le società di servizi negano l'indipendenza professionale medica (31/10/2013 )
La Assoprev costituitasi come associazione di “società di servizi”(SdS) è emanazione di EURONORMA con lo scopo della “difesa” di quelle società che buon diritto consideriamo un grave impedimento allo sviluppo di una Medicina del Lavoro.
Il manifesto chiarisce bene gli intenti
Nella realtà Italiana è storicamente prevalsa, per contro ( ndr. rispetto all'Europa) la figura del "Medico di Fabbrica": per cui la normativa italiana, pur riconoscendo alle strutture pubbliche e private un ruolo di preminenza (rappresentano la prima opzione prevista dall'art. 39 comma 2 del D.Lgs. 81/08 ) (ndr. affermazione non razionale : avere ruolo preminente perchè elencati come “prima opzione. Il testo non cita le altre opzioni “ o in subordine” si millanta un credito che la noma non confersce anzi ….se l'art 18 del decreto obbbliga il DdL alla nomina diretta del MC e se la delega di funzioni (art 16 ) è ammessa ciò può avvenire , ove non espressamente eslusa ( proprio dall'art 18 lett. a)
per l'assoprev emergono spinte lobbistiche e corporative volte a minare i principi della libera e leale concorrenza e della libertà di impresa, garantita all’interno di un sistema corporativo ed anacronistico riservato di fatto unicamente a Medici Competenti liberi professionisti operanti singolarmente, attraverso una modifica dell’art. 39 del D.Lgs. 81/08 che, qualora accolta, obbligherebbe le Strutture private a stipulare unicamente contratti di Lavoro dipendente coi Medici collaboratori, e contratti con le Azienda a tariffe minime rigidamente fissate dagli Ordini Professionali.
( ndr. Ognuno sarà libero di esprimere democraticamente le proprie istanza alle istituzioni e considerare lobbistiche e corporative le altrui e non le proprie istanze è tipico errore di quel particolarismo italico che già Dante denunciava)
La scopo di assoprev è evitare che la modifica di dell'art 39 obblighi le SdS a fare contratti di dipendenza ( col CN ospedalità privata 3/5 mila netti ferie e 13°) con i medici competenti : data la crisi un cespite di queste SdS ( di solito Poliambulatori come si evice dallo stesso programma ) si sta riducendo: le piccole aziende non riescono a sostenere contratti di servizio a 5/6 mila eu/anno per visite formazione documentazione di rischio e scoprono che - tolta l'intermediazione e i costi organizzativi e logistici – il medico competente è competitivo ( oltre che gratificato egli stesso da miglior guadagno )
Naturalmente anche i Poliambulatori sono i crisi, se si considera che la spesa privata per la sanità si va riducendo e che le Aziende Sanitarie stanno fortemente riducendo le prestazioni “ in convenzione esterna “
dunque per le SdS che operano anche nella medicina del lavoro è importante difendere “ la collaborazione”mentre gli altri specialisti invece sono tutelati da stipendio pubblico (operano in intra/estramoenia più o meno trasparente)
Altri hanno sottolineato la storia dei contratti con le Azienda a tariffe minime rigidamente fissate dagli Ordini Professionali ( dove mai si applicano dalle SdS tariffe minime ordinistiche alle azinde committenti ?)
Certo esistono anche serie e corrette società di servizi che operano nel rispetto del MC e perlopiù con grandi aziende nazionali o sovranazionali che mai potrebbero essere contattate dal singolo medico e che comunque hanno necessità di una organizzazione di questa attività molto più complessa ( medico cordinatore vari mc per area geografica)
Caro Graziano,
non ho alcun dubbio sulle tue conoscenze e sulla tua preparazione: molte delle tue indicazioni e soluzioni ai problemi sono state in passato altamente illuminanti. Solo ti chiedo di non indirizzare le tue conoscenze e la tua preparazione contro i colleghi medici del lavoro un po' come fanno gli avvocati di grido che sono pronti per il bieco interesse a spendersi per il reo danaroso. Noi non siamo spinti dal vile denaro, ma dalla tutela del lavoratore vero? E che lo faccia il medico del lavoro single o dipendente non cambia, ne convieni? Che ci siano come in tutte le categorie mele marce anche tra i medici competenti che non rispettano i codici etici e comportamentali e' cosa risaputa, cosi' come e' anche ben noto che la stragrande maggioranza dei centri servizi non ha come fine ultimo quella salute del lavoratore di cui parlavo prima ( anche perche' i responsabili spesso sono ragionieri, ingegneri, medici di tutti i tipi ecc, che ovviamente non posseggono la nostra forma mentis) ma il mero lucro. Ma da qui ad affermare in un documento che il MEGLIO e' rappresentato dai centri servizi e che bisogna abolire la figura del singolo medico competente mi sembra esagerato se non offensivo. E' un po' come dire che visto che la polizia appare non efficiente perche' non scopre i responsabili dei reati aboliamo la polizia e diamo tutto in mano ai centri servizi di investigazione!
