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cuoco diabetico

Questo argomento ha avuto 34 risposte ed è stato letto 3000 volte.

rossella

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  • Re: cuoco diabetico
  • (23/07/2013 19:10)

Un cuoco diabetico NID può andare incontro a crisi di disidratazione (a causa della combinazione di fattori microclimatici sfavorevoli ed errori alimentari), con compromissione dello stato generale fino al colpo di calore.

Consiglierei:

- valutazione del diario glicemico e della HbA1 glicata
- se la glicemia ha valori medi accettabili e la glicata non è elevata: idoneità con periodicità ravvicinata (3-4 mesi) con lettera al medico curante e richiesta di consulenza diabetologica (ci penserà il medico di base a seguito del rilievo dei valori glicemici)
- adeguata formazione-informazione del dipendente per quanto concerne l'alimentazione corretta e la corretta idratazione in condizioni di microclima sfavorevole
- formazione degli addetti a PS per il primo soccorso in caso di colpo di calore

laura.brena

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  • Re: cuoco diabetico
  • (23/07/2013 19:31)

rossella il 23/07/2013 07:10 ha scritto:
Un cuoco diabetico NID può andare incontro a crisi di disidratazione (a causa della combinazione di fattori microclimatici sfavorevoli ed errori alimentari), con compromissione dello stato generale fino al colpo di calore.

Consiglierei:

- valutazione del diario glicemico e della HbA1 glicata
- se la glicemia ha valori medi accettabili e la glicata non è elevata: idoneità con periodicità ravvicinata (3-4 mesi) con lettera al medico curante e richiesta di consulenza diabetologica (ci penserà il medico di base a seguito del rilievo dei valori glicemici)
- adeguata formazione-informazione del dipendente per quanto concerne l'alimentazione corretta e la corretta idratazione in condizioni di microclima sfavorevole
- formazione degli addetti a PS per il primo soccorso in caso di colpo di calore

Ma siete impazziti, allora prescrivigli anche l'antidiabetico e occupati di andare personalmente a fargli un a curva glicemica alla settimana!
Il nostro scopo, dal mio punto di vista, ma anche in base alla legge, consta nel valutare se i fattori di rischio lavorativi possono essere incompatibili con il suo stato di salute. Qui non c'è nessuna controindicazione......ma che microclima e vapori o altro!
Idoneo senza nessuna prescrizione! Al massimo una lettera al curante, se il lavoratore non sapeva di avere questa patologia, poi ci penserà lui! É compito suo, non nostro, non ne abbiamo neanche gli strumenti.

Io seguo tre panettieri (turni notturni), che alla visita preventiva non sapevano di essere diabetici, li ho inviati ai curanti, che hanno fatto il loro compito, e non hanno perso neanche una giornata, scusate "nottata", di lavoro.

Laura1869

Giannini

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  • Re: cuoco diabetico
  • (23/07/2013 20:08)

A mio modesto avviso il lavoratore deve essere rivisto con al seguito la documentazione sanitaria personale di interesse, che avrà cura di produrre nel più breve tempo possibile, attraverso l'accesso al proprio Medico specialista di fiducia (nella fattispecie Diabetologo) per il tramite del proprio Medico Curante.
Il Medico Competente ha la facoltà di scadenzare una visita non appena tale documentazione sarà resa disponibile.
Nel frattempo, considererei il dato anamnestico (riferite pregresse crisi, sintomatologia riferita) quello obiettivo attuale, in connessione al rischio (microclima disagevole ma anche rischi trasversali quali attività in isolamento e/o notturna, che dubito siano presenti) e nel caso emetterei una idoneità, come detto passibile di rivalutazione alla luce della documentazione suddetta.

"Felicius curari a medico popularem gentem quam nobiles et principes viros."

