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vaccinazione antitetanica

Questo argomento ha avuto 38 risposte ed è stato letto 8020 volte.

faggiano.danilo

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  • Re: vaccinazione antitetanica
  • (10/07/2013 18:10)

lanfraz il 10/07/2013 05:34 ha scritto:
Non vi accapigliate, su :)
Premesso che l'opinione di paldoctor è tutt'altro che modestissima, anche perché basata su anni di esperienza (così come quella di faggiano.danilo), stavolta mi trovo d'accordo con aristide e, di conseguenza, con la condotta di Supergabri (a mio avviso, la richiesta impegnativa si può anche esprimere in termini di prescrizione nell'idoneità), almeno per quanto riguarda la vaccinazione antitetanica, unica obbligatoria per alcune categorie di lavoratori, ed eventualmente per quelle raccomandate (es. antiepatite B) e offerte gratuitamente.
Il comma 2 dell'articolo 279 sancisce un obbligo per il datore di lavoro nell'ambito più generale delle disposizioni in materia di sicurezza e igiene del lavoro (art. 18 e altri), come detto giustamente da aristide.
Concettualmente, obbligare i MC a somministrare una vaccinazione resa obbligatoria per legge sarebbe come imporre ai pediatri di riferimento di effettuare la stessa in età infantile (in realtà hanno provato a coinvolgerli, ma non sono molto d'accordo...)
Trovo corretto verificare sempre, in caso di indicazione, il titolo anticorpale e decidere se somministrare personalmente la vaccinazione o prescrivere la stessa a seconda dei casi.
Se, invece, si tratta di una vaccinazione non obbligatoria per legge, ma prevista dal MC nel programma di sorveglianza sanitaria, è giusto che sia lui ad occuparsene.

Concordo. Sei un grande :-)

Saluti

A pensar male si fa peccato ma ci s'azzecca!

paldoctor

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  • Re: vaccinazione antitetanica
  • (10/07/2013 19:03)

faggiano.danilo il 10/07/2013 06:10 ha scritto:
Vi saluto tutti e vi auguro innanzitutto buone ferie e buona estate, dovunque scegliate di essere. Credo che in questo periodo siamo un po' nervosi per le menate continue imposte da leggi e scadenze scritte da chi ne sa meno di niente o da chi deve difendere interessi di lobby. Però Danilo, nessuno ha intenzione di sminuire o sottovalutare le problematiche altrui. Ci mancherebbe ! Intendevo solo portare il mio contributo, ribadisco personale e frutto di pura esperienza. Poi ognuno sceglie il metodo: giusto testare il titolo anticorpale, se riesci però a farlo. In tanti casi lo stato vaccinale è ignoto, e vi sono tante situazioni differenti. Anche purtroppo da regione a regione, e questo
è un dato ormai tristemente noto.
Sul fatto che sia disgustoso l'atteggiamento di chi, nelle strutture pubbliche, considera le richieste fatte dal MC come un fastidio, sono d'accordo. E spesso troviamo anche colleghi medici di base (e non si offenda nessuno, per carità), che provano fastidio a collaborare con il rompicoglioni del medico del lavoro che segnala un problema...e non va bene, il rispetto è la prima cosa, se esiste una etica del lavoro.
Buone cose a tutti ...
Vincenzo Palomba


Concordo. Sei un grande :-)

Saluti

paldoctor

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  • Re: vaccinazione antitetanica
  • (10/07/2013 19:06)

Vi saluto tutti e vi auguro innanzitutto buone ferie e buona estate, dovunque scegliate di essere. Credo che in questo periodo siamo un po' nervosi per le menate continue imposte da leggi e scadenze scritte da chi ne sa meno di niente o da chi deve difendere interessi di lobby. Però Danilo, nessuno ha intenzione di sminuire o sottovalutare le problematiche altrui. Ci mancherebbe ! Intendevo solo portare il mio contributo, ribadisco personale e frutto di pura esperienza. Poi ognuno sceglie il metodo: giusto testare il titolo anticorpale, se riesci però a farlo. In tanti casi lo stato vaccinale è ignoto, e vi sono tante situazioni differenti. Anche purtroppo da regione a regione, e questo
è un dato ormai tristemente noto.
Sul fatto che sia disgustoso l'atteggiamento di chi, nelle strutture pubbliche, considera le richieste fatte dal MC come un fastidio, sono d'accordo. E spesso troviamo anche colleghi medici di base (e non si offenda nessuno, per carità), che provano fastidio a collaborare con il rompicoglioni del medico del lavoro che segnala un problema...e non va bene, il rispetto è la prima cosa, se esiste una etica del lavoro.
Buone cose a tutti ...
Vincenzo Palomba

