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Novità normative su invio dati art. 40: richiesta di chiarimenti alla Redazione

Questo argomento ha avuto 81 risposte ed è stato letto 5528 volte.

carlpam

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  • Re: Novità normative su invio dati art. 40: richiesta di chiarimenti alla Redazione
  • (14/09/2013 16:30)

Ho voluto cercare una sintesi ( citando stralci ) degli interventi perché penso che tra arrabbiature generali e controdeduzioni all’apparenza raffinate si rischia di perdere il senso del problema vero dell’art.40
Cito dall’intervento del Collega Ramistella “”l'articolo 40 del D.Lgs. 81/08, si intitola, testualmente, "Rapporti del Medico Competente con il Servizio Sanitario Nazionale" e che, pertanto, a nostro parere, sarebbe del tutto assurdo cancellare.
…. la proposta di abolire l'art. 40,….è errato, perché priverebbe tutto il sistema della prevenzione sanitaria pubblica nei luoghi di lavoro dell'indispensabile apporto dei medici competenti,””
(se la logica non è una opinione, il sistema pubblico non funziona per lo scopo istituzionale ( fare prevenzione ) senza il principale attore che invece è un libero professionista ( privato ) che per giunta dovrebbe lavorare gratis per la struttura pubblica)
i MC….gli unici a lavorare quotidianamente a contatto diretto con le aziende, i datori di lavoro, i sindacati e - soprattutto - con i lavoratori ... a meno che non si voglia configurare e perpetuare quella condizione in cui l'attività del MC rimane totalmente marginalizzata nell'ambito di una "sorveglianza sanitaria" esclusiva, dal carattere più formale che sostanziale, del tutto svincolata dal SSN e dalle esigenze della prevenzione e sempre più vicina ad assecondare le volontà (per quanto legittime) e i "desiderata" dei datori di lavoro””
Dunque il “Sistema della prevenzione pubblica” non è in contatto diretto con le aziende e i lavoratori. Ma allora cosa fanno i dipartimenti di prevenzione (e specificatamente i servizi SPISAL SPSAL, SPRESAL, SPESAL, SPISAL, SPISLL, UOPSAL)
L'attività principale dei Servizi delle ASL è in effetti (1) la vigilanza delle Aziende con lavoratori dipendenti.(2) Possono offrire anche assistenza alle Aziende (consulenza ) (3) fanno informazione e formazione ai lavoratori
Un dato ( rel. Coord SPISAL VR. Anno 2012 ) riporta i seguenti dati
Interventi Ispettivi (2012) cioè 3,1% del totale Aziende ( 88.881) (Vigilanza)
Malattie professionali (335) di cui il MC è il primo segnalatore (155) ( perlopiù ipoacusie e disturbi muscolo scheletrici)
Controllo infortuni sul lavoro ( ai fini giudiziari)
Non c’è traccia di consulenza (salvo – se assimilabile - i pareri su nuovi insediamenti) nè esiste attività di laboratorio ( effettuato da arpav : nell’industria 798 app sollevamento, 237 verifiche messa a terra) né di visite agli apprendisti.
