scusate la domanda forse banale: non ho ancora inviato alcuni allegati 3b. ALla luce dei Chiarimenti applicativi del D.M. 9 luglio 2012 emanati dal ministero della salute vedi http://www.trovanorme.salute.gov....=0&codLeg=46231&parte=1%20&serie=
cosa devo fare: li invio ugualmente?
Ho inviato ieri il quesito all'Ordine dei Medici di Monza.
Non vedo cosa ci sia da perdere a scomodare l'Ordine!! (che paghiamo senza averne mai benefici concreti.
La cosiddetta "fase di sperimentazione" si è conclusa il 24 agosto e, anche se il sistema sembrerebbe accettare ancora l'invio di dati (come mi ha riferito qualche collega), suggerisco di aspettare indicazioni normative più precise prima di procedere, ora come ora. Con tutto il rispetto, dubito che gli Ordini dei Medici a livello provinciale possano dare indicazioni in merito. Aspettiamo sempre la pubblicazione del nuovo decreto ministeriale sulla questione, che dovrebbe chiarire molti dei dubbi rimasti in sospeso (e che ormai dovrebbe essere alla fine del suo lungo iter burocratico ...).
ramiste il 04/09/2013 06:42 ha scritto:
La cosiddetta "fase di sperimentazione" si è conclusa il 24 agosto e, anche se il sistema sembrerebbe accettare ancora l'invio di dati (come mi ha riferito qualche collega), suggerisco di aspettare indicazioni normative più precise prima di procedere, ora come ora. Con tutto il rispetto, dubito che gli Ordini dei Medici a livello provinciale possano dare indicazioni in merito. Aspettiamo sempre la pubblicazione del nuovo decreto ministeriale sulla questione, che dovrebbe chiarire molti dei dubbi rimasti in sospeso (e che ormai dovrebbe essere alla fine del suo lungo iter burocratico ...).
Ernesto, con tutto il rispetto:
1.Tu suggerisci di “aspettare”;
riguardo alle motivazioni per le quale si ritiene POSSIBILE un contrasto tra l’obbligazione contenuta nell’art. 40 comma 1 del D.Lgs 81/08 ed il Codice Deontologico ti rimando al testo dell’appello che ho proposto, e che le contiene in modo esplicito; mi limito a precisare che si chiede un parere di congruità Deontologica dell’obbligazione in sé, e non già e non solo delle specifiche modalità attualmente vigenti (Allegato 3B) per la sua materiale effettuazione; ne discende che un’eventuale Decreto portatore di ipotetiche “indicazioni normative più precise” conterrebbe indicazioni o modificazioni riguardo alle modalità di effettuazione dell’obbligazione, ma non cambierebbe affatto la situazione di fondo, che prevederebbe comunque il mantenimento dell’obbligo (a meno che tu non aspetti un Decreto che contenga l’ABROGAZIONE dell’art. 40 comma 1…).
Dunque non si vede la ratio del tuo suggerimento di “aspettare indicazioni normative più precise prima di procedere”, visto che comunque l’obbligazione in parola resterebbe, e con essa tutti i connessi dubbi di congruità deontologica.
Per inciso: il D.Lgs 81/08 porta la data del 9 aprile 2008, è stato pubblicato sulla G.U. n. 101 del 30 aprile 2008 ed è entrato in vigore il 15 maggio 2008, dunque l’obbligazione contenuta nell’art. 40 comma 1 è presente già da 5 anni, e dal punto di vista di coloro che pensano POSSIBILE che tale obbligazione POSSA contenere aspetti che in futuro POTREBBERO eventualmente essere riconosciuti in contrasto con le Norme Deontologiche della professione, sarebbero dunque ben 5 anni che i medici ASPETTANO che qualcuno si decida a prendere in esame l'aspetto deontologico della cosa ed esprimersi in merito alla sua congruità deontologica; perciò, perché aspettare ancora ?
