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TARIFFARIO DIGNITA' PROFESSIONALE ADEGUATEVI CON SVENDETEVI

Questo argomento ha avuto 68 risposte ed è stato letto 22294 volte.

theoniagi

theoniagi
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  • Re: TARIFFARIO DIGNITA' PROFESSIONALE ADEGUATEVI CON SVENDETEVI
  • (03/06/2013 20:57)

Io credo che la discussione non nasca nel singolo costo di una indagine ma, dal principio di base che è svendere la professione. Le gare al ribasso nascono da queste società ed anche da Atenei che hanno manodopera pagata dallo Stato! Caro collega, il riferimento all'idraulico hai ragione, non si può fare perchè lui SI FA PAGARE 40 EURO solo per guardare il rubinetto! Inoltre, forse noi veniamo da altra scuola e ci peritiamo di saper avere una visione diversa del paziente! In pratica, una diagnosi differenziale o sospetta diagnosi a noi "ci scappa"! Abitudine antica quella di essere professionisti che ci mettono la sapienza e la scienza e, in errore, qualcos'altro! A meno che le società non si prendano le responsabilità...quanto valuti poco il tuo ruolo, un pc potrebbe sostituirci?

lanfraz

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  • Re: TARIFFARIO DIGNITA' PROFESSIONALE ADEGUATEVI CON SVENDETEVI
  • (03/06/2013 22:11)

theoniagi il 03/06/2013 08:57 ha scritto:
Io credo che la discussione non nasca nel singolo costo di una indagine ma, dal principio di base che è svendere la professione. Le gare al ribasso nascono da queste società ed anche da Atenei che hanno manodopera pagata dallo Stato! Caro collega, il riferimento all'idraulico hai ragione, non si può fare perchè lui SI FA PAGARE 40 EURO solo per guardare il rubinetto! Inoltre, forse noi veniamo da altra scuola e ci peritiamo di saper avere una visione diversa del paziente! In pratica, una diagnosi differenziale o sospetta diagnosi a noi "ci scappa"! Abitudine antica quella di essere professionisti che ci mettono la sapienza e la scienza e, in errore, qualcos'altro! A meno che le società non si prendano le responsabilità...quanto valuti poco il tuo ruolo, un pc potrebbe sostituirci?

Innanzitutto, vedo che sei venuto a più miti consigli e mi fa piacere. Sulla prima parte sono d'accordo con te e non ho mai detto il contrario.
Per quanto riguarda l'idraulico, si fa pagare 40 euro perché è il costo che deriva dal mercato e stop: probabilmente, se ne trovassi uno da 30, ti rivolgeresti a lui, ma comunque chiudiamo l'esempio.
Infine, non capisco da dove tu abbia potuto desumere la visione del paziente che mi attribuisci: innanzitutto, ho appena scritto che è fondamentale la clinica; in secondo luogo, il discorso verteva sulla valenza dei singoli esami (se hai opinioni contrarie in merito, ovviamente le ascolto) e, ad esempio, sulla loro periodicità. A volte vedo predecessori che effettuavano ECG ogni anno e mi chiedo quale fosse la ratio: mi è consentito..?
Tutto qui :)

P.S. No, il pc non potrebbe sostituirci (ma nemmeno il registratore di cassa..un po' vintage :) )

pwmab

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  • Re: TARIFFARIO DIGNITA' PROFESSIONALE ADEGUATEVI CON SVENDETEVI
  • (04/06/2013 08:06)

Lanfraz mi chiarisce: con la risoluzione 18/09/03 n.181/E sono esenti da IVA anche le prestazioni rese a una Società di servizi da medici abilitati. Gabbiano mi chiarisce: che le Società di servizi debbono fatturare poi alle ditte con IVA (ammesso che la versino). Ora mi domando perché le Ditte che tanto si lamentano di costi e tassazione eccessiva ecc…. non si rivolgono direttamente a un medico anziché a una Società ? risparmierebbero l’IVA ( che oggi quasi corrisponde a un quarto del prezzo di tutte le prestazioni mediche ) forse mancano medici del lavoro?
Purtroppo tra quelle che chiamiamo Società di servizi vi sono le varie Associazioni di Categoria che incassano introiti facili dando la responsabilità ad altri (Il medico opera rilascia l’idoneità e le eventuali grane o sanzioni sono del medico). La succitata Risoluzione dell’Agenzia non è corretta, e non è il primo caso, quando esenta le prestazioni mediche a queste società.

lanfraz

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  • Re: TARIFFARIO DIGNITA' PROFESSIONALE ADEGUATEVI CON SVENDETEVI
  • (04/06/2013 14:29)