EtaBeta

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  • Re: cuoco diabetico
  • (23/07/2013 20:46)

Scusate, ma ogni tanto ho l'impressione che non ci rendiamo conto dell'importanza di garantire il lavoro alla gente, sptt con i tempi che corrono. Non si possono ventilare inidoneità , anche temporanee, per rischi praticamente inesistenti I fumi ed il microclima di una gastronomia non sono mica quelli di una acciaieria! Un diabetico si scompensa dopo giorni di febbre elevata! anche se suda un po in cucina cosa volete che gli succeda, ha sempre acqua a disposizione! consigliategli piuttosto di bere durante la giornata lavorativa se temete che abbia un ridotto stimolo alla sete, ma se avrà 200 di glicemia a fine giornata, cosa volete che gli succeda?! Per quanto riguarda le ipoglicemie, queste non possono verificarsi se è in terapia con metformina. Cerchiamo di non creare problemi dove non ci sono.

lanfraz

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  • Re: cuoco diabetico
  • (23/07/2013 21:15)

EtaBeta il 23/07/2013 08:46 ha scritto:
Scusate, ma ogni tanto ho l'impressione che non ci rendiamo conto dell'importanza di garantire il lavoro alla gente, sptt con i tempi che corrono. Non si possono ventilare inidoneità , anche temporanee, per rischi praticamente inesistenti I fumi ed il microclima di una gastronomia non sono mica quelli di una acciaieria! Un diabetico si scompensa dopo giorni di febbre elevata! anche se suda un po in cucina cosa volete che gli succeda, ha sempre acqua a disposizione! consigliategli piuttosto di bere durante la giornata lavorativa se temete che abbia un ridotto stimolo alla sete, ma se avrà 200 di glicemia a fine giornata, cosa volete che gli succeda?! Per quanto riguarda le ipoglicemie, queste non possono verificarsi se è in terapia con metformina. Cerchiamo di non creare problemi dove non ci sono.

Infatti. Detto che non stiamo parlando di un minatore, ma di un cuoco, il problema nasce dall'effettuazione stessa degli ematochimici. D'accordo che siano previsti per coloro che, pur non essendo esposti ad agenti chimici, sono addetti a mansioni che comportino rischi particolari (es. lavoro in quota), ma la sorveglianza sanitaria non deve essere un check-up: altrimenti facciamo un ecg a tutti, indipendentemente dalla mansione, perché magari qualcuno potrebbe avere una sindrome di Brugada.
Quanto alla prescrizione di periodicità ravvicinate, chiediamoci sempre come ci comporteremmo dopo 3-4 mesi: se a novembre il cuoco ritorna e ha 160-170 di glicemia basale, cosa facciamo, lo giudichiamo "non idoneo"..? Non credo (al massimo possiamo "spaventarlo" per il suo bene, ma questa è un'altra storia). Quindi, con riferimento a questa specifica mansione, non penso abbia molto senso.

figliofra

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  • Re: cuoco diabetico
  • (23/07/2013 21:40)

Tratto da un documento ISPESL ( http://www.ispesl.it/profili_di_rischio/Ristorazione/c5.pdf):"Un riferimento utile, può essere trovato nella nota predisposta da un Gruppo di lavoro regionale (la Lombardia lo ha costituito nel 1999), sulla “Sorveglianza Sanitaria Minori/Apprendisti”, dalla quale si evince che solamente per la mansione di Cuoco potrebbe essere prevista la sorveglianza sanitaria in quanto mansione che potrebbe esporre il lavoratore a rischi connessi con la movimentazione manuale dei carichi e con la esposizione a microclima sfavorevole". E' vero, una cucina non è una acciaieria, ma avete mai provato il calore che si sente quando si è nelle vicinanze di una piastra di ghisa mentre stanno cuocendo delle bistecche fiorentine? In quanto ai fumi, aerosol ecc.., vi siete dimenticati dell'acne provocata da olii vegetali? Sottoponiamo a visita i videoterminalisti, spesso presunti tali, perchè lo prevede la legge. A maggior ragione non possiamo negare un minimo di attenzione anche per i cuochi. Sul fatto che la sorveglianza sanitaria deve prevedere solo esami mirati, mi sembra che siamo concordiamo tutti.


EtaBeta il 23/07/2013 08:46 ha scritto:
Scusate, ma ogni tanto ho l'impressione che non ci rendiamo conto dell'importanza di garantire il lavoro alla gente, sptt con i tempi che corrono. Non si possono ventilare inidoneità , anche temporanee, per rischi praticamente inesistenti I fumi ed il microclima di una gastronomia non sono mica quelli di una acciaieria! Un diabetico si scompensa dopo giorni di febbre elevata! anche se suda un po in cucina cosa volete che gli succeda, ha sempre acqua a disposizione! consigliategli piuttosto di bere durante la giornata lavorativa se temete che abbia un ridotto stimolo alla sete, ma se avrà 200 di glicemia a fine giornata, cosa volete che gli succeda?! Per quanto riguarda le ipoglicemie, queste non possono verificarsi se è in terapia con metformina. Cerchiamo di non creare problemi dove non ci sono.

