Anche la mia interpretazione è questa di Remix, pur ritenendo che la spiegazione fornita dalla redazione sia più chiara di quella scritta sulla circolare!!! Ma poichè in Italia non è (almeno nel caso del MC) il PM a dover dimostrare la colpevolezza, ma l'imputato a dover dimostrare la propria innocenza, qual è il limite di tentativi a vuoto che un povero disgraziato dovrebbe ritenere sufficiente al fine di poter dire "ho provato, non va, impiccatevi ad un albero"? Una, cinque, ottanta? Lo sanno che queste simpatiche rogne ce le gestiamo in quello che per tutti, loro in primis, dovrebbe essere il tempo libero? Tipo alla sera, di notte, nei weekend? Siamo sicuri che questi geni abbiano già il pollice opponibile e non siano invece al livello intellettuale delle alghe azzurre?
A mio avviso, se la scadenza prefissata per il periodo di sperimentazione è il 30 giugno 2013, ma l'omesso invio entro il 30 giugno 2013 non è soggetto a sanzione, non esiste attualmente un'ulteriore scadenza (almeno in relazione alla sanzionabilità).
Ritengo che la stessa data di fine del periodo di sperimentazione (24 agosto 2013) non possa essere considerata come la nuova scadenza per l'invio, altrimenti non avrebbe avuto senso scrivere: "Non va inteso come una temporanea sospensione dell'accertabilità .. fino al 24 agosto 2013, per cui solo successivamente a tale data l'eventuale violazione può essere accertata e sanzionata, ma nel senso che, ecc..". Perché, se la nuova scadenza fosse il 24 agosto 2013, dal giorno dopo le ASL potrebbero sì sanzionare (quindi verrebbe meno il suddetto virgolettato).
Scusate se mi sono autocitato, ma credo che l'interpretazione di Remix sia l'unica possibile: la Circolare è scritta nel solito "politichese", ma relativamente alla scadenza mi sembra che non ci siano dubbi (a meno che non ne venga poi comunicata un'altra).
Quanto alle "difficoltà operative", che renderebbero l'omesso invio non sanzionabile, innanzitutto diciamo che è paradossale che fossero "preventivate" (come a dire, "sapevamo di chiedervi qualcosa che difficilmente sareste riusciti a fare"); detto ciò, penso che dovessero semplicemente trovare una motivazione che non sconfessasse l'obbligo (insomma, non potevano scrivere "la sanzione è sospesa perché ci siamo accorti che l'allegato 3b è inutile").
remix il 13/06/2013 03:39 ha scritto:
... cosa debba intendersi concretamente per “difficoltà operative”, e come dimostrare le stesse,
ma è semplice! Fai un parallelo con "...il MC collabora alla VDR..." e ti rendi conto che lo fanno apposta!
La Redazione il 13/06/2013 08:39 ha scritto:
Ma vi sembra normale che una circolare (che dovrebbe essere esplicativa di una norma, di un obbligo ecc.) non sia per niente chiara e si debba chiedere una "interpretazione" ad un sito Internet? Altro che scherzi, qui siamo in preda ad una follia collettiva (collettiva perchè c'è chi queste cose le fa, chi le consente e chi le sopporta)...... senza limiti!
io interpreto che la legge di riferimento è la Gazzetta Ufficiale del 26 luglio 2012. L'invio deve avvenire entro il 30 giugno 2013 per i dati riferibili al 2012 senza sanzioni per chi non invia. Quest'anno "sperimentano" il portale Inail come l'invio con il Format della Gazzetta Ufficiale. Vedono le loro difficoltà, le difficoltà dei medici competenti e dal 2014 non si scherza più.
Io ho intenzione di inviare tutto con i miei allegati fatti dal mio software secondo format da Gazzetta Ufficiale. Interpreto il portale Inail un ulteriore modalità di invio dei dati nobilitata dalla Circolare Ministeriale, non un'obbligatorietà. Per me è vale ciò che è scritto sulla Gazzetta Ufficiale. Mia opinione.
