solpilu il 17/06/2013 01:52 ha scritto:
Credo che a nessun professionista -geometra, avvocato, commercialista- sia richiesto di inviare a chicchessia i dati riguardanti i propri clienti o committenti.
Al MC si ordina questo sotto la minaccia di pesanti sanzioni amministrative, con buona pace delle Associazioni, delle Società Scientifiche (?) maggiormente rappresentative -di chi e di quanti non si sa- e senza che venga turbato il sonno della Fnomc&o sempre così sollecita nel vigilare sul decoro e la dignità della professione.
Gli unici a presentare un ricorso sono stati quelli del Co.Na.Me.Co che -potranno anche essere quattro gatti- ma sono gatti con la schiena diritta.
La realtà è che all’interno di tante lobby, associazioni e società vi sono troppi colleghi che il fonendoscopio l’hanno attaccato al chiodo molti anni fa preferendo navigare all’interno di commissioni, tavoli tecnici e tavoli di trattoria -con e senza gettone-, suggerendo a dei politici ignoranti quello che secondo il loro illuminato parere i medici scalzi dovono fare; sono quelli che caricano sulle spalle di altri pesi che loro stessi talvolta dovrebbero portare ma che si guardano bene dal fare.
Sono quelli che elaborano procedure, protocolli e intese.
In un Paese dove ancora c’è un morto sul lavoro ogni sette ore, dove a quasi quarant’anni dalla vicenda dell’ ICMESA di Seveso abbiamo ancora il problema dell’ILVA di Taranto e dove la vergogna dell’ultima sentenza TYSSEN viene da alcuni definita “sentenza storica”, significa che, nonostante le leggi draconiane, chi deve vigilare non vigila o non è messo nelle condizioni di farlo.
In uno Stato che non riesce a fare prevenzione seria, (dal ’78 ad oggi quanto si è investito un prevenzione e quanto in cure ?) si preferisce raccogliere dati, dare i numeri e … farne statistiche; tutto rigorosamente a tavolino magari visitando quelle aziende che, dai dati infortunistici forniti dall’INAIL (compresi quelli in itinere che spesso sono i più frequenti e con prognosi più lunghe), sembrano meritevoli di verifica. Una verifica quasi sempre cartacea; nomina di questo, firma di quello, attestati di frequenza ai corsi, congruenza dei protocolli; il tutto con l’81 alla mano, senza neanche visitare l’azienda e senza mai entrare nel merito delle questioni.
E noi, medici scalzi, corriamo timorosi qua e là come idioti a veder rientri da malattia da sessanta giorni, compilare tabelle, dare la caccia a chi si fa uno spinello il sabato, o si beve un litro di vino a cena in santa pace; tutto logicamente per il bene della causa e spesso gratis.
A tutta questa farsa credo sia giunto il momento di dire basta.
Le leggi, i decreti, le intese e le circolari non sono scritte dagli Dei, sono scritte da persone che molto spesso non sanno neppure di cosa stanno parlando, di quali sono i reali problemi dei lavoratori e delle aziende; le leggi ingiuste e/o stupide vanno combattute nelle sedi istituzionali e, se non bastasse, con la disobbedienza civile e l’accettazione delle conseguenze.
Io non manderò nulla.
Caro Collega,
non ti conosco, ma voglio stringerti idealmente la mano. Tutto quello che hai scritto nel tuo intervento è da sottoscrivere dalla prima all'ultima parola, specialmente nella parte in cui inchiodi le società scientifiche alle loro responsabilità
Se ci fossero stati molti MC come te, sicuramente il 3B non sarebbe passato.
Complimenti ancora.
Mario
"...Stando sulle spalle dei giganti, ho visto più lontano..." Isaac Newton
ANTO1234NELLA il 17/06/2013 11:09 ha scritto:
Caro Collega,
non ti conosco, ma voglio stringerti idealmente la mano. Tutto quello che hai scritto nel tuo intervento è da sottoscrivere dalla prima all'ultima parola, specialmente nella parte in cui inchiodi le società scientifiche alle loro responsabilità
Se ci fossero stati molti MC come te, sicuramente il 3B non sarebbe passato.