lanfraz

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  • Re: cuoco diabetico
  • (23/07/2013 21:53)

figliofra il 23/07/2013 09:40 ha scritto:
Tratto da un documento ISPESL ( http://www.ispesl.it/profili_di_rischio/Ristorazione/c5.pdf):"Un riferimento utile, può essere trovato nella nota predisposta da un Gruppo di lavoro regionale (la Lombardia lo ha costituito nel 1999), sulla “Sorveglianza Sanitaria Minori/Apprendisti”, dalla quale si evince che solamente per la mansione di Cuoco potrebbe essere prevista la sorveglianza sanitaria in quanto mansione che potrebbe esporre il lavoratore a rischi connessi con la movimentazione manuale dei carichi e con la esposizione a microclima sfavorevole". E' vero, una cucina non è una acciaieria, ma avete mai provato il calore che si sente quando si è nelle vicinanze di una piastra di ghisa mentre stanno cuocendo delle bistecche fiorentine? In quanto ai fumi, aerosol ecc.., vi siete dimenticati dell'acne provocata da olii vegetali? Sottoponiamo a visita i videoterminalisti, spesso presunti tali, perchè lo prevede la legge. A maggior ragione non possiamo negare un minimo di attenzione anche per i cuochi. Sul fatto che la sorveglianza sanitaria deve prevedere solo esami mirati, mi sembra che siamo concordiamo tutti.


Non neghiamo attenzione ai cuochi, ma nemmeno l'idoneità quando non ce n'è motivo.

laura.brena

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  • Re: cuoco diabetico
  • (23/07/2013 22:14)

figliofra il 23/07/2013 09:40 ha scritto:
Tratto da un documento ISPESL ( http://www.ispesl.it/profili_di_rischio/Ristorazione/c5.pdf):"Un riferimento utile, può essere trovato nella nota predisposta da un Gruppo di lavoro regionale (la Lombardia lo ha costituito nel 1999), sulla “Sorveglianza Sanitaria Minori/Apprendisti”, dalla quale si evince che solamente per la mansione di Cuoco potrebbe essere prevista la sorveglianza sanitaria in quanto mansione che potrebbe esporre il lavoratore a rischi connessi con la movimentazione manuale dei carichi e con la esposizione a microclima sfavorevole". E' vero, una cucina non è una acciaieria, ma avete mai provato il calore che si sente quando si è nelle vicinanze di una piastra di ghisa mentre stanno cuocendo delle bistecche fiorentine? In quanto ai fumi, aerosol ecc.., vi siete dimenticati dell'acne provocata da olii vegetali? Sottoponiamo a visita i videoterminalisti, spesso presunti tali, perchè lo prevede la legge. A maggior ragione non possiamo negare un minimo di attenzione anche per i cuochi. Sul fatto che la sorveglianza sanitaria deve prevedere solo esami mirati, mi sembra che siamo concordiamo tutti.


Io ci sono stata per anni nelle cucine dei ristoranti, per professioni di famiglia e ti assicuro che i rischi che hai paventato sono inesistenti. La cucina professionale per un cuoco é paragonabile alla cucina di casa propria, ognuno a casa sua si prende i suoi tempi e cosí anche loro.
Sinceramente io di ristoranti, come medico competente, ne ho parecchi e a parte la visita medica annuale, la spirometria biennale, la protezione anti-tetanica, per essere super protetti, gli esami non li ho mai fatti e ti assicuro con il benestare dei vari UPG.
Lanfraz, oltre che della stessa zona, la pensiamo anche nello stesso modo!

Laura1869

bernardo

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  • Re: cuoco diabetico
  • (23/07/2013 22:24)

Il cuoco con diabete scompensato, come l'impiegato col diabete scompensato, va consigliato di rivolgersi al medico curante per il trattamento. Fargli la glicemia non è nostro compito.

laura.brena

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  • Re: cuoco diabetico
  • (23/07/2013 22:26)

bernardo il 23/07/2013 10:24 ha scritto:
Il cuoco con diabete scompensato, come l'impiegato col diabete scompensato, va consigliato di rivolgersi al medico curante per il trattamento. Fargli la glicemia non è nostro compito.

Non avrei saputo dir meglio! Bravo Bernardo!

Laura1869

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