cosa significa '...che giungono su argomenti in "vecchi"... '?
Secondo me il problema non è legato ai medici legali o agli igienisti, i prim hanno già una bella libera professione, quindi non hanno bisogno di sconfinare nella mdl...igli igienisti???ma che credete che il direttore sanitario???o i vice si mettano a fare spirometrie??????
il problema sono coloro e sono tanto che svolgono la professione di medico competente SENZA esserlo...anzi a volte non sono neanche medici!!!!!!fanno anamnesi, corsi di formazione,eseguono esami e a volte anche visitano....ovviamente a prezzi più che stracciati
Il mio intervento potrebbe sembrare il classico "tirare l 'acqua al proprio mulino"..forse in parte lo è anche, sono del parere che la Scuola fino a prova contraria è maestra della vita e quanto meno substrato indispensabile per un medico che vuole percorrere la professione medica e ancor più quella di specialista...qualunque disciplina essa sia. Pertanto la specializzazione in Medicina del Lavoro rappresenta la sola e unica base teorico-pratica per svolgeer l 'attività di medico del lavoro e/o medico competente ossia competente circa la salute e sicurezza dei lavoratori. Probabilmente qialche non medico del lavoro divenetrà un buon medico competente ma una linea retta secondo me deve essere tracciata nel senso che un iter formativo teorico-pratico specialistico debba rappresenatre la condicio sine qua non per praticare una determinata attività specialistica. Attenzione alle equipollenze ed alle affinità..........sono fuorvianti spesso....... Ritengo che la frase "diamo a Cesare quel che è di Cesare" sia sempre alida..a buon intenditor poche parole
Un saluto a tutti i colleghi medici
Un saluto affettuoso a tutti i bravie onesti medici del lavoro
Ama l'amore ma non amare la donna o cadrai sotto il suo possesso
Caro collega hai parzialmente ragione, infatti sono d 'accordo sulla presenza di qualche medico del lavoro o medico competente poco "competenti", ma per fortuna sono pochi, mentre sempre più igienisti si affacciano alla medicna del lavoro. Non tutti gli specialisti in Igiene sono Direttori Sanitari o occupano posti di rilievo. Un Igienista mi ha chiesto se aveva effettuato bene il protocollo di Sorveglianza Sanitaria ( visita medica, ECG, Esame Spirometrico, Esami ematochimici compresi LDL, HDL, esame audiometrico,)senza che la VDR era stata effettuata dal Datore di Lavoro, naturalmente già,aveva effettuato le visite mediche, i rischi sulla cartella è chiaro che mancavano, il sopralluogo manco a parlarne. Ti potrei informare di altri casi del genere, ma penso che sia inutile.
Ti posso dire però che su 7 Igienisti conosciuti diventati poi medici competenti, solo 1 cerca realmente di comporatri da medico del lavoro.
Purtroppo la cosa più grave è che politicamente sono più forti di noi, già in alcune strutture pubbliche hanno un ruolo superiore agli specialisti di Medicina del Lavoro, quini se la smettiamo di lamentarci per le tariffe, per la poco professionalità e cerchiamo di unirci possiamo contrastarli, altrimenti prenderanno il sopravvento su di noi.