Avendo mezz'oretta di tempo, invece di dedicarmi all'Allegato 3B (..), ritengo più utile riassumere il senso dei miei precedenti interventi a beneficio di chi li ha interpretati a suo modo (nonostante mi siano parsi sufficientemente chiari).
Innanzitutto, visto che va di moda, invito a non esprimersi per slogan e ad essere il più aderenti possibile alla realtà attuale del nostro Paese, a meno che non si pensi di vivere in Svizzera o in Norvegia (volesse il cielo..); inoltre, ribadisco, scusandomi per il maiuscolo, che NON HO MAI ESPRESSO PREFERENZA PER L'ATTIVITA' DELLE SOCIETA' DI SERVIZI RISPETTO A QUELLA DEL LIBERO PROFESSIONISTA (e ci mancherebbe), ma questo è verificabile, rileggendo la discussione, sempre che non si sia quantomeno distratti.

La domanda fondamentale è: perché il datore di lavoro si rivolge alle società di servizi o alle Associazioni di Categoria..?
A mio avviso esistono tre fattori concomitanti.

Il primo, che spiega il motivo per cui queste strutture si accaparrano ditte numerose ed enti, soprattutto pubblici, è quello squisitamente economico-organizzativo. A meno che non pensiamo che la famosa spending review debba riguardare tutti tranne il medico competente, dobbiamo nostro malgrado fare i conti con i budget limitati di comuni, province, regioni e così via. E non convinciamoci troppo del fatto che "tanto alle ditte non interessa perché scaricano i costi", poiché credo che sia accaduto a ciascuno di noi, come a tanti altri professionisti, di attendere pagamenti da uno di questi enti per tempi biblici, a fronte di attività effettivamente svolte (che io abbia fatturato 20 o 25 euro a esame poco cambia), responsabilità varie e, non ultime, discrete rotture di scatole: se il medico non ha 2 o 3 segretarie, che possano assolvere alle richieste più disparate (visto che ti chiamano per qualsiasi cosa, soprattutto per questioni non di tua competenza, ma quasi mai per ricordarti che le idoneità sono in scadenza..), risulta francamente complesso gestire più situazioni di questo genere. Per questo ritengo, come altri, che il ricorso alle società di servizi sia francamente inevitabile per questo tipo di realtà (a meno di non avere veramente la possibilità di strutturarsi in piccole "cordate" di medici del lavoro, ma allora serve anche iniziativa imprenditoriale).

Gli altri due fattori riguardano anche piccole e medie imprese.
Il secondo è banalmente la possibilità di "farsi pubblicità". Sappiamo bene che, in buona parte dei casi, il medico competente non è certo la prima persona che il datore di lavoro si va a cercare nel momento in cui avvia un'attività, anzi spesso lo fa solo se a rischio sanzione. Ora, il nostro modo di farci conoscere, non avendo tempo materiale per l'attività commerciale, è fondamentalmente il passaparola (ma i datori di lavoro non trascorrono il loro tempo parlando di medici competenti, se non per confrontarsi sulle spese), possiamo creare qualche blog (sia benedetto Ravalli, ad esempio), ma basta provare a digitare su Google "medicina del lavoro milano" o "medicina del lavoro torino" e leggersi i primi dieci risultati.
Ora, su questo fronte possiamo pensare che sia sufficiente un tariffario minimo..?Certamente no. E' una questione culturale, per cui è necessario far sì che il datore di lavoro sia motivato a scegliere il libero professionista, invece di chiamare il primo numero di telefono trovato con la ricerca di cui sopra. Perciò lodo Carlpam per le proposte e rimango perplesso davanti a chi si limita a dire "Abbasso le società di servizi", atteggiamento francamente useless.

Terzo e ultimo punto, ma altrettanto importante, come ho già avuto modo di dire nei precedenti interventi: la nostra professionalità. Il libero professionista che infarcisce il protocollo sanitario di esami, magari tanto quanto la società di servizi, o che applica periodicità senza costrutto (lasciando stare i singoli esami, non ditemi, ad esempio, che non vi è mai capitato di trovarvi alle prese con periodicità biennali a tappeto per videoterminalisti di qualsiasi età e con un'acuità visiva invidiabile..), forse non distrugge il mercato da un punto di vista economico, perché se li fa pagare pure bene, ma intacca la credibilità del nostro lavoro. Tornando alla metafora del tecnico della caldaia: ma se tutte le volte che viene a farvi il controllo periodico, ve la cambiasse, non vi verrebbe qualche sospetto..?O pensiamo che i titolari delle ditte vivano rintanati nel loro ufficio, isolati dal mondo esterno e senza mai guardarsi attorno..?
Se poi si rivolgono a me, posso pure essere contento della condotta del mio predecessore, ma siccome preferisco ragionare in senso più ampio (a differenza di chi sembra avere il paraocchi), sarei più contento se questo non accadesse.