Dott. STEFANO BELLETTI
Medico Competente
https://www.cmsangiuseppe.com
Ho sempre apprezzato l'umorismo e gli umoristi, ma confesso che non sono riuscito a prendere in senso umoristico il tentativo della Redazione di celiare in merito alla ben nota circolare: purtroppo c'è poco o niente da celiare, siamo di fronte ad un DRAMMA vero e proprio, migliaia di colleghi in questi giorni soffrono le pene dell'inferno, sono distolti dalle loro occupazioni professionali, e si vedono costretti a togliere tempo prezioso alle loro famiglie, alla loro vita personale, al ristoro dopo le fatiche quotidiane, e questo perchè ?
Perchè QUALCUNO ha preteso di imporre alla categoria l'iniqua obbligazione contenuta nell'art. 40 e da svolgere tramite il 3B, sotto pena di sanzioni: ecco perchè.
Dunque a mi modesto avviso non serve tentare di celiare sulla criptica, beffarda non-significatività della circolare, perchè qui siamo di fronte ad un'incombenza minacciosissima, ed ogni medico competente rischia per un suo mancato, incompleto o inadeguato adempimento di pagare sanzioni altrettanto inique, che andrebbero a ridurre ulteriormente i già sempre più magri guadagni, per non parlare delle ambasce che questa assurdità sta creando a tutti ed alle nostre famiglie.
E' un dramma, e non mi pare il caso di celiare.
Nè d'altra parte pare sufficiente nè efficace tentare di ridurre la tensione provando a minimizzare con una qualche ironia la devastante portata della circolare (di cui ho ampiamente parlato in altro sito, e non starò qui a ripetermi), da parte di chi, come ha fatto apertamente su queste pagine la Redazione, ha invitato a sostenere e firmare una "petizione" in cui ci si limita a chiedere una qualche modificazione (s'intende "virtuosa" !) del 3B per ritenere superato ogni ostacolo, dando apertamente e tranquillamente per scontato che l'obbligazione rimanga, così come le sanzioni.
Caro Alfonso, qui non è questione di apportare qualche modifica al 3B, ma bensì di prendere atto che l'obbligazione in sè è antigiuridica ed inutilmente afflittiva per il medico oltre che distraente dalle "naturali" incombenze di costui, con potenziali gravissimi danni per la salute pubblica, sulla quale l'adempimento del 3B non è capace di apportare alcun beneficio, anzi probabili danni, per quanto sopra esposto.
Ogni giorno ricevo telefonate e mail da colleghi, alcuni dei quali iscritti alle Organizzazioni “favorevoli” all’art. 40, e ti posso assicurare che sono tutti decisamente imbelviti per l’obbligo e le sanzioni che l’accompagnano: pensi davvero che promettere, e magari anche mantenere, che vi sarà una qualche revisione del 3B possa realmente bastare a contenerne lo sdegno, a lenirne l’indignazione, a riparare l’oltraggio alla loro dignità causati dall’art. 40, che QUALCUNO ha voluto, ha preteso fosse riattivato, ed ha promosso addirittura una “petizione” per chiedere semplicemente un rinvio dei termini, peraltro finalizzato solo alla rimodulazione del 3B, mantenendo obbligazione e sanzioni ?
Credi davvero che invitare chi è così stremato, umiliato, vessato, com’è adesso il medico competente, possa davvero accontentarsi di chiedere semplicemente un rinvio dei termini e una revisione del 3B ?
Pensi davvero che una “petizione” che chiede un rinvio e una revisione del 3B, lasciando inalterati obbligo e sanzioni, possa calmare le ire dei medici-sherpa, che in questi giorni “scoprono” tutte le infinite ambasce, anche quelle meno appariscenti, della folle obbligazione ?
Sei liberissimo di crederlo, ed altri con te, ma i tempi stanno cambiando: oggi non è più sufficiente che una Società blasonata e di alto livello scientifico promuova e sostenga un’imposizione sul medico competente come quella dell’art. 40 per far sì che la categoria automaticamente approvi ed incassi senza fiatare quanto gli viene imposto, in nome della autoreferenziale, presunta e tutta teorica pretesa di “rappresentatività” della categoria, in realtà inesistente, visto che la realtà dimostra che tali Associazioni perseguono interessi e finalità sostanzialmente differenti da quelli del medico competente.
Oggi la categoria sta lentamente cominciando a prendere coscienza, ad acquisire sempre maggiore consapevolezza della propria qualità di LAVORATORI, e del fatto, del tutto logico e consequenziale, che in un Paese Civile IL LAVORATORE HA DEI DIRITTI, e che non è possibile tollerare indefinitamente che vengano calpestati dal primo “potente” che si fa venire una qualche idea per imporre loro un lavoro suppletivo e coatto, le cui finalità sono (forse…) note solo al suo ideatore.