Intensa l’attività di Seminari (8 nel 2012) ma non rappresentata l’attività di formazione ed informazione ai lavoratori (che complessivamente si può considerare “ininfluente “ )
Appare chiaro che l’attività di vigilanza è (del 3,1% nella provincia di Verona) una percentuale estremamente limitata del totale delle aziende totali presenti
Diceva Giorgio Ferigo ( in “Il certificato come sevizia”forum ed. Ud) lamentando la degenerazione burocratica dei Dipartimenti di Prevenzione (DIP) “la filosofia che informa di sé i DIP, rimanda ad ideologie e pratiche autoritarie, esita in costruzioni penose, tra Autorizzazione e Repressione, tra Burocrazia e Giurisprudenza , con soltanto remoti agganci “sanitari” e soltanto improbabili risultati preventivi e andrebbe –a parer nostro- radicalmente cambiata. …. Dunque medicina del lavoro mirando all’integrazione delle professionalità e badando a non trasformarla in visitificio….. mai come in questo campo è necessaria onestà intellettuale e tenere in mente il monito di Giulio A.Maccaro sulla “vera e falsa prevenzione”.
Giustamente (con educata sineddoche *) Donata Corti afferma “ E' ora di finirla! e chi ha compiti istituzionali di vigilanza per i quali è pagato lo faccia con i suoi mezzi e alzando il suo corpicino* dalla sedia, e non cercando di SFRUTTARE ipocritamente il lavoro di altri professionisti.
L’attività repressiva ( vigilanza con sanzione) si dimostra preponderante rispetto allo studio di comparti produttivi dunque si estende ai MC ( 43 interventi a Verona con 2 sanzioni per mancata collaborazione al DVR e 2 per Piani sanitari “non conformi” L’art.40 è, infatti, nei siti Spisal particolarmente evidenziato.
Pochi gli studi di comparto prodotti da ISPELS e Asl in particolare sul rischio Chimico ove appaiono aleatori i criteri di valutazione (Gennaro Bilancio) “”ognuno degli inventori dei criteri assegna in base alla propria esperienza dei punteggi a questa o a quella variabile. Alla fine si mette tutto insieme con un calcolo matematico, ma in realtà non sappiamo cosa succede nell'organismo umano.
Aggiunge Ramistella
l'art. 40 va mantenuto come impianto ma va, altresì, profondamente ripensato, modificando le condizioni e le modalità della collaborazione del MC al Sistema Informativo Nazionale per la Prevenzione nei luoghi di lavoro (SINP), istituito nel 2008 (dlgs81) aggiungerei io, ma da allora cosa ha prodotto? Clienti, sportule e prebende forse?
Tralascio tutta la discussione sul ruolo delle società scientifiche ( dalle cui logiche comunque mi dissocio concordando con l’idea di “”non dare credibilità a questi affabulatori professionisti con tessere e convegni .....soldi e n. associati, che danno credibilità a livello istituzionale.
al contrario iscrizione, tesseramento, partecipazione a convegni a quelle associazioni che ci difendono .....
