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claudiog

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• Re: Nuovo Testo di Legge sui luoghi di lavoro?
• (15/04/2004 11:58)

Ho ricevuto , come molti di noi immagino, dal collega R. una bozza di regolamento di un 'eventuale associazione. Concordo quasi su tutto, ma vorrei chiarire un punto che ritengo essenziale : lo scopo, il movens di questa nuova associazione dev 'essere lo stare al servizio dei medici del lavoro, e badate bene, non ho detto DL, lavoratori o RSSP. Al solo servizio primario dei medici del lavoro. Gli altri soggetti beneficeranno indirettamente di nostri eventuali progressi.
Visto l 'attacco continuo portato alla nostra professione, è ora, come da tempo ripeto, di sgomberare il campo da inutili demagogie ; un 'associazione deve sì organizzare congressi, promuovere la ricerca, e così via, ma prima deve tutelare il mio lavoro, le mie tariffe, deve lottare sulla definizione del rischio chimico,
sull 'invio kafkiano delle cartelle all 'ISPESL. La mia associazione deve difendere il medico del lavoro, deve guadagnarli posizioni, deve essere una lobby.
Naturalmente a R. che ha steso la bozza del regolamento vanno solo ringraziamenti per la capacità e l 'impegno, il mio vuole essere un contributo a quella che dovrà essere la "direzione politica" ( per dirla come negli anni 70) dell 'associazione.
Quanto all 'aggiornamento scentifico, agli accreditamenti, agli ECM, stendiamo un velo pietoso e chiamiamolo con il suo nome, business allo stato puro, utile solo a incontrare colleghi che mai avresti conosciuto, a vedere qualche città dove non sei mai stato. Se alcuni di noi si incontrassero e leggessero insieme un testo scientifico e poi ne parlassero che differenza ci sarebbe? Sentiamoci e soprattutto vediamoci .

guido marchionni

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• Re: Nuovo Testo di Legge sui luoghi di lavoro?
• (17/04/2004 08:45)

Prima di tutto grazie Ramiste, per tutto il notevole lavoro che stai facendo. D 'accordo su tutto. Ho ricevuto da te l 'invito al convegno parlamentare sulla "semplificazione" e ci andrò. Lì troveremo il nostro "amico" Tomassini e sarà interessante porgli qualche domanda. Sarebbe interessante se ci fosse anche qualche componente della commissione Sanità "non governativo". Invito comunque tutti i colleghi ad intervenire. Mi colpisce che al convegno manchi assolutamente una rappresentanza del Sindacato: come se una modifica ad una legge che riguarda la sicurezza e la salute dei lavoratori non riguardasse sopratutto questo fondamentale soggetto politico-sociale. C 'e qualcuno che può coinvolgre le organizzazzioni principali di categoria, che so CGIL, CISL, UIL etc? E i docenti di Medicina del Lavoro? E la SIMLII? Qui la situazione mi sembra molto preoccupante..

GIUSEPPE BRUNO

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• Re: Nuovo Testo di Legge sui luoghi di lavoro?
• (17/04/2004 12:12)

APPROVO IN GRANDISSIMA PARTE L 'IDEA DI UN ASSOCIAZIONE "ATTIVA".GRADIREI ESSERE INFORMATO SU EVENTUALI AZIONI PER UNA PERSONALE PARTECIPAZIONE FATTIVA,IL MIO INDIRIZZO E-MAIL E ' : BRUGIU@VIRGILIO.IT

guido marchionni

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• Re: Nuovo Testo di Legge sui luoghi di lavoro?
• (17/04/2004 18:26)

Colleghi, su Internet ho trovato l 'elenco dei componenti della Commissione Sanità del Senato. Penso che potrebbe interessare. Questi signori potrebbero e dovrebbero essere contattati per chiarimenti. Saluti a tutti.