Caro Graziano,
la tua struttura lavora bene, e' rispettosa delle norme e dei regolamenti, fa contratti decenti ai medici che vi lavorano e non li sfrutta a due, tre euro a visita, fa le riunioni periodiche, non ha medici responsabili presenti in contemporanea a Bolzano e da me a Ragusa?
MI COMPIACCIO e AUSPICO CHE NON SOLO DEVI CONTINUARE COSI' MA CHE MOLTI SEGUANO LE TUE ORME! Solo debbo dirti, e lo sai, che strutture che vuoi imbrigliare in un'associazione ( ma mi spieghi perche' questa richiesta di ASSOPREV e' arrivata a tutti i medici – nemici – competenti single?) NON SONO COSI'!! Anzi! Vuoi che ti faccia nome e cognome di quelli che da anni IMPUNEMENTE e ILLEGALMENTE vendono corsi di pronto soccorso on line? O di quelli che ti fanno il DVR on line tanto al chilo? Li vuoi come soci? Ma non c'e' bisogno di presentarteli: li conosci bene e come te li conoscono anche i servizi di vigilanza che li lasciano stare e vengono a fare le pulci alle aziende che seguo perche' tanto “sanno di trovare le cose fatte bene”. Io personalmente ho sempre rifiutato con cortesia e fermezza di lavorare per i centri servizi anche per quelli mimetizzati nelle associazioni di categoria ( in questi ultimi l'attivita' del medico e' Fantozziana: messo in una stanza e visita per ore ed ore lavoratori di tutti i tipi – carrozzieri, falegnami, meccanici, impiegati - applicando a tutti lo stesso protocollo e le stesse modalita') e ne sono orgoglioso! Rispetto i codici etici, le tariffe DIGNITOSE ( sono ritenuto CARO!) i protocolli e tutte le incombenze che la legge pone in capo al medico del lavoro (e non alle strutture!). Per finire caro Graziano, se eri e sei cosi' favorevole alla medicina del lavoro cosi' come si svolge in altri stati, spesso in mano proprio al potere statale, perche' non ti fai parte attiva per far passare tutto il controllo allo stato cosi' come diceva la legge di riforma e far diventare tutti i medici del lavoro dipendenti? Forse non ti piace questa proposta poiche' con lo stipendio fisso non si possono fare passi avanti? Io comunque personalmente sarei favorevole, NON SO TU visto che gia' sei stato dipendente, a far passare tutta l'attivita' allo Stato: finalmente certe schifezze avrebbero fine!!
Non sono un MC.
Ho avuto una società non "di servizi" - permettetemi questa differenza non infima- ma di consulenza (al meglio delle mie possibilità) in materia di igiene occupazionale e ambientale, che dal 1989 al 2005 ha anche offerto un "servizio " di MdL ai propri clienti, il tutto con propria unità mobile costruita ed attrezzata apposta (non un camper, per intenderci) e un proprio laboratorio autorizzato con tanto di settore specializzato di chimia-clinica e tossicologia.
Detto ciò, ricordo ancora che ho dovuto dismettere il lato sanitario appunto da fine 2005, perchè da che era uscito il D.Lgs. 25/02 sul Rischio Chimico -che quando era "moderato" si potevano saltare le visite...- ci ho rimesso su quello tutto ciò che guadagnavo sull'aspetto ambientale. E poi anche il lato ambientale ha iniziato a venir meno dal 2007-2008, e nel 2011 ho chiuso e messo in liquidazione.