Il concetto, riprendendo quanto detto all'inizio, è che si tratta di un discorso complesso, che non può essere affrontato da un punto di vista esclusivamente economico, scrivendo due cifre su una lavagna e dicendo "Noi vogliamo questo, poi vedete voi", altrimenti saremo sempre in balia degli eventi.

Saluti.

andrea b

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  • Re: TARIFFARIO DIGNITA' PROFESSIONALE ADEGUATEVI CON SVENDETEVI
  • (04/06/2013 15:12)

Abbastanza d'accordo su tutto l'intervento, ma in particolare sulla conclusione del primo punto. Se anzichè cani sciolti ci associassimo fra noi, condividendo spese di segreteria e uffici, tutti alla pari in base all'uso che se ne fa, anzichè lavorare per le società, credo riusciremmo tutti a lavorare bene, con soddisfazione professionale nonchè economica, passando il lavoro in più ai colleghi. Non servirebbe pubblicità, basterebbe come ora il passaparola, ma riusciremmo ad ottimizzare sicuramente tempi e costi. Avendo oltretutto la possibilità di confrontarsi se ci fossero problemi, di avere un sostituto nelle aziende ad esempio per le ferie sacrosante e molti altri vantaggi. Io ci sto provando, ma al momento sono ancora in alto mare. Vedremo fra qualche anno...

lanfraz

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  • Re: TARIFFARIO DIGNITA' PROFESSIONALE ADEGUATEVI CON SVENDETEVI
  • (04/06/2013 15:37)

andrea b il 04/06/2013 03:12 ha scritto:
Abbastanza d'accordo su tutto l'intervento, ma in particolare sulla conclusione del primo punto. Se anzichè cani sciolti ci associassimo fra noi, condividendo spese di segreteria e uffici, tutti alla pari in base all'uso che se ne fa, anzichè lavorare per le società, credo riusciremmo tutti a lavorare bene, con soddisfazione professionale nonchè economica, passando il lavoro in più ai colleghi. Non servirebbe pubblicità, basterebbe come ora il passaparola, ma riusciremmo ad ottimizzare sicuramente tempi e costi. Avendo oltretutto la possibilità di confrontarsi se ci fossero problemi, di avere un sostituto nelle aziende ad esempio per le ferie sacrosante e molti altri vantaggi. Io ci sto provando, ma al momento sono ancora in alto mare. Vedremo fra qualche anno...

Esatto, andrea b. Perché, ad esempio, non proporre un'ulteriore modifica dell'art. 39 per cui anche una ditta che non abbia le caratteristiche citate possa nominare due o più medici competenti, che ovviamente siano soggetti a tutti gli obblighi previsti dal DLgs 81/08 per quanto attiene all'attività di ciascuno e condividano il protocollo sanitario, individuando comunque tra questi un coordinatore..?Penso che sarebbe anche un modo per aumentare le occasioni di confronto tra colleghi, no..?
Ma sicuramente sbaglio....

Pedra

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  • Re: TARIFFARIO DIGNITA' PROFESSIONALE ADEGUATEVI CON SVENDETEVI
  • (04/06/2013 15:38)

Caro Andrea b, come non condividere...

andrea b il 04/06/2013 03:12 ha scritto:
Abbastanza d'accordo su tutto l'intervento, ma in particolare sulla conclusione del primo punto. Se anzichè cani sciolti ci associassimo fra noi, condividendo spese di segreteria e uffici, tutti alla pari in base all'uso che se ne fa, anzichè lavorare per le società, credo riusciremmo tutti a lavorare bene, con soddisfazione professionale nonchè economica, passando il lavoro in più ai colleghi. Non servirebbe pubblicità, basterebbe come ora il passaparola, ma riusciremmo ad ottimizzare sicuramente tempi e costi. Avendo oltretutto la possibilità di confrontarsi se ci fossero problemi, di avere un sostituto nelle aziende ad esempio per le ferie sacrosante e molti altri vantaggi. Io ci sto provando, ma al momento sono ancora in alto mare. Vedremo fra qualche anno...

gabbiano

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  • Re: TARIFFARIO DIGNITA' PROFESSIONALE ADEGUATEVI CON SVENDETEVI
  • (04/06/2013 17:47)

La domanda fondamentale è: perché il datore di lavoro si rivolge alle società di servizi o alle Associazioni di Categoria..?
A mio avviso esistono tre fattori concomitanti.