Circa i dati : lapidario sono inutilizzabili !!!! lo sappiamo !!!! devono garantire posti per elaborare il niente da parte di epidemiologi all' interno dell' inail e similari..... far finta di fare prevenzione ... dati da sventolare ai convegni ..... a questo si associano interessi personali ….( Trovato)
infine Campurra : La questione delle sanzioni l'abbiamo posta tante volte e l'abbiamo tutti ribadita in occasione dell'ultima riunione del 5 settembre (comunicato del Ministero), solo che per questo ci vuole una modifica della legge, un DM non basta e serve una "strategia" di più ampio respiro
La conclusione evidente ( parlo avendo diretto Servizi di Prevenzione). I Servizi hanno (fatte salve l’onestà intellettuale di tanti Colleghi che conosco di persona) una impostazione burocratica ed autoritaria con scarsi risultati di prevenzione; chiedendo i dati con l’art 40 si tenta di colmare un vuoto ( 3%) contro il nostro (97% meno un tot di Aziende non obbligate) Ma il sistema è squilibrato.
1)non ha senso fare accertamenti per videoteminalisti ( in modo esteso e sostanzialmente inutile – es. in banca nazionale (non cito) circa 16 mila visite/anno quando soltanto il 2 o 3 % sarebbe –forse- di qualche utilità.) ( Cicero contra domum suam)
2) non ha senso che si accusino i MC di mancata partecipazione al DVR mentre sono emarginati di fatto dalle Società di Servizi (parlo CAPITEMI di quelle disoneste che speculano strozzando la PMI) con la classica frase ( dottore mi firma il DVR ?) Per contro il DdL con il MC potrebbero fare il DVR escludendole. Ma su questo il silenzio della Vigilanza è assordante !
3) non ha senso far presentare dati per un SINP fantasmatico da 5 anni ( loro però sono pagati?)
4 non ha senso richiedere collaborazione per legge con minaccia di sanzione al libero professionista medico consulente del DdL proprio perché avendo un rapporto fiduciario con il medesimo può - su base scientifica- e non autoritaria proporre miglioramenti con valenza effettivamente preventiva. d’accordo che l’eliminazione (al momento solo sospensione) delle sanzioni (per la loro eliminazione con l’art 40 serve una modifica al Dlgs 81)
concordo con D. Corti che la richiesta di dati non ha senso e per un aspetto fondamentale : I MEDICI COMPETENTI SONO LIBERI PROFESSIONISTI almeno fino a quando, ai fini della tutela della salute pubblica, non si OBBLIGANO SOTTO MINACCIA DI SANZIONE, anche cardiologi, diabetologi etc a fornire i dati della loro attività ??? ( magari al fine di ridurre le code in ospedale o l’ignobile “ fra quatto mesi, se no domani nel mio ambulatorio privato?”)
Se TUTTE le associazione chiedono modifiche all'art.40 (e non la sua abrogazione) ci sarà un motivo? I motivi si sanno ( relativi ai convegni, credibilità ed ipocrisia ed accondiscendenza verso l’arroganza burocratica ed istituzionale. Tutti i Medici Competenti sono invece per l’ABROGAZIONE ( noi medici sherpha, sindacalizzati o no, non staremo a guardare) . Per favore non riempiteci di bla,bla !!