Di tutto questo ho già parlato, in questo forum ma anche in generale, e ne ho parlato sempre per ribadire che SECONDO ME si può lavorare bene, purchè i lavori non "tutti" bensì solo "quelli che lo sanno fare bene".
Io ho perso gare contro "grossi nomi" delle SdS, e il cielo mi è testimone di quante telefonate di rimpianto sono fioccate... Così come ancora oggi ogni tanto mi sento dire "mannaggia alla capa tua che hai chiuso, e io adesso queste analisi importanti dove le faccio?".
Bene, ho detto ciò che dovevo dire di premessa, quindi adesso dico ciò con cui concludo, e concludo per il lato sanitario quanto per quello ambientale, accomunati dalla medesima patologia sociale e economica:
TUTTE LE ANALISI SONO IMPORTANTI E TUTTE DEVONO ESSER FATTE BENE O MEGLIO BENISSIMO , perchè non sono gli umani o l'ambiente a dover essere funzionali alle professionalità della prevenzione ma noi professionisti della prevenzione a dover essere funzionali agli umani e all'ambiente.
Non è il malato a servire al medico, ma il medico a servire al malato.
Nofer
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Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.
Scrive Bernardo:
" avere un interlocutore istituzionale con il quale confrontarsi, magari anche duramente ma alla luce del sole, con il quale stipulare ad esempio accordi quadro nazionali, per l'inquadramento dei Medici Competenti (collaboratori o dipendenti) che operano nelle strutture private? E che si adoperi per scremare, tra le strutture stesse, quelle serie da quelle meno serie? E comunque per elevare e garantire la qualità delle prestazioni erogate? Guardate (parlo in questo caso a Guglielmo) che le magagne sono ubiquitarie e albergano in tutti i settori (stiamo perdendo o non partecipando a molte gare e appalti vinti da liberi professionisti a tariffe stracciate. Però se tutti ci diamo da fare per ridurne il numero e la rilevanza credo sarà meglio per tutti meglio per tutti".
Parole sante! ma.....
"scremare": quindi? come? criteri ne avete? Vale a dire togliere di mezzo? Annientare dunque chi lavora male? Chi giudica? Il mercato o vostri insindacabili criteri di qualità? Mi sembra un termine buio, nebuloso e di difficile pratica realizzazione. Non sarebbe più onesto dire che chi non è con me è contro di me e cercherò di farlo fuori con tutti i mezzi? Forse Bernardo troveresti molto più consenso che rappresentando il modello del caseificio.
"E comunque per elevare e garantire la qualità delle prestazioni erogate": paroloni, Bernardo, paroloni, vecchi stantii. Ci sono stati a disposizione più di vent'anni per elevare e garantire, diamine, se non ce l'avete fatta in tanto tempo......ma voi forse ce l'avete fatta e pensate di redimere gli eretici e i miscredenti con questa crociata?
"stiamo perdendo o non partecipando a molte gare e appalti vinti da liberi professionisti a tariffe stracciate": questa poi! ma non sono liberi professionisti, sono solo dei professionisti sottoccupati che si dimenano in un mondo professionale desertificato e deforestato da società di consulenza prevaricanti da un lato e da una crisi reale che ha dimensioni spropositate dall'altro ed è solo all'inizio.....
Siamo tutti col piatto della frutta davanti, Bernardo, in bocca a lupo a te e alla tua assoprev.
Scrivi, Bernardo, scrivi che il fine umorismo del tuo scrivere ben si contrappone e compensa il sarcasmo del mio.
Tcam
Medici indolenti & Aziende Netgroup
https://www.facebook.com/retemedicicompetenti/
Mi ero riproposto di non intervenire oltre, ma gli interventi di Guglielmo e Tiziano, risoluti ma corretti, mi spingono a precisare alcune cose:
Assoprev non nasce "contro i MC liberi professionisti" (ma scherziamo? Io stesso guadagno i miei soldini come MC libero professionista! ) ma per rappresentare le Imprese del settore, che oggi non hanno voce istituzionale, anche rispetto ad alcune istanze (vedi proposte di modifica all'art. 39 su cui torno dopo) avanzate, questo si, da organismi e associazioni che intendono rappresentare sindacalmente i MC liberi professionisti. Forse per qualcuno sarà cosa sottile, ma è diverso.