P.S. scusate, ho sbagliato l'inserimento della risposta...rifaccio

aristide pellegrini

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  • Re: vaccinazione antitetanica
  • (10/07/2013 20:01)

Faccio sommessamente notare come la disposizione di cui all’art. 279 comma 2 lettera a):

“a) la messa a disposizione di vaccini efficaci per quei lavoratori che non sono già immuni all'agente biologico presente nella lavorazione, da somministrare a cura del medico competente;”

si riferisce palesemente ad agenti biologici usati DELIBERATAMENTE nel ciclo lavorativo (ad es. un’Azienda farmaceutica che produce colture batteriche), e che quindi NON E’ il caso della vaccinazione antitetanica, visto che non è sostenibile che si faccia un uso DELIBERATO del clostridio tetanico in una qualsivoglia lavorazione (salvo il caso di Aziende che usino tale agente biologico), e che dunque ordinariamente il possibile incontro tra l’organismo umano e le spore tetaniche è da considerare alla stregua di un evento fortuito, “infortunistico”, che come tale non si può monitorare, ma solo prevenire con norme di buona tecnica ed appunto con la vaccinazione antitetanica, da eseguire nelle modalità previste dalla Legge, come ho sopra indicato.

paldoctor

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  • Re: vaccinazione antitetanica
  • (10/07/2013 20:22)

Certo, è una interpretazione Aristide, ma può essere vista sotto altri aspetti: ad esempio, prendiamo le lavorazioni edili, o quelle agricole o zootecniche o di manutenzione del verde e giardini ... Chi potrebbe dire che il clostridio non è presente con buona probabilità nella tipologia di lavorazione ? Visto anche che i casi di tetano di cui abbiamo più frequentemente notizia si riferiscono ad attività nel verde di persone non vaccinate (casalinghe...)
Il testo di legge non fa riferimento specifico all'uso deliberato...e guardare alla tipologia di lavoro lo rende (a mio parere ) fortemente indicato... Altrimenti dobbiamo rivedere alcune indicazioni sul rischio biologico che vengono inserite nei DVR e assolutamente approvate dalle ASL... buone cose...

aristide pellegrini

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  • Re: vaccinazione antitetanica
  • (10/07/2013 21:00)

Abbi pazienza, ma resto della mia opinione, che cioè l'intero Titolo X del D.Lgs 81/08, come indica l' Articolo 266 - Campo di applicazione

"1. Le norme del presente titolo si applicano a tutte le attività lavorative nelle quali vi è rischio di esposizione ad agenti biologici"

si riferisce ad agenti biologici di cui si prevede un uso DELIBERATO nell'attività lavorativa, così come peraltro è contemplato per qualunque altro rischio tabellato.

D'altra parte la Legge sulla vaccinazione antitetanica indica categorie disparate di lavoratori, proprio perchè il rischio di infezione tetanica è tipicamente trasversale e potenzialmente ubiquitario.

paldoctor

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  • Re: vaccinazione antitetanica
  • (10/07/2013 22:40)

Grazie Aristide, la discussione è molto interessante e stimolante. Devo però dissentire dalla tua interpretazione, e motivo il perché:
a) il comma 1 dell'art. 266 parla genericamente di rischio, e non di utilizzo deliberato. Peraltro esiste anche l'allegato 44 che elenca esempi di lavorazioni dove non vi è un utilizzo deliberato ma dove può esservi rischio biologico, che vanno valutate , anche in funzione della pianificazione della sorveglianza e delle misure di prevenzione.
b)Proprio perché il rischio è trasversale, non si può negare che in alcune attività come quelle di cui ho parlato in un precedente commento il rischio possa essere più probabile rispetto alla popolazione generale
c)se ci occupiamo di case di riposo od ospedali, occorre verificare e nel caso somministrare copertura vaccinale HBV; o per gli addetti ai depuratori copertura vaccinale HAV o antitifica (molto discutibile quest'ultima). Il rischio potenziale esiste, ma non vi è certamente uso deliberato di patogeni.
Sottolineo che le differenze tra scuole di pensiero dipendono molto dagli orientamenti specifici dei servizi territoriali (per esempio, la differenza di indicazioni tra Piemonte e Lombardia per quanto concerne gli accertamenti di alcol-dipendenza).
Cordiali saluti
Vincenzo Palomba

ANTO1234NELLA

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  • Re: vaccinazione antitetanica
  • (10/07/2013 22:43)

Sono d'accordo con Aristide: l'articolo 269 dice che il DL che intende usare agenti biologici lo comunica all'OdV territorialmente competente, quindi si parla di un uso deliberato di agenti biologici.