sep

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  • Re: Novità normative su invio dati art. 40: richiesta di chiarimenti alla Redazione
  • (14/09/2013 17:16)

carlpam il 14/09/2013 04:30 ha scritto:
Ho voluto cercare una sintesi ( citando stralci ) degli interventi perché penso che tra arrabbiature generali e controdeduzioni all’apparenza raffinate si rischia di perdere il senso del problema vero dell’art.40
Cito dall’intervento del Collega Ramistella “”l'articolo 40 del D.Lgs. 81/08, si intitola, testualmente, "Rapporti del Medico Competente con il Servizio Sanitario Nazionale" e che, pertanto, a nostro parere, sarebbe del tutto assurdo cancellare.
…. la proposta di abolire l'art. 40,….è errato, perché priverebbe tutto il sistema della prevenzione sanitaria pubblica nei luoghi di lavoro dell'indispensabile apporto dei medici competenti,””
(se la logica non è una opinione, il sistema pubblico non funziona per lo scopo istituzionale ( fare prevenzione ) senza il principale attore che invece è un libero professionista ( privato ) che per giunta dovrebbe lavorare gratis per la struttura pubblica)
i MC….gli unici a lavorare quotidianamente a contatto diretto con le aziende, i datori di lavoro, i sindacati e - soprattutto - con i lavoratori ... a meno che non si voglia configurare e perpetuare quella condizione in cui l'attività del MC rimane totalmente marginalizzata nell'ambito di una "sorveglianza sanitaria" esclusiva, dal carattere più formale che sostanziale, del tutto svincolata dal SSN e dalle esigenze della prevenzione e sempre più vicina ad assecondare le volontà (per quanto legittime) e i "desiderata" dei datori di lavoro””
Dunque il “Sistema della prevenzione pubblica” non è in contatto diretto con le aziende e i lavoratori. Ma allora cosa fanno i dipartimenti di prevenzione (e specificatamente i servizi SPISAL SPSAL, SPRESAL, SPESAL, SPISAL, SPISLL, UOPSAL)
L'attività principale dei Servizi delle ASL è in effetti (1) la vigilanza delle Aziende con lavoratori dipendenti.(2) Possono offrire anche assistenza alle Aziende (consulenza ) (3) fanno informazione e formazione ai lavoratori
Un dato ( rel. Coord SPISAL VR. Anno 2012 ) riporta i seguenti dati
Interventi Ispettivi (2012) cioè 3,1% del totale Aziende ( 88.881) (Vigilanza)
Malattie professionali (335) di cui il MC è il primo segnalatore (155) ( perlopiù ipoacusie e disturbi muscolo scheletrici)
Controllo infortuni sul lavoro ( ai fini giudiziari)
Non c’è traccia di consulenza (salvo – se assimilabile - i pareri su nuovi insediamenti) nè esiste attività di laboratorio ( effettuato da arpav : nell’industria 798 app sollevamento, 237 verifiche messa a terra) né di visite agli apprendisti.
Intensa l’attività di Seminari (8 nel 2012) ma non rappresentata l’attività di formazione ed informazione ai lavoratori (che complessivamente si può considerare “ininfluente “ )
Appare chiaro che l’attività di vigilanza è (del 3,1% nella provincia di Verona) una percentuale estremamente limitata del totale delle aziende totali presenti
Diceva Giorgio Ferigo ( in “Il certificato come sevizia”forum ed. Ud) lamentando la degenerazione burocratica dei Dipartimenti di Prevenzione (DIP) “la filosofia che informa di sé i DIP, rimanda ad ideologie e pratiche autoritarie, esita in costruzioni penose, tra Autorizzazione e Repressione, tra Burocrazia e Giurisprudenza , con soltanto remoti agganci “sanitari” e soltanto improbabili risultati preventivi e andrebbe –a parer nostro- radicalmente cambiata. …. Dunque medicina del lavoro mirando all’integrazione delle professionalità e badando a non trasformarla in visitificio….. mai come in questo campo è necessaria onestà intellettuale e tenere in mente il monito di Giulio A.Maccaro sulla “vera e falsa prevenzione”.
Giustamente (con educata sineddoche *) Donata Corti afferma “ E' ora di finirla! e chi ha compiti istituzionali di vigilanza per i quali è pagato lo faccia con i suoi mezzi e alzando il suo corpicino* dalla sedia, e non cercando di SFRUTTARE ipocritamente il lavoro di altri professionisti.
L’attività repressiva ( vigilanza con sanzione) si dimostra preponderante rispetto allo studio di comparti produttivi dunque si estende ai MC ( 43 interventi a Verona con 2 sanzioni per mancata collaborazione al DVR e 2 per Piani sanitari “non conformi” L’art.40 è, infatti, nei siti Spisal particolarmente evidenziato.