Assoprev non è una "emanazione" di Euronorma, ma vuole appunto rappresentare le strutture, come Euronorma ( che è uno dei soci fondatori), che lavorano nel settore cercando di mantenere, anche di questi tempi, Il più elevato possibile il livello dei servizi erogati, e di tutelare nel contempo la figura dei Medico Competente che vi opera, così come quella di tutti gli altri professionisti e collaboratori (noi MMCC siamo importanti, fondamentali, ma non siamo l'ombelico del mondo, e nelle nostre strutture operano anche altri preziosi professionisti e lavoratori che meritano uguale stima e considerazione, anche in termini contrattuali ed economici.
Certo, le proposte di modifica all'art. 39 sono state un potente innesco alla nascita di Assoprev. Sono infatti demagogiche, corporative e sbagliate. In primo luogo, innanzitutto, non si capisce perché solo nella sanità, e solo on un settore (medicina del Lavoro) si dovrebbero stipulare unicamente contratti di lavoro dipendente: se il contratto di dipendenza è ritenuto più tutelativo per l'utenza, allora andrebbe esteso a a tutta la sanità. E se così fosse, allora sono perfettamente d'accordo con Guglielmo: anziché togliere il solo termine " o collaboratore" occorrerebbe anche abolire la lettera b, cioè ammettere i MC solo come dipendenti o delle strutture pubbliche o private o del datore di lavoro! Vogliamo percorrere questa strada? Parliamone, nessun tabù: sono medico dipendete per 20 anni, e in Euronorma abbiamo avuto anche Medici dipendenti, che alla fine hanno preferito scegliere, per loro assolutamente autonoma decisione e iniziativa, il rapporto di collaborazione libero professionale.
È pacifico peraltro che chi sostiene le proposte attuali (solo dipendenti nelle strutture) lo fa solo a tutela dei propri interessi economici operando per rendere impossibile o molto difficile l'operatività delle strutture, e questa azione è pura tutela dei propri interessi di categoria, non ha nulla a che vedere con la qualita del lavoro, è solo lobby..peraltro più che legittima, così come altrettanto legittima è l'attività di lobby volta a contrastare queste posizioni. E sinceramente, se capisco Co.Na.Ma.Co, che è una organizzazione di categoria, un sindacato (come Assoprev) non capisco invece come una società scientifica (SIMLII, nel caso) possa sostenere queste posizioni, che ancorché legittime e comprensibili sul piano economico di categoria, non hanno nulla di scientifico.
Per il resto penso che tra me e le persone serie, come Guglielmo, Tiziano e tanti altri, non ci siano molte reali divergenze: esistono Società serie, poco serie e truffaldine: Assoprev vuole organizzare e rappresentare le prime.
Esistono professionisti seri, poco seri e ciarlatani: sono certo che Co.Na.Me.Co. , ANMA e SIMLII vogliano organizzare e rappresentare i primi. Se è così avremo tanti motivi di confronto, e molta strada insieme da percorrere.
Ho sempre e solo lavorato come medico del lavoro libero professionista.
All’ inizio della mia carriera:
- ho fatto la gavetta per un un’associazione di categoria fino a quando essa non ha fiutato l’ affare e fondato una società di servizi ed io sarei diventata a tutti gli effetti-tranne che sulla carta- una loro dipendente.
-ho lavorato per un centro medico privato che mi aveva assicurato carta bianca: protocolli e prezzi li decidevo io in piena autonomia. Me ne sono andata perché a un certo punto la moglie del responsabile, andata in pensione, si è messa a fare audiometrie e spirometrie ed io non non potevo certo fare diagnosi di malattia professionale e rilasciare idoneità o meno in base a quegli esami.
-ho aperto uno studio associato e l’ ho chiuso dopo qualche anno perché se un collega non era perfettamente efficiente i clienti se la prendevano con me che tiravo le fila.