NON SI PUO' TRATTARE COSI' IL LAVORATORE MEDICO COMPETENTE: questo è ciò che in questi giorni sta pensando il medico competente italiano, e credo che CHI DI DOVERE dovrebbe finalmente cominciare a farsene una ragione, e sarebbe comunque sempre troppo tardi, perchè le pene già sofferte nessuno le potrà mai cancellare.
Non basta dunque evidenziare la nequizia della circolare, perché la nequizia risiede nella radice costitutiva del problema, cioè nell’idea stessa che sta alla base dell’art. 40, di cui il 3B è l’ “instrumentum regni”: la concezione cioè di un medico-sherpa, che accetta tutto quanto gli viene imposto.
E non veniteci a parlare della “salute pubblica”, che qualcuno ha avuto l’ardire di tirare in ballo a “difesa” dell’art. 40: la salute pubblica si sostiene consentendo al medico competente di lavorare con la dovuta serenità, con le necessarie libertà e dignità professionale, e non certo riducendolo a uno sherpa burocratico obbligato sotto pena di sanzioni a raccogliere e trasmettere dati di assai discutibile valore, se non addirittura inutilizzabili e comunque certamente ottenibili dallo Stato attraverso elementari procedure che NON necessiterebbero di alcun coinvolgimento diretto del medico competente (come ho già scritto mille volte e non intendo ripetere ancora).
Rispetto la posizione che difendi, Alfonso, ma non posso che evidenziarne gli aspetti che mi paiono oggettivamente irricevibili, e devi convenire con me che anche in queste pagine molte voci di medici competenti “veri” si sono levate ad affermare esattamente le cose che scrivo io; probabilmente riflettere sulle opinioni e sui giudizi diversi dai nostri è un atto costantemente utile e meritorio.
Leggo nel tuo ultimo post che anche tu giudichi “follia” tutto quanto sta avvenendo: mi pare un buon inizio, se non un segno certo di resipiscenza, almeno un accenno a qualche DUBBIO… che fa ben sperare.
aristide pellegrini il 13/06/2013 10:20 ha scritto:
Ho sempre apprezzato l'umorismo e gli umoristi, ma confesso che non sono riuscito a prendere in senso umoristico il tentativo della Redazione di celiare in merito alla ben nota circolare: purtroppo c'è poco o niente da celiare, siamo di fronte ad un DRAMMA vero e proprio, migliaia di colleghi in questi giorni soffrono le pene dell'inferno, sono distolti dalle loro occupazioni professionali, e si vedono costretti a togliere tempo prezioso alle loro famiglie, alla loro vita personale, al ristoro dopo le fatiche quotidiane, e questo perchè ?
Perchè QUALCUNO ha preteso di imporre alla categoria l'iniqua obbligazione contenuta nell'art. 40 e da svolgere tramite il 3B, sotto pena di sanzioni: ecco perchè.
Dunque a mi modesto avviso non serve tentare di celiare sulla criptica, beffarda non-significatività della circolare, perchè qui siamo di fronte ad un'incombenza minacciosissima, ed ogni medico competente rischia per un suo mancato, incompleto o inadeguato adempimento di pagare sanzioni altrettanto inique, che andrebbero a ridurre ulteriormente i già sempre più magri guadagni, per non parlare delle ambasce che questa assurdità sta creando a tutti ed alle nostre famiglie.
E' un dramma, e non mi pare il caso di celiare.
Nè d'altra parte pare sufficiente nè efficace tentare di ridurre la tensione provando a minimizzare con una qualche ironia la devastante portata della circolare (di cui ho ampiamente parlato in altro sito, e non starò qui a ripetermi), da parte di chi, come ha fatto apertamente su queste pagine la Redazione, ha invitato a sostenere e firmare una "petizione" in cui ci si limita a chiedere una qualche modificazione (s'intende "virtuosa" !) del 3B per ritenere superato ogni ostacolo, dando apertamente e tranquillamente per scontato che l'obbligazione rimanga, così come le sanzioni.