Pochi gli studi di comparto prodotti da ISPELS e Asl in particolare sul rischio Chimico ove appaiono aleatori i criteri di valutazione (Gennaro Bilancio) “”ognuno degli inventori dei criteri assegna in base alla propria esperienza dei punteggi a questa o a quella variabile. Alla fine si mette tutto insieme con un calcolo matematico, ma in realtà non sappiamo cosa succede nell'organismo umano.
Aggiunge Ramistella
l'art. 40 va mantenuto come impianto ma va, altresì, profondamente ripensato, modificando le condizioni e le modalità della collaborazione del MC al Sistema Informativo Nazionale per la Prevenzione nei luoghi di lavoro (SINP), istituito nel 2008 (dlgs81) aggiungerei io, ma da allora cosa ha prodotto? Clienti, sportule e prebende forse?
Tralascio tutta la discussione sul ruolo delle società scientifiche ( dalle cui logiche comunque mi dissocio concordando con l’idea di “”non dare credibilità a questi affabulatori professionisti con tessere e convegni .....soldi e n. associati, che danno credibilità a livello istituzionale.
al contrario iscrizione, tesseramento, partecipazione a convegni a quelle associazioni che ci difendono .....
Circa i dati : lapidario sono inutilizzabili !!!! lo sappiamo !!!! devono garantire posti per elaborare il niente da parte di epidemiologi all' interno dell' inail e similari..... far finta di fare prevenzione ... dati da sventolare ai convegni ..... a questo si associano interessi personali ….( Trovato)
infine Campurra : La questione delle sanzioni l'abbiamo posta tante volte e l'abbiamo tutti ribadita in occasione dell'ultima riunione del 5 settembre (comunicato del Ministero), solo che per questo ci vuole una modifica della legge, un DM non basta e serve una "strategia" di più ampio respiro
La conclusione evidente ( parlo avendo diretto Servizi di Prevenzione). I Servizi hanno (fatte salve l’onestà intellettuale di tanti Colleghi che conosco di persona) una impostazione burocratica ed autoritaria con scarsi risultati di prevenzione; chiedendo i dati con l’art 40 si tenta di colmare un vuoto ( 3%) contro il nostro (97% meno un tot di Aziende non obbligate) Ma il sistema è squilibrato.
1)non ha senso fare accertamenti per videoteminalisti ( in modo esteso e sostanzialmente inutile – es. in banca nazionale (non cito) circa 16 mila visite/anno quando soltanto il 2 o 3 % sarebbe –forse- di qualche utilità.) ( Cicero contra domum suam)
2) non ha senso che si accusino i MC di mancata partecipazione al DVR mentre sono emarginati di fatto dalle Società di Servizi (parlo CAPITEMI di quelle disoneste che speculano strozzando la PMI) con la classica frase ( dottore mi firma il DVR ?) Per contro il DdL con il MC potrebbero fare il DVR escludendole. Ma su questo il silenzio della Vigilanza è assordante !
3) non ha senso far presentare dati per un SINP fantasmatico da 5 anni ( loro però sono pagati?)
4 non ha senso richiedere collaborazione per legge con minaccia di sanzione al libero professionista medico consulente del DdL proprio perché avendo un rapporto fiduciario con il medesimo può - su base scientifica- e non autoritaria proporre miglioramenti con valenza effettivamente preventiva. d’accordo che l’eliminazione (al momento solo sospensione) delle sanzioni (per la loro eliminazione con l’art 40 serve una modifica al Dlgs 81)
concordo con D. Corti che la richiesta di dati non ha senso e per un aspetto fondamentale : I MEDICI COMPETENTI SONO LIBERI PROFESSIONISTI almeno fino a quando, ai fini della tutela della salute pubblica, non si OBBLIGANO SOTTO MINACCIA DI SANZIONE, anche cardiologi, diabetologi etc a fornire i dati della loro attività ??? ( magari al fine di ridurre le code in ospedale o l’ignobile “ fra quatto mesi, se no domani nel mio ambulatorio privato?”)
Se TUTTE le associazione chiedono modifiche all'art.40 (e non la sua abrogazione) ci sarà un motivo? I motivi si sanno ( relativi ai convegni, credibilità ed ipocrisia ed accondiscendenza verso l’arroganza burocratica ed istituzionale. Tutti i Medici Competenti sono invece per l’ABROGAZIONE ( noi medici sherpha, sindacalizzati o no, non staremo a guardare) . Per favore non riempiteci di bla,bla !!

