Beh, insomma, mi sembrerebbe un po' eccessivo, robaud (ma mai dire mai..)
Se il datore di lavoro non li fornisce, spunti l'apposita casella e inserisci tu il numero, che poi sarà più o meno pari a quello dei visitati.
A tal proposito, una provocazione: sarebbe stato interessante se tutti i datori di lavoro si fossero, di comune accordo, rifiutati di fornire i dati richiesti, così avremmo inserito diverse informazioni errate con buona pace delle presunte statistiche..
L’art. 58, comma 1, lett. e) recita: “Il medico competente è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da 1.096.00 a 4.384,00 euro per la violazione degli articoli 40, comma 1, e 41, commi 3, 5 e 6-bis”.
L’art. 40, comma 1, dispone: “Entro il primo trimestre dell’anno successivo all’anno di riferimento il medico competente trasmette, esclusivamente per via telematica, ai servizi competenti per territorio le informazioni, elaborate evidenziando le differenze di genere, relative ai dati collettivi aggregati sanitari e di rischio dei lavoratori, sottoposti a sorveglianza sanitaria secondo il modello in ALLEGATO 3B”.
Se ne può desumere che la sanzione prevista dall’art. 58, comma 1, lett. e), si riferisca al mancato invio.
A latere faccio notare che al comma 2-bis, sempre l’art. 40, continua: “Entro il 31 dicembre 2009, con decreto del Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali, previa intesa con […] sono definiti, SECONDO CRITERI DI SEMPLICITA’ E CERTEZZA, i contenuti degli Allegati 3A e 3B del presente decreto e le modalità di trasmissione delle informazioni di cui al comma 1…omissis".
grazie per la risposta.
inserirò anche quelle allora....
Sono certo che la parola "statistiche" sia stata usata dal buon lanfraz con mero fine di melanconica ironia. Qui di statisticamente valido a fini scientifici ci sono soltanto le ore inutilmente dedicate ad incombenze inutili e sanzionabili.
BUROCRATI E FINTI CULTORI DELLA MATERIA FINITELA COL BLUFF!!! Sono altre le cose di cui noi Medici del Lavoro abbiamo bisogno!!!!
"Felicius curari a medico popularem gentem quam nobiles et principes viros."
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