Negli ultimi vent' anni sono diventata un lupo solitario e lo considero un punto d'arrivo e di non ritorno: in piena autonomia decido - e ne rispondo - protocolli tariffe orari prestazioni deleghe.
Sono soprattutto libera di rinunciare ad un incarico nel momento in cui la Ditta non ottempera agli obblighi di legge e mette a repentaglio l' integrità delle persone che vi lavorano (compresa la mia che è penalmente perseguibile), o semplicemente non mi paga. Questa è la vera differenza: se sei dipendente di una struttura, o di un’altra versione, magari non te lo puoi permettere e a rischiare di più sono nell’ ordine lavoratori, datori di lavoro e medici competenti; non le società, non le associazioni di categoria, non i RSPP che la legge non ha mai chiamato in causa direttamente.
Passatemi un’analogia: puoi fare l’ assicurazione dell’auto in internet a tariffe scontate, va anche bene se non la devi poi attivare; se ne hai bisogno però è il caso che tu abbia una buona assicurazione e soprattutto un rapporto personale di fiducia con il tuo assicuratore. Nel caso dell' associazione di categoria di cui sopra, i DL interpellati non sanno neanche chi è il loro MC, eppure rischiano di finire in galera insieme.
Graziano è medico del lavoro sopraffino, persona preparatissima, illuminata e lungimirante ed anche brillante imprenditore, detta papale papale, dove lo metti sta bene, pubblico, privato...come libero professionista solitario o a dirigere piccole o grandi strutture...anche a ricoprire certi ruoli politici sarebbe perfetto.
Ma poiché è umano, nemmeno lui è perfetto e qualche rarissima volta sbaglia anche lui. E questa è una di quelle volte.
Graziano non me ne volere...ma come sai dico sempre quello che penso e a maggior ragione ho l'obbligo di farlo con persone che stimo e a cui sono affezionata.
Dove nasce l'errore? Nasce dal fatto che Graziano, come siamo soliti fare tutti, proietta quello che è lui, il suo modo di lavorare, le sue motivazioni ed obiettivi negli altri e si pone quindi in modo speculativamente fiducioso e positivo.
Ma purtroppo al mondo siamo tutti diversi ed i difettati sono in maggior numero rispetto alle eccellenze. Quello che potrebbe andar bene in un mondo di Graziani clonati, non può andar bene nel mondo reale.
E poichè la salute è un diritto sancito costituzionalmente, poiché dal modo di considerarla si sviluppa tutta un'etica sociale ed una struttura civile, poiché il fattore umano ci chiede un rispetto maggiore e più attenzione rispetto ad altri substrati di profitto pur legittimo, le cautele, gli stop, i paletti di salvaguardia devono essere chiari e ben evidenti.
Ora se un medico lavora come dipendente, libero professionista o socio...alla fine cambia poco.
Ma dove occorre mettere un argine definito?
A mio avviso ancora più a monte.
Nel concedere ad es. la possibilità di aprire un centro medico a chi non ha i requisiti a farlo...a cominciare dalla mancanza dei famosi "pezzi di carta" che si chiamano laurea e specializzazione, (sudatissime per altro...), nel lasciar a costoro la possibilità di gestire un eventuale centro (anche in collaborazione con specialisti, medici e tecnici di fiducia), senza assumere però direttamente, in prima persona, le responsabilità professionali, penali ...del caso.
Di fatto se, come avviene e vi posso fare i nomi...a capo del centro abbiamo il salumiere, il geometra, la segretaria di turno tale responsabilizzazione non è possibile.
E se a capo del centro, a fare le assunzioni, sono le categorie anzidette, non si può stare a maggior ragione a sindacare quando a farlo è un medico che non ha i titoli di cui all'art. 38 del (come lo chiama Nofer) " coso 81"...né tantomeno nel caso il referente abbia i titoli, ma non ne abbia le adeguate capacità.
Se non si è chiari in queste premesse scivolare in una babele di cialtronaggine che finisce per screditare tutta la disciplina e la nostra figura senza ritorno, purtroppo è fin troppo facile.