Gennaro Bilancio
Cari colleghi, scusate se riprendo voce su questo argomento, ma mi pare che rileggendo tutti gli interventi ci sia in ognuno un po’ di ragione ed in ognuno un po’ di torto. Quello che mi trova d’accordo con alcuni colleghi non è tanto la preoccupazione per i ML e gli igienisti, ma è la reale preparazione e competenza di alcuni mdl, che sicuramente non ci fanno una bella pubblicità. Ml ed igienisti, con il loro repertorio di pittoresche esibizioni nei luoghi di lavoro, oramai ci sono e ce li terremo a vita (e chi crede al contrario è un povero illuso), ma contro di loro ci si potrebbe sempre difendere dicendo che “non hanno competenze specifiche in materia”. E come ci difendiamo dai colleghi mdl (parlo ovviamente di specialisti, i sanati non li considero neanche) che lavorano in maniera altrettanto pittoresca? Guardate che in giro c’è di tutto, gente che si porta amici o parenti nemmeno diplomati in materie di area medica a fare audiometrie e spirometrie (quando non peggio!), “colleghi” che fanno visite talmente “rapide” che i dipendenti non ricordano neanche di averle fatte, altri che non fanno una denuncia di malattia professionale neanche se li minacci di morte (scherziamo, vogliamo perdere una azienda per una denuncia di malattia professionale a favore di un povero disgraziato di operaio che respira robaccia da venti anni; tanto muore lo stesso….), per non parlare poi del clientelismo e delle raccomandazioni necessarie (non sempre e non ovunque, per fortuna) per mettere il sedere sulla poltrona di una asl o di altri enti pubblici, e del conseguente comportamento di alcuni colleghi di certe asl o altre strutture pubbliche… Ora, senza offesa per nessuno, anche per quelli che hanno la coda di paglia, credo che manchi soprattutto la vigilanza, che deve essere seria, anche repressiva se occorre; personalmente non mi preoccupa tanto il rischio di incorrere in una sanzione se ho sbagliato, quanto il fare qualche casino con la pelle di qualche poveraccio……. Ma visto che non sono infallibile, se nessuno mi corregge o quanto meno mi richiama o al limite mi dà una dritta seria (linee guida della simili a parte), continuerò sempre a fare gli stessi errori (e chi è senza peccato…..). La vigilanza: questo è l’unico metodo, secondo me, per alzare la qualità (ed alla fine anche le tariffe a livelli più decorosi) e per scoraggiare i venditori di fumo, gli alchimisti, e gli apprendisti stregoni. Badate bene, non stò invocando uno “stato di polizia” , credo però che da una vigilanza seria abbiano da guadagnare solo quelli di noi che lavorano veramente secondo “scienza e coscienza”. ….e scusate lo sfogo, ma stò proprio nero!
Sergio Truppe
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"Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave sanza nocchiero in gran tempesta, non donna di provincia, ma bordello"
billi
Dando per certo che il collega “grigio” sia immune da tutte le situazioni denunciate, purtroppo vere, e condividendo la valutazione sull’efficienza dei servizi a garanzia dell’operato dei medici del lavoro seri, lo invito a leggere l’articolo del mese del portale, se non lo ha gia’ fatto, per avere una pallida idea sulla efficienza e sul futuro dei servizi di medicina del lavoro in Sicilia.
Caro billi, avevo già letto l’articolo del mese, e devo dire che sono rimasto molto colpito, non credevo che esistessero situazioni così…..estreme. Tutto ciò va oltre la mia capacità di comprensione, perché si tratta di fatto di una situazione di paralisi quasi totale in una regione importante (e splendida) come la Sicilia, e tutto sommato non capisco a chi giovi tutto ciò. E’ come se la 626 non fosse stata ancora promulgata ….. non vi invidio affatto. Comunque se ti può consolare (mal comune…) alcuni colleghi di altre regioni (e non solo del sud) mi dicono di lavorare in una grande confusione di ruoli e competenze, fortunatamente senza arrivare a certi estremi. Coraggio, sono convinto che te gli altri colleghi siciliani che lavorate con professionalità riuscirete, anche se con fatica, a far si che la 626 non sia solo un numero. In bocca la lupo!!!
Sergio Truppe
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Cari tutti, debbo raccontare lanews odierna: un collega igienista, ridacchiando è venuto a dirmi che nella regione Lazio il numero di sanati (igienisti e ml) e sanati dalla 277 che svolgono la funzione di medico comtetente è superiore al numero di mdl???era una barzelletta???forse no, poichè un collega romano, conosciuto ad un congresso mi ha detto parzialmente confermato la notizia, voi cosa dite???
Caro marc, temo che ci sia una parte di verità in quello che dici: io lavoro in Umbria, specie in provincia di terni, e mi capita spesso di imbattermi in "colleghi" laziali che per il loro comportamento, diciamo così un pò spregiudicato, mi fanno dubitare del fatto che siano specialisti in mdl. Inoltre l 'unico igienista che ho incrociato veniva dal Lazio..... coraggio!
Sergio Truppe
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