Nel caso invece della vaccinazione antitetanica si vuole prevenire il rischio di infortunio, il cui eventuale accadimento si cerca di prevenire con la vaccinazione stessa, tra l'altro normata da una Legge del 1963 nella quale non si fa cenno del MC.

Mario

"...Stando sulle spalle dei giganti, ho visto più lontano..." Isaac Newton

paldoctor

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  • Re: vaccinazione antitetanica
  • (10/07/2013 23:12)

ANTO1234NELLA il 10/07/2013 10:43 ha scritto:
Sono d'accordo con Aristide: l'articolo 269 dice che il DL che intende usare agenti biologici lo comunica all'OdV territorialmente competente, quindi si parla di un uso deliberato di agenti biologici.

Nel caso invece della vaccinazione antitetanica si vuole prevenire il rischio di infortunio, il cui eventuale accadimento si cerca di prevenire con la vaccinazione stessa, tra l'altro normata da una Legge del 1963 nella quale non si fa cenno del MC.

Mario

Mi dispiace Mario, ma non è così: il decreto prevede sia le lavorazioni in cui si vuole far uso deliberato di agenti biologici di classe 2-3-4 per le quali è prevista comunicazione all'ASL , ma prevede anche ( e insisto : allegato 44 e art. 271 comma 4 - Valutazione del rischio), attività con utilizzo non deliberato ma dove il rischio è presente(depuratori, raccolta rifiuti, sanità, allevamenti, servizi cimiteriali,e vari altri)
La lettura della norma mi sembra chiara.
Beccarsi poi il tetano non è solo infortunio, credo, ma è infortunio-malattia...(come beccarsi l'epatite )...
Vincenzo

lanfraz

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  • Re: vaccinazione antitetanica
  • (11/07/2013 02:48)

aristide pellegrini il 10/07/2013 09:00 ha scritto:
Abbi pazienza, ma resto della mia opinione, che cioè l'intero Titolo X del D.Lgs 81/08, come indica l' Articolo 266 - Campo di applicazione

"1. Le norme del presente titolo si applicano a tutte le attività lavorative nelle quali vi è rischio di esposizione ad agenti biologici"

si riferisce ad agenti biologici di cui si prevede un uso DELIBERATO nell'attività lavorativa, così come peraltro è contemplato per qualunque altro rischio tabellato.

D'altra parte la Legge sulla vaccinazione antitetanica indica categorie disparate di lavoratori, proprio perchè il rischio di infezione tetanica è tipicamente trasversale e potenzialmente ubiquitario.

Beh, dire che l'intero titolo X si riferisca solo alle attività in cui si fa uso deliberato mi sembra quanto meno forzato: se fosse così, non esisterebbe l'articolo 274 "Misure specifiche per strutture sanitarie e veterinarie", dove non si utilizzano certo gli agenti patogeni volutamente(tra l'altro si citano pazienti e animali, quindi è chiaro che si intenda esposizione senza uso deliberato).
Inoltre, l'art. 269, citato da Mario, sancisce solo un obbligo di comunicazione, ma non limita il campo della valutazione dei rischi o della sorveglianza sanitaria.
Infine, se il comma 4 dell'articolo 271 dice "Nelle attività.. nell'allegato XLIV, il datore può prescindere dall'applicazione delle disposizioni di cui..all'art. 279 (sorveglianza sanitaria), qualora i risultati della valutazione dimostrino che l'attuazione di tali misure non è necessaria" significa che, qualora i suddetti risultati non dimostrino ciò, non può prescindere.

Detto ciò ed eseguito il nostro dosaggio del titolo anticorpale (che già rappresenta un atto di sorveglianza sanitaria), sinteticamente ci sono 3 possibilità.

1. La vaccinazione è obbligatoria per legge (antitetanica), quindi potrà essere effettuata presso il distretto o, eventualmente, dal MC;

2. La vaccinazione non è obbligatoria per legge, ma è ritenuta dal MC necessaria per l'emissione di un giudizio di idoneità piena e verrà quindi proposta al lavoratore, che potrà fornire o meno il proprio consenso (a quel punto sarà il MC a decidere se farlo non idoneo o idoneo con prescrizioni), e somministrata dallo stesso MC.

Tutto questo a spese del datore di lavoro, che quindi mette a disposizione il vaccino, adempiendo all'obbligo previsto.

3. La vaccinazione è indicata dal MC come "consigliata", pertanto sarà proposta al lavoratore - che darà o meno il consenso senza conseguenze sul giudizio di idoneità - e potrà essere effettuata "ovunque".

Mo' me ne vado a dormi' :)

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