Il passo da una sorveglianza etica ed utile ad una inutilmente dispendiosa, burocratizzata a kg...è breve. Allora occorre pensare ai possibili negativi sviluppi...che poi siamo già oltre e forse dobbiamo porre rimedio ad errori già fatti.
Mi si dirà...ma se metto un Direttore sanitario che si prende tutte le responsabilità etc etc...in fondo quante cliniche hanno come proprietari non medici, ma uomini d'affari, sacerdoti...che "investono in sanità" (e dico sanità e non salute a ragion veduta)....ed allora io aggiungo...Perchè le cose vanno bene? Perchè l'uomo è al centro come dovrebbe essere? Perchè l'etica, la qualità del vivere valgono oggi più della pura finanza speculativa? Perchè siamo nel mondo della meritocrazia? Perchè il nostro Paese è in fase ascendente e modello per altri? Perchè facendo così, continuando così, garantiamo qualità, diritto, buona salute a tutti? Perchè oggi la sostenibilità del SSN è al sicuro?
Evidentemente NO.
E allora cominciamo a cambiare.
Società di Servizi? No, grazie.
Poi Graziano ha tutti i titoli per gestire un grande centro di medicina del lavoro con i collaboratori che vuole, alle condizioni che entrambi riterranno più opportune...ma LUI, NON il salumiere, il dentista, il ragioniere di turno.
Allora rivediamo l'81 anche sotto questo profilo, non per difendere la lobby dei MC, ma sicuramente per valori ben più alti ed anche per tutelare il riconoscimento di un titolo di studio...di una professionalità che non si improvvisa, per offrire spunti di riflessione per ripensare tutta la gestione del SSN, troppo in mano a manager e burocrati tra l'altro troppo dispendiosi e lontani dal tutelare quel diritto ad una piena e sicura salute che dovrebbe essere riservato a tutti.
ASSOPREV....il nome ci può piacere...ma se sono troppe le società che aderiscono, non ci siamo.
Se fossero poche e selezionate, magari con criteri di legge definiti o statuto concordato con l'ordine dei Medici, l'ICOH etc...possiamo anche parlarne.
Insomma riflettiamo....ma con calmissima....come quando dobbiamo intervenire sulla Costituzione...:-)
Poi io sono una che sbaglia spesso e volentieri per cui ci sta anche che ciò che ho detto sia da riconsiderare...
Per cui ben accette tutte le critiche ed osservazioni...
Ciao a tutti...:-)
Rileggendo i commenti rilevo alcuni evidenti affermazione circa le quali nelle risposte nel forum si sorvola
1) L'estensore del manifesto di ASSOPREV ritiene superata la figura del Medico del Lavoro (definito “di “fabbrica”) che in Europa è stata superata : Non è così si legga ad esempio l'articolo al seguente indirizzo
aspetti metodologici in medicina del lavoro - Giornale Italiano di ...
gimle.fsm.it/33/4_sup/06.pdf
I ML francesi lamentano scarsa indipendenza ( dovendosi spartire con equipe multidisciplinare che si occuopa di VR ecc) con visite per tutti obbligatorie
la organizzazione interdisciplinare rappresenterebbe un pesante arretramento nei livelli di tutela della salute dei lavoratori( dicono i francesi ) perchè ridotti visitare soltanto ( un medico a tempo pieno obbligato a fare 14 visite in un pomeriggio …)
in Germania dipendono congiuntamente da sindacati e associazioni padronali.
Nel confronto par di capire che non è tutto oro ciò che luccica …..mentre in Italia è la pedante e farraginosa realtà degli obblighi burocratici sanzionabili ad ostacolare la qualità professionale . L'organizzazione dei servizi multidisciplinari a fronte della consulenza del libero professionista non è anacronistica, né corporativa
2) L'estensore del manifesto di ASSOPREV considera non desiderabile la figura del MC (LP) tanto che ci ha inviato una news invitando tutti ad aderire trasformando il LP in SdS ( anche se singoli ) ma poiché le due realtà sono differenti e con diverse istanze per loro stessa natura ne deriva che gli serve solo la nostra massa critica …
3) concordo poi con le parole sarcastiche di Tcam ma.....Non sarebbe più onesto dire che chi non è con me è contro di me e cercherò di farlo fuori con tutti i mezzi? E con Supergabri che decide in piena autonomia - e ne risponde - protocolli tariffe orari prestazioni deleghe e soprattutto libera di rinunciare ad un incarico nel momento in cui la Ditta non ottempera agli obblighi di legge e mette a repentaglio l' integrità delle persone che vi lavorano (compresa la mia che è penalmente perseguibile), o semplicemente non mi paga. Questa è la vera differenza: se sei dipendente di una struttura, o di un’altra versione, magari non te lo puoi permettere e a rischiare di più sono nell’ ordine lavoratori, datori di lavoro e medici competenti; non le società, non le associazioni di categoria, non i RSPP che la legge non ha mai chiamato in causa direttamente.