2. scrivi: “dubito che gli Ordini dei Medici a livello provinciale possano dare indicazioni in merito”;
con il massimo rispetto e la più grande attenzione ai DUBBI di qualsiasi genere, faccio presente che il D.Lgs.C.P.S. 13 settembre 1946, n. 233 (Ricostituzione degli Ordini delle professioni sanitarie e per la disciplina dell'esercizio delle professioni stesse, in G.U. n. 241 del 23 ottobre 1946, e ratificato con Legge 17 aprile 1956 n. 561), all’art. 3 recita:
“Al Consiglio direttivo di ciascun Ordine e Collegio spettano le seguenti attribuzioni:
(omissis)
b) vigilare alla conservazione del decoro e della indipendenza dell’Ordine e del Collegio
(omissis)
f) interporsi, se richiesto nelle controversie tra sanitario e sanitario, o fra sanitario e persona o ENTI a favore dei quali il sanitario abbia prestato o presti la propria opera professionale, per ragioni di spese, di onorari e PER ALTRE QUESTIONI INERENTI ALL’ESERCIZIO PROFESSIONALE, procurando la conciliazione della vertenza e, in caso di non riuscito accordo, DANDO IL SUO PARERE SULLE CONTROVERSIE STESSE”.
(il maiuscolo è mio).
Inoltre nel Codice Deontologico all’art. 2 comma 3 (“Codice di Deontologia Medica 16 dicembre 2006”, reperibile sul sito della FNOMCeO: http://portale.fnomceo.it/fnomceo...ogia+Medica+2006.html?t=a&id=3694 ) si legge:
“Il medico deve denunciare all’Ordine ogni iniziativa tendente ad imporgli comportamenti non conformi alla deontologia professionale, da qualunque parte essa provenga”
Perciò mi pare del tutto APPROPRIATO e LEGITTIMO rivolgere agli Ordini Provinciali (e naturalmente anche alla FNOMCeO) la richiesta di esprimersi sulla congruità deontologica dell’art. 40.
A distanza di oltre 3 mesi dall'invio della richiesta all'Ordine Provinciale ed alla FNOMCeO non è stata data alcuna risposta, per cui oggi ho inviato questo messaggio per posta certificata, ed invito ovviamente i Colleghi a fare altrettanto:
"Al Presidente dell’Ordine dei Medici di Pistoia,
Al Presidente della FNOMCeO
mi duole rilevare che ad una istanza per ricevere riposta, dovuta dal massimo Organo che ci rappresenta - si allega richiesta del 25 agosto - non si è avuto a tutt’oggi riscontro.
La questione è di interesse generale, e non personale, pertanto si rimane in attesa della Vostra autorevole posizione come previsto dalle Norme istitutive dell'Ordine.
Con ossequio
Dott. Aristide Pellegrini"
Ari / Mediconosherpa.wordpress.com
E questa sarebbe una "iniziativa concreta"? Mi sembra (come l'altra d'altro canto, su cui mi ero già espresso) l'ennesima lettera pietistica, che fa sembrare la nostra categoria come una massa di piagnoni. Non sono d'accordo. Mi sembra una spreco di tempo inutile. Ma contenti voi, contenti tutti. Oltretutto, non ha esitato alcuna risposta.
Caro amico, la mia (e di altri colleghi) iniziativa è senz'altro modesta, ma niente affatto "pietistica", perchè si limita a chiedere l'applicazione di quanto la Legge istitutiva degli Ordini dei Medici dispone in materia Deontologica, come ho ampiamente spiegato.
Se poi tu hai da suggerire qualche proposta migliore, ti prego di farlo.
Ari / Mediconosherpa.wordpress.com
Ogni iniziativa tesa a tutelare gli elementari diritti e la dignità professionale, nonché a salvaguardare le coscienze di tanti professionisti -nel rispetto della legalità- dovrebbe generare il plauso indiscusso di tutti i Colleghi. Va da sé che iniziative di questo tipo tendano anche ad avvalorare in sé la prestazione erogata, prestazione oramai troppo spesso e senza ragione svilita e depauperata.
Probabilmente è anche grazie alle grette dinamiche "da piccolo feudatario" ed al disinteresse generalizzato -spesso dettato da irreversibile depressione- se ci troviamo in un momento così buio.
Orsù dunque mettiamo da parte risentimenti personali e logiche di piccolo quartiere e restiamo uniti dall'obiettivo che a quanto pare sembra delinearsi in modo sempre più chiaro ed inequivocabile per tutti.
"Felicius curari a medico popularem gentem quam nobiles et principes viros."
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