Complimenti ancora.
Mario
Condivido in pieno !!!!! Paolo
aqu1la
solpilu il 17/06/2013 01:52 ha scritto:
Credo che a nessun professionista -geometra, avvocato, commercialista- sia richiesto di inviare a chicchessia i dati riguardanti i propri clienti o committenti.
Al MC si ordina questo sotto la minaccia di pesanti sanzioni amministrative, con buona pace delle Associazioni, delle Società Scientifiche (?) maggiormente rappresentative -di chi e di quanti non si sa- e senza che venga turbato il sonno della Fnomc&o sempre così sollecita nel vigilare sul decoro e la dignità della professione.
Gli unici a presentare un ricorso sono stati quelli del Co.Na.Me.Co che -potranno anche essere quattro gatti- ma sono gatti con la schiena diritta.
La realtà è che all’interno di tante lobby, associazioni e società vi sono troppi colleghi che il fonendoscopio l’hanno attaccato al chiodo molti anni fa preferendo navigare all’interno di commissioni, tavoli tecnici e tavoli di trattoria -con e senza gettone-, suggerendo a dei politici ignoranti quello che secondo il loro illuminato parere i medici scalzi dovono fare; sono quelli che caricano sulle spalle di altri pesi che loro stessi talvolta dovrebbero portare ma che si guardano bene dal fare.
Sono quelli che elaborano procedure, protocolli e intese.
In un Paese dove ancora c’è un morto sul lavoro ogni sette ore, dove a quasi quarant’anni dalla vicenda dell’ ICMESA di Seveso abbiamo ancora il problema dell’ILVA di Taranto e dove la vergogna dell’ultima sentenza TYSSEN viene da alcuni definita “sentenza storica”, significa che, nonostante le leggi draconiane, chi deve vigilare non vigila o non è messo nelle condizioni di farlo.
In uno Stato che non riesce a fare prevenzione seria, (dal ’78 ad oggi quanto si è investito un prevenzione e quanto in cure ?) si preferisce raccogliere dati, dare i numeri e … farne statistiche; tutto rigorosamente a tavolino magari visitando quelle aziende che, dai dati infortunistici forniti dall’INAIL (compresi quelli in itinere che spesso sono i più frequenti e con prognosi più lunghe), sembrano meritevoli di verifica. Una verifica quasi sempre cartacea; nomina di questo, firma di quello, attestati di frequenza ai corsi, congruenza dei protocolli; il tutto con l’81 alla mano, senza neanche visitare l’azienda e senza mai entrare nel merito delle questioni.
E noi, medici scalzi, corriamo timorosi qua e là come idioti a veder rientri da malattia da sessanta giorni, compilare tabelle, dare la caccia a chi si fa uno spinello il sabato, o si beve un litro di vino a cena in santa pace; tutto logicamente per il bene della causa e spesso gratis.
A tutta questa farsa credo sia giunto il momento di dire basta.
Le leggi, i decreti, le intese e le circolari non sono scritte dagli Dei, sono scritte da persone che molto spesso non sanno neppure di cosa stanno parlando, di quali sono i reali problemi dei lavoratori e delle aziende; le leggi ingiuste e/o stupide vanno combattute nelle sedi istituzionali e, se non bastasse, con la disobbedienza civile e l’accettazione delle conseguenze.
Io non manderò nulla.
Condivido in pieno !!!!! Paolo
aqu1la
attualmente il sistema è sospeso per "ordinaria manutenzione........"
meraviglioso articolo del collega!!!!!
io mi associo in tutto anche al non invio !!!!!
jolly il 19/06/2013 12:13 ha scritto:
attualmente il sistema è sospeso per "ordinaria manutenzione........"
jolly il 19/06/2013 04:12 ha scritto:
adesso non mi fa inserire asl di riferimento e non fa andare avanti......
jolly il 19/06/2013 04:13 ha scritto:
adesso non mi fa inserire asl di riferimento e non fa andare avanti......
Oh Jolly, temo che tu sia nel gioco (thread) sbagliato, prova in quello " Prime impressioni Software INAIL".
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