Io ne aggiungerei un quarto. Le società di servizi sono più rassicuranti per il datore di lavoro che si trova di fronte una struttura almeno apparentemente più organizzata e pertanto è portato maggiormente a sentirsi tranquillo (un po' come quando noi entriamo da ikea), trova una segretaria che gli risponde, gli invia moduli in formato qualità ecc.. ecc..
Però il problema del low-cost e soprattutto delle false credenziali fornite ad amici e parenti dalle associazioni di categoria esiste ed è molto grave anche in riferimento al nuovo ruolo che il MC dovrebbe avere (partecipazione alla VR, ecc..).
In realtà basterebbe promuovere una modifica di legge che escluda il rapporto di consulenza del MC con le aziende private "convenzionate con il DL" (termine a mio parere assai nebuloso) per risolvere alla radice il problema. Però riflettiamo sul fatto che se qualcuno in sede si stesura del D.Lgs. 81 ha pensato di far inserire tale possibilità (che ricordiamo nel 626 non c'era) probabilmente gli interessi in gioco sono difficili da evitare.

carlpam

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  • Re: TARIFFARIO DIGNITA' PROFESSIONALE ADEGUATEVI CON SVENDETEVI
  • (08/06/2013 10:39)

gabbiano il 04/06/2013 05:47 ha scritto:
La domanda fondamentale è: perché il datore di lavoro si rivolge alle società di servizi o alle Associazioni di Categoria..?
A mio avviso esistono tre fattori concomitanti.


Io ne aggiungerei un quarto. Le società di servizi sono più rassicuranti per il datore di lavoro che si trova di fronte una struttura almeno apparentemente più organizzata e pertanto è portato maggiormente a sentirsi tranquillo (un po' come quando noi entriamo da ikea), trova una segretaria che gli risponde, gli invia moduli in formato qualità ecc.. ecc..
Però il problema del low-cost e soprattutto delle false credenziali fornite ad amici e parenti dalle associazioni di categoria esiste ed è molto grave anche in riferimento al nuovo ruolo che il MC dovrebbe avere (partecipazione alla VR, ecc..).
In realtà basterebbe promuovere una modifica di legge che escluda il rapporto di consulenza del MC con le aziende private "convenzionate con il DL" (termine a mio parere assai nebuloso) per risolvere alla radice il problema. Però riflettiamo sul fatto che se qualcuno in sede si stesura del D.Lgs. 81 ha pensato di far inserire tale possibilità (che ricordiamo nel 626 non c'era) probabilmente gli interessi in gioco sono difficili da evitare.

quanto dici è ben vero ( escludere il rapporto convenzionato ) anche per la contraddizione con l'art 18 :il DdL nomina il MC.
Delle due l'una: o il DdL nomina il MC (il DdL delega la nomina a SdS ( società di servizi) ma ciò implica la sorveglianza sulle funzioni traferite e la delega è chiaramente (art16) ben relativa a funzioni proprie e non alla sorveglianza sanitaria o su chi la esercita,o il DdL nomina il MC direttamente e allora la convenzione che senso ha?
(a me ricorda tanto il comma 22 !!)
la necessità di una "intermediazione" con SdS resterebbe per i grandi gruppi ( banche ist. finanziari ed assicurativi) diversamente il vantaggio di un rapporto diretto c'è e va diffuso tramite associazioni di MC e aggiungo con Rspp con chiare regole e funzioni !!

dott. Stefano Belletti

dott. Stefano Belletti
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  • Re: TARIFFARIO DIGNITA' PROFESSIONALE ADEGUATEVI CON SVENDETEVI
  • (08/06/2013 16:20)

carlpam il 08/06/2013 10:39 ha scritto:


quanto dici è ben vero ( escludere il rapporto convenzionato ) anche per la contraddizione con l'art 18 :il DdL nomina il MC.
Delle due l'una: o il DdL nomina il MC (il DdL delega la nomina a SdS ( società di servizi) ma ciò implica la sorveglianza sulle funzioni traferite e la delega è chiaramente (art16) ben relativa a funzioni proprie e non alla sorveglianza sanitaria o su chi la esercita,o il DdL nomina il MC direttamente e allora la convenzione che senso ha?
(a me ricorda tanto il comma 22 !!)
la necessità di una "intermediazione" con SdS resterebbe per i grandi gruppi ( banche ist. finanziari ed assicurativi) diversamente il vantaggio di un rapporto diretto c'è e va diffuso tramite associazioni di MC e aggiungo con Rspp con chiare regole e funzioni !!

sono d'accordo

Dott. STEFANO BELLETTI
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