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caso clinico autista

Questo argomento ha avuto 6 risposte ed è stato letto 2875 volte.

dusky

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112
  • caso clinico autista
  • (07/11/2013 11:09)

buongiorno a tutti vorrei sottoporvi questo caso per consigli:

Autista di 48 anni Diabetico in trattamento con antidiabetici orali, lombalgie frequenti trattate con antinfiammatori periodicamente (RM LS degenerazione spondilosica del tratto ls e protusione discale L5-Si che impronta le strutture nervose retrostanti) ipertenso in buon compenso

effettua viaggi di lunga distanza in Italia e all'estero.

Glicemia 137 mg/dl Emoglobina glicosilata 6.4% (max 6)

Idoneo oppure idoneo con limitazione (es. tratte brevi)?

grazie

Saluti a tutti

quattropedoni

quattropedoni
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40
  • Re: caso clinico autista
  • (07/11/2013 14:07)

Ciao io anzitutto controllerei vibrazioni a tutto il corpo che tipo di mezzo è quello che porta . Degli ultimi TIR super ergonomici o vecchi modelli ultrarigidi poi un bel questionario muscoloscheletrico con punteggi consulenza ortopedica se necessario e poi decisione finale . Diabete sembra mediamente compensato come ipertens non sono un problema . Puoi chiedere indicaz allo spresal di riferimento a volte mandano consigli per gli acquisti. Ciao e buon lavoro . Pietro

le uniche persone per me sono i matti .... quelli che non sbadigliano mai e non dicono mai un luogo comune , ma bruciano , bruciano , bruciano come candele romane gialle e favolose , che esplodono come ragni tra le stelle...J.Kerouac "on the road"

dusky

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112
  • Re: caso clinico autista
  • (07/11/2013 15:21)

i tir sono di nuova generazione le vibrazioni c/i sono inf. a 0,5 m/s2 ma la mia preoccupazione riguarda principalmente il diabete che potrebbe peggiorare per l'alimentazione alquanto approssimativa dei camionisti e in quanto effettua anche notti visto i viaggi lunghi.

riguardo indicaz allo spresal e i consigli per gli acquisti no comment

alessandrociberti

alessandrociberti
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194
  • Re: caso clinico autista
  • (07/11/2013 19:17)

Per valutare il compenso del diabete io inserirei negli esami l'emoglobina glicata e magari ravvicinerei la periodicità della visita e degli esami da un anno a sei mesi.

Dopo l’istante magico in cui i miei occhi si sono aperti nel mare,
non mi è stato più possibile vedere, pensare, vivere come prima.
(Jacques-Yves Cousteau)

Gipsy

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196
  • Re: caso clinico autista
  • (08/11/2013 06:52)

Se la tua perplessità è sui valori di glicata senti pure il Laboratorio che ti fa le analisi in quanto dal 2010 sono cambiate un po' di cosette! Tra le varie l'asticella per fare diagnosi di diabete è stata spostata a 6.5:

"Il Comitato di Esperti ADA/EASD/IDF ha identificato il valore di HbA1C 6,5 % (48 mmol/mol) come livello decisionale per la diagnosi di diabete. Al di sotto di tale livello la retinopatia diabetica, utilizzata come marcatore della presenza di malattia, è virtualmente assente. La diagnosi richiede una conferma con una seconda misura di HbA1C".

Visto che siamo in tema vi propongo un caso supplementare:
Autista pat B/mulettista: diabete tipo 1 scompensato senza alcuna voglia di andare dal curante, glicata 10 e glicosuria 1000.
In merito al giudizio di idoneità lo escludereste da alcune attività? Anche tenendo presente la sua mansione di assunzione per cui una forte limitazione equivarrebbe ad una non idoneità..

Grazie

maurizioturbati

maurizioturbati
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85
  • Re: caso clinico autista
  • (08/11/2013 10:09)

Riporto l'articolo 5 della legge 300/78 (che non è stata abolita).
"Sono vietati accertamenti da parte del datore di lavoro sulla idoneità e sulla infermità per malattia o infortunio del lavoratore dipendente.
Il controllo delle assenze per infermità può essere effettuato soltanto attraverso i servizi ispettivi degli istituti previdenziali competenti, i quali sono tenuti a compierlo quando il datore di lavoro lo richieda.
Il datore di lavoro ha facoltà di far controllare la idoneità fisica del lavoratore da parte di enti pubblici ed istituti specializzati di diritto pubblico."
Quando si interviene su patologie di origine extra lavorativa e non connessi ai rischi normati dal dlgs 81, bisogna segnalare la problematica al curante,e nei casi più eclatanti o di rifiuto a curarsi,inviare il dipendente alle commisioni ex art 5 presenti nelle Asl.

carlpam

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Padova
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1009
  • Re: caso clinico autista
  • (09/11/2013 20:11)

ho un caso di autista colpito da infarto ( già con stent posizionati in Germania d'urgenza perchè colà colpito) ma con almeno un attacco successivo e una crisi anginosa ( rimasta dubbia)

sono d'accordo che non si tratti di rischio collegato al lavoro ( pur pesante)ma richiesta è di rivalutare l'idoneità dopo 60 giorni

una idoneità a mansioni ridotte ( brevi tratte o mansioni sedentarie portebbe al suo licenziamento) dall'altro canto un infarto con perdita di coscienza sul camion porterebbe a conseguenze gravi come si può ben immaginare !

CHE NE PENSATE?

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