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proposta di modifica art. 25

Questo argomento ha avuto 21 risposte ed è stato letto 3164 volte.

milvio.piras

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Cagliari
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Medico del Lavoro Competente
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  • Re: proposta di modifica art. 25
  • (22/07/2014 22:45)

In realtà, e al di la di quelle che possono essere lette come sparate o provocazioni, quello che sembra sfuggire a coloro cui va attribuita la paternità del decreto 81 e del regime sanzionatorio che esso prevede, e che si ergono a paladini della causa dei lavoratori, è il suo effetto totalmente mancato riguardo all’intento di creare un deterrente per le malefatte: come ho detto in un altro forum, la possibilità di pagare solo un quarto della sanzione prevista per una inadempienza e di rimediare ottemperando alla prescrizione dell’OdV rende addirittura conveniente infischiarsi di fare le cose per bene: per chi lucra sul malaffare la probabilità di essere beccato è in genere remota, e il costo della sanzione da pagare è enormemente inferiore al guadagno conseguito violando sistematicamente la legge; persino il medico competente, che di solito funge da capro espiatorio per le porcherie commesse da altri, a conti fatti non è detto che ci si trovi poi tanto male. Se posso portare ad esempio alcune mie “disavventure”, una volta sono stato sanzionato perché non avevo sottoposto a narcotest un movimentatore meccanico: malgrado da un anno mi sbattessi (tutto documentato!)per convincere le aziende a mandarmi gli operai da sottoporre al test, nessuno mi si filava; dopo la sanzione sono tutti corsi a fare l’esame, con mio relativo lauto guadagno. Un’altra volta, un’azienda che tardava a mandare i dipendenti a visita, malgrado i miei ripetuti solleciti (tutti documentati!) ha subito un controllo; io mi sono comunque beccato un verbale (no coment!) ma poi ho ottenuto lo scopo e ho fatto un sacco di soldi. E potrei continuare.
La realtà, lo sappiamo, è che lo Stato dovrebbe far fronte a troppi costosi procedimenti dai quali uscirebbe sconfitto e preferisce optare per la “giustizia fai da te” affidata al singolo UPG che, tra l’altro, garantisce qualche comodo introito (pecunia non olet). Ma non si rende conto di fare, alla fine dei conti, la figura del coglione! (lo Stato)
In realtà, l’unica vera soluzione potrebbe essere una completa riorganizzazione della materia, rendendo il medico competente di fatto parte dell’apparato di vigilanza. In sintesi (un po’ come è per la medicina generale) si tratterebbe di distribuire i medici competenti sul territorio in base alla densità delle aziende presenti e al numero di lavoratori, assegnando d’ufficio ad ogni azienda un medico competente, dandogli uno stipendio adeguato e poteri sanzionatori in caso di inadempienze del datore di lavoro. Si metterebbe così fine sia alla situazione di precarietà della posizione del medico competente, tirato tra la necessità di lavorare, i rigori della propria coscienza e i ricatti del datore di lavoro, sia a questa assurda guerra tra colleghi che, pur lavorando per lo stesso scopo, si trovano su parti avverse di una barricata creata da un consesso di idioti.

carlpam

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Provenienza
Padova
Professione
Medico Competente
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  • Re: proposta di modifica art. 25
  • (03/08/2014 10:40)

medici convenzionati può essere intessante ( saremno sempre liberi professionisti, ma attenzione per gli specialisti d'organo serebbe più facile (per ambito territoriale ) premere per fare loro spirometrie audiometrie ecg rachide esami ematochimici spingendo con le aziende con lo strumento della revoca
già a livello nazionale con grosse aziende il Mc Coord prevede protocolli che vengono concordati con gli specialisti locali )
CREDO CHE FINIREMMO PER FARE I PASSACARTE ......

A PROPOSITO QUALI SONO LE FUNZIONI DEL MEDICO COORDINATORE ?

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