Caro Alfonso, qui non è questione di apportare qualche modifica al 3B, ma bensì di prendere atto che l'obbligazione in sè è antigiuridica ed inutilmente afflittiva per il medico oltre che distraente dalle "naturali" incombenze di costui, con potenziali gravissimi danni per la salute pubblica, sulla quale l'adempimento del 3B non è capace di apportare alcun beneficio, anzi probabili danni, per quanto sopra esposto.
Ogni giorno ricevo telefonate e mail da colleghi, alcuni dei quali iscritti alle Organizzazioni “favorevoli” all’art. 40, e ti posso assicurare che sono tutti decisamente imbelviti per l’obbligo e le sanzioni che l’accompagnano: pensi davvero che promettere, e magari anche mantenere, che vi sarà una qualche revisione del 3B possa realmente bastare a contenerne lo sdegno, a lenirne l’indignazione, a riparare l’oltraggio alla loro dignità causati dall’art. 40, che QUALCUNO ha voluto, ha preteso fosse riattivato, ed ha promosso addirittura una “petizione” per chiedere semplicemente un rinvio dei termini, peraltro finalizzato solo alla rimodulazione del 3B, mantenendo obbligazione e sanzioni ?
Credi davvero che invitare chi è così stremato, umiliato, vessato, com’è adesso il medico competente, possa davvero accontentarsi di chiedere semplicemente un rinvio dei termini e una revisione del 3B ?
Pensi davvero che una “petizione” che chiede un rinvio e una revisione del 3B, lasciando inalterati obbligo e sanzioni, possa calmare le ire dei medici-sherpa, che in questi giorni “scoprono” tutte le infinite ambasce, anche quelle meno appariscenti, della folle obbligazione ?
Sei liberissimo di crederlo, ed altri con te, ma i tempi stanno cambiando: oggi non è più sufficiente che una Società blasonata e di alto livello scientifico promuova e sostenga un’imposizione sul medico competente come quella dell’art. 40 per far sì che la categoria automaticamente approvi ed incassi senza fiatare quanto gli viene imposto, in nome della autoreferenziale, presunta e tutta teorica pretesa di “rappresentatività” della categoria, in realtà inesistente, visto che la realtà dimostra che tali Associazioni perseguono interessi e finalità sostanzialmente differenti da quelli del medico competente.
Oggi la categoria sta lentamente cominciando a prendere coscienza, ad acquisire sempre maggiore consapevolezza della propria qualità di LAVORATORI, e del fatto, del tutto logico e consequenziale, che in un Paese Civile IL LAVORATORE HA DEI DIRITTI, e che non è possibile tollerare indefinitamente che vengano calpestati dal primo “potente” che si fa venire una qualche idea per imporre loro un lavoro suppletivo e coatto, le cui finalità sono (forse…) note solo al suo ideatore.
NON SI PUO' TRATTARE COSI' IL LAVORATORE MEDICO COMPETENTE: questo è ciò che in questi giorni sta pensando il medico competente italiano, e credo che CHI DI DOVERE dovrebbe finalmente cominciare a farsene una ragione, e sarebbe comunque sempre troppo tardi, perchè le pene già sofferte nessuno le potrà mai cancellare.
Non basta dunque evidenziare la nequizia della circolare, perché la nequizia risiede nella radice costitutiva del problema, cioè nell’idea stessa che sta alla base dell’art. 40, di cui il 3B è l’ “instrumentum regni”: la concezione cioè di un medico-sherpa, che accetta tutto quanto gli viene imposto.
E non veniteci a parlare della “salute pubblica”, che qualcuno ha avuto l’ardire di tirare in ballo a “difesa” dell’art. 40: la salute pubblica si sostiene consentendo al medico competente di lavorare con la dovuta serenità, con le necessarie libertà e dignità professionale, e non certo riducendolo a uno sherpa burocratico obbligato sotto pena di sanzioni a raccogliere e trasmettere dati di assai discutibile valore, se non addirittura inutilizzabili e comunque certamente ottenibili dallo Stato attraverso elementari procedure che NON necessiterebbero di alcun coinvolgimento diretto del medico competente (come ho già scritto mille volte e non intendo ripetere ancora).
Rispetto la posizione che difendi, Alfonso, ma non posso che evidenziarne gli aspetti che mi paiono oggettivamente irricevibili, e devi convenire con me che anche in queste pagine molte voci di medici competenti “veri” si sono levate ad affermare esattamente le cose che scrivo io; probabilmente riflettere sulle opinioni e sui giudizi diversi dai nostri è un atto costantemente utile e meritorio.