12ª Commissione permanente



(Igiene e sanita ')
Presidente
TOMASSINI Antonio, FI
Vicepresidenti
DANZI Corrado, UDC
MASCIONI Giuseppe, DS-U
Segretari
COZZOLINO Carmine, AN
BAIO DOSSI Emanuela, Mar-DL-U
Membri
ANGIUS Gavino, DS-U
BETTONI BRANDANI Monica, DS-U
BIANCONI Laura, FI
BOLDI Rossana, LP
CARELLA Francesco, Verdi-U
CARRARA Valerio, Misto, MTL
D 'AMBROSIO Alfredo, Misto, Ind-CdL
DANIELI Paolo, AN
DI GIROLAMO Leopoldo, DS-U
FASOLINO Gaetano, FI
FORMISANO Aniello, Mar-DL-U
GAGLIONE Antonio, Mar-DL-U
LONGHI Aleandro, DS-U
ROLLANDIN Augusto Arduino Claudio, Aut
SALINI Rocco, FI
SALZANO Francesco, UDC
SANZARELLO Sebastiano, FI
TATO ' Filomeno Biagio, AN
TREDESE Flavio, FI
ULIVI Roberto, AN

guido marchionni

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• Re: Nuovo Testo di Legge sui luoghi di lavoro?
• (19/04/2004 13:31)

Cari Colleghi,
in merito al convegno di maggio, riporto, qui appresso, la posizione del CNEL. Non mi sembra male. Bisognerà vedere le posizioni/proposte del famigerato Tomassini (per il quale "esemplificazione" potrà significare solo meno seccature per le aziende) e la "disattenzione" delle altre forze parlamentari, così com 'è avvenuto col "regalo di Natale" per gli igienisti. Raccomando alla vigilanza continua e partecipazione massima al dibattito. Saluti.
Guido Marchionni
(ecco il testo del CNEL)
Data 16/04/2004

CNEL-Sul riordino delle norme per la prevenzione, sicurezza e salute sul lavoro
Il Documento contenente le osservazioni e le proposte del CNEL, presentate all ' Assemblea del 25 marzo 2004.

Nel corso dell ' Assemblea dei soci del CNEL ( Consiglio Nazionale dell ' Economia e del Lavoro ), svoltasi a Roma il 25 marzo 2004, è stato presentato un documento contenente le " Osservazioni e le proposte" dell ' Ente in merito al " Riordino delle norme per la prevenzione, per la sicurezza e la salute dei lavoratori". Come affermato in premessa. Il documento si riferisce ai lavori avviati dalla II Commissione delle politiche del lavoro del CNEL sull ' andamento degli infortuni e delle malattie professionali o correlate al lavoro, con particolare attenzione alla esigenza del riordino e della semplificazione della normativa in materia. Si legge che " alla luce della grande attenzione sul tema da parte dei soggetti istituzionali e delle parti sociali, il Gruppo di lavoro in materia di prevenzione nei luoghi di lavoro che opera nell ' ambito della Commissione ha svolto nel secondo semestre del 2003 una attività di confronto e di approfondimento tra le parti sociali e le istituzioni pubbliche competenti al fine di convergere su alcune proposte ritenute comunemente utili alla definizione del Testo Unico in materia". Fra le varie osservazioni e proposte, il CNEL ritiene che occorre adeguare il sistema dei bisogni espressi dai lavoratori e dagli imprenditori, rivedendo profondamente l ' architettura del sistema secondo criteri di : a) omogeneità ed unicità di indirizzo e gestione delle leggi; b) unicità dell ' attività di controllo e vigilanza; c) integrazione, razionalizzazione e potenziamento degli enti e delle istituzioni di ricerca, informazione e formazione in favore delle piccole e medie imprese al fine di massimizzare i risultati e raggiungere anche le imprese più piccole ed i lavoratori ivi impegnati, che oggi superano i quattro milioni di unità produttive, 10 milioni di addetti, con un turn-over annuale molto elevato; d) coinvolgimento delle parti sociali nei momenti di elaborazione della politica della prevenzione a livello nazionale, regionale e comunitario anche conformandosi alla Comunità assumendo il modello di partecipazione fondato sulla trilateralità come regola generale; e) valorizzazione ed affermazione delle esperienze della bilateralità, fondata sugli organismi e comitati paritetici dell ' articolo 20 del decreto legislativo 626/94, che hanno comportato risultati positivi nelle relazioni aziendali e nella gestione della prevenzione, in particolare per l ' azione svolta nell ' artigianato. Secondo il CNEL, sul riassetto del sistema generale di prevenzione, " è prioritariamente utile sottolineare gli aspetti critici congiuntamente rilevati dalle parti sociali in questi anni circa i ruoli assegnati dal " sistema di prevenzione" disegnato dal D.Lgs 626/94 ai principali soggetti del sistema stesso - enti, istituzioni e parti sociali -onde proporre specifici correttivi. In particolare si tratta di chiarire il ruolo dello Stato e delle Regioni nella definizione della politica, dei programmi e delle priorità in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.