Cara Serenella, nessuno è perfetto, e ovviamente nemmeno il sottoscritto. Ammesso senza problemi ciò, sinceramente non capisco tutto 'sto C ancan. Le imprese nel nostro e settore esistono e agiscono in perfetta legalità ai sensi del"art. 39 comma 2 lettera a). Poi, come ho già detto, tra queste ci sono imprese e persone serie e altre no. La scelta di supergabri di lavorare da sola è degna del massimo rispetto, cosi come la mia di creare una struttura invece di lavorare da solo, come avrei potuto benissimo fare senza problemi, anzi certamente con molti meno problemi di quelli che vivo quotidianamente, e tu lo sai benissimo perché abbiamo anche lavorato insieme. Sono scelte di vita, la mia, quella di supergabri la tua. Vogliamo introdurre regolamentazioni più serie? Nessun problema, anzi concordo pienamente. Vogliamo invece impedire a chi fa scelte diverse, come la mia, di lavorare? Allora non ci sto: io non voglio assolutamente "abolire la figura del libero professionista" , ognuno fa le scelte che crede; ma c'è, come si vede anche da taluni interventi su questo thread, chi vorrebbe impedire a me, alla mia struttura e a quelle come la mia di lavorare.
Quante saranno alla fine le strutture che aderiranno ad assoprev? Non lo so, mi auguro tante. Forse aderirà anche qualche struttura non eccelsa, è possibile. Del resto che fa l'esame all'ingresso? Lo fa la SIMLII? No. Lo fa il Conameco? E l'Anma? Non lo so, ma non credo...e sicuramente fra gli iscritti SIMLII, Conameco, e ANMA oltre a bravissimi professionisti,sicuramente la maggioranza, ci saranno anche soggetti meno raccomandabili. Ma, come dici tu, ci sono al mondo anche i difettati...io però sono,più ottimista di te, penso che non siano la maggioranza, e in ogni caso mi adopero, come sempre, per ridurne il numero e l'impatto. Approfitto perché devo una risposta a Ramses: il codice deontologico riguarda i singoli medici, nel nostro caso i Medici Competenti. Le imprese sono altra cosa, non sono iscritte all'ordine dei medici e per esse non vige il codice deontologico, ma altre norme o pratiche, come ad esempio la responsabilità sociale e gli autonomi codici di comportamento. Torno a ripetere: Assoprev è e vuole essere una Associazione di Imprese, nulla di più e nulla di meno. Chi lavora seriamente, in qualsiasi modalità, non dovrebbe avere alcuna paura di Assoprev, anzi dovrebbe apprezzare la nascita di un organismo associativo che ha come finalità la rappresentanza delle Imprese, la loro crescita culturale, normativa e metodologica. Chi ha paura di Assoprev, chi grida allo scandalo per la sua nascita, ha quantomeno un concetto un po' particolare del principio costituzionale della libertà di associazione.
Sei più ottimista di me...:-)
Cmq poichè sei anche più intelligente e avanti di me...senza ironia, ne sono straconvinta, troverai una soluzione prima di me per rivedere l'art. 39 che così come è posto fa danni...Tu hai tutti i supertitoli per far tutto...ma altri no e quel che è peggio è che influiscono negativamente facendo stagnare una situazione che invece va sbloccata. Interessanti gli spunti di riflessione di Carlpam. Mi ritorna in mente un discorso molto bello di Deidda sulla terzietà del MC...se lo ritrovo lo posto.
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