mi associo a questa analisi precisa e chiara!!!ecco la verita' ....per il bene dei lavoratori e della prevenzione FAtECI LAVORARE IN PACE , FATECI FARE IL NOSTRO MESTIERE , LA VOSTRA voglia DI POTERE E DATI DA SVENTOLARE CHIEDETELA AD ALTRI !!!!

aristide pellegrini

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  • Re: Novità normative su invio dati art. 40: richiesta di chiarimenti alla Redazione
  • (14/09/2013 18:06)

Carlpam, sei un autentico Mediconosherpa, complimenti !

carlpam

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  • Re: Novità normative su invio dati art. 40: richiesta di chiarimenti alla Redazione
  • (14/09/2013 19:11)

infatti avevo aperto il sito Mediconosherpa per iscrivermi Dobbiamo fare rete in tutti modi

SUPERGABRI

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  • Re: Novità normative su invio dati art. 40: richiesta di chiarimenti alla Redazione
  • (15/09/2013 08:53)

[cite]La Redazione il 13/09/2013 09:21 ha scritto:

(... ) A nostro avviso è necessario chiudere, con l'attuale fase di sperimentazione, anche l’esperienza condotta con l’attuale allegato 3B.
Esso non risulta più condivisibile nel metodo, nella forma, nella sostanza ed obbliga alla raccolta di dati ridondanti e di indicatori di dubbia efficacia ai fini della prevenzione. Proponiamo pertanto di costruire un nuovo sistema informativo per la prevenzione nelle sue varie articolazioni, con una esatta definizione di contenuti, ruoli, responsabilità sia Istituzionali (Centrale, Regionale, ASL) che degli attori coinvolti, ognuno, va ribadito, per la propria specifica responsabilità e competenza.
I punti fermi di tale proposta sono:
-che si evitino meri carichi burocratici, non utili alla prevenzione e privi di garanzie, anche delle più elementari, circa la sicurezza informatica del sistema che si vuole avviare;
-che si abbia una chiara destinazione ed uso delle informazioni che si propone di raccogliere e delle loro utilità preventiva;
-che si evitino costi e perdite di tempo inutili alle aziende ed ai medici competenti(...)

Parole Sante

Donatella Corti

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  • Re: Novità normative su invio dati art. 40: richiesta di chiarimenti alla Redazione
  • (15/09/2013 11:58)

SUPERGABRI il 15/09/2013 08:53 ha scritto:
[cite]La Redazione il 13/09/2013 09:21 ha scritto:

(... ) A nostro avviso è necessario chiudere, con l'attuale fase di sperimentazione, anche l’esperienza condotta con l’attuale allegato 3B.
Esso non risulta più condivisibile nel metodo, nella forma, nella sostanza ed obbliga alla raccolta di dati ridondanti e di indicatori di dubbia efficacia ai fini della prevenzione. Proponiamo pertanto di costruire un nuovo sistema informativo per la prevenzione nelle sue varie articolazioni, con una esatta definizione di contenuti, ruoli, responsabilità sia Istituzionali (Centrale, Regionale, ASL) che degli attori coinvolti, ognuno, va ribadito, per la propria specifica responsabilità e competenza.
I punti fermi di tale proposta sono:
-che si evitino meri carichi burocratici, non utili alla prevenzione e privi di garanzie, anche delle più elementari, circa la sicurezza informatica del sistema che si vuole avviare;
-che si abbia una chiara destinazione ed uso delle informazioni che si propone di raccogliere e delle loro utilità preventiva;
-che si evitino costi e perdite di tempo inutili alle aziende ed ai medici competenti(...)

Parole Sante

Ecco, e il tutto si ottiene in un solo modo : ABROGANDO L'ART 40 !

Perché, tra l'altro, ci concentriamo sempre sull'all 3b in quanto MALE ASSOLUTO, ma anche l'all 3a non scherza !
Ma a quale altro specialista LIBERO PROFESSIONISTA, viene imposta una particolare modulistica da utilizzare per legge , sempre sotto minaccia di sanzione ?
Modulistica peraltro con aspetti demenziali, evidentemente pensata da chi IL LAVORO DI MEDICO COMPETENTE NON LO FA ????

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SUPERGABRI

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  • Re: Novità normative su invio dati art. 40: richiesta di chiarimenti alla Redazione
  • (15/09/2013 14:01)

tuffi il 15/09/2013 11:58 ha scritto:



Ecco, e il tutto si ottiene in un solo modo : ABROGANDO L'ART 40 !

