Nessuna norma specifica impone al medico competente la sorveglianza sanitaria degli autisti, pur tuttavia l 'attività è spesso correlata ad altri rischi tutelati ( movimentazione manuale di carichi, lavoro notturno, rumore, scuotimenti, rischi ambientali, ecc.)pertanto anche alla luce dell 'art. 3 del Dlgs 626/94 si giustifica la visita preventiva di questi lavoratori che successivamente controllo con periodicità biennale. Personalmente nel caso di un lavoratore con mansioni di autista, verificata l 'inidoneità per la guida per carenza dei requisiti di legge, ho segnalato alla Prefettura il nominativo. Vincenzo Marotta
Vi racconto come ho affrontato un caso simile. Un datore di lavoro di un 'azienda che seguo da meno di un anno mi comunica che mi invierà un suo dipendente (autista di mezzi pesanti) assente dal lavoro da circa sei mesi per malattia. Mi chiede in particolare l 'idoneità alla guida. L 'accertamento sanitario è previsto dal protocollo sanitario di questa azienda in quanto questi autisti sono considerati a rischio per rumore, esposizione a polvere di cemento ed esposizione ad IPA. Dalla visita emerge che il lavoratore, iperteso e diabetico, è stato ricoverato per ictus nel febbraio scorso. Attualmente sta bene ma una recente RM dell 'encefalo mostra un quadro di encefalopatia multiinfartuale. Il lavoratore mi dice inoltre che la patente E gli è stata rinnovata a luglio (quindi in epoca successica allo stroke)direttamente dall 'ufficio igiene della ASL locale senza passare dalla Commissione per le patenti speciali del capoluogo. In effetti scopro che nell 'autocertificazione prodotta egli ha negato la sua patologia. Dopo essermi consultato con i colleghi dell 'Ufficoo Igiene e della Commissione, ho giudicato idoneo il lavoratore consigliando al Datore di lavoro di controllare la validità della sua patente di guida (altro credo non potevo fare nei confronti dell 'azienda) e ho comunicato ufficilamente il caso all 'Uffico Igiene della ASL Locale e alla Commissione per le patenti speciali per loro eventuali adempimenti.
Non sono d 'accordo . Gli autisti vanno sottoposti a sorveglianza sanitaria. Lo stesso ISPESL ritiene la mansione a rischio "vibrazioni e scuotimenti a tutto il corpo". ( pensate soltanto alla moda molto attuale di seminare le strade di dossi dissuasori sui quali gli autisti di mezzi urbani passano centinaia di volte al giorno).
A questo proposito un breve commento: splendido sito,veramente utile, ma... Amo lavorare con criterio e correttezza, purtuttavia noto in molti commenti dei colleghi un eccesso di buonismo, a volte addirittura una sorta di strisciante autolesionismo. Con tutti i problemi che noi MC abbiamo e che tutti tendono a scaricarci addosso, con tutto quello che rischiamo anche lavorando al meglio, un minimo di partigianeria sarebbe a volte gradito.
Anche questa sarebba una discussione interessante.
Il problema che mi è stato posto è il seguente : "qualora il Medico Competente, visitando un lavoratore per altri rischi (e non come addetto alla guida di automezzi per conto del datore di lavoro) rilevi delle limitazioni che potrebbero influire sulla idoneità alla guida di automezzi (anche per uso privato) è tenuto (obbligatoriamente) a segnalare le limitazioni rilevate alla Commissione per le Patenti o ad altre Istituzioni ?" Un datore di lavoro ipotizza questo obbligo, che potrebbe costituire una "pressione" sul lavoratore che richiede il riconoscimento di una idoneità con limitazioni alla mansione.
Ho trovato autista di tre assi anacusici, con 4/10 di Visus, diabetici insulino dipendenti e infartuati che avevano eluso i controlli con il sistema delle autocertificazioni. Noi visitiamo lavoratori che operano con delle macchine e solo noi sappiamo cosa vanno a fare. L 'INAIL indennizza l 'infortunio in itinere (riconoscendo implicitamente il rischio da incidente stradale)e voi avete paura di scrivere sul documento di valutazione dei rischi che l 'incidente stradale è il rischio maggiore, altro che polveri o MMC>3 Kg. Se un lavoratore sviluppa un diabete o una alcol dipendenza o una epilessia post traumatica ....chi lo viene a sapere? Facciamo valere il nostro giudizio di idoneità e superiamo la 333/56 se no saremo solo delle figure formali e inutili al servizio del D.L.
non sono daccordo con alcuni colleghi che affermano che gli autisti vadano visitati tutti e sempre, bisogna valutare bene a quali rischi sono esposti prima di decidere se sussiste l 'obbligo o meno della sorveglianza sanitaria, ad es non si può considerarli esposti a rischio di lavoro notturno in quanto esplicitamente esclusi dalla direttiva 2002/15/CE, per l 'esposizione a rumore difficilmente hanno un Lepd/w > 85 dbA per il rischio da vibrazioni a corpo intero non si può generalizzare, i mezzi più nuovi sono tutti certificati a basso rischioin tal senso. Se sussistono patologie che controindicano alla guida di mezzi la soluzione più corretta è sicuramente quella di inviarli alla Commissione medica per le patenti che è l 'unica che può stabilire in base al codice della strada se una persona risulta idonea o no alla guida
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