Leggo nel tuo ultimo post che anche tu giudichi “follia” tutto quanto sta avvenendo: mi pare un buon inizio, se non un segno certo di resipiscenza, almeno un accenno a qualche DUBBIO… che fa ben sperare.
Il documento Simlii chiede in primis:
la sospensione dell’invio dell’Allegato 3B in attesa di una profonda e condivisa revisione di tutto l’art.40 e dello stesso D.Lgs. 81/08 e s.m.i.,
Crediamo che i mc siano d'accordo e infatti stanno aderendo a centinaia.
Ognuno pensi quello che vuole. Tu hai il tuo pensiero che e' da rispettare ma lo stai ripetendo 1000 volte. Abbiamo capito tutti eh!
La redazione di MedicoCompetente.it
Bè, se i favorevoli alla "petizione" sono centinaia, allora forse i contrari sono... migliaia !
Ti ringrazio comunque per ospitarmi sul tuo forum.
Mi sembra che come sempre stiamo andando in cerca di storie !!!!! Le difficoltà possono essere intese in maniera piu generale anche semplicemente come difficoltà di reperimento dei dati. Perché dobbiamo sempre cercare le cose più assurde?
Io non invio niente!!!! Evi assicuro che non pagherò nessuna sanzione!!
La Redazione il 13/06/2013 10:42 ha scritto:
Il documento Simlii chiede in primis:
la sospensione dell’invio dell’Allegato 3B in attesa di una profonda e condivisa revisione di tutto l’art.40 e dello stesso D.Lgs. 81/08 e s.m.i.,
Crediamo che i mc siano d'accordo e infatti stanno aderendo a centinaia.
Ognuno pensi quello che vuole. Tu hai il tuo pensiero che e' da rispettare ma lo stai ripetendo 1000 volte. Abbiamo capito tutti eh!
La sospensione dell'invio e la revisione del 40 e del 3B non interessano a nessuno. Quello che interessa è l'eliminazione di entrambi. Se il vostro è un inizio per ottenere il secondo scopo, bene, altrimenti credo che la Simlii e Anma abbiano capito poco o niente della volontà dei colleghi.
andrea b il 14/06/2013 07:03 ha scritto:
La sospensione dell'invio e la revisione del 40 e del 3B non interessano a nessuno. Quello che interessa è l'eliminazione di entrambi. Se il vostro è un inizio per ottenere il secondo scopo, bene, altrimenti credo che la Simlii e Anma abbiano capito poco o niente della volontà dei colleghi.
Bene....allora qualcuno seguita a non capire............
La legge c'è e deve essere applicata....questo è il dato di fatto INELUDIBILE e le chiacchiere stanno a ZERO!!!
Ora se richiedere una "moratoria" sull'invio e questa venisse accettata si potrebbe pensare che abbiamo più tempo per cercare di far cambiare la stessa disposizione legislativa.
Non aderire a questa "mossa" significa scivolare inevitabilmente al 30 giugno e la frittata è fatta!
A quel punto se non invii incorri nelle sanzioni...ad ognuno la scelta nella piena libertà.
Siccome sono "vecchio" consiglio , da questo momento,di =masturbarci= con l' ASSOCIAZIONE e fatta questa ( buon lavoro...è incredibilmente avvilente usare il sistema in quel modo)
fatto ciò inserire i dati che abbiamo e sospendere ogni attività ed aspettare la sera (notte) del 30 giugno.....se non succede nulla di buono per noi ,,,,,KLICCARE l'invio.......SE IL SISTEMA S'IMPALLA...SE NON RICEVE...SE DA MESSAGGI STRANI... a noi poco ce ne cale.....risulta dal pc che prima della 1/2 notte del 30-06...abbiamo "inviato"
Io , onestamente, non saprei più cosa pensare
PS Sta di fatto che i MC, da un lato in barba a tutte le chiacchiere ed invettive che emanano giurano e spergiurano che hanno schifo solo di pensare all'allegato 3B, dall'altro lato, zitti zitti chiatti chiatti, hanno " intasato ed intasano" il sito INAIL.
Se questo che penso e scrivo risponde alla realtà ( ritengo di non essere in errore) allora siamo proprio una categoria di MERDA
Buona giornata a tutti
Mario
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