Perché, tra l'altro, ci concentriamo sempre sull'all 3b in quanto MALE ASSOLUTO, ma anche l'all 3a non scherza !
Ma a quale altro specialista LIBERO PROFESSIONISTA, viene imposta una particolare modulistica da utilizzare per legge , sempre sotto minaccia di sanzione ?
Modulistica peraltro con aspetti demenziali, evidentemente pensata da chi IL LAVORO DI MEDICO COMPETENTE NON LO FA ????

Proprio vero!
Questa nuova cartella la compilo "turandomi il naso": confrontando la precedente relativa alla stessa persona verifico quanti più dati interessanti, utili e immediati scrivevo prima con un modello del ns. SPISAL, valido dal 303 in poi!
L' attuale cartella sanitaria è sterile eppure ridondante, inutile eppure faticosa e tutto il tempo che si impiega per compilarla è rubato al rapporto personale con il molto paziente lavoratore esposto.

carlpam

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  • Re: Novità normative su invio dati art. 40: richiesta di chiarimenti alla Redazione
  • (15/09/2013 15:47)

tuffi il 15/09/2013 11:58 ha scritto:



Ecco, e il tutto si ottiene in un solo modo : ABROGANDO L'ART 40 !

Perché, tra l'altro, ci concentriamo sempre sull'all 3b in quanto MALE ASSOLUTO, ma anche l'all 3a non scherza !
Ma a quale altro specialista LIBERO PROFESSIONISTA, viene imposta una particolare modulistica da utilizzare per legge , sempre sotto minaccia di sanzione ?
Modulistica peraltro con aspetti demenziali, evidentemente pensata da chi IL LAVORO DI MEDICO COMPETENTE NON LO FA ????

INFATTI ANCHE IL 3A è VERGOGNOSO ( perchè il MIN SANITà NON PREDISPONE cartelle per CHIRURGHI CARDIOLOGI ORTOPEDICI ecc.. COI SUOI MEDICI)? (che nell'attesa di andar far visite per la patente - a ciò abilitati- in ufficio nel pomeriggio romano cacciando l'incipiente sonnolenza si inventano come devono essere le cartelle del Medico competente... e il sonno della ragione genera mostri)

QUO USQUE TANDEM ABUTERE PAZIENTIA NOSTRA?

ERMENE

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  • Re: Novità normative su invio dati art. 40: richiesta di chiarimenti alla Redazione
  • (15/09/2013 18:27)

carlpam il 15/09/2013 03:47 ha scritto:


INFATTI ANCHE IL 3A è VERGOGNOSO ( perchè il MIN SANITà NON PREDISPONE cartelle per CHIRURGHI CARDIOLOGI ORTOPEDICI ecc.. COI SUOI MEDICI)? (che nell'attesa di andar far visite per la patente - a ciò abilitati- in ufficio nel pomeriggio romano cacciando l'incipiente sonnolenza si inventano come devono essere le cartelle del Medico competente... e il sonno della ragione genera mostri)
Concordo pienamente con Caripam !!!!!

QUO USQUE TANDEM ABUTERE PAZIENTIA NOSTRA?

Campurra

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  • Re: Novità normative su invio dati art. 40: richiesta di chiarimenti alla Redazione
  • (16/09/2013 05:57)

carlpam il 14/09/2013 04:30 ha scritto:
Ho voluto cercare una sintesi ... . Per favore non riempiteci di bla,bla !!

Carlpalm, che ottima analisi!
Ti confesso, l'ho letto solo ora perché ero un po' spaventato dalla lunghezza del testo (... chi è stato morso dalla vipera, ha paura della lucertola ...). Ma oggi, visto il mio risveglio antelucano, mi ci sono dedicato e ho potuto veramente apprezzare.

Allora domanda: sei socio SIMLII? Se si, verrai all'assemblea a Giardini Naxos?
Se ci sarai, sarebbe ottimo un tuo intervento; in caso contrario, potrò citarti nell'ambito di un lungo e inca...to intervento che ho intenzione di fare?

Ciao, Gab

... in pensione a Perd'e Sali !!!!!!

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