e' risibile: secondo lo stesso parametro nessun medico, non solo i medici del lavoro, potrebbe lavorare per un ospedale, un poliambulatorio, una casa di cura ecc, in quanto rapporto lavoro "mediato" da terzi! Morale: un conto e' prendersela giustamente con chi lavora male (società o singoli liberi professionisti) altra cosa e' sostenere posizioni illegittime o pensare che le proprie scelte professionali in materia di rapporto di lavoro debbano avere valore universale.
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